Borat - Film (2006)

Borat
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Borat: Cultural Learnings of America For Make Benefit Glorious Nation of Kazakhstan
Anno: 2006
Genere: comico (colore)
Note: Sottotitolo: Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan. Seguito da "Borat - Seguito di film cinema" (2020).
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sacha Baron Cohen (o Alì G, se vogliamo chiamarlo ricordando l'altro suo personaggio protagonista di un lungometraggio) è un personaggio televisivo inglese di grande successo, e con BORAT non ha fatto che scoprire l'acqua calda; ma ci ha aggiunto la sua particolare vis comica. Borat è un reporter kazaco mandato dal suo paese in America per studiare come il Kazhakistan potrebbe apparire più "friendly" al resto del mondo, per apprendere le tecniche comunicative statunitensi. Atterrato, a New York s'innamorerà di Pamela Anderson vedendo in tv una puntata di BAYWATCH...Leggi tutto e deciderà di partire alla volta di Los Angeles trasformando il film in uno stralunato, frenetico road movie (Washington, Atlanta, Dallas...). L'accento non è posto però sul viaggio quanto sulle tappe, luoghi diversi (alberghi, case private, raduni...) in cui Borat verrà a contatto con una cultura completamente differente e che fatica ad assimilare (anzi, non l'assimila proprio). Espediente abusato, si dirà. Ma in BORAT la forza sta tutta nella gioviale espressività del protagonista, nella sua trasparente e connaturata mancanza di inibizioni (cosa che originerà gag sovente scurrili e che a molti appariranno di cattivo gusto). Borat sorride sempre, vuole ccomunicare con tutti, bacia chiunque e mette in luce l'ipocrisia di certe convenzioni americane. Colpisce e diverte. Purtroppo una regia quasi amatoriale impedisce al film di arrivare ad essere un gran film, ma molti momenti (le foto del figlio, la lotta nudi nell'albergo, il terrore degli ebrei, l'ascensore scambiato per una camera...) sono esilaranti, e Cohen (doppiato con accento kazako da Pino Insegno) le nobilita.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/03/07 DAL BENEMERITO FLAZICH
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Flazich 4/03/07 00:37 - 669 commenti

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Si ride alle prime due o tre battute più per la l'originalità che per la qualità delle stesse. Dopo cinque minuti subentra lo sconforto. Il film non è altro che una miserrima successione di gag tristi e volgari. Borat prende in giro tutti: kazaki, ebrei ma soprattutto gli americani che da questa pellicola escono con le ossa rotte. Ricordo che Sacha è ebreo e quindi in un certo qual modo il film è stato tollerato dalla comunità ebraica. Infine consiglio vivamente a tutti di evitarne la visione.

Dusso 4/03/07 08:58 - 1566 commenti

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Si ride ma in fondo non poi tanto. Non vale comunque di piu di uno Scary movie qualsiasi anche se bisogna riconoscere che questo se non altro ha una vera trama. Successo inspiegabile, comunque.

Plisskin 4/03/07 11:25 - 6 commenti

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Una sola scena mi ha fatto ridere come promesso negli spot televisivi, il resto fa sorridere ma con moderazione. Si punta sull'umorismo volgare con battute di bassa fattura e in generale si cerca la risata facile su temi abusati (ebrei, zingari, ecc...) nel corso degli anni dal cinema. L'idea di realizzare con pochi fondi un finto documentario basato su spezzoni in stile candid-camera è buona; il problema di fondo è la sostanza e il fatto che molti potrebbero storcere il naso più che ridere.

Magnetti 4/03/07 22:02 - 1103 commenti

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Per il tipo di comicità sarebbe più appropriato un programma televisivo a brevi apparizioni. Lì avrebbe un senso. Farne un film (per arrivare al grande pubblico) è una mera operazione commerciale che va contro le idee stesse del valido e originale protagonista. Comunque le gag ci sono, si ride su tutto e su tutti. Borat se la prende (senza prendersi sul serio) con ebrei, zingari, femministe, seccessionisti americani, disabili, gay, uzbechi, studenti americani, predicatori. A me è piaciuto.

ToTToREZ 5/03/07 10:40 - 3 commenti

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"Portatevi i fazzoletti. Riderete fino alle lacrime. Non credo sia possibile, in natura, far ridere così tanto in soli 82 minuti." ...Sicuramente non l'ho scritto io. Pensate che ha pure vinto dei premi e poi guardatelo... Riderete per quello! 82 minuti per confermare quello che sappiamo già degli USA. E non mi sembra ci sia niente da ridere. Agghiacciante. Una denuncia sugli USA che vogliono propinare come film comico. Cito Fantozzi: "Questo film è una cagata pazzesca!"

Scriba 6/03/07 18:39 - 1 commenti

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Credo che l'aspetto più detestabile del "politically correct" sia la sua profonda ipocrisia. La chiave di lettura di Borat, film sbracato, eccessivo e a tratti ripugnante, è il coraggio di sbeffeggiare questa contraddizione provocando il pubblico e facendolo andare fuori dai gangheri senza ammiccamenti, portando all'estremo qualunque limite di tolleranza. Perchè è vero che ad essere comici usando le peggiori bassezze son buoni tutti, difficile è farlo riuscendo a produrre satira.

Dalive 11/03/07 13:30 - 18 commenti

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Film  strano, anomalo. Una comicità a tratti divertente, talvolta un po' "disgusting". Non male nel complesso, anche se ciò che diverte è costruito in gran parte su un personaggio (il kazaco): quindi comicità attesa e in parte già "bruciata", da ravvivare con un po' di gusto dell'orrido (e sarà facile capire a cosa ci si riferisce, per coloro che l'hanno visto o che lo vedranno). In tutto questo si perde un po' la trama, la mission (che forse non c'è), il finale.

Xamini 11/03/07 21:17 - 1253 commenti

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Uno di quei film destinati - soprattutto nella sua edizione DVD con scene tagliate e quant'altro - a diventare cult. Più che per meriti effettivi, per il bizzarro assemblamento di satira e gag o, se si preferisce, di battute e situazioni politicamente scorrette su praticamente tutto. Il bello è che riesce anche ad avere una trama; purtroppo il suo gran limite è quello di sfiorare la superficie di molti aspetti controversi della società americana senza approfondire. Poteva essere qualcosa di più.

Giapo 14/03/07 09:51 - 246 commenti

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Il personaggio è fenomenale, fa veramente rovesciare dal ridere. Autentico o meno, la struttura del documentario funziona abbastanza bene, dubito che il film sarebbe risultato altrettanto divertente se lo spettatore non avesse il dubbio che potesse essere tutto vero. Tuttavia si tratta di una comicità grossolana, con una volgarità spesso eccessiva e gratuita che riduce il tutto a una sorta di enorme candid camera trash sostenuta quasi solo dall'irresistibile recitazione del protagonista.

Red Dragon 15/03/07 11:15 - 125 commenti

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Borat bacia tutti. Ah no, quella era Viola. Film contradditorio, destinato a dividere, che ha il pregio di non avere inibizioni di forma ma forse, paradossalmente, di contenuti. In molte pellicole si dicono cose ben più pesanti ma in forme più canoniche, qui il politically correct viene apertamente demolito, ma l'essenza del messaggio non scava abbastanza in profondità. Forse volutamente. Scostandosi un momento dal casino, fuori e dentro, si evince però che il film non è poi così stupido e immeritevole.

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galbo 15/03/07 16:21 - 12399 commenti

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Film comico le cui pretese satiriche sono assolutamente ingiustificate, fatto com'è di situazioni pecorecce e volgarità gratuite che alla lunga stancano. La satira abita da tutt'altra parte. I racconti di gente che in sala si sbellica dal ridere lasciano francamente perplessi.

G.Godardi 16/03/07 01:25 - 950 commenti

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Sembra quasi una parodia dei documentari di Michael Moore questo Borat. Anzi, senza di essi un film del genere non sarebbe mai stato realizzato. Dopo un inizio stentato il film prende quota e si ride di gusto, ma sono risate amare: un viaggio in America folle e (apparentemente) demenziale che ne mette in luce tutte le contraddizioni e l'odio razziale. Numerosi i riferimenti: Jackass, South Park, Landis ma anche i nostri mondo movie, mentre le scene in Kazakistan ricordano Brutti,sporchi e cattivi di Scola.

ghigo85 17/03/07 12:45 - 2 commenti

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"Borat" è un film inquietante per certi versi. E' comicità un po' becera e scurrile, che però devasta stomaco e budella e diverte (e aggiungerei tanto, nonostante il pessimo doppiaggio). Quello che ho trovato inquietante è il fatto che vi sia qualcosa di profondo, una sorta di incosapevole (ma allo stesso tempo genuina) analisi di una società. Se si scava sotto gli esrementi di Grizzli e i peli pubici, c'è un qualcosa di incredibilmente vero.

Lattepiù 17/03/07 13:18 - 208 commenti

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Divertentissimo e geniale. Humour surreale e trovate a raffica. Siamo dalle parti dei Monthy Python, o del primo Woody Allen. E tra le righe una critica all'ipocrisia e all'intransigenza U.S.A celata dietro una parvenza di tolleranza e apertura mentale. Scene cult: l'aneddoto sul fratello ritardato; la cena al circolo gastronomico; notte di terrore a casa degli ebrei (memorabile); la lotta tra Borat e il suo collaboratore nudi (qualcosa di meraviglioso).

Fabbiu 1/04/07 22:08 - 2147 commenti

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Quando ho visto la prima volta Borat l'ho trovato un po' troppo ridicolo e l'ho interrotto dopo mezz'ora. Quando poi l'ho rivisto e soprattutto in lingua originale con i sottotitoli italiani... beh, mi è piaciuto tantissimo. Penso che nell'edizione italiana il doppiaggio troppo "libero" di Pino Insegno sia un grande punto debole. Se si considera che la sceneggiatura riesce a collegare anche le scene in stile candid-camera alla trama è molto notevole. Ricordano Jackass (soprattutto la lotta nudi in albergo) e South park per la scorrettezza politica.

Close2me 3/04/07 10:20 - 4 commenti

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Borat è un film furbo, un'opera studiata per colpire (nemmeno tanto criticamente) una cultura che nel tempo è crollata clamorosamente, schiacciata dalle tante contraddizioni che il film, appunto, mette alla berlina. Eppure Borat merita attenzione proprio perchè necessario in un'epoca cinematografica anestetizzata da 20 anni, che richiedeva una scossa espressiva volgare e scatologica quanto si vuole, ma pura.

Il Gobbo 4/04/07 09:25 - 3015 commenti

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Pessimo. A parte le valutazioni sulla satira (non sempre "equanime" come pretenderebbe, anzi....), a fallire è l'operazione cinematografica. Manca qualcosa che dia senso filmico a un collage di sketch, alcuni efficaci se presi singolarmente, ma cui manca il respiro dell'ora e mezza. Se poi un'operazione del genere decide, nondimeno, di propinare la moralina, siamo a posto...

Lercio 4/04/07 11:09 - 232 commenti

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Se lo si guarda avendo visto i precedenti lavori televisivi del geniale trasformista che è Sacha Baron Cohen, si resta in parte delusi perché il film è evidentemente un recupero delle sue gag migliori. Il contesto, la struttura in cui è inserito il tutto, è però geniale! La violenza con cui si "scaglia" contro il popolo ebraico è di una brutalità assoluta: se lui stesso non fosse ebreo l'avrebbero rinchiuso. Un film irriverente con tocchi alla Gatto nero gatto bianco. Semplicemente Imperdibile.

Armandyno 20/04/07 11:52 - 25 commenti

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Borat è un film che sfrutta una moda generale secondo la quale si debba in qualche modo rapportare e mettere in discussione la civiltà occidentale (America) e quella mediorientale. Tutto quello che ne scaturisce è un brodo in cui qualsiasi pollo si può cucinare senza il rischio di fare brutta figura. Basta che se ne parli. In effetti non ci troviamo davanti a (grande) cinema, ma solo ad alcune piccole candid camera che hanno dalla loro parte un interprete particolarmente ispirato e un umorismo esplicito e irriverente.

Caesars 23/04/07 08:54 - 3794 commenti

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Dopo un inizio molto stentato, che lascia presagire decisamente il peggio, il film riesce a risollevarsi e anche a strappare qualche sana risata. Intendiamoci, non siamo certo di fronte ad un lavoro memorabile e il cinema "vero" abita da tutt'altra parte, ma il personaggio di questo kazako che gira per gli USA riesce a divertire, anche se bisogna avvertire chi non gradisce che la comicità è piuttosto scurrile e di grana grossa. Comunque ci sono alcune gag che colpiscono il segno e la critica alla società americana traspare chiaramente.

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Blutarsky 26/07/07 15:54 - 360 commenti

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il film è un po' una baracconata... ma di quelle molto divertenti. Certo se uno si aspetta chissà cosa o pensa di vedere un film trasgressivo (o che gli sveli chissà quali verità sulla vita americana) penso che ne uscirà deluso. Io ho visto il film che mi aspettavo, con tutti i suoi difetti e con un doppiaggio da fucilazione, ma devo dire che in più di un occasione mi sono ritrovato piegato in due dal ridere e alla fine era quello che volevo, da questo film.

Puppigallo 28/12/07 10:05 - 5280 commenti

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Disgustosamente simpatico questo viscido Kazaco (si lava la faccia nel water) dagli infimi principi e dagli zero ideali. Montata come un documentario, questa pellicola è in realtà costituita da una serie di gag, più o meno riuscite. Ma alcune di quelle riuscite (una buona media), fanno però piegare dal ridere (il fratello con ritardamento, “Figlio della mia puttana!”, il meccanico che aggiusta tutto e sgonfia le donne gravide, il terrore per gli ebrei), facendo sopportare meglio i colpi a vuoto e le fasi di stanca. Non per palati fini. Buono.
MEMORABILE: Borat sulla Metro: “Ciao amico, come ti chiami?”. Risposta: “Mi chiamo fatti i cazzi tuoi punto e a capo”. E lui: “E di cognome?”.

Deepred89 28/12/07 14:46 - 3709 commenti

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Un film completamente sbagliato che non funziona quasi mai. L'idea di base è senza dubbio originale e alcune sequenze sono piacevolmente folli. Ma il filo conduttore delle varie avventure del nostro eroe è inesistente e tutto si riduce a cenette in stile reportage televisivo che vorrebbero sembrare autentiche e divertenti ma che risultano solo stucchevoli e inutili. Si ride pochissimo, in compenso la noia raggiunge livelli altissimi. Neanche la componente politicamente scorretta riesce ad essere pungente. Bravo il protagonista. Evitabile.

Grifo 17/04/08 23:19 - 6 commenti

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Uno tra i peggiori film mai visti. Ha tutti i difetti possibili e nessun pregio. È diretto male, disgustoso nella maggior parte delle scene, assolutamente prevedibile e scontato nelle trovate e sopratutto non fa ridere. Se provate a guardarlo, anche se solo per curiosità e non siete americani, difficilmente arriverete fino in fondo.

Maineng 19/07/08 01:56 - 100 commenti

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Ho visto il film con un'amica ed essendone lei molto entusiasta, non volendola ferire mi sono limitato a dirle che non era il mio genere. È sicuramente uno dei film più brutti che abbia mai visto. La pretesa ironia di scene da telefilm americano con risate di sottofondo mi ha lasciato quasi atterrito! Sicuramente una parte studiata apposta per un Baron Cohen dalle pretese comiche in una forma di reality abbastanza azzeccata ma completamente fuorviante. L'unico pensiero che mi ha suscitato è stato che se fossi stato un Kazako mi sarei offeso!
MEMORABILE: Borat che torna dal bagno con in mano un sacchetto dove ha messo le sue feci perché non sa come liberarsene... penoso!

Herrkinski 6/11/08 18:59 - 8122 commenti

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Non capisco tutto l'astio nei confronti del film. Ovvio, "Borat" non è un capolavoro e non credo volesse esserlo. È un film sgangherato, folle e delirante, dove la satira sociale è palese e non vuole far riflettere, ma soltanto ridere, prendere e prendersi in giro. Certo, a volte ci va giù pesante e le gag sono parecchio volgari, ma francamente visto in lingua originale strappa parecchie risate. Siamo in pieno cinema grottesco e il taglio da candid-camera rende il film ancora più divertente. Gli abitanti del Kazakistan però non hanno gradito...

Onion1973 4/01/09 12:05 - 163 commenti

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Divertente? Sì, ma se il battage pubblicitario fosse stato modesto nessuno (o quasi) se lo sarebbe filato. Un finto documentario sull'ignoranza di massa e sul grottesco del quotidiano che ha per assoluta protagonista l'irriverenza malata di Cohen. Meno peggio di quello che mi aspettavo, qualche risata si fa. Il politicamente scorretto regna ed alcune scene sono simpatiche, su tutte la lotta ignudi con l'amico/collega. Ma non si parli di satira interculturale: il film va preso per quello che è: commedia demenziale. Meglio una puntata di South Park.
MEMORABILE: Il costume da bagno di Borat e la lotta con l'amico/collega nudo.

Tarabas 18/03/09 10:18 - 1878 commenti

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Operazione mediatica di gran successo, il lancio di questa schifezza senza speranze, costruita come un (fintissimo) documentario, che non fa mai ridere e salta il fondo del barile senza nemmeno provare a raschiarlo, per dirigersi subito al sottosuolo. La satira, se c'è, si dirige a bersagli inconsistenti (il vecchio cowboy al rodeo, per dire) coi quali viene immediatamente da solidarizzare. Gran risultato, non c'è che dire. Volgarità ben oltre il livello di guardia, soprattutto perché fine a se stessa.

Pigro 20/03/09 09:42 - 9673 commenti

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Giornalista kazako va negli Usa per girare un documentario. Parte come una goliardata becera e politicamente scorretta sull'arretratezza culturale dei paesi dell'Est per planare più sottilmente sulla satira degli usi e costumi americani, che il protagonista "smaschera" nella loro insulsaggine. L'idea sarebbe ottima, se non fosse che gag e battute sono pesanti (e non fanno quasi mai ridere) e gli stessi veri obiettivi (dai predicatori alle tettone televisive) non sono picconati, ma solo blandamente schiaffeggiati senza lasciare il segno.

Sabryna 2/04/09 11:40 - 225 commenti

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Film che ha la pretesa di essere satira, ma di satira ha in realtà poco e niente. Sacha Baron Cohen riesce a divertire abbastanza col personaggio di Ali G, ma non ottiene lo stesso risultato con Borat. Le situazioni comiche, più che ridere, fanno piangere, sono volgari e inutili. Lo spunto c'è, ma si poteva fare molto meglio. Bocciato.

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Ciavazzaro 3/04/09 16:30 - 4770 commenti

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Tremendo. Giudicato da un punto di vista meramente cinematografico vale meno di zero, se poi consideriamo i contenuti (diciamo contenuti)... Osceno il protagonista, incredibile il successo avuto. Il più brutto film (?!? Direi che "collage di immagini" è più appropiato) del mondo fatto negli anni 2000.

Disorder 16/06/09 15:30 - 1416 commenti

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È un film che nelle attese sembrava scoppiettante, ma che delude clamorosamente le aspettative. Il personaggio di Borat, ultra scorretto, misogino, razzista e apparentemente fuori dal mondo, può andare bene per qualche sketch televisivo, ma in un film intero, senza una valida trama, annoia subito; oltretto la regia stile filmino amatoriale non aiuta. Si ride poco.
MEMORABILE: Borat ospitato da ebrei

Rebis 30/06/09 15:54 - 2339 commenti

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La comicità di Sacha Baron Cohen è davvero estrema e, oggi come oggi - politicamente parlando - l'unica possibile: volgare - e non goliardica - palesa lo sconcerto, l'inadeguatezza di una società impermeabile all'altro, confezionata con ideali di uguaglianza impraticabili. Borat – registicamente nullo ma vero personaggio comico alla faccia della scempiaggine di Stiller – interagisce solo con gli outsider affermando, finalmente, la diversità quale valore fondante l'individuo e smascherando l'ipocrisia sociale che mortifica il singolo in nome del principio teorico di tolleranza. Vitale.

Pinhead80 13/10/09 22:48 - 4767 commenti

I gusti di Pinhead80

Sacha Baron Cohen con questo film prende il sistema americano, che "sembra" essere basato sulla tolleranza e la libertà, e mette a nudo invece la grettezza dei suoi pensieri stereotipati e razzisti. Lo fa talora con una certa barbarie, andando anche oltre il "limite consentito", altre volte invece in maniera velata e comunque sempre in modo intelligente. Il tutto girato in stile candid camera. Borat non risparmia niente e nessuno.

Capannelle 10/11/09 12:08 - 4412 commenti

I gusti di Capannelle

Promosso. Sono tra quelli che hanno riso e che vede nel film anche una base intelligente ovviamente senza pretendere una sopraffina satira di costume. "Borat" rimane infatti un demenziale costruito bene, coi tempi comici giusti e un gran Baron Cohen. La scurrilità non si nasconde, è vero, ma nella maggior parte dei casi si traduce in un grottesco azzeccato e svacca solo ogni tanto. Si può dire che nel filone demenziale "Borat" acquista una sua unicità.

B. Legnani 27/12/09 02:01 - 5534 commenti

I gusti di B. Legnani

Il problema non è che è volgare. Il fatto è che non fa mai ridere. Forse qualche trovatina, di per sè, avrebbe la possibilità di far sorridere ma, immersa com'è nella dilagante stupidità, non riesce ad arrivare al bersaglio. Tolti i Pentecostali, non vedo neppure vera ironia verso gli Stati Uniti d'America. Al confronto con Borat, Totò e Peppino che arrivano a Milano sono immortali all'ennesima potenza. Questo, invece, è un filmaccio da evitare.

Belfagor 12/01/10 10:28 - 2690 commenti

I gusti di Belfagor

A dispetto di quanto possa apparire, Borat è un film molto furbo: senza darlo a vedere, strizza l'occhio sia alla parte progressista (prendendo di mira i cliché consumistici e i famosi predicatori a stelle e strisce) sia a quella reazionaria (facendo man bassa di stereotipi sulle femministe e sui paesi dell'Est, per fare un paio di esempi). Detto ciò, non è scontato che il film sia divertente. Anzi, il continuo ricorso a luoghi comuni appesantisce il tutto, facendo ridere poco e colpendo raramente nel segno.

Domino86 6/05/10 11:25 - 607 commenti

I gusti di Domino86

Film esilarante, irriverente, che si spinge oltre il confine del consentito per gli stereotipi comuni e diffusi tra la maggioranza delle persone. Nessuno è risparmiato in questa pellicola, sono proprio la naturalezza e noncuranza del protagonista a conquistare e divertire lo spettatore.

Nando 25/10/10 15:32 - 3816 commenti

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Pellicola ipersopravvalutata che presenta situazioni volgari e stupidamente paradossali che sinceramente non fanno affatto ridere, anzi generano la riflessione su cosa tocca inventarsi per far parlare di sè. La narrazione è risibile ed alquanto inverosimile. Unica infinitesimale nota positiva, la presenza della Anderson.

Mdmaster 12/12/10 17:28 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

Prendere di mira il P.C. americano è sicuramente cosa buona e giusta, ma la dissacrante e cafonissima ironia di Cohen vengono presto a noia, anche in un film comunque breve e dal ritmo forsennato come questo. Di sicuro non meritava la fama e la fortuna che ha avuto, visto che il livello comico non è certo superiore a quello di un qualsiasi American Pie (ok in effetti pure quello ha avuto successo... sigh). In ogni caso, non è sgradevole a guardarsi e qualche risata pure ce la si fa. A dirla tutta, pensavo peggio.
MEMORABILE: La lezione d'inglese.

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Gestarsh99 28/01/11 12:49 - 1395 commenti

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Dopo l'assurda e divertente commedia parodica Ali G, lo stravagante ed estroso comico televisivo inglese Sacha Baron Cohen si cimenta nel secondo e probabile miglior capitolo dell'ideale trilogia dedicata ai suoi personaggi tv (conclusa poi con Bruno), gettandosi a piè pari nel territorio a lui più congeniale, quello del finto-reality selvaggio e scalmanato. Un road-movie rocambolesco e paradossale ma soprattutto uno dei più riusciti mockumentary mai visionati, condensato di irriverenza, scorrettezza estrema, razzismo, sessismo ed iperuranica sfrontatezza.
MEMORABILE: La scena in cui Borat ed il suo segretario lanciano delle banconote a due scarafaggi che loro credono essere ebrei bestialmente camuffati... (!)

Giacomovie 6/11/11 17:49 - 1398 commenti

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La sfrontatezza ben usata, come la demenzialità, possono diventare una qualità; non come in questo caso, dove più che altro c’è un degradante senso di insignificante stranezza. L’umorismo di bassissimo profilo lascia il tempo che trova e fa sembrare di un altro pianeta i film di Mr. Bean o di Franco e Ciccio. Sgangheratezze varie ed emerite cretinate per un movimentato cabaret, spesso in senso dispregiativo. *!

Giùan 8/11/11 13:20 - 4562 commenti

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Il valore eversivo di Borat e soprattutto del suo straordinario protagonista, Sacha Baron Cohen, è innegabile quanto salutare l'irruzione (che poi è in realtà la restituzione) di un registro comico volgare, sacrilego, liberatorio in un contesto riverente e politicamente normalizzato (si pensi per contrasto ai nostrani piccoli comici da grande schermo). Semmai stona il fatto che a questa dissacratoria veracità corrisponda tout court uno stile cinematografico sciatto che, troppo al servizio del one man show, finisce per appiattirne la carica dinamitarda.
MEMORABILE: Il costume adamitico; Il comizio al rodeo; "ma perché in America le donne votano e i cavalli no?".

Mickes2 9/07/12 11:58 - 1670 commenti

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Anti-edificante, politicamente scorrettissima, pungente, becera, intelligente e fuori dagli schemi comicità demenziale al vetriolo. Baron Cohen francamente se ne infischia e con l'ausilio della tecnica del mockumentary mette a ferro e fuoco gli Stati uniti dissacrando tutto il dissacrabile, paragonando tutto il paragonabile, mostrando tutto il mostrabile (e anche oltre...). Due culture agli antipodi che deflagrano in una miscela esplosiva di sane risate a grasso divertimento, facendo riflettere in modi del tutto eccentrici. Riuscito. ***
MEMORABILE: La cena, direi poco "regale".

Gabrius79 12/11/13 00:38 - 1427 commenti

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Commedia comica politicamente scorretta con un Cohen decisamente sopra le righe ma che tra una volgarità e l'altra riesce a far ridere lo spettatore. I momenti buoni non mancano, ma si cerca la risata solo attraverso soluzioni estreme e a volte un po' ripugnanti. A suo modo è stato un successo.

Furetto60 11/04/14 08:44 - 1196 commenti

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E’ una comicità spinta all’eccesso, senza freni inibitori e che ha per protagonista un concentrato di negatività: sessista, sfruttatore, antisemita, razzista..., l’antesignano de Il dittatore. La prova di Cohen è superba, il film si segue volentieri in un crescendo di situazioni diverse e paradossali studiate con cura in cui risalta non solo la spontanea sfrontatezza del protagonista, ma anche i tanti difetti di coloro che incontra. Aiuta ad aprire la mente, e oggi non è poco.
MEMORABILE: Il costume da bagno del protagonista.

Zio bacco 3/10/14 18:53 - 240 commenti

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All'apparenza demenziale, il film vuol essere un'invettiva contro certi costumi a stelle e strisce, messi a nudo dall'ingenuità di un irriverente protagonista. L'obiettivo però si rivela arduo, soprattutto perché il personaggio di Borat non si presta a una trama da film. La storia procede infatti in modo casuale, a mo' di continui sketch privi di una precisa connessione. La stessa meta finale (Anderson) non è che il pretesto per allungare ulteriormente la pellicola che, eccezion fatta per i pentecostali, non riesce a essere troppo dissacrante.

Undying 11/01/16 23:43 - 3807 commenti

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Il giornalista kazako Borat, secondo personaggio creato da Sacha Baron Cohen, nasce per un programma televisivo e approda al cinema con buon successo, procurando al protagonista anche un premio come miglior interprete. Pure se la comicità appare volgare e piuttosto forzata (la gag con il grasso collega nudo, le battute sulla toilette e talune affermazioni - per una volta! - antifemministe), la pellicola riesce a farsi seguire grazie alla potenza surreale della storia. Inizio e fine del film, che si vorrebbe ambientato in Kazakistan, sono girati in Romania.
MEMORABILE: Il tentato matrimonio con Pamela Anderson!

Bruce 14/11/16 10:19 - 1007 commenti

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Apice del politicamente scorretto, dove tutto è portato al limite, dissacrante, volgare, senza freni o censure. Per questo motivo può risultare fastidioso e irritante ma se se ne comprendono la chiave di lettura, volutamente sempre sopra le righe, diventa divertente e in alcuni momenti anche esilarante. Vero, sono tante gag in sequenza, ma è l'idea di fondo che è originale e apprezzabile.

Pessoa 17/07/17 10:50 - 2476 commenti

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Commedia etnica di Charles caratterizzata da grande successo e grandi polemiche, entrambi forse gonfiati ad arte. Il film parte da un geniale spunto iniziale ma, come spesso accade nei film basati su doppi sensi e giochi di parole, molta della vis comica della sceneggiatura si perde nella traduzione. Ottima prova degli attori principali, che interpretano con leggerezza battute e scene "estreme" del film limitando il fastidio dello spettatore medio. Tutto sommato un buon film, che strappa parecchie risate e si lascia guardare con piacere.
MEMORABILE: La lotta e l'inseguimento fra i due protagonisti completamente nudi.

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Taxius 5/03/18 16:32 - 1656 commenti

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Divertente e folle film demenziale con protagonista un giornalista kazaco non del tutto normale. Il film è un insieme di gag di cui certe riuscite e altre meno; indimenticabile quella sulla coppia di anziani ebrei. Siccome non tutte le gag funzionano il film a tratti rallenta eccessivamente portando anche alla noia, salvo poi riprendersi. In definitiva si può dire che Borat sia molto altalenante, ma nel complesso resta un buon film.

Renato 29/10/20 15:55 - 1648 commenti

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Film senz'altro divertente, anche se la struttura è decisamente televisiva. Borat è un personaggio che funziona, e il suo creatore e impersonatore Sacha Baron Cohen ha indiscutibili doti comiche. Eppure, se il talento certo non gli manca, il suo umorismo arriva solo in parte, forse anche a causa della sgradevolezza talvolta eccessiva delle situazioni che rappresenta, o forse per una sua tendenza ad esagerare in modo sistematico. Merita comunque la visione, ma solo in inglese: il doppiaggio italiano si prende troppe libertà.

Anthonyvm 24/01/21 02:42 - 5705 commenti

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Il reporter kazako di Sacha Baron Cohen è ormai una vera e propria icona. Il film che lo ha lanciato al pubblico internazionale è una bomba provocatoria di irriverenza e scorrettezza, che a suon di candid camera ed esibizionismo osceno (che hanno provocato all'attore guai con le autorità in più occasioni) sbeffeggia il perbenismo made in USA, prende bonariamente in giro le linee di pensiero liberal e mette a nudo le ideologie più imbarazzanti di una certa parte dell'America. La seconda metà, narrativamente più convenzionale, non è all'altezza dell'ottimo inizio. Comunque da vedere.
MEMORABILE: Il villaggio in Kazakistan; La defecazione davanti alla Trump Tower; Borat al gay pride; Le foto del figlio; L'orso; Il rapimento di Pamela Anderson.

Teopanda 2/06/21 17:02 - 102 commenti

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Commedia on the road realizzata con la tecnica del mockumentary in cui un giornalista kazako viaggia negli Stati Uniti per scoprire il loro stile di vita. Il film, dopo un inizio particolarmente stentato, riesce a recuperare, grazie a molti sketch sulla contrapposizione con due stili di vita completamente differenti, oltre che sulle diversità e i litigi tra i due personaggi principali, riuscendo, in alcune parti, a strappare grandi risate.
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  • Homevideo Zender • 28/12/07 11:10
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Puppigallo segnala che:
    Questo è uno di quei pochissimi DVD dove le scene tagliate meritano di essere viste; e ce ne sono tante (circa 30 minuti complessivi). Non ne svelerò l’intero contenuto, ma vi darò due assaggi. Sappiate solo che in una scena Borat va al canile per trovare un cane addestrato ad attaccare gli ebrei. Mentre in un’altra fa Baywatch…a modo suo. In più, consiglio l’acquisto del DVD anche solo per leggere, ogni tanto, la scritta sul retro della custodia: Scene del film rimosse da un decreto Kazaco – Dipartimento Censura -. Per non parlare della “grafica” del menu…con la marcia Kazaca.
    Buon divertimento.
  • Discussione Fabbiu • 13/03/08 17:52
    Archivista in seconda - 652 interventi
    L'ho rivisto di recente e mi è sembrato di percepire una certa "Scuola Kusturica" nelle scene ambientate in Kazakistan; in particolare nelle scene movimentate e con le musiche balcaniche, in cui il degrado è un pò enfatizzato dalla fotografia.

    Ancora, non pensiate che tutti questi film che stanno per uscire con l'effetto visivo dell'8mm (Vedi Rec, Cloverfield...) siano istate ispirati da questo film?
  • Discussione Zender • 13/03/08 18:32
    Capo scrivano - 47802 interventi
    Per Kusturica ci può anche stare, volendo, però secondo me tutti sti film alla Cloverfield, Rec e compagnia sono figli di un'esigenza ben precisa, prima ancora che di un origine che possiamo rintracciare risalendo a Blair Witch, Il Cameraman e l'assassino, Cannibal holocaust ecc. (anche Borat, ma mi pare solo uno dei tanti, a dire il vero). E' l'esigenza di avvicinarsi quanto più possibile al realismo per calarti completamente al centro dell'azione, coinvolgerti e trascinarti (e infatti si tratta quasi sempre di film action o horror, due generi che sentono molto più di altri quest'esigenza).
    Borat però fa caso a sè, perché qui c'era la necessità di cercare l'ironia e la satira anche attraverso l'effetto candid camera (per ottenere più l'effetto verità che l'effetto coinvolgimento).
  • Homevideo Gestarsh99 • 28/08/11 00:22
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray disc per 20th Century Fox:



    DATI TECNICI

    * ormato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
    * Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Russo
    5.1 DTS: Italiano Francese Spagnolo Tedesco
    5.1 DTS HD: Inglese
    * Sottotitoli Italiano Francese Spagnolo Tedesco Inglese NU Russo Danese Finlandese Olandese Norvegese Svedese Estone Lettone Lituano Turco Ucraino
    * Extra Scene censurate
    Turnée promozionale
    Spot musicale
    Vendita del film con mucca
    Nel personaggio con Borat
    La prima mondiale
    Trailer
  • Discussione Ruber • 7/06/13 23:36
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Ogni volta che lo rivedo mi piego in quattro dalle risate!!! E fatto troppo bene c'è un energia incredibile di comicità!
  • Musiche Furetto60 • 13/04/14 07:21
    Call center Davinotti - 45 interventi
    Il frammento musicale che si sente spesso durante il film si riferisce alla canzone Ederlezi di Goran Bregovic.