Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fedele a uno stile che affronta temi apprentemente banali stravolgendoli, Polanski scrive di suo pugno (con Gerard Brach e John Brownjohn) la sceneggiatura tratta dal romanzo di Pascal Bruckner e imbarca sulla crociera per Istanbul i quattro protagonisti della storia: la coppia inglese morigerata composta da Nigel (Grant) e Fiona (Scott Thomas) e quella "contraria", folle e imprevedibile, di Oscar (Coyote) e Mimì (Seigner). L'incontro a bordo provoca scintille da subito, e d'altra parte di fronte a una bellezza conturbante come quella di Mimì non è facile restare impassibili: Nigel ne è quasi stordito e sua moglie non può non accorgersene. Prova a contenersi, ma appena la rivede - da solo - al...Leggi tutto bar, tenta immediatamente un goffo approccio finendo umiliato dalla spregiudicatezza altezzosa di lei. Ma è l'incontro con suo marito, costretto sulla sedia a rotelle, a pretendere le maggiori attenzioni dall'intimorito Nigel: l'uomo, sprezzante e sferzante, gioca coi sentimenti e gli imbarazzi evidenti dell'inglese sbattendogli in faccia la verità, facendogli notare quanto restare indifferenti al fascino di Mimì sia impossibile. Invitatolo in cabina comincia a raccontargli come l'abbia conosciuta e noi capiamo allora quanto il lungo flashback "a puntate" costituisca il vero centro del film, che negli intervalli con Grant non riesce mai a raggiungere la stessa intensità. Il rapporto incredibile, cominciato tra Mimì e Oscar quando lui ancora camminava, non si discosta nei suoi primi passi dalle tante avventure figlie del classico colpo di fulmine. I due si incontrano in autobus, a Parigi, città deputata a ospitare le vite di una coppia che sfugge a ogni regola. Rapito da quegli occhi e quello sguardo, Oscar dopo averla perduta la ritrova, la invita a cena fino a sfogare in amplessi sempre più bollenti un rapporto di simbiosi totale che la situazione economica di lui (derivata da una ricca eredità) permette di consumare senza impegni lavorativi. Scrive romanzi che nessuno pubblica, lei li legge con avidità. E' vero amore, è passione, è gioco, è tutto quello che un uomo può sessualmente chiedere a una donna. Nigel ascolta ma non capisce: perché Oscar mette in piazza i suoi sentimenti? E perché lui accetta di sedersi ad ascoltarlo mentre quello straparla? Certo, c'è lei a catalizzare ogni pensiero e l'ardente desiderio di scoprirne il carattere è fortissimo. Tanto che prima o poi Fiona non poteva non accorgersene... Polanski col passare dei minuti riesce a far montare la tensione vibrante che regola i rapporti variando gli stessi all'interno della vera coppia protagonista, quella che vive nel passato dei flashback e che qualche segreto ancora di certo lo nasconde, non ultimo il motivo per cui ora Oscar è paralizzato in sedia a rotelle. La ferocia, l'indisponenza, la mancanza di ogni rispetto per il prossimo, il sadismo nell'umiliarlo... Si esplorano territori lontani dall'erotismo a cui il film sembrava voler guardare inizialmente per tuffarsi nell'impensabile, ciò che davvero ci fa credere a Oscar quando dice che nessuna coppia al mondo poteva avere lo stesso tipo di relazione loro. Nigel e Fiona evaporano, al confronto, pallide stille di grigia normalità affogate incautamente in un oceano di perversione. Sfruttando una confezione di grande qualità (fotografia di Delli Colli, musiche di Vangelis) il film si avvia verso un finale allucinato, da girone dantesco, che sale di giri follemente consumandosi durante le celebrazioni a bordo per l'ultimo dell'anno; fallendo di chiudere almeno due volte quando sarebbe stato l'ideale, tradendo una mancanza di concisione che avrebbe potuto renderlo ancor più efficace, ma colpendo nel segno. Polanski trova nella Seigner la musa perfetta che tramortisce e in Coyote una spalla di valore, disgustosamente spregevole come richiesto. Un film di di commovente spietatezza.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/02/07 DAL BENEMERITO STUBBY POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/04/20
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Stubby 27/02/07 19:15 - 1147 commenti

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Un altro di quei film maledetti di Roman Polansky. Pur non essendo un gran che, queste storie del regista mi affascinano sempre; sarà il sapiente uso delle telecamere, le atmosfere che solo lui sa creare, non saprei. E' la storia di un uomo costretto sulla sedia a rotelle, che deve sopportare le umiliazioni inflittegli dalla bellissima moglie. Presenti alcune scene ad effetto altamente erotico.

Caesars 1/08/07 14:06 - 3778 commenti

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La trama non è di quelle che mi ispirino particolarmente; due coppie si incontrano su una nave da crociera: una è "normale" mentre l'altra è composta da uno scrittore americano paralizzato su una sedia a rotelle e da sua moglie francese (una splendida Emmanuelle Seigner). La prima coppia rimarrà avvolta dalle fantasie sessuali dello scrittore e finirà a letto con la moglie di questi. Poteva risultare una boiata colossale ma fortunatamente dietro la macchina da presa c'è il signor Polanski, che riesce a rendere il tutto potabile grazie al suo talento.

Il Gobbo 11/01/08 10:17 - 3015 commenti

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Morbosissimo, sordido, malato. Non perfettamente bilanciato (talvolta il gusto del grottesco prende la mano), ma condotto con polso fermo. Bel cast, indovinato il rilancio di Coyote; Seigner da infarto - che sopravviene nella scena hot con la Scott Thomas - Grant è il solito baccalà, qui appropriatamente. Non essenziale, ma una visione la merita.

Cotola 12/01/08 21:29 - 9009 commenti

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Splendido e conturbante dramma a forti tinte erotiche in cui il regista polacco, che dirige il tutto con grande bravura, può dare libero sfogo alle sue pulsioni e ossessioni più primitive. Una complessa, difficile e straziante storia di amore fou di grande intensità emotiva che difficilmente lascia indifferenti. Merito anche di un bravo Peter Coyote e di una Emanuelle Seigner da urlo. Un po’ più incolore invece il resto del cast.

Capannelle 21/04/08 16:10 - 4398 commenti

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Un Polanski graffiante come sempre e una buona direzione degli attori che fa risaltare la coppia Coyote-Seigner, protagonista di un rapporto torbido e feroce al tempo stesso. Grant e la Thomas sono stati scelti per fare da contorno e la scelta mi trova d'accordo. Film poco pubblicizzato ma da vedere.
MEMORABILE: Coyote sbattuto senza pietà giù dalla carrozzella dalla Seigner.

Undying 28/08/08 20:36 - 3807 commenti

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Polanski è Polanski; Polanski non si tocca; Dio Polanski colpisce ancora ma colpisce male e basso, nella zona erogena. Un soggetto povero e malaticcio come questo avrebbe potuto trasformarsi, nelle mani d'un regista più temerario e audace (ossia pragmatico), come ad esempio Joe D'Amato, in una sorta d'efficace pellicola, a contenuto "lirico erotico", magari grazie all'apporto musicale di un Fidenco in buona forma. Ed invece, tolto il materiale di stampo "pagano" (ossia un'esplosiva Emmanuelle Seigner) quel che resta è narcisismo cinematografico e pura elucubrazione autoriale, priva di base.

Daniela 7/08/09 14:19 - 12622 commenti

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Versione aggiornata e crudele del motto "In amor vince chi fugge", dato in questo caso vince chi disprezza ed umilia. Coyote trasforma Seigner da donna innamorata (commovente nella sua casalinga goffaggine) in un mostro a sua immagine e somiglianza, in un rapporto in cui però, pur costretto all'impotenza, è lui che continua a tirare le fila. La loro sensualità morbosa serve da cartina di tornasole per l'assenza di passione dell'altra coppia, quella che si ritroverà nella tempesta nel bel mezzo di una placida navigazione.
MEMORABILE: Quando la Seigner comunica a Coyote in ospedale che ha due notizie da dargli: una buona e una cattiva.

Deepred89 27/03/09 23:38 - 3704 commenti

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Notevolissimo film, caratterizzato da un’azzeccatissima e non banale struttura a flashback. Suddivisibile in due parti: una specie di trattato sulla passione e sulla sua natura effimera la prima, una cinica e crudelissima rappresentazione del rapporto amore-odio dei due protagonisti la seconda. Regia ottima e senza sbavature e bella fotografia; per quanto riguarda il cast, perfetta la coppia Peter Coyote-Emmanuelle Seigner, decisamente sottotono quella Hugh Grant-Kristin Scott Thomas, ma probabilmente la cosa è voluta. Molto sottovalutato.

Giacomovie 5/08/09 18:11 - 1397 commenti

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Polanski, oltre a dare segni di una certa genialità in un film che esce dai canoni ordinari, si compiace con narcisismo nel mostrare le grazie della bella e brava moglie Seigner. È un racconto estremizzato ma interessante sul sorgere e svilupparsi di una passione, dove si mostra la doppia valenza angelica e demoniaca che può assumere la donna e il rischio di esiti tragici nei legami torbidi. Appropriato l'effetto melodico dato dalle belle musiche di Vangelis. ***1/2
MEMORABILE: "Ogni rapporto tra uomo e donna, anche se armonioso, ha in sé il seme della farsa o della tragedia".

Schramm 15/11/09 15:08 - 3490 commenti

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L'amore non è bello se non è litigarello. Con te no, senza te nemmeno. Finché morte non ci riunisca. Amare significa dover dire sempre "mi dispiace". E via di questo passo, carraio, beninteso: la coppia scoppia, e si salvi chi può, se è ancora in tempo. Parafrasi edulcorata e grottesca di un libro altrimenti insostenibile, cavalcata da un Polanski in stato di colpo di grazia che magnifica il suo elogio della crudeltà a colpi di poderose bordate di Signor Cinema. Il registro scelto tiene il piede in più staffe, ma dopo il suo cinema non sarà più così feroce, crudele e mozzafiato.

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Vawe 19/12/10 17:08 - 61 commenti

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Luna di fiele è un film diretto, esplicito, crudo e tagliente, girato con raffinatezza ed originalità da Roman Polanski. Aspetti che riesca, con la sua solita maestria, a realizzare una pellicola che colpisce e raramente si dimentica. La vicenda ruota attorno alla protagonista, vittima del suo stesso amore nei confronti di un uomo che passa dall'amarla, dal desiderarla ardentemente, sino al disprezzarla totalmente. L'altalena di amore-odio dell'uomo e il costante amore di lei, che la spinge sino alle più estreme umiliazioni. Pungente.

Stefania 23/02/11 16:41 - 1599 commenti

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L'amore non dura, si sa: si trasforma in routine, oppure in odio. Ma anche l'odio è una routine, che occorre vivacizzare! Oscar e Mimì, compiaciuti affabulatori, conoscono i trucchi del ramo, e Nigel e Fiona sono due allievi riluttanti, ma promettenti. Due coppie complementari, solo apparentemente antitetiche: due facce della stessa luna, dello stesso amore, della stessa noia. Farsa tragica, eccessiva, grottesca: ma una storia così poteva essere raccontata solo così, regalandoci brividi, sogghigni amari, tristezza, persino fastidio. Come tutto ciò che non lascia indifferenti.

Zardoz35 8/08/11 01:48 - 290 commenti

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Amore e morte su una nave da crociera. Uno scrittore americano paralizzato con moglie sadica coinvolge in un pericoloso gioco una coppia di (apparenti) pivelli. Film che pecca per lunghezza e a tratti noioso, ma ricco di torbide atmosfere. L'erotismo è spesso solo accennato. Bravissimo Coyote, sexy la Seigner, mentre la coppia Grant-Scott Thomas è sin troppo tipicamente inglese. Tutto sommato guardabile. Gradevole anche la colonna sonora.

Luchi78 28/09/11 16:16 - 1521 commenti

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Bel film di Polanski sul genere erotico-drammatico, supportato dalla notevole presenza di Emmanuelle Seigner che soddisfa le ambizioni più morbose del film e dal bravo Peter Coyote che impersona un intellettuale viveur costretto a subire metamorfosi caratteriali interpretandole in modo molto credibile. La mano di Polanski in regia è come al solito evidente, Hugh Grant è solo di contorno, bellissimo il finale.

Homesick 28/04/13 17:33 - 5737 commenti

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Lo scadente soggetto vincola Polanski ad un erotismo acre e perverso, senza alcun approfondimento psicologico – solo un sacco di ovvietà sui rapporti di potere all’interno della coppia – o tensioni di sorta. Se non provoca completo rifiuto è per la padronanza del mezzo cinematografico da parte del regista, dimostrata nella narrazione sciolta, nelle riprese fluide ed incisive e nel guidare Coyote e la Seigner a passarsi la palla di vittima e carnefice. Troppo poco, tuttavia, per un grande autore in grado di cimentarsi dignitosamente nei generi più svariati.
MEMORABILE: Le memorie hard che Peter Coyote racconta all’interdetto Hugh Grant.

Jdelarge 15/12/13 00:54 - 1000 commenti

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Polanski dirige un film estremamente sofisticato in grado di svolgere un'accurata e piuttosto pessimistica riflessione sull'amore; l'odio e l'amore sembrano infatti essere le due facce della stessa medaglia, inscindibili e imprescindibili l'una dall'altra. Il merito di Polanski è proprio quello di gettare lo spettatore nell'intimità della coppia, quasi come se non esistesse mondo al di fuori dell'appartamento in cui Amore e Odio agiscono, vestendo le sembianze dei due protagonisti della storia. Geniale.
MEMORABILE: Il matrimonio.

Bizzu 2/01/14 00:56 - 217 commenti

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Polanski dimostra di essere maestro in qualsiasi genere: stavolta rappresenta una storia ad alto contenuto erotico riuscendo a renderla divertente senza indugiare troppo sugli aspetti piu scabrosi. Come sempre il tema della metamorfosi gli è congeniale e qui lo sviluppa coerentemente con lo spirito della pellicola. La Seigner e Coyote centrano in pieno il personaggio!
MEMORABILE: Il racconto della "pioggia dorata"; La cattiveria della cena a tre col ballerino.

Paulaster 13/05/14 09:54 - 4389 commenti

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Usando lo schema della storia narrata a estraneo l’azione prende una doppia direzione temporale. Polanski non si risparmia nei particolari del desiderio e nella cattiveria del rapporto di coppia, come un piccolo trattato di ciò a cui si può andare incontro. Fa a pezzi l’individualità e i sentimenti sguazzando nei coni d’ombra del vivere. Grant poco adatto al ruolo. Festa finale sulla nave d’impatto visivo anche se l’epilogo colpisce meno di quanto avrebbe potuto.

Fauno 6/09/14 02:07 - 2208 commenti

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Visto che quando uscì mi piacque molto, forse ora uso altri criteri per vedere certi film; lo giudico pessimo, con un sadismo ridicolo, ributtante... un prototipo di villaneria, pusillanimità, gratuità totale... odioso! Son le classiche mezze tacche che per un'eredità si possono biascicare la vita come vogliono, salvo poi fare i gradassi, pubblicizzare a estranei malcapitati e nella maniera più tronfia tutta la loro suprema carica emozionale fatta solo di quattro maialate in fila, quasi come fossero loro i detentori di ogni primato corporale e culturale.
MEMORABILE: Il ruolo del supervisore sessuale, che purtroppo è presente e diffuso anche nella realtà attuale.

Orson 3/12/15 23:52 - 120 commenti

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Capolavoro ingiustamente sottovalutato di Polanski. L'incontro con una coppia "deviata" avrà fatali conseguenze sulla coppia "borghese", disintegrandone (o rafforzandone?) le certezze. Il tutto a bordo di una nave da crociera, con il mare a delimitare lo spazio chiuso del confronto (tipico del regista: Il coltello nell'acqua, Cul-de-sac, La morte e la fanciulla). Eros e morbosità avviluppano lo spettatore, le psicologie sono profonde, Emmanuelle Seigner è mostruosamente ipnotica e camaleontica, molte scene di sesso sono audaci per l'epoca.
MEMORABILE: Emmanuelle Seigner che si siede a gambe aperte sulla faccia di Coyote disteso a terra.

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Samdalmas 29/02/16 20:04 - 302 commenti

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Polanski tenta la strada del cinema erotico d'autore e in parte ci riesce con questo film che vede la sua affascinante compagna Emmanuelle Seigner accanto a Peter Coyote. Il racconto in flashback del loro rapporto morboso e sadomaso non lascia indifferenti. Meno riuscita l'altra coppia, Hugh Grant e Kirstin Scott Thomas, poco incisivi. Interessante l'idea di girare su una nave da crociera come se fosse una sorta di Titanic. Musiche di Vangelis.
MEMORABILE: La Seigner e la Thomas che ballano sulle note di "Slave to love".

Minitina80 10/07/16 23:23 - 2980 commenti

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Gli attori si contano sulla punta delle dita e tutto si svolge concretamente in due soli ambienti; si crea un clima claustrofobico che forma un mix letale con la morbosità spinta e la crudeltà psicologica che contraddistingue due dei protagonisti. Lentamente sale il dubbio su quale delle due coppie sia realmente in crisi e abbia vissuto in pectore la propria relazione senza mentire l’uno all’altra. Cast nella media: la Seigner ci prova, ma non sempre ci riesce; meglio la Thomas, sebbene gli venga lasciato poco spazio.

Rocchiola 12/02/18 12:13 - 953 commenti

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Ogni rapporto d'amore è un rapporto di potere nel quale l'erotismo gioca un ruolo fondamentale. Su questa massima Polanski costruisce un avvincente melodramma che sembra la versione macabra di Viaggio in Italia. Splendida la Seigner prima amabile, poi arrapante e infine diabolica. Di troppo amore si muore. Sottovalutato ed erroneamente inserito nel filone erotico è un film di livello superiore metafora della disperazione esistenziale che può colpire ognuno di noi. Ancora una volta Parigi e l'acqua fanno da cornice al racconto. Epilogo tragico.
MEMORABILE: Il latte sul seno della Seigner; "Siamo stati troppo avidi, baby"; Il ballo lesbo tra Seigner e Scott-Thomas; L'incontro in ospedale dopo l'incidente.

Jandileida 14/10/18 08:18 - 1560 commenti

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L'amore feroce che percorre i sentieri della depravazione, dell'umiliazione e del piacere inflitto ci viene raccontato con il solito piglio da Polanski: l'idea di partire da un incontro in crociera con una coppia ordinaria per raccontare una relazione fuori dall'ordinario è degna del regista polacco, che riesce anche a non perdersi tra i continui flashback che animano il film e a piazzare un paio di perle registiche. Merito va dato anche a Peter Coyote che regala un'interpretazione davvero con i fiocchi. Atmosfere sulfuree.

Panino 4/01/24 13:53 - 15 commenti

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Un capolavoro di amore/erotismo/morte che trascina lo spettatore in un finale allucinato ma con una piccola ombra di speranza. Polanski confeziona impeccabilmente questo torbido cocktail melodrammatico portando la vita di coppia su alte vette di perversione raffinata, costruendo un impianto temporale davvero conturbante e adattando in meglio il romanzo da cui è tratto. Efficaci e senza fronzoli la fotografia di Delli Colli, le musiche di Vangelis e la splendida soundtrack. Bravissimi gli attori della coppia fatale, con Peter Coyote nella migliore interpretazione della sua carriera.
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  • Curiosità Undying • 1/10/09 00:44
    Risorse umane - 7574 interventi
    Hanno scritto...

    "I due amanti (Coyote e Seigner), spingono la perversione dei propri giochi erotici fino al sadomasochismo, alla ricerca di quell'attimo insensato di piacere, che ricompensa di ogni eccesso.
    Finché l'amore diventa odio, il sesso violenza e il film svolta verso l'horror.
    Una storia simile all'Azzurro del cielo di Georges Bataille, piena di riferimenti sadiani."

    Alberto Dentice, "Sexy horror picture show", in L'Espresso, 13 dicembre 1992
  • Homevideo Buiomega71 • 27/07/14 18:53
    Consigliere - 25933 interventi
    In dvd (e BR) per Pulp Video, disponibile dal 07/10/2014

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/21070-DVD-Luna-di-fiele-07-10-Bitter-moon?__lang=it-IT
  • Homevideo Rocchiola • 12/02/18 12:19
    Call center Davinotti - 1238 interventi
    Poco ci è dato sapere sulla fonte del master utilizzato dalla Pulp Video, ma di fatto si tratta di uno dei Bluray più scarsi usciti negli ultimi anni.
    Definizione da DVD di media qualità, con piccoli difetti che emergono qua e là. Audio italiano appena passabile.
    Insomma visto che era finito fuori catalogo o così o pomì. Però è vergognoso che ci siano ancora queste uscite truffa.
    A conferma di tutto ciò mi pare che questa sia anche l'unica edizione in alta definizione presente nel mondo!!!!