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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/02/07 DAL BENEMERITO B. LEGNANI
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- Mediocre, ma con un suo perché:
Saintgifts - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
B. Legnani, Markus - Gravemente insufficiente!:
Cotola, Schramm
Film spiegabilmente scomparso. Gianni Proia s'era lanciato a inizio Anni Sessanta nel filone inaugurato da Blasetti con "Europa di notte": riuscì, seppur in misura minore, a ripetere il colpo a metà degli Anni Settanta. Il film, osé per l'epoca (ma anche noioso e claustrofobico), sarebbe oggi, in un'epoca di grande spregiudicatezza filmica, quasi banale. A pulire gli occhi e la mente, nel finale, splendide esecuzioni di un delfino ammaestrato.
Il film inizia con un'intervista a Coccinelle (famosissima artista transessuale, divenuta donna dopo un intervento chirurgico nel 1958 a Casablanca) e termina con l'esibizione di un delfino e la sua bella istruttrice, che sarebbe dovuta servire a "purificare" l'ambiente, dopo la visione del film (specie l'ultima parte), ma che maliziosamente sembra proseguirne l'impronta. L'excursus sui locali notturni (e non solo) del mondo è improntato perlopiù sul sesso e sui nudi; il commento, che vorrebbe essere distaccato, ha la voce di Oreste Lionello.
Ritorno di Gianni Proia al suo Mondo di notte (girò due dei tre episodi all'inizio degli anni Sessanta) aggiornato, per così dire, al 1975. Purtroppo l'operazione si rivela, già dopo pochi minuti dall'inizio, di una noia disarmante: in un mondo cambiato, in cui si poteva usufruire della pornografia nei cinemini e nei club esclusivi, dover assistere a balletti con le piume di struzzo e ai mille cabaret tra le scintillanti luminarie di Las Vegas e New York risultava, già allora, un'operazione avvilentemente anacronistica. Molto buone le musiche.
MEMORABILE: "Ha dei grossi vantaggi la masturbazione: primo, l'indomani mattina non ti telefona, secondo non hai l'obbligo di far godere la mano".
Come si facesse una volta a vedere (al cinema!) pellicole del genere, resta per me un mistero. Una noia mortale che all'epoca poteva forse avere il fascino del proibito e dello scandalo (ma pare comunque che il titolo in questione non fosse poi così audace nemmeno per quesi tempi), ma oggi caduto ogni senso del pudore non fa altro che tediare il povero spettatore che ci si imbatta. Qualche brevissimo momento divertente c'è (vedi nei momenti memorabili), ma per il resto è il nulla assoluto. Testi e voci fuori campo di Oreste Lionello.
MEMORABILE: I racconti ruspanti dello stallone calabrese; I vantaggi dell'onanismo rispetto al sesso.
Sull'uscio del suo blasettificio Proia pare collaudare il futuro e assicurare l'overload del bizzarroscopio, per poi goderci a far le veci di bromuro e Tavor quintessenziando la nada, e le braccia non sanno se cascare o angolarsi a 90. Ieri (45 anni fa, mica nanosecondi) il no-vabé mode scattava per il mostrato in sé di raggiri simili, oggi per come osavano sfoggiarlo: strumentalizzando tanto, trivializzando non meno, informando zero, scocciando assai. Agli erotomani accorsi in sala per soddisfar caldane e sbottare all'uscita il tartufesco roba-da-pazzi!, tre sole parole: ben vi sta.
Gianni Proia HA DIRETTO ANCHE...
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- Nel film, tra le altre cose, c'è la presentazione di un calabrese ad
Amburgo, che racconta di essere emigrato in Germania per fare l'operaio in una delle molte industrie di auto locali; una sera, quasi per caso e in maniera fortuita, iniziò a far sesso sul palco di un sexyssimo night (porno "live": si fa sesso con tutti che guardano seduti al tavolo con una coppa di champagne). L’intervistato dice: "la prima sera mi feci cinque chiavate" e ancora (sfacciato) "mi guadagno il pane col cazzo". Ineccepibile. Una sera, racconta, fece cilecca perché ha visto che in sala c'era suo padre. Nel racconto sono mostrate alcune immagini degli spettacoli imbastiti sul palco con lui e le sue donzelle che dovrà, come si dice a Milano, “adoperare”.
Tutto questo non può che ricordare il celebre episodio “Italian superman” del film QUELLE STRANE OCCASIONI (1976) in cui in quei panni, con poche varianti, c’era Paolo Villaggio. Essendo questo film del 1975 e il tizio dice che è già cinque anni che fa questo mestiere (immagino che i rotocalchi di allora ne parlarono) darei per certo che Nanni Loy prese ampio spunto per imbastirci la vicenda al cinema.
Ecco il nostro calabrese "superman" macho che ci narra la sua storia. Ha tenuto per anni alta la bandiera italiana in Germania, non c'è che dire!
Eccolo in azione con le donzelle feticiste che gli leccano i piedi (poracce...):
Ed ecco il macho travestito da Napoleone porno:
Ultima modifica: 22/09/16 19:51 da Markus - Penso anch'io, anche se a dire il vero bisogna capire se non fosse una cosa piuttosto comune di quegli anni ad Amsterdam. Comunque hai ragione, non è facile credere sia una coincidenza :)
- Zender ebbe a dire:
Penso anch'io, anche se a dire il vero bisogna capire se non fosse una cosa piuttosto comune di quegli anni ad Amsterdam. Comunque hai ragione, non è facile credere sia una coincidenza :)
Non so quanti italiani fossero per così dire impiegati in questi night (manco fossimo tutti dalla nascita dei mandingo); ma questo tale, per il fatto che lo hanno pure intervistato, credo sia proprio il "movente". In ogni caso resta il dubbio, certo.Ultima modifica: 23/09/16 08:03 da Markus - Altra ipotesi è che il tipo fosse assai "famoso" all'epoca e in Italia avessero già pensato a reclamizzarlo su rotocalchi vari per aggiungere la classica notizia piccante quando non si ha altro da scrivere e da questi sia Proia che Loy abbiano preso spunto :)
- Nel film, tra le altre cose, c'è la presentazione di un calabrese ad Amburgo che racconta di essere emigrato in Germania per fare l'operaio in una delle molte industrie di auto locali:
Una sera tuttavia, quasi per caso e in maniera fortuita, questi iniziò a far sesso sul palco di un sexyssimo night (porno "live": si fa sesso con tutti che guardano seduti al tavolo con una coppa di champagne). Mentre l'uomo racconta vengono mostrate alcune immagini degli spettacoli imbastiti sul palco con lui e le donzelle con cui dovrà fare sesso...
Tutto questo non può che ricordare al cinefilo il celebre episodio “Italian superman” del film Quelle strane occasioni (1976). Negli stessi panni, con poche varianti (e il trasferimento dell'azione ad Amsterdam) troveremo l'anno dopo Paolo Villaggio. Difficile pensare che si tratti di una coincidenza...
- La ragazza del poster è Ilona Staller!
fonte: Nocturno, Aprile 2020, pagina 48.
- io aggiungo solo che ho rimpianto le notti porno nel mondo, e questo è quanto.
