Strani personaggi quelli che popolano questa commedia di Yimou. Un venditore di libri ambulanti balbuziente (innamorato di una giovane ragazza contesa da un vecchio quanto codardo proprietario di locali nottorni) e un bizzarro ometto integerrimo a cui si rompe il computer. Dialoghi al limite del bizzarro e dell'assurdo. La commedia scorre velocemente e diverte; immagini mai stabili dovute all'uso esasperato della macchina a mano rendono la visione alquanto particolare. Buffo.
Frenetico compulsivo, epilettico, vivido, energico: lo stile di Yimou in questo film non si dimentica facilmente. Mdp a spalla che insegue, scruta da vicino i personaggi che popolano questo piccolo spaccato di vita. Commedia a sfondo romantico dal retrogusto grottesco, i dialoghi e le gesta dei protagonisti sono schiave di un turbinio esistenziale che fa dell’eccesso (in tutto) la propria arma. Divertente e farsesca, ma anche asfissiante nella sua ipervelocità e non priva di contenuti: si mettono a confronto due mentalità della Cina odierna.
Abituato a raccontare storie sovente ambientate nel passato in contesto rurale, con Keep Cool, il regista cinese Zhang Yimou si immerge nella realtà contemporanea. Il film descrive e mutua fedelmente i ritmi caotici di una metropoli come Pechino che per la prima volta viene rappresentata al cinema in maniera così tentacolare, grazie anche al frenetico montaggio. Ritmo e buon uso delle gag sono la peculiarità di quest’opera che come poche altre riesce a mostrare un ambiente e i suoi personaggi con il giusto spessore.
Dalla sorda testardaggine dei protagonisti (l'ottuso reietto innamorato di una sciacquetta incostante - ma finirà per... chiedere la mano di un' altra persona! - e il travet informatico dalla saggezza prima paternalistico-interessata, poi più sincera ma sempre in contraddizione, soprattutto nel finale) si trae la cifra grottesca di questo bel film, come anche il piano surreale dei dialoghi. Le nervose fratture di montaggio e le riprese da "scialuppa in tempesta" come specchi deformanti. Epigoni finto-pulp-metropolitani della campagnola Qiu Ju?
MEMORABILE: Uno conta i soldi sul tavolo, l' altro ha smesso di contare il tempo ed è in apnea.
Zhang Yimou HA DIRETTO ANCHE...
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DiscussioneRaremirko • 16/11/21 21:37 Call center Davinotti - 3862 interventi
Frenetico, forsennato, rapido, diretto bene, invecchiato altrettanto bene (il film ha quasi 25 anni), l'opera dimostra come Yimou sia variegato e a suo agio nei generi più diversi (qua siamo nella commedia, più o meno, caratterizzata da uno stile ironico) e l'intento, credo, era quello di fare un ritratto della società orientale, qui alle prese con mille ed una situazione stramba.