Le tre sepolture - Film (2005)

Le tre sepolture
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Titolo originale: The Three Burials of Melquiades Estrada
Anno: 2005
Genere: drammatico (colore)
Note: Aka "Le 3 sepolture"

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 12/02/07 DAL BENEMERITO CAESARS
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Caesars 12/02/07 10:46 - 3790 commenti

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Quasi-esordio registico (aveva diretto nel 1995 un film televisivo) di Tommy Lee Jones. E' un western moderno ambientato in Texas al confine con il Messico. Qui viene ucciso Melquiades Estrada allevatore amico del protagonista; quest'ultimo cercherà di scoprire il colpevole e di tener fede alla promessa fatta al messicano di seppellirlo al suo paese. La prima parte è caratterizzata da continui cambi temporali che rendono un po' difficoltoso ricostruire l'accaduto, ma il film è sicuramente da vedere.

Lattepiù 17/03/07 15:47 - 208 commenti

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Crepuscolare ed elegiaco, ma anche crudo, ruvido, sporco. E' un western moderno, triste e pessimista, che ricorda Sam Peckinpah, soprattutto quello di Voglio la testa di Garcia. Con un modo di narrare semplice, classico (nonostante la struttura a flashback non linearissima), e un'ottima messa in scena, che riescono a dare verità ai personaggi, consistenza agli ambienti, e a restituire intatta la forza espressiva degli scenari naturali. Davvero notevole l'opera prima di Tommy Lee Jones.

Puppigallo 28/04/07 14:10 - 5270 commenti

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Un lungo viaggio per la verità intrapreso da un Tommy Lee Jones (anche regista) molto ispirato, che si è cucito bene addosso la parte. Dà un po’ l’idea dell’ultima ballata di un dinosauro sopravvissuto in un tempo che non è più il suo (anche se darà una bella lezione). Ben girato, non necessita neanche di grande ritmo, perché la storia scivola via comunque, oliata da buoni dialoghi e vasti paesaggi. Bravo anche il giovane agente di frontiera, che in questi paesaggi invece si muove goffamente. Meglio la seconda parte. PS. Occhio all’antigelo.

Lercio 14/08/07 15:48 - 232 commenti

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Primo film diretto da T. Lee Jones, il quale si affida alla sceneggiatura di Guillermo Arriaga (Amores Perros, 21 Grammi), la qual cosa si nota anche troppo. Il film si divide in due parti: la prima ritrae la colpa con un discorso di denuncia al razzismo americano di frontiera, la seconda vede l'espiazione della colpa unita ad una sorta di ricerca interiore del protagonista (lo stesso regista). Ottime le location che con il viaggio a cavallo, fin troppo lungo, si avvicinano al Western.

Gianlux 16/07/07 09:10 - 20 commenti

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Scommessa di Tommy Lee Jones vinta alla grande! Alla prima uscita come regista ci regala un film perfetto nell'ambientazione, nei dialoghi e nella realizzazione tecnica. Mostruosamente bravo anche come attore, Jones imterpreta un moderno cowboy che deve tenere fede ad una promessa fatta ad un amico. Il viaggio nelle desolate terre messicane per seppellire il cadavere assume quindi il sapore di un viaggio iniziatico e purificatore per l'arrogante e vuoto agente di frontiera. Indimenticabile.

Lovejoy 24/12/07 23:08 - 1823 commenti

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Splendido esordio alla regia di Lee Jones. Su una sceneggiatura firmata da Guillermo Arriaga, che arricchisce la prima parte di numerosi flashback, è una sorta di remake de Voglio La Testa Di Garcia, il Capolavoro di Sam Peckinpah. Là Warren Oates si portava in giro la testa di Garcia, qui addirittura un corpo intero. Violento, ma sopratutto, un canto sincero all'amicizia virile. Un western trasposto ai giorni nostri. Tommy Lee Jones domina su un cast perfetto. Bella colonna sonora.

Homesick 25/10/08 13:58 - 5737 commenti

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Torrido e corrusco, l’esordio cinematografico di T.L. Jones regista è un omaggio ai miti del vecchio West (la frontiera, l’amicizia virile, il ritorno alle origini, il sogno, la palingenesi morale), all’afflato crepuscolare dell’ultimo Peckinpah e all’umanità malinconica dell’Eastwood più recente. Numerosi flashbacks spezzano la linearità temporale della vicenda, illustrandola da angolazioni differenti. Cowboy moderno, T. L. Jones è più misurato del solito, ma sempre inquieto e grintoso. Soddisfacente.

Giapo 8/08/09 10:14 - 246 commenti

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In un mondo aspro e senza credo esiste ancora qualcuno capace di perseguire la propria follia alla ricerca di sè stesso e dei valori in cui nessuno più crede. Un inno all'amicizia, un omaggio al western crudo e anarchico di Peckinpah diretto e interpretato magnificamente da un quanto mai intenso Tommy Lee Jones.

Bruce 28/01/09 09:14 - 1007 commenti

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Un western moderno, epico, assetato di giustizia e verità. Tommy Lee Jones, ispiratissimo, esordisce alla regia ed interpreta un gran film, indicando ai posteri i pochi valori che ancor oggi contano nella vita. Il suo viaggio a cavallo per le terre selvagge per mantenere la promessa sepoltura all’amico messicano e redimere il giovane agente di frontiera, assassino e violento, è uno straordinario messaggio, visivo e esistenziale, che non può lasciare indifferenti. Pedagogico. Pur partendo da lontano, arriva dalle parti di Into the Wild di Sean Penn.

Saintgifts 21/08/09 22:17 - 4098 commenti

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L'ottusa e violenta guardia di frontiera Mike Norton (Barry Pepper) dopo aver ucciso senza motivo un messicano, è costretto a capire, in un modo che gli cambierà la vita, cosa c'è dietro a quegli esseri che tentano di trovare una nuova vita varcando il confine Messico USA, esseri che lui tratta come feccia umana. Il film di Tommy Lee Jones è ben girato e ben interpretato da egli stesso nella parte del cowboy amico del messicano. Ottimi il montaggio, la fotografia e la sceneggiatura. La storia scorre bene e coinvolge lanciando numerosi messaggi.
MEMORABILE: L'episodio con il cieco solitario, che vede ben più in la di chi ha la vista.

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Brainiac 16/11/09 20:27 - 1083 commenti

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Come Non è un paese per vecchi, Le tre sepolture mi sembra "studiato" per essere lineare come una novella americana. Cormac McCarthy, sì, ma anche Hemingway e le strade polverose solcate da Ford. Scorre via meglio del film dei Coen, oltretutto, pur con stessa attitudine al dialogo esplicativo un po' forzato, frutto di una poetica a stelle e strisce che non mi appassiona, anzi, mi suona reazionaria. Tanti quadri composti con accuratezza, che amplificano la pienezza delle vastità desertiche. Ma lo stomaco, alla fine, non subisce stretta alcuna.

Pinhead80 13/02/10 12:35 - 4755 commenti

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I personaggi di questo film splendidamente diretto da Tommy Lee Jones sono tutti degli stranieri: sia l'ucciso (messicano) che l'uccisore (trasferitosi da Cincinnati) o Tommy Lee Jones (che non sembra stare bene in nessun luogo). Parabola di colpa e redenzione attraverso le simbologie bibliche (serpente/deserto). Nel complesso un buon film soprattutto per la sceneggiatura di Arriaga, che mescola le carte in tavola seguendo il punto di vista dei protagonisti.

Rambo90 26/02/11 17:46 - 7693 commenti

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Western moderno interpretato e diretto da Tommy Lee Jones in maniera impeccabile, con frequenti flashback che spezzano la linearità del racconto e i classici elementi del western più epico e antico. C'è una grande lentezza di fondo, ma a patto di avere pazienza e di accettarla ci si trova di fronte ad un film davvero notevole, dove la psicologia dei personaggi e il sentimento dell'amicizia hanno la meglio su tutto. C'è qualche passaggio oscuro (la ragazza trovata e o non è la moglie di Estrada?) ma è un gran bel film.

Nando 25/03/11 00:09 - 3814 commenti

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Una promessa forgiata con il vincolo dell'amicizia porta un ranchero a decisioni estreme, tali da portarlo ad affrontare un viaggio con un cadavere ed un prigioniero. Un valido affresco con tendenze western che si avvale di accattivanti panorami e una narrazione lievemente ieratica ma efficace. Menzione per il regista attore.

Cotola 26/03/11 09:10 - 9039 commenti

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Sorprendente esordio da autore di Tommy Lee Jones che dirige con mano sicura e matura un film che, col dipanarsi della storia, si fa sempre più intenso e coinvolgente. Merito anche di una buona sceneggiatura che ci racconta la storia attraverso una struttura narrativa che prevede continui andirivieni temporali presente-passato. I temi della promessa da mantenere ad ogni costo e del viaggio (cui si possono ascrivere diverse valenze e significati) non sono originali ma vengono declinati in modo sobrio e riuscito. Bel colpo: da recuperare.

Daniela 27/03/11 11:25 - 12654 commenti

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Poliziotto ottuso e violento uccide per errore un lavorante messicano. Il padrone di questi, che era anche suo amico, lo costringe a disseppellire il corpo per dargli sepoltura nella terra natale. Tommy Lee Jones esordisce sul grande schermo con un film che gli somiglia, asciutto e roccioso, in cui confluiscono suggestioni diverse (Peckhinpah, Eastwood) rielaborate in una chiave personale in cui coesistono asprezza e malinconica ironia. Il risultato è un western moderno, classico nei tempi dilatati, suggestivo nell'ambientazione, toccante nel messaggio.

Galbo 9/05/11 05:36 - 12390 commenti

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Piacevole sorpresa il debutto alla regia di Tommy Lee Jones che mostra di avere bene appreso la lezione di Sam Peckinpah ma anche quella di Clint Eastwood (con il quale ha anche lavorato in Space Cowboys). Le tre sepolture è un bel western moderno nel quale l'attore e regista inserisce temi importanti come l'onore, l'amicizia e la vendetta realizzando una piccola storia che è anche di grande respiro e restituendoci gli ampi spazi aperti della tradizione del genere.

Tyus23 31/05/11 19:13 - 220 commenti

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Buon esordio registico di Tommy Lee Jones che, complice la sceneggiatura del sempre bravo Guillermo Arriaga, è abile nel tratteggiare un western moderno, asciutto, dai ritmi cadenzati e senza inutili fronzoli. La storia è forse fin troppo semplice ma i toni della narrazione, le ambientazioni di frontiera e i personaggi riescono a coinvolgere ed a farsi apprezzare. Promettente.

Gestarsh99 14/10/11 19:16 - 1395 commenti

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Tommy Lee Jones marca il suo esordio da autore cinematografico con un asciutto revival del western contemplativo, svecchiato da una struttura del racconto non lineare ma svolta e riavvolta temporalmente in un fluente susseguirsi di smarrimento e nostalgia, sepolture e dissepolture, morti che tornano vivi e vivi che tornano morti. Le tensioni razziali connaturate al genere si assopiscono, consentendo ad una amicizia virile interetnica di diventare motore credibile di tutto il lungo e assolato viaggio verso la meta finale. Una meta leggendaria, forse inesistente ma umanamente concreta e indispensabile.
MEMORABILE: Tommy Lee Jones che cura, pettina e accudisce maniacalmente il cadavere del suo amico messicano quasi fosse un neonato...

Belfagor 20/08/12 14:53 - 2690 commenti

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Al suo esordio alla regia, Tommy Lee Jones realizza un western moderno incentrato sul tema della vendetta e della redenzione. Si avverte l'influenza del cinema americano più riflessivo e disilluso (come non pensare a Eastwood), i cui elementi stilistici e filosofici sono però rielaborati in modo personale ed interessante. L'asprezza del paesaggio si fonde così con i campi lunghi e i tempi dilatati, in un'atmosfera malinconica ma non nostalgica. La storia scorre lentamente, lasciando ai personaggi lo spazio per uno sviluppo indispensabile.
MEMORABILE: Il fuoco per scacciare gli insetti dal cadavere.

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Buiomega71 27/09/13 00:47 - 2910 commenti

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Più che Peckinpah, la prima parte (tra l'altro la migliore) sembra quasi un remake del Frontiera di Richardson (i clandestini, il giovane poliziotto appena arrivato, la moglie frivola, gli sceriffi ottusi), con inaspettate scene di sesso (impagabile Pepper che si trastulla leggendo Hustler o la mangiauomini di Melissa Leo). Poi, nella seconda, diventa un viaggio iniziatico quasi allucinato con punte nell'humor macabro (il cadavere di Estrada in decomposizione). T. L. Jones regala una regia eastwoodiana di gran respiro. Magnifica la fotografia di Chris Menges.
MEMORABILE: Mike che sodomizza in cucina la moglie Lou Ann mentre lei impassibile guarda una fiction in tv; Mike costretto a dormire vicino all'olezzante cadavere.

Furetto60 1/02/14 11:49 - 1194 commenti

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Ambientazione di frontiera per un film sull'amicizia, resa con struggente lirismo, ma anche sul significato della vita; vite vuote che anche una vendetta può riempire, ché di spazio ce n'è troppo. Lee Jones ha la sensibilità e il carisma per tratteggiare la differenza tra il povero Messico e l'opulenza degli Usa senza ripetere strade già percorse. La sua opera è fatta di scenari selvaggi, di squallidi locali, di odori terribili, di silenzi e occhiate che riempiono più di vani discorsi; il suo è personaggio che "parla poco" e tanto basta.
MEMORABILE: Che cosa farai adesso?; Vi chiedo di uccidermi; I vari modi per conservare il cadavere; Non esiste! Esiste...

Delpiero89 20/09/14 16:03 - 263 commenti

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Ottimo esordio alla regia per Tommy Lee Jones. "western contemporaneo" precede di qualche anno il celebre e pluripremiato Non è un paese per vecchi dei fratelli Coen e con lo stesso Lee Jones nel cast. Ambientazioni eccezionali e sapiente uso della colonna sonora arricchiscono questa pellicola, davvero di ottima fattura. Purtroppo poco conosciuto, meriterebbe invece molta più risonanza tenendo conto che si tratta di un ottimo film e di una pregevole opera prima.

Alex1988 16/08/15 18:53 - 728 commenti

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Bella prova per Tommy Lee Jones, che regala un western moderno che strizza gli occhi ai grandi autori del genere. In realtà di Peckinpah ha poco (il cadavere sballottato da un posto dall'altro che rimanda a Voglio la testa di Garcia). Si tratta di un film che, pur avendo connotazioni quasi grottesche, in realtà ha una forte carica poetica, sottolineata dagli stupendi paesaggi.

Didda23 13/01/16 11:00 - 2426 commenti

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Il marchio di fabbrica di Arriaga è evidente soprattutto nella prima parte, costruita su livelli temporali diversi, mentre la seconda è lineare è ricalca i canovacci tipici del road-movie. Un'opera intensa, quella dell'attore Tommy Lee Jones, che fa riflettere sui percorsi umani che portano alla maturazione e alla redenzione. L'importanza della parola data e dell'amicizia donano alla pellicola, di stampo prettamente drammatico, una riuscitissima sfumatura western (complice pure l'atmosfera polverosa e desertica). Notevole Barry Pepper.
MEMORABILE: La cura maniacale per il cadavere; Gli incontri sessuali segreti di Melissa Leo.

Rufus68 31/05/17 23:28 - 3840 commenti

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Telefonato come un tiraccio da centrocampo. I cattivi son già preparati a tavolino per la nostra disapprovazione: casomai non capissimo (e ci ponessimo qualche timida domanda) li si ritrae come sporchi razzisti reazionari; i buoni, invece, sono buoni (semmai non capissimo: donano cavalli e amano la famigliola lasciata al paesello). Jones regista presta l'ispida presenza al proprio western insipidamente corretto e salva la baracca. Oates e la testa di Garcia: altri tempi, altre verità.

Rocchiola 7/11/18 09:17 - 965 commenti

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L’esordio alla regia dell'attore Tommy Lee Jones avviene con questo western moderno diviso in due parti distinte. La prima è più frammentaria, con diversi salti temporali nella narrazione e introduce i vari personaggi, la seconda si distende in un classico road-movie paesaggistico in cui il trasporto del corpo dell’amico ucciso può a tratti ricordare l’Alfredo Garcia di Peckinpah anche se in un contesto meno cinico e disperato. Un racconto morale sull’America del nuovo millennio dove il razzismo e l’ingiustizia sono ancora dolorosamente presenti.
MEMORABILE: Il cadavere divorato dalle formiche; Pepper impegnato a masturbarsi durante il turno di guardia; L’anziano cieco che chiede di essere ucciso.

Enzus79 14/11/19 22:24 - 2893 commenti

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Tommy Lee Jones debutta alla regia con questo western moderno, scritto da un grande sceneggiatore quale è Guillermo Arriaga (Babel e 21 grammi su tutti). Un proprietario terriero texano si vendica a suo modo della morte dell'amico ucciso da un poliziotto di frontiera. Film che non si fa apprezzare solo per come è diretto e interpretato, ma soprattutto per i bellissimi paesaggi.

Paulaster 6/10/21 10:12 - 4413 commenti

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Guardia di frontiera uccide un immigrato irregolare. Lee Jones si schiera dalla parte dei deboli e condanna le autorità locali che si coprono a vicenda. Nella prima parte a incastri si chiariscono le scarse componenti umane del gruppo tra tradimenti, vacuità esistenziali e grilletto facile. Il viaggio in direzione dell'ultima sepoltura esce dalla quotidianità moderna per un viaggio in stile Eastwood verso la redenzione e l'onore. I punti deboli sono lo scorrazzare un corpo in decomposizione nel deserto e il salvataggio dal morso del serpente.
MEMORABILE: L'antigelo nel cadavere; Il fuoco alla testa ma senza bruciare i capelli (!); Il poliziotto che continua a fare cilecca sessualmente.
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  • Curiosità Buiomega71 • 27/09/13 12:12
    Consigliere - 25983 interventi
    Nell'intervista a Tommy Lee Jones, apparsa su Ciak Febbraio 2006 pg. 80, l'attore/regista afferma di non amare Sergio Leone e di detestare le musiche di Ennio Morricone.
  • Discussione Galbo • 27/09/13 18:34
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Complimenti per la disamina approfondita, è un film che è piaciuto parecchio anche a me.
  • Discussione Buiomega71 • 27/09/13 18:37
    Consigliere - 25983 interventi
    Galbo ebbe a dire:
    Complimenti per la disamina approfondita, è un film che è piaciuto parecchio anche a me.

    Grazie Galbo.

    Sì bel film senza dubbio, anche se ho preferito la prima parte alla seconda

    E T.L.Jones mi ha sorpreso davvero come narratore (un fattore che non mi ha mai deluso quando un attore passa dall'altra parte della barricata)
    Ultima modifica: 27/09/13 18:54 da Buiomega71
  • Discussione Raremirko • 27/09/13 23:38
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    però è da un bel pò che l'attore non torna dietro la mdp, peccato
  • Discussione Buiomega71 • 27/09/13 23:52
    Consigliere - 25983 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    però è da un bel pò che l'attore non torna dietro la mdp, peccato

    Torna torna:

    http://www.imdb.com/title/tt2398231/?ref_=nm_flmg_act_1
    Ultima modifica: 27/09/13 23:53 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 27/09/13 23:56
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    The sunset limited è del 2011. non mi sembra troppo
  • Discussione Didda23 • 28/09/13 01:02
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Non ho potuto constatare l'abilità registica di Jones perché ho visto solo the sunset limite che è di stampo teatrale e quindi non richiede quella solidità registica necessaria per un film "normale". De le tre sepolture ho sempre sentito parlare un gran bene e prima o poi lo recupero. Buio non hai citato Clooney come regista. Per quale motivo? L'hai omesso perché non hai visto niente? Te lo chiedo perché non me lo ricordo.
  • Discussione Buiomega71 • 28/09/13 10:19
    Consigliere - 25983 interventi
    Didda ebbe a dire
    Buio non hai citato Clooney come regista. Per quale motivo? L'hai omesso perché non hai visto niente?

    Ho citato quelli che mi sono venuti in mente (c'è ne sarebbo tanti altri a dire il vero, perchè un attore che passa dietro la MDP mi sorprende quasi sempre. E T.L.Jones riconferma-per l'ennesima volta- questa mia convinzione)

    Esattamente, di Clooney regista non ho visto nulla, quindi non posso dire...
    Ultima modifica: 28/09/13 10:23 da Buiomega71
  • Homevideo Rocchiola • 7/11/18 09:18
    Call center Davinotti - 1252 interventi
    In DVD grazie a 01/RAI con un ottimo video panoramico anamorfico 2.35 pulito e dalla definizione più che buona. Audio dolby digital 5.1. In Inghilterra, francia e germania è uscito in bluray, ma nessuna di queste edizioni ha la traccia audio italiana.
  • Discussione Rocchiola • 7/11/18 09:25
    Call center Davinotti - 1252 interventi
    Segnalo nel film due leggende della musica country-rock americana, il vecchio Levon Helm storico membro del gruppo canadese The Band (che interpreta l'anziano cieco che vuol essere ucciso e compare sempre al fianco di Tommy Lee Jones anche nel film In the Electric Mist di Bertrand Tavernier nei panni del fantasma del Generale John Bell Hood) ed il cantautore Dwight Yoakam (qui impegnato nei panni dell'insensibile sceriffo Belmont). Il film è coprodotto da Luc Besson.