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TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/02/07 DAL BENEMERITO FLAZICH
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Schramm - Davvero notevole!:
124c, Trivex, Zuni - Non male, dopotutto:
Flazich, Galbo, Belfagor - Mediocre, ma con un suo perché:
Matalo!, Onion1973, Gottardi - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Supercruel
Il film prende ispirazione dall'OAV da noi nota come "Kyashan - Il Ragazzo Androide". Il prodotto finale è discutibile, purtroppo. La storia è difficile seguirla e, diciamolo, un pochino troppo lunga. Le scene d'azione sono ridotte all'osso. Talvolta sopraggiunge la noia e/o il sonno. Però. Ebbene, in tutto questo c'è un però: le immagini sono sorprendenti, così come lo è la fotografia. Questo film andrebbe visto solo per questo. Un po' pochino, ma...
La confezione esteriore funziona in maniera egregia: curatissima, spettacolare e con una fotografia che lascia il segno nella memoria. Poi c'è il film vero e proprio e quello che vorrebbe raccontare, ovvero un pastrocchio incasinato di una noia mortale, con ben pochi spunti interessanti e un intreccio astruso e sfiancante. Arrivare al termine è una sfida tostissima...
Diamine! Ho trovato il mio sonnifero!!! Ispirato ad un cartone animato che ignoro, il film contiene tutta l'enfasi apocalittica ed emotiva dei cartoni giapponesi, specie quelli fighetti che danno su mtv; ma essendo realizzato con esseri umani, seppur imbevuti nella tecnologia più avanzata, decisamente risulta più tedioso. E già per me i cartoni giapponesi son tediosi e ripeitivi, anche se indubbiamente innovativi per certi versi. Un prodottino di nicchia, per pochi accoliti in sintonia con le vite esaltate degli eroi nipponici.
Ripreso dall'omonima serie animata un film sopra le righe. Immaginate un ibrido tra Riccardo III e i Power Rangers ed otterrete una buona sintesi. Un ragazzo androide si erge a difensore dell'umanità contro altri androidi che invece odiano il genere umano (che però appare spesso disumano quanto le macchine stesse). Metafore marzulliane hi-tech a parte, il film è spesso lacunoso, ricco di recitazioni troppo enfatiche (molto jap) e di singoli momenti tirati per le lunghe in modo esasperante. Tecnicamente abbastanza suggestivo e indubbiamente strano.
Scordatevi l'anime degli anni 70 su Kyashan, quello dove il ragazzo diventato androide combatteva i robot del ribelle Bryking assieme al cane robot Flender, il cigno-bot Suani e la bionda Luna, "Kyashan, la rinascita" è tutt'altra cosa. Costato in patria 5 milioni di dollari, è riuscito a raggiungere anche i cinema italiani nel 2006, spezzando in due gli spettatori. Pretendere un action movie era come chiedere una trilogia, molto meglio un anti-eroe che il solito ammazza-robot stravisto.
MEMORABILE: Tu non sai che cos'è la guerra!
Ispirato ad un celebre "anime" giapponese, il film di Kiriya narra di un'umanità devastata dalla guerra che trova il suo possibile salvatore in un ragazzo defunto in guerra e tornato alla vita con poteri sovrannaturali. Decisamente ben fatto tecnicamente e dotato di immagini molto suggestive, Kyashan è a tratti eccessivamente lento, con una sceneggiatura che fatica a sviluppare tutti i temi proposti. Molto bella la colonna sonora. Adeguato il cast.
Un lungo e lento inno alla pace. Valori sublimi, scolpiti su immagini ricche di colori, di simboli e di poesia. Film difficile, ma se si supera il primo imbarazzo dimostra molta profondita ed una dolcezza lieta da cogliere, quasi usufruibile. Ci sono macchine da guerra imponenti, esagerate ed inutili come molti conflitti, dei quali vengono riprese le tristi giustificazioni. È come un serpente che si morde la coda, senza inizio e senza fine. L'odio consapevole è il motore della disfatta e dell'inutilità dell'esistenza; gli uomini sono stati avvertiti.
La splendida fotografia e le scenografie visionarie compensano i vari difetti del film: eccessivamente lungo, prolisso, caotico, con sequenze talmente esasperate da dare il via ad un ballo celtico sulla linea che separa il sublime dal kitsch. L'uso della musica classica e dei flashback onirici lo avvicina a Battle Royale, anche se qui lo squilibrio fra la confezione e il contenuto è decisamente maggiore. Riservato ai cultori dell'eccesso e della sproporzione.
Prendere un mito dell'infanzia e reinventarlo in un contesto cupissimo dove il digitale più spinto sposa temi altissimi come l'utopia, il fallimento dell'uomo, l'ignoto, il destino e la famiglia. Ci riesce come per miracolo l'esordiente fotografo (e si vede) Kiriya, con un film bellissimo e profondo in cui i destini di personaggi umanissimi non esenti da ombre ed errori si intrecciano in modo mai banale e con una tristezza di fondo inconciliabile. Bellissima colonna sonora. Comunque chi cerca botte e esplosioni si rivolga altrove.
MEMORABILE: La straziante sequenza in cui da morto il protagonista parla con la madre cieca; La nascita e ribellione dei superuomini; L'abbraccio finale.
Inzuppata nel sangue degli dei, la mdp di Kiriya una volta che carica punta e fa fuoco non si fa certo sbarrare il passo da soglia estetica alcuna, non ammette altolà tecnici né si fa intimidire da tematici posti di blocco: scenofotografato a secchiate di psilocybe cubensis e stramonio, al servizio di un'apocalisse prismatica cui lo script fa molto volentieri tanto di presentat-arm - biotech, pacifismo, we are the robots. Una lambita modalità PS4 Pro lo fa scalare di una marcia, ma resta un'alluvione di profiterole, cui andar sotto estasiati a mo' di Gene Kelly solo digiuni o molto affamati.
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Spunto dal celebre anime anni 80, medesimi personaggi ma completamente rimaneggiato per origine della trama e sviluppo, anche se ne conserva l’ispirazione di panumanesimo. Visivamente anticonvenzionale, con tonnellate di computer graphic, scenografie iperrealiste dai colori abbacinanti. Ritmo ora troppo lento, ora frenetico come il montaggio. Prolisso fino a saturazione, anche perché Kyashan compare dopo quaranta minuti e oltre per un combattimento con i robot, peraltro magnificamente disegnati. Peccato alcuni inspiegabili salti narrativi. Altalenante.
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- Avevo sempre pensato che fosse impossibile portare uno degli eroi giapponesi animati e a fumetti della nostra infanzia. "Kyashan, la rinascita", invece, ha smentito questa mia frase, perché anche se il film è diverso dalla serie anime della Tatsunoko, l'ho trovato molto bello, sia negli effetti speciali che nella trama. Il regista poteva scegliere due vie: o creare un film picchiaduro, oppure dirigere un film filosofico contro la guerra. Ha scelto la seconda strada, perché c'è molto di più di Kyashan in questo film. C'è un'atmosfera degna di "Blade Runner", un pizzico di "Ken il guerriero", si toccano persino vette che solo "Watchman" di Alan Moore nei fumetti americani aveva raggiunto. "Kyashan" non dev'essere solo un picchiaduro, deve fare anche riflettere e farci capire che la guerra è una cosa orrenda. Certo, sarebbe stato facile rifarsi alle storie del 1973, dove gli unici cattivi erano gli androidi comandati da Briking, e dove Kyashan si ergeva come unico simbolo di libertà fra i sopravvisuti umani. Invece, il regista ha stravolto la storia originale, ma una volta tanto, in maniera intelligente e adulta. Detto ciò, dubito che molti apprezzeranno totalmente questo film, e dubito anche che, quando sarà il momento, verrà passato in tv in prima serata. Forse solo Enrico Ghezzi potrebbe ospitare un kolossal così bello, così poetico, così fantascientifico nel suo "Fuori orario".
- Il trailer di Kyashan da postare come video:
http://it.youtube.com/watch?v=JpUWsMzwpAA
Kyashan contro gli androidi:
http://it.youtube.com/watch?v=QGAJF1uoWDE&feature=related
Li posterai Zender ? - 124c ebbe a dire:
Li posterai Zender ?
la solita domanda retorica.... Ti risulta che non l'abbia fatto in qualche occasione? Se sì ti autorizzo a chiamarmi a casa e ricoprirmi d'insulti. - Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 30/08/2011 per Dolmen Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 2.0 Stereo Dolby Digital: Italiano
5.1 Dolby Digital: Italiano Giapponese
5.1 DTS HD: Italiano
* Sottotitoli Italiano Italiano per non udenti
* Extra Interviste
Scene tagliate commentate
Scene tagliate 8 mm
La serie animata: Trailer, foto e sigla
Trailer
Poster
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