L'ex modella Domino (Keira Knightley) si unisce a un gruppo di cacciatori di taglie: si troveranno in mezzo a un mafioso, a un ricco proprietario di casinò e a un bottino di 10.000.000 dollari. Il film equivale ad un videoclip forsennato ed esagerato. Da Tony Scott mi aspettavo di meglio. Si salvano la parodia del telefilm Beverly Hills 90210 (due attori della serie interpretano se stessi) e l'afghano bombarolo.
Tony Scott a briglia sciolta. Avendo praticamente prodotto il film assieme al fratello si lascia andare ad una narrazione ipercinetica, ipertrofica e iperattiva a 1000 inquadrature al minuto. Il che se inizialmente affascina, dopo un po' stanca, facendo perdere il filo della storia. Di buono ha il cast, a cominciare dalla neo diva Knigthley che poco più che ventenne ha sulle spalle un film da protagonista assoluta. Poi c'è Rourke, e a seguire Lucy Liu, Walken e Waits. Purtroppo la coesione narrativa latita. Ma sulla critica televisiva centra il bersaglio.
Il tentativo di applicare i paradigmi di nefandezze cinematografiche, quali Top Gun e Giorni di tuono, allo stile derivato da Pulp Fiction, si rivela completamente fallimentare. Nel cinema l'eroe invincibile ed immortale funziona se è simpatico, anche se spesso la simpatia è dovuta ad un certo grado d'umanità e peribilità. Qui l'eroina è odiosa e plasticamente finta. Peccato per lo spreco del riscoperto Mickey Rourke, perfetta faccia (e fisico) da bastardo consunto e vissuto. Orrendo.
Aggrovigliato, frastornante e interminabile videoclip: una frenesia di immagini dai colori alterati e abbacinanti e di musiche chiassose che, dopo un (breve) promettente inizio, finiscono con il far perdere ogni attenzione nei confronti di una trama già di per sé molto divagante e confusa. Si apprezzano la giovanissima “bad girl” Knightley, il ruvido Rourke, l’imperturbabile Liu, la straripante Mo’Nique con i suoi bizzarri neologismi sugli incroci razziali, la gigioneria di Walken, la classe della Bisset e il cameo del vagabondo Waits.
Di solito rimango affascinato da questi film iperattivi, schizzati e adrenalinici, ma onestamente questo mi ha proprio annoiato. Keira (bella non c'è che dire) non ha il phisyque du role per dominare la scena da sola e nemmeno un Rourke rinato le è sufficente. il cast di contorno non gira poi male, non ho però capito il senso di Tom Waits ai fini del film! Cerco delucidazioni! Si giunge ai titoli di coda faticosamente ed annoiati a sufficenza. Evitabile!
La turbo effettistica digitale di ultima generazione, miracolo dei nostri tempi, è apprezzabile se messa al servizio di una trama degna di questo nome, ma se, ed è il caso di questo film, viene utilizzata come espediente per costruirci sopra un'intera storia, allora si finisce col rimpiangere il passato... tra uno sbadiglio e l'altro.
Tratto da una storia vera (la protagonista Domino Harvey è deceduta poco dopo la fine del film), Domino uan traposizione biografica realizzata da Tony Scott realizzata in puro stile video-clip mescolando più generi (poliziesco, action, melodramma) in modo confusionario e visivamente disturbante, con l'aggravante di un'attrice bella e fascinosa (la Kneightley) ma decisamente fuori parte.
Film o videoclip? Troppo psichedelico e nervoso questo affresco della vita di Domino Harvey, modella, cacciatrice di taglie e ancor prima figlia del famoso attore Laurence Harvey. Tony Scott come al suo solito spinge il pedale del gas, ci frastorna con un eccessivo e a volte inutile movimento della mdp e finisce con il sortire solamente l'effetto di stancare e rendere quasi incomprensibili gli eventi della vita di Domino che già di loro risultano alquanto inverosimili. Plauso comunque alla Knightey e a Rourke nelle vesti dei duri. Sprecato Walken.
Il film ha una buona dose d'azione, una trama interessante e attori invitanti, ma come molti lavori di Tony Scott è troppo convulso, flitrato, eccessivamente estetico e caotico. Il buon Tony ha smania di apparire un regista dotato e lo fà pesare in ogni sequenza rendendo il suo lavoro ridondante di non facile visione.
Iperattivo videoclip senza capo né coda. La storia è poco credibile (ma questo sarebbe il minimo) tanto che risulta difficile giungere alla sgombinata e poco credibile conclusione. La Knightley è di un'antipatia più unica che rara che permette al gigionesco Rourke di rendere un'interpretazione quantomeno efficace (nel suo genere). La regia è da bocciare senza appello. Saper (??) utilizzare al massimo la tecnologia cinematografica non significa essere un regista.
Ampolloso esempio di tecnica video-clippara dove si susseguono in maniera convulsa flash di vita passata e presente. Nonostante la ricercatezza cromatica e la tecnica di montaggio il film risulta un malriuscito tentativo di dare corpo a scene pasticciate. Autocelebrazione di una cacciatrice di taglie che esordisce come un terminator, nulla di più! Esempio di meticolosa e avanzata tecnologia pubblicitaria fine a se stessa.
Tremendo film a cui si fa davvero fatica a dare una qualsivoglia critica positiva. Lungo ed estenuante, con continue immagini cinematografiche che si altrernano ad altre da videoclip. Fa innervosire per come è stata sviluppata male la storia e per l'interpretazione di Keira Knightley ,completamente sopra le righe. Un ignobile pasticcio senza capo né coda. Da evitare come la peste.
Se il fratello Ridley viene, sia pure ad intermittenza, baciato dalla musa, Tony Scott finora ha dimostrato solo di poter essere un discreto artigiano, a patto di non montarsi la testa come invece gli succede in questo mediocre Domino. La storia, per quanto forzata, ci sarebbe, il cast pure (Keira è antipaticuzza ma ha il fisico adatto per la "bad girl", Mickey la giusta faccia da pugni), ma il tutto è shakerato in uno spezzatino modaiolo di inquadrature, suoni e colori che viene a noia dopo 10 minuti. Il risultato è da orchite.
MEMORABILE: Il braccio tagliato (che ha fatto guadagnare l'esclamativo ad un film che altrimenti si sarebbe beccato il solitario pallino riservato alla boiate)
È venerdì sera, sono stanco, scelgo un action senza troppe pretese. C'è Mickey Rourke e Scott non è l'ultimo dei registi. Macché. Come Woody Allen in alcuni suoi film non riusciva a smettere di parlare, qui il fulminato regista americano non smette mai di videoclippare e offre poca sostanza. Rourke rimane in seconda fila e la Knightley non può caricarsi il peso del film. Risultato disastroso dove l'unico motivo d'interesse, come giustamente rilevano altri, è quel braccio monco.
Domino parla, racconta, parla... sì, ma il film quando comincia? Più che Tony Scott sembra Oliver Stone: tanta, troppa carne buttata sul fuoco in modo confuso, frenetico; un peccato, visto che si aveva per le mani un personaggio davvero riuscito (nonché ben interpretato da una convincente Knightley). Anche la regia esagera con le trovate, non facilitando certo la comprensione di un film già di per se molto frammentario. Risultati modesti ed è un peccato, perché storia e personaggi c'erano.
È uno Scott quasi sperimentale questo di Domino, tanto che nei titoli aggiunge la didascalia "A Tony Scott free film". Esagera e approfondisce alcune tecniche iniziate già con Man on fire. Il problema è che alla fine il film (lunghissimo) stanca e irrita sia per la mancanza di una sceneggiatura convincente e lineare (troppi salti temporali) sia perché i continui giochi con la MdP lo fanno sembrare un video-clip di due ore. Alla fine si può apprezzare solo la caratterizzazione di Walken, un grandissimo come sempre in certi ruoli.
Il taglio da videoclip portato avanti da Scott alla lunga finisce per annoiare e, buttato dentro un calderone assieme a un ritmo rapido, a flashback e continui cambi di protagonisti, rendono la storia confusa e insoddisfacente. Le presenze di Walker (molto limitato) e Rourke avrebbero dovuto essere un valore aggiunto o almeno un salvagente in caso di naufragio e invece sono travolti anche loro. La donna-Rambo Knightley, sebbene rapinosamente fascinosa, non ha il quid per un ruolo del genere e l'impegno profuso non la salva dal disastro.
MEMORABILE: Due protagonisti che, dopo 1000 ruzzoloni nel camper, la prima cosa che fanno quando escono è fare l'amore (la summa del kitsch americano).
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Quentin Tarantino lo considera uno dei quattro migliori fim del 2005.
HomevideoGestarsh99 • 16/12/11 15:22 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Eagle Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,35:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese
* Sottotitoli Italiano
* Extra Dietro le quinte
Trailer italiano
Trailer originale
Interviste
Making of
Lo stile di Tony Scott: tecniche di ripresa ed effetti video
Scene Eliminate
Una storia vera