The constant gardener - La cospirazione - Film (2005)

The constant gardener - La cospirazione
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MMJ Davinotti jr
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

All'aeroporto saluta la moglie: "Ci vediamo tra due giorni". Ma poco dopo la jeep su cui lei viaggia viene trovata ribaltata sul lago Talkak, in Kenya. Uccisa. Cos'è accaduto? Lei è Rachel Weisz, sul manifesto del film accanto a Ralph Fiennes, e grazie a quest'interpretazione ha vinto pure l'Oscar... Infatti non scompare certo subito di scena. Si riavvolge il nastro: saputa la tragica notizia, il marito (Fiennes, appunto) lascia che alla mente riafforino i ricordi, dal momento in cui si erano conosciuti a Londra fino ai giorni in Africa dove lui, delegato inglese per gli aiuti umanitari, si era trasferito con lei felice di seguirlo, da buona attivista qual era....Leggi tutto Giorni felici nell'attesa di un figlio, morto alla nascita. Il titolo originale (e del romanzo di Le Carrè dal quale il film è tratto) fa riferimento alla passione del diplomatico per il giardinaggio, quello italiano invece alla cospirazione sulla quale lei comincia a indagare, scoprendo come una multinazionale farmaceutica stia sperimentando un importantissimo vaccino per la tubercolosi (una derivazione della malattia si stima potrà in un futuro immediato colpire un uomo su tre) sulla popolazione locale ignara, che ovviamente finirà in molti casi vittima di effetti collaterali. Una pianificazione canaglia ad altissimi livelli, e si sa che a cercare di svelare certe macchinazioni il rischio è la vita. Justin (Fiennes), fin dalle prime scene alla conferenza in cui conosce Tessa (Weisz), viene regolarmente presentato come un ingenuo, personalità di un certo rilievo ma decisamente fuori dai giochi. L'esatto contrario di lei, che invece pare sempre nascondere qualcosa e tramare nell'ombra assieme all'amico di colore. Quella che in fondo è una vicenda piuttosto semplice, nella sua concezione, viene resa fumosa da dialoghi e montaggio che fan di tutto per confondere le acque, mentre lo stile con camera a mano di Meirelles distrae ulteriormente spedendoci nel frattempo ad ammirare gli (ovviamente) splendidi panorami africani, che la fotografia arricchisce di colori saturi tra il rosso e l'ocra. Ma la schiera di personaggi che intervengono a parlare inizialmente con lei (solo nella prima parte, perché verso la metà ci si ricongiunge alla scena iniziale in aeroporto piantandola coi flashback e aprendo la fase di indagini svolta da Justin) e successivamente con lui non hanno alcuno spessore, si confondono in un vociare che si fatica a rendere interessante e affoga nella banalità di una sceneggiatura routinaria; né francamente pare così memorabile la performance della Weisz, pur se superiore a quella di un Fiennes costantemente in bambola. Se qualcosa di buono c'è nel film è più facile individuarlo nelle singole scene, che l'impianto visivo arricchisce di fascino lasciando che sia la natura a catturare l'occhio. Poco originale, folto di personaggi antipatici e di zone d'ombra che non chiariscono a dovere molti particolari.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/01/07 DAL BENEMERITO MAGNETTI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 26/06/19
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Magnetti 15/01/07 18:59 - 1103 commenti

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Film di denuncia che prende di mira le sperimentazioni dei nuovi farmaci. Molto bella l'ambientazione in Africa. Interessante il personaggio di Ralph Fiennes, un pacato ed intelligente funzionario del governo britannico con l'hobby del giardinaggio (da cui il titolo), che cerca di vendicare la morte della esuberante Rachel Weisz. Vedibile.

Flazich 24/02/07 00:45 - 669 commenti

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Film dalla trama complessa tratto da un libro di LeCarrè. Magnifica la fotografia con colori incredibili. Stupendo il modo in cui il regista cattura le condizioni di vita degli abitanti di queste gigantesche baraccopoli. Dichiaratamente di denuncia il messaggio che si vuol trasmettere. ottima interpretazione di Fiennes che con la sua calma crea sempre un certo stato di disagio nello spettatore.

Galbo 13/04/07 07:09 - 12393 commenti

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Film che affronta coraggiosamente un argomento poco frequentato dal cinema (lo sfruttamento delle popolazioni africane da parte delle multinazionali dei farmaci) e lo fa in maniera efficace grazie ad un ottimo materiale di partenza (il romanzo di Le Carrè) con un Ralph Fiennes forse al suo ruolo migliore e con una splendida fotografia dell'Africa, sia quella dei ghetti urbani che della natura più ostile ed affascinante (bellissime le riprese del lago Turkana). Da vedere per riflettere.

Homesick 18/06/07 18:40 - 5737 commenti

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Intricato dramma terzomondista, denuncia con coraggio i crimini delle multinazionali farmaceutiche, ma non riesce a trovare la sua giusta dimensione, abbandonandosi troppo spesso a zuccherose e superflue parentesi rosa in cui s’agita la sorridente e gravida pasionaria Rachel Weisz: ci mostra anche il suo bel posteriore al naturale, comunque… Ben calibrato Fiennes, in un film nel complesso vago e altalenante.

Hackett 30/07/08 20:26 - 1867 commenti

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Buon thriller politico che indaga nella mai troppo pubblicizzata attività di sfruttamento, operata dalle compagnie farmaceutiche, ai danni del terzo mondo. Sceneggiatura solida, tratta dall'omonimo libro di Le Carrè, regia ispirata con una fotografia degna di nota. Ottima la prova degli atttori, Ralph Fiennes su tutti.

Pigro 6/08/08 09:32 - 9666 commenti

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Attivista contro gli sporchi interessi di Big Pharma in Africa è uccisa e il marito (diplomatico) indaga. Film di denuncia che, tratto dal romanzo di Le Carré, sceglie la strada della spy-story, ma infarcendola di sentimentalismo e di documentarismo. Alla fine il caos è sommo, anche grazie a parecchie incongruenze narrative (sceneggiatura allo sbando) e alla cinepresa a spalla che supplisce con la sua frenesia alle pecche della regia che non sa reggere un film d’azione. Un mezzo fallimento: peccato perché il tema era davvero importante.

Jcvd 19/02/11 22:51 - 258 commenti

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Film noioso e inconcludente: Fiennes è odiosissimo come sempre, anche per colpa di quella sua faccia da pesce lesso. Gli uccidono la moglie incinta ma resta a guardare, tentando invano una chissà qual vendetta. Filmetto politico intricato e difficile da digerire per l'immane pesantezza. Da non rivedere assolutamente.

Nando 3/03/11 09:16 - 3814 commenti

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Lucida denuncia contro le multinazionali farmaceutiche che si dedicano allo sfruttamento delle popolazioni terzomondiste. Lo snodo nasce dalla morte della moglie attivista di un diplomatico che si adopererà per scoprire l'arcano. Belle riprese africane sia panoramiche che dei villaggi. Appropriato ma lievemente flemmatico Fiennes.

Matalo! 25/05/11 13:38 - 1378 commenti

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Tema drammatico, messinscena poco efficace nonostante la buona volontà. Non conosco il romanzo, che dicono eccellente; il film vale come tanti altri film il cui impegno soffoca di fronte ad una ricerca del blockbuster che risulta ambigua se non ipocrita. Io non credo affatto che nell'arte le buone intenzioni bastino. La forma è sostanza. Fiennes pare sempre che pianga e il doppiaggio non aiuta. Alla prossima (tanto su Raimovie lo fanno sempre....)

Qed 29/07/11 00:07 - 54 commenti

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Non avevo letto il romanzo da cui è tratto, ma la visione di questo film ha annientato le probabilità che possa farlo in futuro. Il tema scelto sarebbe stato degno di un diverso stile narrativo, più solido e concreto, meno dispersivo, vacillante e tortuoso; e, puntando all'emotività pietistica più spendibile, la sceneggiatura condensa nella protagonista femminile tutta l'irrazionalità illusa delle idealità impiegate sterilmente. Pregevole il racconto di un amore tenero e asimmetrico. Rimane comunque un ottimo promemoria per ogni "occidentale".

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Capannelle 13/09/11 13:34 - 4411 commenti

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Niente triplete per Meirelles. Il regista brasiliano mette molta carne al fuoco ma non ne tira bene le fila e stavolta il piatto gli riesce bruciato. Nonostante la confezione raffinata, la discreta conduzione del cast e una prima mezzora promettente dove il regista ha il merito di calare subito le carte. Contribuisce al flop anche il troppo spazio dato a Fiennes e alla sua voce tremulante. Occasione sprecata per un regista comunque non banale.

Rambo90 30/01/14 18:10 - 7697 commenti

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Molto lento, a tratti anche noioso, ma tenuto solidamente in piedi dalla sceneggiatura di denuncia molto precisa e, nella seconda parte, incalzante. Fiennes dà un'ottima prova d'attore, molto più incisiva e toccante della breve parte affidata alla Weisz (che è stata comunque premiata con l'Oscar). Forse con una regia meno ansiosa di sembrare anticonformista il film sarebbe stato più scorrevole. Interessante.

Saintgifts 12/05/15 01:00 - 4098 commenti

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La bellezza del territorio (valorizzato al massimo anche dall'alto) contrasta nettamente con la povertà di una popolazione (quella africana) che aspetta aiuti dal cielo e viene sfruttata cinicamente dagli affaristi delle case farmaceutiche, paragonati giustamente ai peggiori mercanti d'armi. La parte sentimentale, da cui partono le indagini del protagonista, prende il sopravvento sulla pur importante parte che riguarda la denuncia. La regia cerca nuove soluzioni visive e a volte riesce nell'intento, aiutata da situazioni non comuni per noi.

Thedude94 13/12/16 01:32 - 1097 commenti

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Due cose positive in questa pellicola: la buona regia di Meirelles e le valide interpretazioni di Fiennes e della Weisz. Per il resto la storia e la sceneggiatura in sé non sono un granché e nemmeno il resto del cast, così come l'approssimazione con cui vengono trattate alcune scene del film. Fatto sta che qualcosa su cui bisogna riflettere alla fine ci sta e non mancano i momenti di raccoglimento e di intensità emozionale forti.

Cotola 11/10/21 23:17 - 9043 commenti

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Il tema sarebbe molto interessante ed anche piuttosto inedito. Ma la sceneggiatura insiste troppo ed in maniera stucchevole sulle manfrine sentimentali tra i due protagonisti - con tanto di insistita ombra del tradimento non permettendo così di creare una tensione degna di questo nome. Tra l'altro tutto questo presunto romanticismo mal si coniuga sia all'impegno sia alla denuncia civile di cui la pellicola vorrebbe farsi portatrice. Così non c'è da meravigliarsi che il coinvolgimento sia davvero scarso anche a causa di una durata eccessiva. Ultimi minuti terribili. Deludentissimo.
MEMORABILE: "Scusami se piango, sono i miei maledetti cromosomi italiani".

Caesars 6/12/21 10:35 - 3790 commenti

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Buono. Si fa un po' di fatica ad entrare nel vivo della questione, ma poi la trama assume una forma di denuncia, nei confronti delle multinazionali farmaceutiche, assai valida e convincente. Certo ci sono delle lungaggini di troppo che si sarebbero potute evitare, ma il risultato finale è comunque meritevole di visione. Buone le interpretazioni degli attori principali (anche se l'Oscar alla Weisz appare decisamente eccessivo) e bella la fotografia, che regala suggestivi panorami africani. Regia adeguata.

Daniela 23/04/22 11:41 - 12662 commenti

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Quando la moglie politicamente impegnata viene trovata uccisa nei pressi di un lago keniota, il marito non crede alla versione ufficiale secondo cui si sarebbe trattato di un delitto passionale... Il romanzo di  John Le Carré da cui è tratto il soggetto à ispirato ad un caso di sperimentazione abusiva di farmaci da parte della Pfizer alla fine degli anni '90. Un tema di grande interesse che avrebbe ben potuto sostenere la trama invece di finire annacquato in un mare di romanticismo lacrimevole abbinato ad una visione dell'Africa visivamente fascinosa ma anche piuttosto superficiale.
MEMORABILE: La bambina lasciata a terra. 
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  • Curiosità Daniela • 23/04/22 12:02
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Soggetto tratto dal romanzo Il giardiniere tenace di John le Carré, pubblicato nel 2001, a sua volta ispirato ad una diatrica legale che vide la multinazionale Pfizer accusata di aver svolto nel 1996 una sperimentazione illegale di un proprio farmaco su bambini nigeriani colpiti da un'epidemia di melingite.
    Il caso giudiziario, tuttora non non del tutto concluso, è noto come "Contenzioso di Kano" dal nome della città bigeriana in cui venne condotta la sperimentazione.
    Notizie si possono trovare qui e anche in un filmato tratto da una trasmissione RAI qui.