Deathwatch - La trincea del male - Film (2002)

Deathwatch - La trincea del male
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Undying 18/06/07 23:10 - 3807 commenti

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Ambientazione da trincea, scenario di guerra, cast rigorosamente maschile ed una entità malefica poco convincente e pure poco spaventosa. Deathwatch è tutto fuorché un horror banale. Il regista dimostra un'ottima conoscenza e una buona predisposizione al genere, purtroppo rara in molteplici opere prime (come lo è questa). Ma è proprio il monotono (ed un tantino grigio) scenario che prevalica le ottime interpretazioni, i buoni propositi di fondo e lo sviluppo, purtroppo appiattito sul medesimo fondale (la trincea). Interessante, ma non indispensabile.

Daniela 19/03/09 16:08 - 12660 commenti

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L'horror raramente è incrociato con la guerra, forse perchè la guerra fa già abbastanza orrore per conto suo senza bisogno di innesti. Comunque, nella sparuta pattuglia degli horror bellici, questo film ambientato durante la grande guerra fa una buona figura per l'ambientazione fangosa nel dedalo della trincea, le interpretazioni convincenti di tutto il cast (compreso Andy Serkis, il Gollum della Trilogia) e l'entità malefica invisibile, che riesce ad essere paurosa con un ricorso minimo agli effetti speciali. Enigmatico il finale.
MEMORABILE: La nebbia iniziale, la sequenza con la crocefissione, il filo spinato animato, il pranzo dei topi

Lupoprezzo 22/03/11 22:32 - 635 commenti

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L'idea curiosa e piuttosto buona è di fondere il cinema horror con quello bellico e di utilizzare un luogo infestato dal male che si nutre della follia degli uomini in guerra; purtroppo la messa in scena non è all'altezza e la sceneggiatura non riesce a dare il giusto guizzo ad un film statico (soprattutto nella prima parte) e limitato nelle ambientazioni. Discreta (ma niente di che) la prova del cast.

Macguffin 31/07/11 17:40 - 124 commenti

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Un applauso all'idea di partenza, nonchè alla cura della confezione. Peccato che la sceneggiatura, proprio come la fangosa trincea teatro della vicenda, sia troppo fumosa e si snodi come un labirinto che non porta da nessuna parte. Troppo spesso si rischia la noia: avrebbero giovato idee più chiare e maggiore concretezza.

Gestarsh99 5/09/14 17:26 - 1395 commenti

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Horror militare prodotto in un lasso temporale assai fertile per il war-cinema, che vede Bassett alla primissima guida di un nucleo di reietti in lotta per la sopravvivenza. La guerra letta e riprodotta come circolo vizioso autoeliminativo, antropogenica estinzione suicida che oblitera volontà e coscienza umane alienando e inimicando scriteriatamente uomo contro uomo. Il film non approda a un benemerito nulla - affratellandosi al similare The Bunker nella stessa titubanza direzionale - ma si lascia guardare passivamente in un celere alternarsi di azione, sbadigli, spaventi e perplessità diffuse.
MEMORABILE: La raccapricciante scena dei ratti che divorano le gambe del milite paralizzato...

Rufus68 10/12/17 21:08 - 3842 commenti

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Il grande merito del film sta nel sollecitare con forza le più varie interpretazioni possibili: il mostro è la guerra (una scespiriana fog of war, come sembra indicare il nome d'uno dei protagonisti)? O si cela ontologicamente nell'animo umano? Oppure siamo noi a proiettarlo sul nostro nemico? Purtroppo questa ambiguità non viene mai accompagnata dalla regia, poco creativa, ed è, invece, diluita da quella rozzezza dialogica che va tanto di moda oggi a simulare il crudo realismo. Discreti gli attori.

Schramm 23/01/22 11:56 - 3495 commenti

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In tempi di guerra ogni buco logico è trincea carrolliana. il vero nemico è interno, la vera guerra è con il sé-se, il disturbo psicotico condiviso ne uccide più della contraerea. La paramnesia reduplicativa è il vero orrore. Delirio da stress post traumatico e paranoia gli shrapnel che esplodono attorno come dentro (attorno è già un dentro e viceversa). Bassett è un grandissimo nel dare il più col meno: bando all'abuso iconografico, nutre e fortifica l'horror con fango (si sa, Adamo...) topi nebbia filo spinato suoni omniputrefactio. Fotografia e scenografia, i veri mostri. Urrà!

Magerehein 23/10/22 13:35 - 1000 commenti

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Assai simile a The bunker (uscito l'anno prima), ma ambientato nella Prima guerra mondiale e con soldati inglesi per protagonisti (fra cui spiccanoBell e un Serkis spiritato). Ambientazione davvero riuscita (la guerra è sempre un orrore e una fangosa trincea nella nebbia non è da meno), cast all'altezza del compito, notevole il senso di spaesamento e inquietudine per qualcosa che c'è ma non si vede. Rispetto al film di Green la natura del "male misterioso" è delineata meglio, ma rimane la tendenza ad ammantare nell'oscurità qualche scena chiave. Resta inquietante e dunque buono.
MEMORABILE: "Dov'è finita la notte?"; I corpi mezzi immersi nel fango; Filo spinato semovente.

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