Prima del tramonto - Film (2004)

Nove anni dopo, i due protagonisti di Before Sunrise si ritrovano a Parigi in una libreria dove lui sta pubblicizzando il suo nuovo libro che narra dell'incontro amoroso avuto a Vienna con lei. Gli attori sono più vecchi, i dialoghi non decollano e la coppia non riesce più a trasmettere le vere emozioni di un tempo. Film un po' fiacco. Lo guardi per sapere se finalmente Celine e Jesse riusciranno a vivere insieme coronando il loro amore.

Nove anni dopo la vicenda raccontata in Prima dell'alba, tornano i due protagonisti che si ritrovano stavolta a Parigi. Seppur meno incisivo del precedente, Prima del tramonto è tuttavia un film godibile che ha il pregio di parlare di sentimenti senza mai cadere nella trappola dello stucchevole e del lacrimoso ma in maniera piuttosto realistica in quanto ricca di incertezze e insicurezza. Molto bravi i due protagonisti.

Dopo nove anni, i personaggi di Prima dell'alba si rincontrano e scopriremo com'è andata quella famosa "seconda volta" a Vienna. I due sono ovviamente maturati, il tono della pellicola è più cupo e pessimista, la vita con gli anni punisce senza differenze. Il ritmo è anche più fiacco, specialmente all'inizio: i discorsi sono piuttosto banali e poco interessanti, ma d'altronde se non ci si vede da nove anni... di cosa dovreste parlare? Si riprende nella seconda parte e diventa coinvolgente. Finale apertissimo, ovviamente.

Nove anni dopo la storia continua: stavolta i due protagonisti non sono più ventenni e i loro problemi rispecchiano il cambiamento d'età, i dialoghi sono più frizzanti e il film scorre via molto più velocemente (ma dura anche molto meno). C'è un po' di freschezza in meno nella storia, che spesso tende a spiegare i passi del precedente, ma la semplicità che mi aveva colpito dell'originale è rimasta intatta. Ottimi i due protagonisti, graziosa la colonna sonora. Finale forse ancora più in sospeso dell'altro.

I due protagonisti di Prima dell'alba s'incontrano 9 anni dopo in una Parigi turistica quando lui presenta un libro sul loro breve e intenso incontro. Si accorgono che l’intensità delle loro emozioni è ancora viva e trovano la complicità in dialoghi ben scritti nei quali non mancano momenti spiritosi o piccanti. A spiccare di più è la cura che viene data nel far risaltare le immagini. Il duetto recitativo dei due quasi-amanti diventa un duello a distanza vinto da Julie Delpy, più persuasiva. I 74' lasciano il sapore amaro della breve durata.

Film realizzato con due lire e scritto dagli stessi protagonisti, dei quali si percepisce l'intesa (ricco di piani sequenza). Più che il fiume di parole che scorre senza sosta (a parte giusto la salita delle scale) e che ha funzione preparatoria, ho apprezzato la stessa idea: scrivere la storia di un incontro sporadico tra un uomo e una donna, nella finzione come nel reale (i due attori sul set del film), a distanza di una manciata considerevole di anni (il terzo capitolo è uscito ora nelle sale).

Ideale prosecuzione di Prima dell’alba dove soprattutto stupisce il progetto filologico in cui gli stessi protagonisti si rincontrano dopo nove anni (sia temporali che cinematografici). E’ l’ora dell’essere adulti e l’esserlo comporta posare i piedi per terra tenendo da parte desideri e aspettative. Come nel film precedente la sceneggiatura a volte sbanda adagiandosi su snodi poco interessanti, facendo emergere un pizzico di schematismo. Ma nonostante tutto è film che riesce a guardare al passato con malinconica e al presente con coraggio.

Il rischio di un remake-10-anni-dopo era forte, ma Linklater trova la capacità di modificare un elemento sostanziale: il senso di magia del primo capitolo si trasforma in nostalgia, con ricordi e rimpianti che riaffiorano inesorabili. Il film così si rivela ancora una volta vincente, con il doloroso girare attorno a scelte passate e occasioni perse che anestetizza alcune banalità scaturite dal solito fiume di parole. Quasi tre pallini, solo sfiorati a causa di un finale forse meno tronco di quel che sembra, ma nel complesso non convincente.

Cosa può accadere in nove anni? Di tutto; il proprio mondo può cambiare, evolversi, scoppiare, persino finire, eppure basta aver accolto l'altra persona nella propria orbita una volta perché i propri mondi possano di nuovo incontrarsi e sembra come la prima volta; per mettersi in discussione non occorre che l'altra persona ci conosca, che l'altra persona sappia tutto di noi. E' più un istinto, una sensazione. Before Sunset riesce perfettamente nell'impresa: ci trasporta in una discussione intima, in due mondi che si riuniscono.

Non ho visto la precedente opera con i due protagonisti e mi domando se ho avuto fortuna o sfortuna. Perché nonostante il tentativo, riuscito in parte, di usare dialoghi meno banali del solito il film non decolla, trascinandosi nella prima metà sempre sullo stesso leit motiv e ambientazione. Hawke e la Delpy sono anche efficaci nel portare avanti il loro giochino di ricordi e curiosità, ma il confabulare serrato non aiuta chi guarda ad appassionarsi più di tanto.

Il film precedente si si chiuso con un appuntamento mancato. Nove anni dopo, Jesse e Céline si rincontrano e passano qualche ora insieme: dall'inizio, una conversazione rilassata intessuta di battute scherzose, ma pian piano riaffiora la malinconia per le occasioni perse... Anche questa volta, a rendere scorrevole questa sorta di thriller sentimentale sulla carta noiosissimo è l'alchimia naturale fra i due attori protagonisti, tuttavia, fra una chiacchierata e l'altra, affiora una certa artificiosità che l'epilogo, furbescamente sospeso, non riesce certo a fugare.