La moglie dell'avvocato - Film (2003)

La moglie dell'avvocato

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/01/07 DAL BENEMERITO FLAZICH
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Flazich 5/01/07 12:54 - 668 commenti

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E' difficile parlare di questo film per diversi motivi. Per la crudeltà delle immagini, per l'efferatezza dei comportamenti umani e soprattutto per la normalità della vita dei personaggi che lo compongono. Questo spiazza lo spettatore che in ogni istante cerca di contrapporsi pensando: "E' solo un film". In ogni caso anche se il dramma pervade ogni scena, il finale lascia presagire un minimo di ottimismo.

Giacomovie 9/01/11 14:54 - 1398 commenti

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Una seconda parte dove c'è il sufficiente impegno per dare forma al senso di decadenza vissuto dai personaggi riscatta una prima parte semplicistica e discontinua, anche se ben inserita nel contesto della trama. I pochi dialoghi fanno da cornice a diverse situazioni quotidiane mostrate nel loro crudo realismo, compreso il ruolo del sesso nella vita dei protagonisti. Interessante qualche riflessione fornita su tematiche esistenziali. Disorganico ed a tratti disturbante, ma diretto e concreto. ***
MEMORABILE: "È strano, il mio punto G sembra scomparso".

Cotola 4/03/12 20:36 - 9043 commenti

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Efficace nel descrivere il grigiume e la decadenza della vita del protagonista maschile. Sintomatico a questo proposito, è il suo rapporto con il sesso che si fa presenza, pensiero costante e mortificante i rapporti umani. Attorno si muovono altri personaggi, ognuno con i suoi drammi, con i suoi perchè, spesso tragici, strazianti, portatori di luttuose tragedie. In definitiva non manca di elementi interessanti, ma manca il guizzo che lo faccia innalzare da un buon film medio poichè non coinvolge, non colpisce e non sconvolge in modo particolare

Pigro 3/03/13 09:15 - 9666 commenti

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Il film penetra tagliente nelle fessure lasciate aperte dal tradizionale ménage borghese, per riscoprirne la più borghese delle invenzioni sentimentali: l’amante come soluzione all’insoddisfazione sessuale, senza mettere in crisi il rapporto di coppia. In questo orizzonte erotico-ipocrita, non a caso solcato da truci tragedie, fa breccia la presenza di due figli e la loro dialettica generazionale: l’adottato che verrà ‘punito’ e l’adolescente che diventerà a sua volta padre. Un'opera amorale e moralista, che solletica i sensi per irriderli.

Capannelle 19/03/13 10:15 - 4411 commenti

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Con un particolare disincanto il regista mette in scena peccatucci e drammi esistenziali della società moderna e propone un mix di situazioni drammatiche (il male del padre, la litigata della coppia, il ritardato e il bambino) e altre più banali (il rapporto tra la moglie e lo studente). Tirando le somme direi bravi gli attori, interessante ma migliorabile la scrittura e per la regia un punto interrogativo, nel senso che conosce il mestiere ma non riesce a dare un vero valore aggiunto al film, alle emozioni.
MEMORABILE: Il lancio del bambino.

Saintgifts 3/03/15 15:11 - 4098 commenti

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Im Sang-soo è attento ai particolari, dà a questi l'importanza che meritano per rendere le immagini concrete, come sono nella vita; così facendo rende anche più comprensibili i comportamenti dei protagonisti e i loro caratteri. Molto visibile quanto della cultura occidentale (intesa come stile di vita) sia penetrato nella mentalità orientale senza per questo avere il sopravvento su costumi tradizionali, ma creando rapporti familiari e sociali meno ipocriti, più sinceri, fino a farli apparire più crudi, più spietati, ma anche liberatori.
MEMORABILE: Moglie, marito, figlio adottivo e suocera, ripresi dall'alto a letto, dopo la morte dello suocero e ciò che dice la suocera.

Daniela 1/05/15 09:33 - 12660 commenti

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Trascurata dal marito fedifrago, una donna si fa sedurre da un adolescente vicino di casa... La trama non inganni: non si tratta di un film sentimentale e neppure, nonostante l'abbondanza di scene di sesso, di un film erotico. Fra eros e thanatos, emergono piuttosto la precarietà dei rapporti umani, l'impossibilità di contatti che vadano al di là di quelli epidermici, l'ipocrisia di un rapporto coniugale basato sulle convenzioni sociali. Il tutto mostrato con uno sguardo distaccato, raggelante, quasi sadico. Film sgradevole, forse troppo programmatico, ma interessante, non banale.
MEMORABILE: Il discorso della suocera dopo la morte del marito, mentre giace accanto ai familiari; il corpo del bambino inquadrato dall'alto

Pinhead80 29/12/15 14:45 - 4758 commenti

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La vita di coppia vista da Im Sang-soo. La routine, la noia e i tradimenti riempiono le giornate dei nostri protagonisti che non riescono più a godere l'uno dell'altro e che cercano fuori dalla coppia di sopperire al vuoto che li devasta. Il film si divide tra scene di sesso e dialoghi esistenzialisti che ben ci fanno comprendere lo stato d'animo dei protagonisti e le loro nevrosi. Il destino come al solito mette le cose al suo posto e noi siamo ancora li a chiederci cosa sia successo. Ben fatto e ben diretto.

Galbo 9/06/17 05:40 - 12392 commenti

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Film coreano difficilmente classificabile. Non rientra nella categoria degli erotici, nonostante le scene sessualmente esplicite. Si tratta invece di un dramma esistenziale nel quale l'erotismo viene utilizzato come surrogato per superare derive insoddisfacenti di vita e traumi legati alla perdita. Piuttosto cinico nelle premesse, manca di una sceneggiatura che sviluppi i personaggi a livelli superiori e ne mostri il percorso. Attori bravi.

Darkknight 4/01/18 15:36 - 353 commenti

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Solito pamphlet sulla crisi della famiglia e sulle imprevedibili conseguenze dei propri errori. Il ritmo è catatonico (pur senza momenti superflui) e, con più subplot che viaggiano paralleli, non si capisce che direzione prenda la trama e cosa voglia dire. Lo sguardo cinico e distaccato del regista evita cadute nel patetico, ma impedisce di scavare a fondo nei personaggi. Riuscito a metà. Sorprendenti gli sprazzi di sesso e splatter, impensabili per un film occidentale di genere analogo.
MEMORABILE: La morte del padre; L'uccisione del bambino; L'uso dei colori.

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