Che delusione...
Film da sentire, non da vedere.
Tutto in digitale, girato con location fatte di legno e, per ciò celare, al limite del visibile grazie ad un uso (in)sapiente della fotografia.
Per vedere
Haze ci vuole la vista di un gatto: che permette di scrutare nel buio; io, pur avendo fatto due pupille grandi quanto l'intero bulbo oculare, ho stentato a intuire quel che succede.
Non ci si capisce 'na mazza per tutta la durata (49 minuti della versione estesa) ed il finale va di male in peggio: con pesci in faccia allo spettatore, che farà infiniti viaggi pindarici per trovare una giustificazione alla delirante storia, plagiata, senza troppe scuse, da
Cube.
Perché tanta stima per questo tipo di prodotto?
Lo ha firmato un maestro, va bene: ma resta un pessimo esempio di cinema realizzato direttamente in digitale.
Non tutte le ciambelle vengono col buco, si suol dire: anche se Tsukamoto qui il buco lo fa in pieno; nell'acqua, ma sempre buco rimane...
Pernacchie a tutto spiano, almeno da parte mia.
(imho)
P.s.:
uno si attrezza per l'alta definizione, con monitor ultratecnologici e appena infilato il disco nel lettore sospetta di avere beccato una copia "fallata", difettosa perché la qualità video è, a dire poco, indecente.
Poi scopre che no, è così che l'ha studiato il regista (pure interprete principale, della serie faccio tutto io!), per gustarselo su un vecchio televisore in BN, di quelli a valvole...
Ultima modifica: 4/10/09 06:04 da
Undying