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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

“Gli stivali dei soldati!”, “Il montaggio analogico!”, “L'occhio della madre”. Per la gran parte degli italiani LA CORAZZATA POTEMKIN resta quella “cagata pazzesca” che Fantozzi rese universalmente celebre nell'episodio in assoluto più citato della lunga serie dedicata al ragionier Ugo. Sfatiamo invece subito un mito: il film di Eisenstein dura poco più di un'ora e non può essere quindi preso come esempio di polpettone interminabile. E poi la forza innegabile di alcune scene (tra le quali proprio quelle “ricreate” da Fantozzi e Filini sulla...Leggi tutto famosa scalinata) dà ancora oggi al film l'occasione di oltrepassare le barriere temporali che a prima vista parrebbero inchiodarlo spietatamente al lontano 1926. Muto, commentato dalla voce (in Italia) di Arnoldo Foà che meglio delle solite didascalie ci fa apprezzare l'azione, LA CORAZZATA POTEMKIN si divide in due parti: la prima, tutta girata sulla nave, racconta l'ammutinamento dell'equipaggio seguito al rifiuto di mangiare carne marcia, la seconda invece esporta la rivoluzione (per la libertà dal giogo zarista) sul porto di Odessa, dove la popolazione venuta a sapere dell’ammutinamento segue l'esempio concentrandosi tra le strade e inneggiando alla rivoluzione. L’arrivo dei soldati sulla famigerata scalinata darà il via al massacro con tanto di culle, madri e cadaveri in una scena storica. Se si riesce a soprassedere sui limiti imposti dal tempo, il film può essere ancor oggi apprezzato per l'importanza del messaggio e l'arte visiva di Eisenstein, capace di alcune sequenze straordinarie e di gestire con mirabile potenza le scene di massa. Politicamente fondamentale.

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Il Gobbo 29/05/07 09:55 - 3015 commenti

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Firenze, cinema Spaziouno. Proiezione de "La corazzata Potemkin" per un compunto pubblico di studenti, poseurs intellettuali, un vago snobismo aleggiante. Ottima copia, grazie alla cineteca di Bologna, silenzio e concentrazione. Parte la scena della scalinata di Odessa e un vago risolino inizia a serpeggiare per l'austera saletta; al primo piano dell'occhio della madre scoppia la risatona, che affonda la corazzata. Salce e Villaggio sono due delinquenti. Il film è bello (e non dura tanto), ma di fatto non si può più guardare...

Caesars 31/05/07 09:08 - 3779 commenti

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Siamo di fronte ad un film che ha fatto la storia del cinema e questo è un fatto. Difficile però esprimere un giudizio sereno sul valore dell'opera, che sicuramente a suo tempo fu grande, per svariati motivi; primo: il lasso di tempo che ci separa da esso (sono oramai passati più di 80 anni), secondo e forse più pesante: oramai, almeno per noi italiani, è impossibile scinderlo dalla "visione" che ne diede negli anni '70 Paolo Villaggio. Sicuramente comunque un film da conoscere e che risulterà sicuramente interessante.

Ford 15/07/08 20:42 - 582 commenti

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Film d'impatto incalcolabile. Grande successo già all'epoca e se ne capisce il perché; un film d'azione ben congegnato, straordinariamente girato e montato, con delle scene di massa che non potevano (possono) lasciare indifferente lo spettatore, il tutto ovviamente condito di propaganda politica. Ejzenstejn rivoluziona il linguaggio cinematografico accontentando pure chi cercava semplicemente un'oretta di spettacolo.
MEMORABILE: La scalinata di Odessa (scena improvvisata, oltretutto).

Maineng 17/07/08 15:04 - 100 commenti

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Un film che a suo tempo è stato concepito come opera di propaganda ma con contenuti realistici e forti. L'ho visto la prima volta a 13 anni e subito mi è piaciuto. Anche se spesso la scena della scalinata viene messa in relazione col Fantozzi di Villaggio questo succede perché la pellicola è considerata datata e di contenuti ormai "scaduti", ma io non credo sia così. Oltre che grande documento storico, è il ritratto di una società afflitta dal potere, che deve soccombere senza la forza della ribellione. Forse oggi non ci sono società simili al mondo?

Ciavazzaro 19/07/08 12:41 - 4768 commenti

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Nonostante sia entrata nell'immaginario collettivo per essere stata parodiata ne Il secondo tragico Fantozzi, la pellicola è comunque un tassello fondamentale per la storia del cinema. La scena del massacro è di forte impatto e l'ottimo bianco e nero rende il tutto indimenticabile.

Deepred89 18/10/08 20:27 - 3704 commenti

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Difficile giudicare una pellicola del genere. Un film d'altri tempi, con pochissimi movimenti di macchina, musiche assolutamente teatrali e alcuni volti quasi ridicoli (il prete ha una pettinatura degna del Dae-su di Old Boy). Il montaggio è ancora oggi competitivo e la storia, se vista dalla giusta prospettiva, non è nemmeno troppo noiosa. Per quell'epoca era completamente rivoluzionario, oggi una pellicola per i pochi che vogliono cimentarsi. Non una "cagata pazzesca" anche se non tutti potrebbero apprezzare.

Belfagor 5/02/09 17:01 - 2689 commenti

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Un film che segnò un'epoca, una punta di diamante del cinema muto. Ejzenstejn trasporta su pellicola gli ideali di una rivoluzione con effetti altissimi, utilizzando un linguaggio ricco di significati profondi. La potenza dell'azione viene riassunta in poco più di un'ora, senza perdite di tempo. Purtroppo oggi spopolano quegli snob che Salce e Villaggio volevano prendere di mira e il significato del grido di rivolta fantozziano è stato travisato. Da vedere almeno una volta. Indimenticabile.
MEMORABILE: La scalinata di Odessa e la bandiera rossa (colorata a mano dallo stesso regista), che ispirò anche Schindler's List.

Tarabas 27/03/09 09:35 - 1878 commenti

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Rivisto a distanza di anni nella versione restaurata e filologicamente corretta, il leggendario film di Eisenstein riacquista molto del suo splendore, rispetto alla copia distribuita in Italia, alterata in più parti. Certo, rimane per molti versi datato e, come per la Riefenstahl, la sua efficacia ideologica ha un fascino sinistro. Ma quasi tutto il cinema successivo ha copiato quella composizione impeccabile dei fotogrammi, quei tagli, quegli stacchi di montaggio su pugni chiusi, volti scolpiti e (sì) occhi delle madri e stivali dei soldati.

Renato 28/03/09 17:15 - 1648 commenti

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OK, cercando di lasciare i pregiudizi nel cassetto: ricordo di averlo visto in vhs tempo fa e che mi era decisamente piaciuto. Anche tralasciando le scene per cui il film è famoso (direi più "famigerato", almeno nel nostro paese), tutta la parte dei marinai che muoiono di fame sulla nave è notevolissima, ed il film non annoia per niente. Per inciso, credo che sia un'opera godibile anche senza sapere nulla del momento storico di cui parla, visto che io stesso mi cullo in una beata ignoranza al riguardo.

B. Legnani 1/05/09 01:14 - 5523 commenti

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La Potemkin, vent’anni dopo i francesi. Difficile parlarne per tutti, figurarsi per il semplice cinefilo. Molto meno pesante del temuto, comunque, con la lunga parte della scalinata francamente straordinaria. Di forte impatto anche le prime due parti (“Uomini e vermi” e “Dramma sul ponte”), mentre un po’ meno efficaci mi sono parse la terza (“Il sangue grida vendetta”) e la quinta (“Il passaggio attraverso la squadra”, comunque indimenticabile nelle inquadrature sui cannoni), di retorica fattasi pesante. Al di là di tutte le condivisibili ironie fantozziane, anche un profano viene colpito dal serrato montaggio.
MEMORABILE: Sarò banale, ma quella culla che rotola...

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Disorder 4/09/09 10:48 - 1416 commenti

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Una sorpresa. Mi aspettavo il film interminabile e noioso di cui parlava Villaggio, invece ecco un'opera alquanto breve, ricca di azione e dramma. È un film di propaganda, certo, ma l'ottima cura per le inquadrature e per la storia (non so se sia vera al 100%, però è ottima) ne fanno un grande prodotto. Certo, chi è cresciuto a pane e Fantozzi avra qualche difficoltà a trattenere le risate nella scena della scalinata, ma è un film da vedere.
MEMORABILE: La fine del povero Vakulincuk; il medico gettato fuori bordo; la scalinata di Odessa.

Matalo! 14/04/10 12:22 - 1378 commenti

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Facciamo che Villaggio è spesso una cagata pazzesca? Facciamo che qui siamo di fronte ad una delle opere capitali del cinema universale? Facciamo che ogni tanto, nella vita, per affrontare un classico si richieda un po' di pazienza e un minimo di preparazione? In fondo Eizenstejin è uno di quei geni che ha inventato l'arte che a noi piace tanto... Comunque: il montaggio delle attrazioni trova uno sviluppo più plastico che in Ottobre (scalinata di Odessa in primis) risolvendo nodi narrativi e messinscena dei concetti. Capolavoro!
MEMORABILE: Ovviamente, la scena della scalinata.

Saintgifts 25/02/10 00:47 - 4098 commenti

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Molti hanno imparato tanto da questo film. Nato come propaganda per commemorare i vent'anni dalla rivoluzione del 1905, è stato girato e montato in tempi brevi e con uno stile tra il documentaristico e il reportage di alto livello. Riprese veloci e mai definite nelle scene d'azione, per creare emozioni e partecipazione nello spettatore. Il tutto naturalmente deve essere mediato con il periodo in cui è stato girato, se ancora oggi suscita ammirazione per le inquadrature originali, figuriamoci 85 anni fa. il regista era ventisettenne, un genio.
MEMORABILE: È già stato detto milioni di volte, ma le riprese sulla scalinata di Odessa, oggi scalinata Potemkin, sono un capolavoro mai più ripetuto.

Pigro 18/02/10 07:32 - 9636 commenti

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Altro che capolavoro... (ri)visto oggi vien voglia di abbassare i punti di tutti gli altri film! Non c'è un'inquadratura che sia meno che perfetta, non una sequenza meno che perfetta: regia, sceneggiatura e montaggio mozzafiato per un'opera avvincente e emozionante. Non solo la giustamente celebre scalinata di Odessa, ma ogni momento di questo film risponde a un doppio criterio di efficacia narrativa e di raffinatezza estetica che raramente nella storia del cinema si combineranno ancora a livelli così alti. Imprescindibile.

Rebis 20/10/10 16:12 - 2332 commenti

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Coerente al suo fine propagandistico Ejzenstejn polverizza l'idea stessa di protagonista e lascia che siano il popolo e l'equipaggio della corazzata a tracciare l'intera parabola d'azione: la morte eroica del singolo sprigiona invece quell'ideologia che legittima la rivolta di massa. La composizione delle inquadrature è improntata al più rigoroso formalismo, mentre la struttura narrativa in cinque capitoli è sintetica ed espositiva. La precisione e la modernità del montaggio lasciano sbigottiti. Niente affatto tedioso e sostanzialmente irriducibile nonostante le citazioni e i benvenuti oltraggi.

Pinhead80 14/12/10 12:23 - 4720 commenti

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Film politicamente (e anche esteticamente) imprenscindibile del grande regista russo Sergei M. Eisenstein. Racconta avvenimenti storici con sguardo attento e sempre alla ricerca di emozioni. Ogni inquadratura racconta qualcosa di dolorosamente profondo. La breve durata (meno di un'ora) lo rende facilmente fruibile anche ad un pubblico poco inclide a questo genere di film. La prima parte sulla nave e quella sulla scalinata di Odessa sono a tutti gli effetti scene che entrano di diritto nella storia del cinema mondiale.

Von Leppe 19/03/11 13:17 - 1259 commenti

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Pellicola che nasce nel periodo sovietico e tratta di tematiche politiche; spesso queste tematiche, per quello che mi riguarda, sono fuorvianti sulla vera condizione umana. Il film parla di libertà, di rivolta degli oppressi ed è quindi condivisibile negli intenti. Girato in uno stile originale, con una fotografia che esalta la massa dei corpi e dei volti, dove il vero protagonista sono il popolo, la folla. Stupenda la scena della scalinata, ancora oggi cruenta, piena di splendidi primi piani come quello sconvolto che annuncia improvviso il massacro.
MEMORABILE: La croce infilzata sul terreno come un coltello.

Mdmaster 9/08/11 17:24 - 802 commenti

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E finalmente toccò anche a me la visione del mito. Come film di propaganda è inevitabile il suo essere piuttosto datato, ormai ci entra da un orecchio ed esce dall'altro. Tecnicamente, però, rimane superbo, pur nella fretta con cui è stato girato e montato; l'ipercitato massacro sulla scalinata rimane un momento spettacolare e immortale di cinema. Eisenstein ha firmato un lavoro importantissimo e tutto sommato, bisogna dir grazie a Villaggio per averlo propagandato alle masse, anche se negativamente. Essenziale per ogni appassionato.
MEMORABILE: L'analisi della carne con gli occhiali del medico; il tributo al cadavere del povero Vakulincuk.

Luchi78 9/08/11 10:48 - 1521 commenti

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Sfatato il mito delle 18 bobine, rimango piacevolmente colpito dal capolavoro di Eisenstein, nonostante il film muto appartenga ad un'altra era cinematografica. Credo che oggi si possa supporre una platea "allargata", non più solo d'elite, per quest'opera ricca di colpi di scena ed immagini forti (il cosidetto "cine-pugno" che oggi va tanto di moda). Da non precludere neanche una seconda serata in tv per la buona conoscenza di tutti.

Puppigallo 11/08/11 11:41 - 5259 commenti

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La rivoluzione, che nasce come tenue fiammella, ma ben presto si propaga come un incendio difficile da contenere. Ci troviamo al cospetto di un grande esempio di cinema che fu. Ora potrà sembrare un po' retorico, ma se lo si osserva con attenzione, si noteranno molti particolari davvero interessanti, che danno un peso specifico maggiore alla pellicola. A partire dal comizio del compagno che tenta di svegliare i dormienti (dormienti proprio nelle amache!), al prete luciferino, fino alle vittime-carnefici e rivittime. Eppure, c'è sempre una speranza, nonostante l'inquietante bocca del cannone.
MEMORABILE: La carne palesemente marcia con vermi vivi, che viene considerata mangiabile; La scritta beffa sui piatti "Dacci oggi il nostro pane quotidiano".

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Enzus79 14/08/11 16:00 - 2874 commenti

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Alla fine la "cagata pazzesca" si è rivelata un capolavoro non solo del cinema sovietico, ma di quello mondiale! Ejzenstein è stato un regista di gran valore, che ci ha lasciato questa eccellente eredità. Oltre alla scena della culla, c'è anche quella dei marinai che si ribellano a potersi definire eccezionale.

.luke. 11/04/12 16:31 - 89 commenti

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Ottimo film di Eisenstein, una delle più famose vette del cinema muto, un film di propaganda uscito vent'anni dopo la Rivoluzione russa del 1905. Nonostante oggi possa risultare datato, possiede indubbiamente una notevole carica espressiva, soprattutto nella celebre (e più volte omaggiata) scena della scalinata di Odessa, ma non solo. Reso famoso dal ragionier Fantozzi, non risulta minimamente prolisso o noioso, che nell'immaginario collettivo sono le sue caratteristiche principali.

Gaussiana 5/05/12 19:24 - 121 commenti

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Monumentale film di propaganda ma al contempo di avanguardia. Ejsenstejn gira un film in cui la tensione narrativa non viene mai meno, dove i tempi sono dilatati per poter cogliere tutta la tragedia delle scene, dove la famosa scalinata viene salita e discesa in una serie sublime di contrasti, per non parlare della scena iniziale dei vermi e la rivolta popolare. Su un cannone o sulle sartie della nave la telecamera mai stanca e mai doma rappresenta in maniera inarrivabile non solo la rivoluzione russa ma tutte le rivoluzioni; storico e possente.

Paulaster 16/10/13 10:23 - 4391 commenti

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Trattandosi di un film di quasi di un secolo fa si apprezza la componente d’avanguardia e non solo rappresentativa: recitato con veemenza ma senza teatralità gratuite. Riprese con inquadrature fisse perlopiù, tutto gioca sul famigerato montaggio analogico e l’uso sapiente dei primi piani. Momenti altissimi nelle scene concitate sulla corazzata e sulla scalinata di Odessa. Il limite è che essendo un film di regime svolga un compito ruffiano che toglie pathos alla vicenda. Bianco/nero di stile fotografico.

Xela 21/03/14 01:48 - 5 commenti

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Un capolavoro del cinema per il connubio, raro, tra medium e messaggio. Curioso pensare che la sequenza della scalinata sia balenata nella mente del regista dal fortuito moto di un nocciolo di ciliegia. Ma il film non è solo Odessa ed è bene ricordarlo, tenuto conto che la riduzione di un'opera a singoli momenti favorisce gli stereotipi critici anziché combatterli. Se un film deve avere anche il pregio di indurre alla riflessione, questo vi riesce pienamente.
MEMORABILE: La scena delle barche ferme nel porto in una mattina nebbiosa: splendida fotografia ottenuta - ma si saprà dopo - del tutto inaspettatamente.

Mickes2 30/09/14 10:59 - 1670 commenti

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Un fondamento del cinema, stra-citato, studiato, osannato e finanche calpestato; un inno corale di innata forza rivoluzionaria che prende la voce del popolo per farne linguaggio universale in quella che principalmente è un’opera contro ogni tipo di dittatura e tirannia. Ancora oggi, incredibilmente, forte del suo stile epidermico e materico rimangono dei fortissimi pugni nello stomaco la diatriba sulla carne divorata dai vermi che porta all’insubordinazione e l’assalto dei cosacchi sulla scalinata di Odessa. Immortale.

Panza 31/12/14 14:26 - 1834 commenti

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Notevole, davvero notevole questo film del grande Eisenstein, che riesce a creare immagini di rara forza, che entrano nel cuore. E non lo fa con grandi dialoghi o interpretazioni, gli basta incredibilmente un'idea, un'immagine che diventa immediatamente storia. Come non dimenticare il lungo corteo che rende omaggio alla salma del marinaio ucciso con al collo il cartello "Per un piatto di zuppa" o i ribelli coperti con il telone? Purtroppo a volte si sfocia nella retorica (il finale), ma siamo davanti a un'opera imprescindibile.

Victorvega 11/09/15 22:59 - 501 commenti

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Da prendere con il giusto approccio. Occorre affrontarlo sapendo di guardare un film del 1925, muto e con scritte in inglese/ucraino (non ho visto la versione con la voce narrante di Foà) e non un kolossal hollywoodiano da cassetta. Ma al contempo è una testimonianza viva di storia e uno dei caposaldi della cinematografia. Una volta scoperto che dura meno delle 18 bobine fantozziane, è facile affrontarlo e scoprire uno stupendo affresco storico. Fantastiche scene corali. Non noioso come temuto.
MEMORABILE: La scena corale della popolazione che porta l'estremo saluto al leader dei rivoltosi; Ovviamente la scena della scalinata di Odessa, con madre e culla.

Giùan 12/12/15 10:30 - 4540 commenti

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Come la nascita dei popoli e delle nazioni, la genesi della storia del cinema ha la necessità dei suoi miti, delle sue leggende. Il capolavoro di Eisenstein ne è testimonianza assoluta, tanto da essersi maestosamente prestata a iperboliche esegesi come a icastiche (de)mistificazioni. Dirne qualcosa di sensato resta perciò impresa picaresca, certo è che se alcuni segmenti (quello finale soprattutto) risultano svuotati dalla propaganda, altri (Uomini e vermi, Il morto grida vendetta) son superlativi, mentre La scalinata di Odessa è di ineguagliata frenesia.

Sircharles 28/10/17 13:54 - 104 commenti

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Una mattonata? Tutt'altro. La pellicola mostra una buona dose di azione, momenti di ritmo serrato e alta drammaticità. E' un film corale, in cui le moltitudini (la folla ribelle, l'equipaggio della nave) sono protagoniste, senza che i singoli prevalgano sulla massa; è un film nitidamente politico, nella ribellione dei poveri contro i soprusi delle classi dirigenti. Non mancano tratti di modernità nella regia e nel montaggio. Con gli occhi di oggi, è appesantito solo dal muto: i dialoghi avrebbero reso meglio una vicenda così tesa e movimentata.

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Xabaras 16/12/17 06:16 - 210 commenti

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Godard narra nel suo Vento dell'Est che Ejsenstejn concepì il film dopo essersi commosso alla visione di Intolerance dell'imperialista Griffith. Disfatta del cinema rivoluzionario non in grado di stare al passo con le esigenze dello stesso secondo lui. Cosa avrebbe dovuto dire vedendo la scena della carrozzina citata negli Intoccabili (film tutto abiti Armani secondo alcuni) dell'autore di due delle pellicole forse più nocive (anche se spettacolarmente inattaccabili) del cinema neocapitalista all'arrembaggio (mi riferisco a Scarface e Carlito's way)?

Magi94 19/12/17 22:53 - 944 commenti

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Ha più di novant'anni ma li sente molto meno di tanti suoi colleghi del tempo. Merito del famoso montaggio di Eisenstein che ci coinvolge nel vortice delle scene, che se in parte risentono della polvere del tempo e risultano un po' allungate, dall'altra testimoniano una potenza cinematografica mai vista prima. La famosa scena della scalinata colpisce per davvero, in particolare la madre col bambino e la carrozzina che corre lungo i gradini. Storico e fondamentale.

Bubobubo 25/03/20 22:32 - 1847 commenti

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Prologo: il punto di rottura che causa la rivolta contro il regime costituito, in disfacimento come la carne offerta ai marinai della Potemkin. Scioglimento: il sangue della repressione. Epilogo: la nascita di un nuovo germoglio politico che da lì a breve sboccerà nell'Ottobre socialista. Non è "il" capolavoro, ma "uno" dei capolavori di Ejzenstejn, autore in cui la spinta ideologica mai subordina e tacita la purezza dell'afflato creativo, qui particolarmente nitida nella costruzione della tensione che sfocia nella rivolta. Potentissimo.
MEMORABILE: I vermi che si agitano nella carne destinata ai marinai; Insubordinazione sulla Potemkin; Madre e bambino crivellati di colpi sulla scalinata.

Thedude94 15/04/20 19:15 - 1089 commenti

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Il più grande regista dell'epoca in Russia mette in scena un'opera memorabile, che tratta temi politici fondamentali per la nazione. Oltre all'importanza sociale, questo film grazie alla sua trama e, soprattutto, alle splendide scene nella città di Odessa è iniziato a diventare uno dei più influenti per la storia cinematografica mondiale. Storico anche per la sua tecnica di montaggio e per la fotografia. Insomma imprescindibile, per chi ama quest'arte.

Aco 20/02/22 10:10 - 213 commenti

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Il filmato doveva fare parte di un progetto più ampio di celebrazione della rivolta armata del 1905. A livello di ripresa il lavoro è concentrato sulla composizione dell’inquadratura, con una particolare attenzione ai dettagli. Utilizzo di controluce, ombre, effetti del tramonto e angolazioni dall’alto, dal basso. Il montaggio è costruito sul principio del conflitto dinamico fra inquadrature, utilizzo dell’overlapping editing, montaggio ellittico, discontinuo, contrasto grafico, contrasto cromatico/volumetrico. Forse l’unico film di propaganda che merita di essere visto.

Sonoalcine 26/10/23 17:40 - 184 commenti

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Il montaggio analogico si rivela in questo caso attrazione emotiva e di coercizione e il cosiddetto cinepugno si evolve in un racconto melodrammatico in cui le immagini e il loro continuo alternarsi divengono il veicolo combinatorio di un coinvolgimento struggente. Un forza immensa della messa in scena grazie alla plasticità visiva, in cui i punti di vista si estendono fino a creare un coro di voci unite in un crescendo di pathos e drammaticità. Capolavoro immortale, ingiustamente bandito e bollato come "propaganda bolscevica", rimane imprescindibile per chiunque ami il cinema.
MEMORABILE: La strage sulla scalinata; L'occhio della madre, la carrozzella col bambino; La donna con gli occhiali sfigurata a colpi di sciabola dal soldato.
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  • Discussione Vito • 2/10/15 13:25
    Fotocopista - 92 interventi
    Dubbio eterno.Per voi La corazzata Potëmkin:

    Capolavoro o Cagata pazzesca??
  • Discussione Tarabas • 4/10/15 11:49
    Segretario - 2069 interventi
    A mio parere, la domanda è mal posta.
    Film come questo hanno un'importanza storica che non può essere giudicata col metro "mi piacenon mi piace".
    Visto oggi, è difficile giudicarlo come film in sè. Inevitabilmente, il gusto anche solo figurativo è drasticamente cambiato.
    Ma sarebbe come giudicare Giotto senza sapere cosa c'era prima e cosa ha comportato per la storia dell'arte (e dell'umanità in genere) l'aver dotato i volti dei santi di espressioni umane.
    Se uno si mettesse a dipingere come Giotto, passerebbe per matto o per plagiario.
    Idem per Eisenstein, ciò non ne diminuisce in nulla il valore.
    A me, per esempio, il suo montaggio analogico sconvolge completamente.
    Ultima modifica: 4/10/15 11:49 da Tarabas
  • Discussione B. Legnani • 4/10/15 12:12
    Pianificazione e progetti - 14946 interventi
    Vito ebbe a dire:
    Dubbio eterno.Per voi La corazzata Potëmkin:

    Capolavoro o Cagata pazzesca??


    La domanda, che immagino scherzosa, parte comunque da un presupposto errato, perché la parte ultrapredominante dei film non sono né capolavori (*****), né cagpazz (*). Questo è un bellissimo film, con parti ecccellenti ed altre meno brillanti.
  • Discussione Von Leppe • 4/10/15 12:17
    Call center Davinotti - 1104 interventi
    I commenti dei davinottiani sono esemplari, vanno dai i tre pallini in su, fino al massimo dei voti (per ora).
  • Homevideo Xabaras • 4/11/17 16:59
    Galoppino - 63 interventi
    Edizione speciale della Cineteca di Bologna (2dvd più libro) disponibile dal 9 novembre 2017.
    Ultima modifica: 4/11/17 17:00 da Xabaras
  • Discussione Tarabas • 19/11/17 14:39
    Segretario - 2069 interventi
    Lunedì sera vado a rivederlo al Mexico a Milano, a venteffischia anni di distanza dalla prima volta. Spero di averne guadagnato almeno in maturità e di riuscire ad esimermi da commenti a voce alta in stile calboniano.
  • Discussione Tarabas • 22/11/17 12:35
    Segretario - 2069 interventi
    Qui trovate informazioni sul restauro operato da L'immagine ritrovata e notizie varie sul film.

    http://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/la-corazzata-potemkin
  • Homevideo Xtron • 17/12/17 21:44
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Ecco il doppio dvd della CINETECA DI BOLOGNA

    Musiche di Edmund Meisel, colonna sonora di Edison Studio.
    Cartelli in cirillico con sottotitoli in italiano.
    Durata 1h09m15s
    Extra: "Sulle tracce della corazzata Potemkin", "Il cinema secondo Eisenstein", "La corazzata Potemkin in Italia", cortometraggio Les troubles de Saint Petersburg e La revolution en Russie.
    Note: Libro in allegato di 74 pagine

    immagine a 39:28

    Ultima modifica: 18/12/17 07:37 da Zender
  • Discussione Caesars • 2/09/19 13:51
    Scrivano - 16800 interventi
    La tomba del regista si trova nel cimitero di Novodevicij a Mosca.

    Ultima modifica: 2/09/19 14:44 da Zender
  • Discussione Caesars • 20/09/23 21:26
    Scrivano - 16800 interventi
    Nel "Dizionario dei film", edito da Rusconi ad inizio anni '80, viene citato col titolo "L'incrociatore Potjomkin":

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images66/incro.jpg[/img]
    Ultima modifica: 21/09/23 07:37 da Zender