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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Appena uscito il CLEOPATRA di Mankiewicz con Richard Burton e Liz Taylor, il cinema comico nostrano ne sfrutta il successo per imbastire la consueta instant-parodia senza pretese affidata a Fernando Cerchio (regista) e alla coppia Corbucci/Grimaldi (sceneggiatori). Fortuna loro che a vivacizzare un copione spento incentrato sul solito gioco dei sosia (Totò è insieme il triumviro Marco Antonio e un a lui somigliantissimo popolano) vi sia quell’autentico mattatore che fu Totò. Basti pensare che appena questi esce di scena il film crolla lasciando lo spettatore a osservare attonito lo squallore delle scenografie facendogli...Leggi tutto intuire la povertà estrema dei mezzi impiegati. Totò nei panni di Marco Antonio è inizialmente un po' troppo teatrale e infatti il film fatica a ingranare. Per ridere bisogna aspettare l'ingresso del suo sosia popolano, destinato a sostituire il triumviro per impedirgli di cadere tra le braccia della nemica Cleopatra (la francese Magali Noël, tre anni prima lanciata da Fellini ne LA DOLCE VITA). A Totò viene lasciato campo libero: le improvvisazioni infatti non si contano e in alcuni casi montano fino a diventare irresistibili. Memorabili un paio di duetti con Gianni Agus/Ottaviano e Franco Sportelli/Enobarbo, mentre infastidiscono le civetterie effeminate di Totò/Marco Antonio. Abbandonato troppo all’improvvisazione l'immancabile testa a testa con la spalla per eccellenza Mario Castellani (è lo psicologo di corte in Egitto), che sembrava promettere faville. Nel complesso comunque la regia "assente" di Cerchio permette al comico napoletano di prendere in mano la situazione in più occasioni, utilizzando ogni appiglio verbale per inventare veloci giochi di parole spesso riuscitissimi. Peccato per la sciatteria della confezione, evidentissima nelle scene di raccordo.

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Galbo 5/01/08 05:43 - 12380 commenti

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Versione in chiave ovviamente parodistica dei peplum ambientati nell'antico egitto, Totò e Cleopatra è una commedia degli equivoci piuttosto classica basata sullo scambio di persona. La presenza del grande attore napoletano strappa qualche risata, ma occorre ammettere che il film è veramente scadente con una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti e dialoghi che in nome della sudetta risata troppo spesso ricorrono a momenti triviali di bassissima lega.

Rambo90 25/02/10 16:20 - 7675 commenti

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Non uno dei film di Totò più memorabili, ma sicuramente uno dei più divertenti dell'ultimo periodo e anche uno degli ultimi incassi da record. Nel doppio ruolo il protagonista può scatenarsi in irresistibili giochi verbali e in due o tre scene da antologia (quella dello specchio su tutte). Certo la trama a un certo punto comincia a mostrare tutta la sua pochezza, ma il divertimento c'è ed è di buon livello.

Pigro 4/03/11 09:48 - 9635 commenti

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Come sarebbe andata tra Antonio e Cleopatra se di mezzo ci si fosse infilato l'infingardo gemello di lui? La parodia del kolossal Cleopatra prende la piega della commedia degli equivoci, con Totò uno e bino, ma l'equivoco vero sta nell'impianto generale: un film che non fa ridere, e che tutt'al più diverte un po' con maschera, gesti e sproloqui di un Totò che dove lo metti è una garanzia. La macchinosità della trama e della realizzazione, che ingabbia il protagonista pur quasi sempre presente, è un macigno che non porta a niente. Trascurabile.

B. Legnani 8/08/11 01:32 - 5523 commenti

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In linea con molti film di Totò c'è il fatto che il primo tempo e ben superiore al secondo, ma qui la cosa è veramente sbilanciatissima, con un nomento (il duetto con Castellani) di un livello che era difficile pensare così basso (era meglio accorciare il film!). Sceneggiatura così così: il film regge quando o ci sono duetti serrati (quelli con Gianni Agus, bravissimo, hanno un ritmo - anche senza Totò - che spesso il film smarrisce) o bravi attori come la Zoppelli. Era lecito attendersi di più. Voce narrante iniziale di Nando Gazzolo.

Piero68 1/09/11 17:25 - 2955 commenti

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Parodia di mercato fatta sull'onda del film con la Taylor e soprattutto sull'onda del successo di Totò. Dozzinale e senza particolari battute passate alla storia, lascia molto spazio all'improvvisazione. Si ridacchia pure con qualche gag tra Totò e Agus, ma siamo lontani anni luce dalle faville di film come Miseria e nobiltà o Totò Peppino e la malafemmina.

Graf 13/04/12 01:43 - 708 commenti

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Totò in un film dall'aura mediocrità che tende, però, verso il basso. Instant movie sul solco del kolossal Cleopatra, il film di Cerchio é privo di una regia di polso e di una sceneggiatura degna di questo nome. Rimane solo un Totò marionettistico prima maniera, ormai invecchiato e imbolsito, alle prese con una vera “miniera” di barzellette da caserma, giochi verbali piuttosto volgari e tanti doppi sensi allusivi alla cronaca politica dell’epoca. Però il magistero artistico di Totò, ben coadiuvato da Nino Taranto, brucia ancora qualche lingua di fuoco.
MEMORABILE: La gag puramente visiva, da cinema muto, dei due sosia che credono di trovarsi davanti ad un inesistente spcchio.

Minitina80 12/04/15 08:56 - 2980 commenti

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Piacevole storia ambientata nell’antico Egitto della regina Cleopatra, la cui sistematica infedeltà e bramosia di potere sono la scusa per dare vita a numerosi spunti di comicità. Totò, che qui interpreta ben due personaggi, è in grande forma e sforna battute a ripetizione che garantiscono la risata. Tutto il resto è contorno e, come è accaduto quasi sempre nella carriera dell'attore, il regista si limita a posizionare la macchina da presa.

Rufus68 6/11/16 14:18 - 3825 commenti

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Ineguale farsa che riposa esclusivamente sulle possenti spalle di Totò. Il Principe (che cita Petrolini e i Fratelli Marx nella scena dello specchio) si aggrappa a ogni più minuta o triviale imbeccata della sceneggiatura per accendere continui tric trac verbali alternandoli, al solito, con gustosi sadismi (ai danni di Sportelli e Delle Piane). Esilarante il contrasto fra il molle Toni egizio, pazzo per la sua Cleo e il ruvido gemello che non vuol regalare province alla "nasona". Battuta clou: "Viva la biga!".

Pessoa 15/08/17 23:28 - 2476 commenti

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Uno dei maggiori successi di pubblico nella carriera di Totò, che salva letteralmente il film con le sue doti di improvvisatore e con vecchi standard dell'avanspettacolo che riesce a rinnovare ogni volta (la parodia di Mussolini, la gag dello specchio, quella degli sgabelli). Idea interessante in parte rovinata da una storia piuttosto noiosa e una sceneggiatura poco incisiva, che le molte spalle di lusso (Agus, Ucci, Delle Piane, Castellani) fanno brillare di luce riflessa. Le molte scenette davvero irresistibili valgono comunque la visione.
MEMORABILE: "Bene! Abbiamo la biga. Allora, viva la biga!" (Totò); I riferimenti alle vicende dell'epoca (Longo, le toghe rosse), oggi difficili da cogliere.

Daniela 16/08/17 00:01 - 12622 commenti

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La storia dell'amore fra Antonio e Cleopatra è complicata dalle apparizioni improvvide di Totonno, gemello del primo al quale ogni tanto si sostituisce con esiti scombinatori... Fra le parodie a carattere storico interpretate da Totò, una delle meno riuscite a causa di una sceneggiatura fiacca e sgangherata oltre l'abituale. Qualche occasione per sorridere comunque c'è: a parte la solita straordinaria maschera del comico, qui doppia, il tapino Delle Piane nel ruolo di Cesarione ne busca tante, mentre il fido Castellani questa volta è un "chirurgo cranico reale" e Agus un impettito Ottavio.

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Alex75 8/11/18 17:42 - 878 commenti

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Pronta parodia di un peplum di successo, diretta da uno specialista nostrano del genere, con qualche riferimento alla realtà italiana dell’epoca. Totò, con la sua mimica e i suoi calembour, riscatta diversi momenti poco brillanti, se non addirittura grossolani (l’entrata in scena di Totonno, le mollezze di Antonio), mentre comprimari come Agus, Ucci e la Zoppelli tengono desto l’interesse quando il Principe è assente. La Noël e Delle Piane sono purtroppo penalizzati da un copione imbarazzante.
MEMORABILE: Le pose ducesche di Marco Antonio; "Veterinari di tutte le guerre!"; Cleopatra nella conchiglia; "Viva la biga!"; "Ma che Cleopatra d’Egitto!".

Pinhead80 6/05/19 18:47 - 4719 commenti

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Spassosa pellicola comica che vede il grande Totò nella duplice veste di Marco Antonio e di Totonno. I momenti migliori cominciano proprio quando entra in scena il secondo personaggio interpretato dal Principe, in grado di scompigliare le carte in tavola. Totonno infatti non fa altro che prendere in giro Cleopatra arrivando a dargli (in una delle sue battute migliori) della nasona e della ladra. Fernando Cerchio dal canto suo dirige in maniera ineccepibile un cast di tutto rispetto.
MEMORABILE: Carlo Delle Piane che ogni volta che viene menato si rifugia dalla madre Cleopatra.

Reeves 27/07/23 08:27 - 2172 commenti

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Scatenata parodia del cinema mitologico che si basa soprattutto sugli anacronismi (si parla di nazionalizzazione proprio mentre in Italia infuriava la polemica per quanto riguarda l'energia elettrica) e che ha in Totò il protagonista assoluto, che sa divertire anche in assenza di trovate interessanti. Mario Castellani chirurgo è comunque la solita spalla efficace.

Giùan 4/09/23 11:03 - 4539 commenti

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Il migliore della trilogia (vabbè insomma per capirci) "totoesca" di Cerchio, anche perché, come accadrà con più disinibita esplosività in Che fine ha fatto Totò Baby, il Principe prende la palla della parodia al balzo per far spesso terra bruciata del profilmico e di quanto gli sta attorno. Il ritrito escamotage del doppio, se irrita un po' nella parte di Marco Antonio, regala tuttavia un viscerale Totonno, scatenato nei duetti con una Noel particolarmente "ammagaliante" e in parte. Bravissimi a tener il ritmo del Principe anche Agus e Sportelli, ma spesso fa capolino lo sbadiglio.
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