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PAPIRO DAVINOTTICO INSERITO IL GIORNO 23/11/06
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Galbo 6/10/07 05:51 - 12372 commenti

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Nato il 4 luglio è una spietata e lucida critica all'apparato imperialista della nazione americana, alla retorica militare e al patriottismo drogato delle guerre senza senso. Tutto questo e di più esprime la storia di Kovic, figura eroica e tragica che da militare diventa un fiero oppositore della causa bellica del suo paese. Eccellente l'interpretazione della star Cruise che fa proprio il personaggio. Il film soffre forse di una lunghezza ed enfasi eccessivi ma è comunque un'opera notevole.

Ciavazzaro 18/09/08 15:14 - 4768 commenti

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Tom Cruise per una volta tenta di recitare e questo bisogna ammetterlo; peccato però che proprio non ci riesca. La storia è ben costruita, con scene forti e un discreta dose di schock che fa riflettere sulla guerra. Comunque Stone ha fatto di meglio.

Redeyes 24/01/09 14:43 - 2442 commenti

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Direi che nel filone post-Vietnam questo film è secondo solo a Il cacciatore. È notevole la prova di Cruise che, anche coadiuvato da una serie di ottimi attori di contorno, ci regala una recitazione sublime. L'aurea malsana, di tradimento, di sconfitta, di delusione, bagna malinconicamente tutta la pellicola mettendo a nudo tutta l'assurdità delle guerre. Da vedere e rivedere! 4 pallini!

Pigro 12/02/09 09:48 - 9623 commenti

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Marine gravemente ferito in Vietnam torna paralizzato e diventa pacifista militante. Stone insiste sull'argomento dopo Platoon e stavolta è meglio. Certo, l'antimilitarismo troppo dichiarato rischia di diventare stucchevole, ma la qualità del film, nonostante esso sia lungo e diseguale, è buona, soprattutto nei momenti in cui vengono descritti i dubbi di un eroe invasato che, piegato nel corpo, deve trovare una ragione al dolore e alla guerra ed entra in crisi. L'impegno di Cruise è notevole e, insieme ai comprimari, raggiunge l'obiettivo.

Sibenik 19/04/09 16:28 - 90 commenti

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Il Vietnam, la "guerra sporca" da cui l'imperialismo yankee è uscito ridimensionato, visto in tutti i suoi aspetti: la battaglia difficile contro un nemico indefinito, le famiglie divise e lacerate tra figli uccisi o mutilati e figli che rifiutano le armi, l'illusione di giovani mandati allo sbaraglio dalla propaganda americana e la presa di coscienza di un popolo che - purtroppo - ben poco ha imparato da siffatto periodo storico. Magistrale Stone, che - tramite la figura di Ron Kovic - bacchetta la politica nazionale ed i suoi effetti.
MEMORABILE: Facile da dirsi, ma è il discorso del veterano Ron Kovic!

Sabryna 27/11/10 23:39 - 225 commenti

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Drammatico ed intenso. Un Tom Cruise sopra le righe. Una recitazione letteralmente da oscar. Stone dirige un film dalla mole generosa (ben 2h20') narrando passo passo la storia di Ron Kovic dall'infanzia all'età adulta, attraverso gli orrori della guerra in Vietnam e la difficile vita da reduce invalido. Nato il quattro luglio è un percorso introspettivo nell'animo del protagonista, oltre che un semplice racconto di vita vissuta. Oscar alla regia pienamente meritato. Da vedere e capire.

Piero68 27/01/11 12:01 - 2955 commenti

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Da una storia vera un crudo film sui reduci del Vietnam e sul loro reinserimento nella società. Viaggio nel dramma di uno di essi che oltre ad essere rimasto invalido su una sedia a rotelle deve anche combattere con il rimorso di avere involontariamente ucciso in combattimento un suo commilitone nonchè amico. Cruise supera se stesso non solo grazie alla regia ma grazie anche all'applicazione del "metodo" De Niro. Per svariati mesi frequenta Kovic, il personaggio reale rappresentato e lo fa muovendosi su di una carrozzella. Da non perdere!

Cotola 16/03/11 06:50 - 8998 commenti

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Solido dramma bellico firmato da Stone che torna in Vietnam dopo Platoon e lo fa con buoni risultati anche se leggermente discontinui. Di certo è un film forte, dove la denuncia degli orrori della guerra è potente ed efficace. C’è però un pizzico di retorica di troppo in certi discorsi ed anche qualche lungaggine evitabile (si poteva scorciare la parte ambientata nell’ospedale dei reduci). Sono comunque piccoli ed opinabili difetti che non inficiano la riuscita di un film che merita di essere visto.

Rigoletto 30/07/12 12:56 - 1785 commenti

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Critica feroce a quell'atteggiamento di superiorità morale che gli Stati Uniti, nel bene e nel male, hanno sempre avuto. Lo sfondo è la guerra del Vietnam, dipinta brutalmente e dalla quale, spiace dirlo, esce fuori un'America incapace di imparare dai propri errori e che confonde sempre il patriottismo (cosa nobile) con il militarismo di convenienza. Stone sfonda una porta aperta ma lo fa con la consueta bravura. Spero comunque nel coraggio di altri registi per denunciare 'sporche guerrè e misfatti compiuti anche dall'altra parte. ***1/2

Jurgen77 30/01/13 10:58 - 629 commenti

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un bel film che ben narra la tragedia dei reduci del Vietnam, dimenticati dalla propria parte. Tom Cruise, almeno questa volta, non è nei panni del "fighetto" di turno e ci consegna una prova magistrale sul dramma della guerra e dei suoi reduci. Sicuramente Oliver Stone contribuisce in maniera fondamentale alla riuscita del film.

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Furetto60 9/05/13 10:12 - 1192 commenti

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Quella del Vietnam è una ferita ancora aperta negli Usa, una tragedia già esaminata, dal punto di vista del reduce, in Taxi driver, Forrest Gump e Il cacciatore; qui la trama, tratta da una storia vera, mostra il percorso psicologico di una generazione nutrita e gasata da falsi ideali e poi tradita e maltrattata. Grande interpretazione di Cruise (una delle migliori), ma tutto il film è ben fatto e coinvolgente, nonostante la lunghezza. Dei sistemi di reclutamento nei marines ne aveva parlato anche Moore in Fahrenheit 9/11.
MEMORABILE: Cruise da ragazzino.

Pinhead80 12/09/15 21:00 - 4715 commenti

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Ron è un reduce del Vietnam che ha visto la sua vita cambiare radicalmente dopo essere stato ferito sul campo di battaglia. Il classico film che documenta come gli americani non vedessero di buon occhio i reduci. Nei loro volti la testimonianza di un errore colossale che li ha trasformati da potenziali eroi a colpevoli. Qui ci si aggiunge anche la disabilità, che rende il protagonista doppiamente emarginato. La sua rabbia è quella di una generazione di uomini che non si sono sentiti più veramente tali. Commovente.

Alex75 16/09/15 13:28 - 876 commenti

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Stone prosegue il discorso iniziato con Platoon raccontando la difficile condizione dei reduci del Vietnam, spesso segnati nel fisico e nell’animo, abbandonati dallo Stato che li aveva arruolati e invisi ai pacifisti, pur avendo preso coscienza dell’assurdità della guerra. Malgrado le prolissità tipiche del cinema di Stone, il film convince e coinvolge, anche grazie al rigoroso impegno di Tom Cruise nell’adesione al personaggio del protagonista Ron Kovic.

Vito 4/05/16 14:26 - 695 commenti

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Tratto dal libro di Ron Kovic, reduce del Vietnam tornato a casa traumatizzato e paralizzato. Un vero capolavoro sulla perdita dell'innocenza di un uomo e di un'intera nazione, dove gli ideali di Dio, patria e famiglia vengono cancellati di colpo nel terribile conflitto vietnamita e ancora una volta il sogno americano si trasforma in tenebra. Un film amaro, doloroso e importante. La regia di Stone è straordinaria, la fotografia calda è magnifica e stupenda anche la musica di John Williams. Cruise al suo massimo.
MEMORABILE: La parte in Messico.

Minitina80 20/02/16 18:55 - 2976 commenti

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Stone compie uno splendido lavoro nel trasporre su celluloide le vicissitudini del marine Ron Kovic, il suo lungo e tormentato percorso di vita che lo porterà a compiere importanti cambiamenti interiori. È una denuncia dell’America più bigotta e ipocrita che si nasconde dietro ideali mendaci e un nazionalismo esasperato. Cruise è autore di un’interpretazione memorabile, tra le migliori della sua carriera e in lui rivive il dolore generato dalla follia dell’uomo che ha smarrito la ragione.
MEMORABILE: "Dio non esiste, la patria non esiste"; "Dio è morto come le mie gambe"; "Non c'è nessun Dio e nessun paese, soltanto io e questa fottuta sedia a rotelle!"

Magi94 7/07/17 14:35 - 942 commenti

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Questo Stone non mi ha convinto del tutto. Mi è sembrato eccessivamente dolciastro, con troppi momenti stucchevoli nelle due ore e mezza di film. Interessante l'evoluzione del reduce da convinto interventista a pacifista più assoluto e certamente lodevole (come sempre) è l'intento etico del regista, ma si arriva alla fine un po' stanchi e senza troppo da portare a casa; forse anche perché sa un po' di già visto, dato che il film impallidisce di fronte all'opera analoga di Hal Ashby.

Puppigallo 7/07/19 10:15 - 5250 commenti

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Distruzione e dolorosa ricostruzione di un essere umano, che vede le proprie convinzioni, gli ideali andare in frantumi dopo un'autentica Via Crucis, che passa attraverso la cruda e ingiusta realtà del Vietnam, giù nel gorgo del rimorso e della decadenza fisica, dopo uno scontro a fuoco, cui fa seguito quella mentale. Eppure, anche da tutto ciò può nascere qualcosa di buono, in grado di rimettere in gioco persino chi sembrava perduto. Pellicola che, nonostante non mantenga sempre lo stesso livello, tratta lo spinoso argomento dei reduci in maniera equilibrata, con un Cruise ottimo interprete.
MEMORABILE: L'horrorspedale; "Ho sentito uno scoppio e il mio corpo è caduto sotto di me"; La presa di coscienza, che all'inizio gli farà terra bruciata attorno.

Enzus79 15/09/20 20:56 - 2863 commenti

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Oliver Stone dirige questo dramma sul post guerra, sulle conseguenze e gli effetti sui reduci. Un film che a tratti spiazza, con scene di forte impatto emotivo. Tom Cruise si cala interamente nel personaggio dando una prova davvero ottimale, una delle migliori della sua lunga carriera. Grandi la regia e il montaggio e buona anche la colonna sonora. Capolavoro.

Paulaster 7/12/20 10:29 - 4373 commenti

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Reduce del Vietnam diviene pacifista. Stone si occupa dei sopravvissuti alla guerra colpiti dalla critica al ritorno in patria e pone l'accento sulle difficili condizioni del paraplegico protagonista. Ben girati i momenti di azione, la degenza in ospedale e lo scavo psicologico di chi si è sentito tradito dal suo stesso Paese. La questione nazionalista vissuta in famiglia diviene retorica anche per i toni usati nei dialoghi. Cruise è più credibile quando mostra i suoi limiti fisici e nell'incontro coi genitori del soldato ucciso accidentalmente.
MEMORABILE: Lo sparo al giovane soldato; I vietnamiti straziati per sbaglio; L'incontro con la prostituta; La confessione.

Schramm 5/07/23 15:38 - 3490 commenti

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Salvate il soldato Ron. Che invece dovrà salvarsi da solo. Lo spettatore non si salva invece dalla retorica: ora del patriottismo, ora dell'antipatriottismo; ora del guerrafondaio, ora del convertito pacifista. Di mezzo, il mass-media orco, il Vietnam tra le teoriche fila del grande complotto. Come la gira e rigira, se Stone non avvelena il suo cinema, spesso in flagranza di grandezza e di spesso piglio spettacolare, di mitragliate ideologiche e ampollosità moraliste, cinepresa e moviola non gli sorridono. E dire che quando l'estetica prevale sull'etica anziché viceversa, son bombe.

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  • Curiosità Ciavazzaro • 6/07/09 11:52
    Scrivano - 5591 interventi
    Cruise partecipo' al film dopo che Stone li aveva "rifiutato" il ruolo principale in Wall Strett.
  • Homevideo Galbo • 17/06/11 22:38
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    In uscita (20/7/11) il Blu Ray con questi extra (fonte dvd-store.it)

    Dall'archivio di NBC News
    Retroscena: Born on the Fourth of July
    Commento al film del Regista
  • Curiosità Maxspur • 17/10/11 00:09
    Galoppino - 208 interventi
    Il vero Ron Kovic(sulla sedia a rotelle) è presente tra i reduci che sfilano alla parata verso l'inizio del film.
  • Homevideo Xtron • 9/02/12 11:58
    Servizio caffè - 2147 interventi
    L'edizione dvd Universal contiene i seguenti extra:

    - Trailer cinematografico
    - Note di produzione
    - Filmografie del cast

    Durata 2h18m16s

    Ultima modifica: 18/02/14 07:52 da Zender
  • Musiche Samuel1979 • 1/11/12 18:47
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    Al minuto 44:50 viene trasmesso il brano di Van Morrison "Brown Eyed Girl"
  • Curiosità Samuel1979 • 1/11/12 21:23
    Addetto riparazione hardware - 4153 interventi
    Nella sequenza al minuto 01:12:01, i genitori di Ron, (Cruise) assistono al programma "Laugh-In", all'epoca condotto da Dan Rowan e Dick Martin.
  • Homevideo M.shannon • 18/02/14 01:11
    Disoccupato - 310 interventi
    Un confronto tra l'edizione dvd (sopra) e Blu Ray Universal pictures (sotto)


    Ultima modifica: 18/02/14 07:53 da Zender
  • Curiosità Buiomega71 • 19/01/15 17:11
    Consigliere - 25892 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv ("Lunedìfilm", 9 maggio 1994) di Nato il quattro luglio: