[1.08] Masters of Horror: Incubo mortale - Corto (2005)

[1.08] Masters of Horror: Incubo mortale
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: John Carpenter's Cigarette burns
Anno: 2005
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Fa parte della serie ideata da Mick Garris "Masters of Horror"

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Caesars 1/03/07 11:13 - 3794 commenti

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Carpenter ha girato veri capolavori ma ogni tanto ci regala anche film poco riusciti; purtroppo "Cigarette burns" appartiene proprio a quest'ultima categoria. La storia non riesce a decollare mai ed è piena di ingenuità (possibile che fosse così difficile immaginare chi avesse l'unica copia della pellicola?) e la mano di Carpenter si sente decisamente poco. Gli amanti dello splatter saranno soddisfatti in un paio di frangenti, ma per il resto niente da ricordare.

G.Godardi 23/05/07 18:55 - 950 commenti

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Un Carpenter in grande forma, con una storia metacinematografica (e autoriflessiva, che è anche un omaggio al cinema d'avanguardia) che pare una variante de Il seme della follia. Onirico e allucinato, Carpenter fa i conti con altri autori (Lynch) e altre cinematografie horror (giappone - The Ring - ma anche il cinema europeo, vedi la presenza di Kier), lavora direttamente sulla materia filmica (la pellicola) e rende inquetanti quei piccoli cerchi ("bruciature di sigarette") che di tanto in tanto captiamo mentre vediamo un film. Un piccolo gioiellino.
MEMORABILE: L'apparizione dell'inqueietante angelo senza ali.

Puppigallo 24/06/07 22:15 - 5281 commenti

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Bravo il giovane protagonista, ossessionato dal passato e strangolato dai debiti nel presente (incontrerà un individuo, anche lui ossessionato, ma da una pellicola creduta distrutta). A tratti questo mediometraggio è quasi delirante, ma con una forza perversa e maligna che lo rende assolutamente meritevole di visione. L’indagine è interessante e i dialoghi sono piacevoli. Segnalo: l’angelo, il critico, i cerchi del cambiorullo, cinema verità, gli occhi, la “pellicola alternativa”. Giusto finale (un sunto del delirio). Notevole!
MEMORABILE: Il critico: "Questo non è un film; è un proiettile sparato nella scatola cranica dello spettatore".

Schramm 19/11/07 16:59 - 3495 commenti

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Sorta di variazione diramazione propaggine e quasi remake de Il seme della follia (là un libro, qua una pellicola), il discorso metafilmico non è fortunatamente sgomitato e asfissiante e Carpenter si conferma in grandissima forma, traslando sempre più in là il tema a lui più caro nell'immaginario cinefilo collettivo. La mitologia filmica come definitivo assedio del reale, stavolta senza ratio possibile a difesa del fortino. Un divertissment che lascia ben sperare sulla sua produzione futura.

Cinevision 20/11/07 20:57 - 72 commenti

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Un film maledetto ("La fin absolue du monde") che provocò un delirio di sangue alla proiezione è il motore di questo interessante episodio. Un detective, su commissione di un ricco collezionista, si mette alla ricerca della pellicola talmente malefica da provocargli terribili visioni tanto che ad un certo punto non si capisce più cosa è realtà e cosa è sogno. Bello e ricco di trovate il finale, debole la parte centrale e banale il ritrovamento del film. Non male comunque, Carpenter è sempre grande.

Rebis 24/04/08 13:36 - 2338 commenti

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Carpenter perfeziona in meno di un'ora l'apparato metafilmico già innescato altrove: il processo creativo si fa varco dimensionale e linguaggio degli iniziati; la follia liberata, invasione delle forze entropiche nel reale; il mondo, espressione dell'ordito immanente e indecifrabile del Male. Per Carpenter lo splatter è politico: più dimostrativo di un'infrazione allo sguardo che funzionale al racconto. Alcune soluzioni visive restano un tantino ingenue ma la tensione è feconda di orrori, la ritmica inarrestabile e avvolgente, musiche spettrali. Millenaristico e arcano.
MEMORABILE: La proiezione delle viscere; il regista di snuff.

Ciavazzaro 12/04/08 14:37 - 4770 commenti

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Carpenter dirige con stile ed eleganza e crea un clima di tensione davvero all'altezza (si può tagliare con il coltello!). Gli attori sono abbastanza sconosciuti (eccezion fatta per la partecipazione del mito Udo Kier), ma la storia procede senza intoppi fino a un degno e sanguinoso finale. Ottimo, ottimo. Da segnalare il momento in cui il detective si imbatte nell'uomo che commisiona per se stesso snuff-movie.

Tromeo 23/04/08 15:41 - 52 commenti

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Grande film televisivo diretto da un maestro dell'horror. "Cigarette burns" dimostra come Carpenter sia ancora capace di dirigere un film splendido, con sequenze ad alto tasso splatter (come mai aveva fatto prima), con una storia spaventosa e tesa sino all'ultimo.

Undying 22/06/08 00:47 - 3807 commenti

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La Fin Absolue du Monde è pellicola, realizzata da un eccentrico regista dell'Est, che si dice essere maledetta: dopo una prima proiezione, nella quale l'intero pubblico ha trovato la morte, pare essere rimasta una sola copia. Il proprietario d'un piccolo cinema, tale Kirby Sweetman (Norman Reedus), incaricato -dietro lauto compenso economico- dal ricco (e perverso) Bellinger (Udo Kier) si mette sulle tracce del nefàsto film ed inizia ad evere strane visioni. Piccola perla, di rara bellezza, nella prima serie dei Masters, in parte in linea con Il Seme della Follia. Carpenter omaggia Argento.

Cotola 25/07/08 03:10 - 9055 commenti

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Uno dei grandi maestri del genere ci regala uno dei migliori episodi della prima serie (se non il più bello in assoluto). Le atmosfere sono abbastanza inquietanti e malsane, la storia è piuttosto accattivante e coinvolgente ed evita di scivolare in banalità e facilonerie assortite, il ritmo è sempre abbastanza alto e non manca qualche bel momento splatter. Gustoso e divertente nonchè la conferma che Carpenter, anche a mezzo servizio se così possiamo dire, è sempre bravo e non scende mai sotto il livello di guardia.

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Hackett 6/11/08 16:40 - 1867 commenti

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Uno dei migliori episodi di una serie (Masters of Horror) spesso abbastanza deludente. Il film di Carpenter ha una buona visionarietà ed una trama che (pur ispirandosi al presedente film del regista, il seme della follia con qualche spruzzata del polanskiano la nona porta) risulta avvincente e a tratti davvero inquietante. Gli angeli cinematografici di Wenders sono un po' lontani, sangue ovunque, ci si diverte.

Matalo! 8/11/08 16:51 - 1378 commenti

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Interessante film per la tv di Carpenter, anche se devo dire che la parte finale mi ha un po' deluso; non per come finisce ma per la breve messinscena del film maledetto, che tanta impressione non fa (era meglio non mostrare nulla). Ma Udo Kier che proietta le viscere, l'aria tormentata del protagonista e il regista snuff colgono nel segno un corto impregnato di disperazione sulfurea. Beh che dire? Da noi nessuno gira un telefilm così; neanche Argento (e troviamo un omaggio da parte di Carpenter). Ma non glielo farebbero neanche fare.

Deepred89 31/12/08 16:30 - 3709 commenti

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Capitolo della serie Masters of horror riuscito ed interessante. La prima parte è magistrale e soprattutto per chiunque si fosse cimentato nella ricerca di film "introvabili" (qui abbiamo un detective alla ricerca di un film "maledetto" andato quasi perduto). Nel secondo tempo il registro cambia, i toni diventano quelli dell'horror onirico e se alcuni passaggi funzionano alla grande, molte soluzioni stonano abbastanza ed altre appaiono assai semplicistiche. Comunque un film intrigante e godibilissimo.

Pinhead80 15/06/09 14:08 - 4767 commenti

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Forse insieme ad Imprint di Takashi Miike, uno degli episodi più riusciti della serie. La pellicola "la fin absolue du mond" rivelerà a chi la guarda la vera essenza dell'animo umano e le persone sono spinte da un irrefrenabile ricerca di questa visione, di questa "realtà". Vi sono presenti alcune scene di notevole impatto visivo ed emotivo.
MEMORABILE: "Un nuovo tipo di pellicola nel videoproiettore..."

Manowar79 18/06/09 15:09 - 309 commenti

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Genio e sregolatezza. Carpenter supera se stesso e ogni aspettativa regalandoci una confezione intrisa di visioni, paura, sangue e delirio, perfetta in ogni sua parte, oscura e nichilista ben oltre qualsiasi standard. Argento sarà stato pure un grande Master of Horror ma, per come stanno adesso le cose, Carpenter è indiscutibilmente il Numero Uno: angeli in catene, ossessioni che conducono all'irrazionalità, bruciature di sigarette dolorose come gli spettri del passato. Un autentico capolavoro.

Homesick 3/12/09 12:23 - 5737 commenti

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La celebrazione cinefila nella prima parte - dal culto feticistico e divorante della pellicola introvabile e "maledetta" fino a Udo Kier e Profondo rosso - è promessa di un viaggio nei meandri arcani della psiche e del Male: promessa purtroppo non mantenuta, in quanto il senso di mistero e la tensione richiesti evaporano in una saga dello splatter più radicale e folle (stile Saw) e degli snuff movies, rivelando un Carpenter a corto di idee. Derivative musiche di Cody Carpenter, figlio del regista.

Fabbiu 8/03/10 09:01 - 2147 commenti

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è un horror girato con stile e gusto, che sa essere originale nonostante strizzi l'occhio a diverse pellicole del genere (in primis Il seme della follia dello stesso Carpenter); il protagonista è molto bravo. Sono coinvolgenti le musiche in sottofondo; ciò che proprio non ho sopportato sono state certe "chiacchierate" troppo dispersive ed improbabili ma che si riescono a perdonare visto l'accuratezza di tutto il resto. Il film infatti scorre tranquillo senza sostanziali ricadute; con decenti momenti angosciosi.

Greymouser 27/05/10 09:19 - 1458 commenti

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Caro John, visto che sei ancora capace di concepire per la TV un gioiello terribilmente sublime come "Cigarette burns", non credi sia giunto il momento di tornare dietro la MdP e regalarci un grande film come ai vecchi tempi? La domanda mi è sorta d'imperio, perchè - signori - di fronte alla visione di un lavoro come questo, dalla trama morbosamente intrigante, dalle invenzioni visive conturbanti, dal concept complesso e affascinante, c'è solo da togliersi il cappello. Se fosse stato un lungometraggio, sarebbe un capolavoro senza condizioni. Pessimo il titolo italiano.

Supercruel 25/05/10 14:46 - 498 commenti

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Carpenter trae spunto dal proprio lavoro e dirige una variazione del canovaccio narrativo de Il seme della follia. La mano del Maestro è davvero ispirata, per uno dei migliori episodi della prima stagione della serie Masters of Horror. La creazione della tensione è da manuale, le interpretazioni sono tutte di livello (grande Udo Kier) e la sceneggiatura si rivela solida e senza momenti inutili. Molto azzeccato il finale, uno svolazzo horror-onirico di pregevolissima fattura. Un gioiellino.

Ale56 8/07/10 16:54 - 225 commenti

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Uno degli episodi più belli della serie americana dedicata ai maestri dell'orrore. Diretto dal maestro Carpenter, "Cigarett Burns" è interpretato ottimamente da Reedus e Udo Kier, miliardario che prima di morire è disposto a pagare 200.000 dollari pur di poter vedere "La fin absolue du mond", trucido splatter che in una proiezione fece svariate vittime. Surreale, a tratti visionario, Carpenter dirige con gran maestria un capolavoro della serie con un occhio rivolto a Darione Nostro, ommaggiato diverse volte. Eccezionale.
MEMORABILE: Diversi inserti splatter notevoli, della ditta Nicotero/Berger, l'incontro con la moglie del regista, le budella riavvolte, lo score musicale.

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Ghostship 28/10/10 20:50 - 394 commenti

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Si contende la palma di migliore episodio della serie insieme al mediometraggio di Miike. Possiede una qualità rara, l'originalità che latita nel panorama attuale. È una storia metacinematografia, mediante la quale il regista si dimostra anche un buon direttori d'attori: riuscire nell'impresa di far recitare bene Udo Kier è sempre una nota di merito. Visionario e citazionista (omaggio a Profondo rosso).

Mdmaster 12/11/10 15:50 - 802 commenti

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Il primo episodio della serie Masters of Horror che son riuscito a vedere, in effetti ha alzato parecchio il tiro rispetto agli altri. Carpenter traccia un sentiero piuttosto unico, che ricorda effettivamente La nona porta vs 8MM, ma introduce l'elemento originale del film maledetto che mi è davvero piaciuta. Il finale esplode in una goduria grandguignolesca come solo John sa fare, stemperando un po' la tensione. Discreto il cast, fa piacere soprattutto rivedere il buon Udo. Certamente non meraviglioso, ma godibile; poi rispetto alla media...

Buiomega71 14/12/10 21:55 - 2913 commenti

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Probabilmente il miglior episodio dell'intera serie. A 4 anni di distanza da Fantasmi da Marte, il sommo Carpenter torna più feroce e visionario che mai e condensa in 56 minuti quello che è forse il suo capolavoro del nuovo millenio: citazioni colte cinematografiche, snuff movie, splatter, intestini usati come macabra pellicola, finale apocalittico e l angelo incatenato, senza ali, non si scorda più! L'absolute fin du monde: vieni, vedi e impazzisci!
MEMORABILE: Il finale, un pugno nello stomaco come non se ne vedevano da tempo.

Herrkinski 15/04/11 01:30 - 8122 commenti

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Episodio firmato da Carpenter, che realizza una storia abbastanza inquietante, con echi dal suo classico Il seme della follia. Niente male l'atmosfera funerea e macabra, così come l'idea di partenza; non mancano nemmeno un sentito omaggio all'amico/collega Argento e qualche gustosa scena splatter. Il cast non brilla, anche se fa piacere rivedere il mitico Udo Kier. Lo svolgimento è talvolta un po' frammentario e tutto sommato qualche lungaggine per raggiungere il minutaggio si nota, ma nel complesso è un lavoro prossimo al buono.

Stefania 26/08/11 04:16 - 1599 commenti

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"La fin absolue du monde" sono le Colonne d'Ercole dell'universo razionale. Oltre, si spalanca l'inferno che brucia dentro a ciascuno: i desideri più perversi, i rimorsi più tenebrosi, i segreti più inconfessabili, "le future attrazioni dell'anima" per l'invincibile magnete del Male. Perciò, i titoli di coda de "La fin absolue du monde" sono la liberazione di un angelo in catene. Non trova, questa apocalisse dell'anima, altra epifania che l'orgia di sangue di un splatter tutto sommato prevedibile, ma non c'era spazio per un linguaggio più allusivo. Siamo MOLTO contenti lo stesso...
MEMORABILE: L'apparizione della ragazza nell'ascensore. L'angelo incatenato. L'autosbudellamento e le viscere nel proiettore.

Giùan 4/01/12 17:14 - 4565 commenti

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L'episodio di Carpenter è la indimenticabile buccia di sigaretta sulla scontata ed alimentare serie M.O.H. Il buon John torna in quello che fin dagli esordi è stato il suo territorio di pertinenza, il metacinema, ma per la prima volta lo fa direttamente, senza diaframmi, parlando cinema al cinema e divertendosi ancora a terrorizzarci con le nostre ossessioni. Non è un'opera impeccabile: alla complessa concettualità corrisponde un immaginario visivo giocoforza televisivo (lo stesso dicasi per il cast con l'eccezione di Kier), ma c'è del genio sulfureo.
MEMORABILE: L'angelo; I due titoli: La fin absolute du monde e Cigarette burns.

Belfagor 24/02/12 10:11 - 2690 commenti

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La ricerca di un film maledetto ("La fin absolue du monde", già dal titolo...) è alla base di uno degli episodi migliori della serie. Carpenter sa ancora come fare il proprio lavoro, nonostante le limitazioni del cast non molto brillante (con l'eccezione di Kier) e del taglio televisivo. Al di là dell'uso argentiano del sangue, che non manca, piacerà ai cinefili anche per la morale ironica: l'ego registico e l'ossessione per il metacinema sono due bestie da tenere ben strette al guinzaglio.
MEMORABILE: La proiezione "viscerale".

Tomastich 12/01/13 10:49 - 1255 commenti

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Un grande John Carpenter svetta su tutti gli altri suoi colleghi in questa prima serie di M.O.R. Riesce a creare una pellicola che ben si riallaccia alla sua filmografia e nello stesso tempo offre nuovi spunti di paura veramente oltre la soglia concessa allo spettatore medio.

Daniela 25/03/14 09:35 - 12672 commenti

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"La fin absolue du monde" è una pellicola maledetta che perde chi la cerca e porta alla morte chi la guarda... Uno dei pochi veri "master" della serie ripaga l'inclusione con quello che, insieme al "politico" Candidato maledetto, è il suo capitolo migliore, certo quello più potente e visionario. Il film nel film viene mostrato giustamente solo a spezzoni, talvolta lampi subliminari, perché Carpenter sa bene che nulla di quanto può essere mostrato può inorridire quanto quello che possiamo immaginare. Allucinato, perturbante.

Minitina80 4/07/15 11:27 - 2986 commenti

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Una delle punte più alte della serie ci è regalata da John Carpenter, che confeziona questo piccolo gioiellino di puro orrore intriso di metacinema. Soffre poco l’impostazione televisiva e gode di un buon cast, dove spicca Udo Kier, perfetto nei panni di un ambiguo collezionista. Avrebbe meritato un doppiaggio differente, con delle voci meno televisive, ma ancora una volta Carpenter si conferma sopra la media.

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Redeyes 2/08/15 11:31 - 2449 commenti

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Carpenter riprende e, può apparir sacrilego lo so, migliora il suo folle seme. Nonostante la breve durata si fatica a trovar difetti apparenti al film e si prova difficoltà persino a paragonarlo al resto della serie in cui è contenuto. Con un senso di desolazione e marciume, di rancore e autoflagellamento si giunge fino a un finale che d'accordo, ci aspettiamo, ma che non delude per niente. Musiche azzeccate e buone prove attoriali. Eccellente!

Almanot 22/12/16 14:26 - 39 commenti

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L'azione è strutturata in forma investigativa, scandita nel contraltare incalzante di ambienti e referenti ben differenziati, sostenuta da una tensione che non lascia pause e che fa dimenticare il tempo che passa. Il carattere di fondo, invece, è quello di un horror metafisico, giocato sul doppio piano della proiezione del film maledetto e dei suoi effetti sulla realtà. Le descrizioni del film e i frammenti mostrati - di grande suggestione visiva - si dispongono su di un'unica traiettoria emotiva. Sontuoso episodio della serie.
MEMORABILE: La tortura dell'angelo.

Vito 19/03/17 16:06 - 695 commenti

I gusti di Vito

Episodio allucinato e onirico by John Carpenter. La ricerca del film maledetto "La Fin Absolue du Monde" è un viaggio nel terrore più puro tra follia, snuff movies e cannibalismo, un vero e proprio pugno in faccia allo spettatore. Mi ha molto ricordato Il seme della follia; anzi, dato il finale di quello, sembra un vero e proprio sequel.
MEMORABILE: L'angelo con le ali strappate; Udo Kier che mette le proprie budella nel proiettore; La citazione a Profondo rosso durante la scena nel cinema.

Rufus68 27/10/17 00:03 - 3845 commenti

I gusti di Rufus68

L'immedesimazione fra cinema e vita (tra finzione e realtà) tocca carnalità cronenberghiane (tanto che le budella divengono pellicola); e forse tutti gli eventi a cui assistiamo, confusi e terribili, non sono che l'occasione per creare un'opera: il film che vediamo... Non tutto è concettualmente perspicuo nel mondo di Carpenter; l'atmosfera paranoica e malata è, però, di buona lega e lambisce territori inquietanti (gli stralci della pellicola maledetta, la creatura in catene). Un piacere rivedere Kier.

Kinodrop 21/04/20 20:02 - 2957 commenti

I gusti di Kinodrop

Un cinefilo collezionista estremo vuole a tutti i costi l'unica copia di una pellicola maledetta che strappa il velo tra incubo e realtà con conseguenze distruttive. Un'ulteriore riflessione di tipo sperimentale sul potere illusorio (ma concreto) di tutto ciò che è rappresentazione, del cinema in primis, in questo caso vista in chiave onirica, della psiche turbata e del non rimosso. La destinazione televisiva da una parte esalta e concentra, ma dall'altra evidenzia i limiti e le soluzioni un po' frettolose che lo splatter vorrebbe "ravvivare".
MEMORABILE: L'angelo senza ali; Il mito distruttivo attorno al regista maledetto; La proiezione finale.

Ira72 8/08/22 10:36 - 1313 commenti

I gusti di Ira72

Piuttosto visionario e grottesco; non vanta chissà quale originalità nella trama ma mostra molta generosità nello splatter. Un film per la televisione che si guarda volentieri ma non risulta poi tanto più incisivo di altre puntate della serie "Masters of horror". Anzi, si avverte qualche lungaggine di troppo e alcune forzature nella sceneggiatura come la ricerca ossessiva della pellicola che poteva solo essere dove effettivamente - e logicamente - si trovava. Simpatico l'omaggio al collega e amico Dario Argento.

Anthonyvm 1/12/23 23:07 - 5705 commenti

I gusti di Anthonyvm

Carpenter si autocita con grande (in)coerenza firmando una specie di sequel spirituale de Il seme della follia. Partire da uno spunto così facilmente banalizzabile (una pellicola maledetta che causa morte e caos se viene proiettata) e ricavarne una collezione di orrori tanto diabolicamente malsana (angeli mutilati tenuti prigionieri, parentesi snuff, autolesionismi fumettistici), conservando un context metafilmico di rara solidità, non è da tutti. Peccato per certe frettolosità dovute alla breve durata e per non aver lasciato "La fin absolue du monde" all'immaginazione del pubblico.
MEMORABILE: La collezione di Udo Kier; L'omaggio a Profondo rosso; La donna sacrificata in nome della Settima Arte; Lo srotolamento dell'intestino via proiettore.
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  • Discussione Buiomega71 • 11/10/13 00:46
    Consigliere - 26015 interventi
    Un grandissimo Carpenter, che ritorna sui sentieri allucinanti (e allucinati) del Seme Della Follia

    Pessimismo, snuff sputati dall'inferno, splatter a go-go, suicidi e massacri da far impallidire tutti i Saw , gli Hostel e compagnia canticchiando

    Angeli (della morte?), incatenati e torturati, automutilazioni, e finale apocalittico che resta nella pelle e nell'anima

    In '56 minuti lo zio John ha distillato il suo capolavoro del nuovo millenio. E se Pro-Life era una "cazzatina" citazionistica carpenteriana in toto, Cigarette Burns e il Carpenter più viscerale e nichilista, proprio come quello adorato della Cosa (e l'angelo è una delle "sue creature" più agghiaccianti e indimenticabili)
    Ultima modifica: 11/10/13 00:55 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 11/10/13 11:42
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Pessimismo, snuff sputati dall'inferno, splatter a go-go, suicidi e massacri da far impallidire tutti i Saw

    adesso non esageriamo :)

    è certamente il carpy che più radicalizza e mette in abisso il tema dell'assedio e che più osa -assieme a miike- all'interno di maglie televisive costrittive, ma graficamente parlando non arriva agli eccessi di un saw. quando lo fa (la visceralità che si fa letterale pellicola) non si può non ghignare compiaciuti. poi certamente da un punto di vista anche solo concettuale gli fa più di un baffo.

    non appena vedrai srpski fammi sapere se anche tu ci cogli una somiglianza non solo esteriore
    Ultima modifica: 11/10/13 12:25 da Schramm
  • Discussione Rebis • 11/10/13 12:12
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Sì, concordo con Buio sulla bontà del prodotto, ma in effetti quanto a violenza grafica Saw ha raggiunto degli standard difficilmente eguagliabili. Sia chiaro, per me l'intera saw-saga non vale 56 minuti di Carpenter... Mentre la violenza serba è qualcosa di radicalmente diverso da un semplice torture porn, la muove una logica molto più perversa e inquietante.
  • Discussione Buiomega71 • 12/10/13 00:43
    Consigliere - 26015 interventi
    Per nulla d'accordo, i Saw se confrontati con Cigarette Burns mi paiono giochetti per bambini

    Non esagero, mio punto di vista...Lo zio Carpenter mi ha messo a disagio più di una volta, in quei "maledetti" 56 minuti.

    In quanto a A Serbian Film quandro vedrò, riferirò...
    Ultima modifica: 12/10/13 00:53 da Buiomega71
  • Discussione Schramm • 12/10/13 11:38
    Scrivano - 7694 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per nulla d'accordo, i Saw se confrontati con Cigarette Burns mi paiono giochetti per bambini

    Non esagero, mio punto di vista...Lo zio Carpenter mi ha messo a disagio più di una volta, in quei "maledetti" 56 minuti.

    In quanto a A Serbian Film quandro vedrò, riferirò...


    i saw sono infatti giochi da/per ragazzi e nemmeno per sbaglio hanno la densità e la profondità della gemma carpenteriana. io e reb parlavamo più strettamente dell'impatto grafico, esteriore, col quale carpenter non compete (pensa al 3, non è certo fiori cuori e bolle di sapone), fors'anche per quelle che devono essere state le graticole del mezzo tv - ma di contro ha osato davvero grosso contro queste ultime.

    i saw sono volgarmente frontali, carpenter gioca più di taglio/fino e di sagace ironia.

    sono proprio curioso di sapere che mi dirai in generale di srpski e in particolare della trasversale parentela tra questo e cigarette burns
    Ultima modifica: 12/10/13 11:39 da Schramm
  • Discussione Greymouser • 12/10/13 17:03
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Per me, al netto di tutte le condizioni limitanti (è per la TV, è un mediometraggio, rientra in una serie, etc.), Cigarette burns è forse il più grande horror del nuovo secolo. Affermazione certo impegnativa (e soggettiva) ma fondata sulla morbosa inquietudine che Carpenter riesce a trasmettere attraverso immagini fra le più tetre e opprimenti mai concepite sullo schermo. Cigarette sublima e proietta oltre i paletti di genere quel che in Spasojevic è un messaggio urlato e terrifico, per quanto altrettanto eversivo e sconvolgente. Il regista serbo ti prende per il collo, ti strattona e picchia duro, e lascia storditi dopo la visione del suo Srpski. Carpenter ti prende sotto braccio, e ti trascina discretamente all'inferno.
  • Discussione Rebis • 12/10/13 20:01
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per nulla d'accordo, i Saw se confrontati con Cigarette Burns mi paiono giochetti per bambini

    Non esagero, mio punto di vista...Lo zio Carpenter mi ha messo a disagio più di una volta, in quei "maledetti" 56 minuti.

    In quanto a A Serbian Film quandro vedrò, riferirò...


    La belezza e la potenza di Cigarette Burns sono fuori discussione, però quanto a violenza grafica la saga di Saw (che al momento per me detiene il palio della produzione horror più squallida del nuovo millenio) ha raggiunto dei livelli di efferatezza difficilmente superabili, considerato anche che si tratta di un prodotto altamente commerciale e non laterale come Srpski: nel terzo, ma anche nel secondo capitolo (parlo delle versioni unrated, non di quelle tagliuzzate per l'home video e per la tv) ci sono momenti insostenibili che stuzzicano a oltranza il nervo scoperto (così, a memoria, oltre al celebre intervento chirurgico cerebrale, ricordo la scatola taglia polsi, il bagno nella piscina ricolma di siringhe, la macchina spacca ossa, e non so più in quale capitolo i due che si mutilano selvaggiamente come maiali per far salire l'ago della bilancia o le chiavi arpionate alla trachea con gli uncini da tirare fuori dalla bocca...). Poi certo, fra loro si equivalgono e pure si confondono, perché lo spirito che le anima è assolutamente gratuito e grossolano...
    Ultima modifica: 12/10/13 20:20 da Rebis
  • Discussione Buiomega71 • 13/10/13 10:35
    Consigliere - 26015 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Per nulla d'accordo, i Saw se confrontati con Cigarette Burns mi paiono giochetti per bambini

    Non esagero, mio punto di vista...Lo zio Carpenter mi ha messo a disagio più di una volta, in quei "maledetti" 56 minuti.

    In quanto a A Serbian Film quandro vedrò, riferirò...


    La belezza e la potenza di Cigarette Burns sono fuori discussione, però quanto a violenza grafica la saga di Saw (che al momento per me detiene il palio della produzione horror più squallida del nuovo millenio) ha raggiunto dei livelli di efferatezza difficilmente superabili, considerato anche che si tratta di un prodotto altamente commerciale e non laterale come Srpski: nel terzo, ma anche nel secondo capitolo (parlo delle versioni unrated, non di quelle tagliuzzate per l'home video e per la tv) ci sono momenti insostenibili che stuzzicano a oltranza il nervo scoperto (così, a memoria, oltre al celebre intervento chirurgico cerebrale, ricordo la scatola taglia polsi, il bagno nella piscina ricolma di siringhe, la macchina spacca ossa, e non so più in quale capitolo i due che si mutilano selvaggiamente come maiali per far salire l'ago della bilancia o le chiavi arpionate alla trachea con gli uncini da tirare fuori dalla bocca...). Poi certo, fra loro si equivalgono e pure si confondono, perché lo spirito che le anima è assolutamente gratuito e grossolano...[/quote

    Mhà, Rebis. Continuo a non essere d'accordo

    La violenza di Saw mi par esagerata se non quasi fumettistica (perciò quasi irreale). Quella messa in scena da Carpenter e così viscerale che non può lasciare indifferenti (io, gli intestini a mò di pellicola, non me li scordo più)
    Ultima modifica: 13/10/13 10:35 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 13/10/13 10:36
    Consigliere - 26015 interventi
    Mhà, Rebis. Continuo a non essere d'accordo

    La violenza di Saw mi par esagerata se non quasi fumettistica (perciò quasi irreale). Quella messa in scena da Carpenter e così viscerale che non può lasciare indifferenti (io, gli intestini a mò di pellicola, non me li scordo più)
  • Discussione Rebis • 13/10/13 12:09
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Saw ha la pretesa di essere molto di più di un fumettone horror, si presenta come sintomatologia dell'America contemporanea e allude continuamente al reale (dall'11 settembre alle torture di Guantanamo e Abu Ghraib, dal sistema sanitario al non rispetto della vita, dal senso di colpa collettivo fino al degrado sociale ecc...). Poi, per me, rimane un sudoku horror e niente più. Al contrario Carpenter utilizza magistralmente soluzioni che sembrano sbucare fuori da un EC Comics dei vecchi tempi (come appunto la scena delle budella in moviola).
    Ultima modifica: 13/10/13 12:11 da Rebis