Come quasi sempre in questi casi, si vede molto che questo è il secondo capitolo nato per sfruttare il successo di un film ideato come prodotto finito. La trama appare confusa, soprattutto se non si è visto o se si ha un ricordo vago del primo capitolo. Le parti più godibili risultano quelle, relativamente poche, in cui è in scena Jack Sparrow (un sempre irresistibile Johnny Depp). Spettacolo per tutta la famiglia al quale avrebbe giovato una durata decisamente inferiore.
Il forziere fantasma soffre i difetti della Maledizione della prima luna senza averne il nerbo. È il secondo capitolo della serie e si vede; sembra tutto riciclato: la durata eccessiva, i personaggi (anche esageratamente) e le atmosfere (quelle sono gradite). Fortuna che ci sono una scenografia da paura e una fotografia all'altezza. Ma il papi di Bloom era meglio lasciarlo dov'era magari sostituendolo con un plot più solido e un po' di chiarezza in più.
Secondo episodio della saga destinata, visto il finale aperto, ad avere un successivo seguito. Walt Disney confeziona un prodotto perfetto e patinato per tutte le famiglie del mondo. Purtroppo si dimentica di inserirvi una trama ma questo è marginale nell'economia di un blockbuster: tanto la maggior parte degli spettatori si accontenta di poco. Peccato, perchè gli effetti speciali sono molto carini e non fini a se stessi. Semplicemente soporifero e vuoto come le musiche che lo accompagnano.
Praticamente un cartone animato, questo secondo capitolo delle avventure di Jack Sparrow. Dominato dalla figura del pirata interpretato dal grande attore americano, il sequel non è riuscito come il primo film, è troppo lungo e (quando Depp non è in scena) la noia fa capolino. Tuttavia si lascia vedere piacevolmente (anche se è decisamente troppo lungo) e consente di passare quasi tre ore all'insegna del divertimento puro, come da migliore tradizione Disney.
Il successo del primo ha fatto sì che Verbinski trasformasse il tutto in una saga nella quale questo secondo titolo a mio parere spicca maggiormente per una concezione avventurosa piratesca senza eguali nel cinema fantastico. Tutto viene pompato vertiginosamente: se prima avevamo gli scheletri (omaggio all'Harryhausen degli Argonauti) maledetti sotto la luce cinerea e poco piu, ora abbiamo l'olandese volante e l'equipaggio di uomini pesce che fa davvero una certa impressione. Confezionato ottimamente, divertente e nemmeno troppo disneyano,
MEMORABILE: ;olte riprese sull'olandese volante (nave deliziosa) ed in particolare il combattimento tra Jack Sparrow ed il Kraken (altro omaggio a Harryhausen).
Dopo il successo de La maledizione della prima luna non poteva certo mancare il sequel; ed eccolo qui. Peccato che sia decisamente inferiore al primo. Troppo lungo, a tratti noioso e tirato come una gomma da masticare. Fortunatamente, c’è un Jack Sparrow ancora molto simpatico. Ma non si può dire la stessa cosa dei due bellocci (sempre meno sopportabili). A salvare, in parte, la baracca ci pensa il nuovo pirata tentacolato con la sua “particolare” ciurma (anche se, nella metamorfosi, ricordano molto i personaggi di Dagon). Vedibile e nulla più.
Sequel mercenario nettamente inferiore al primo capitolo. Troppo lungo e prolisso (ci vogliono ben 37 minuti prima che la storia cominci ad assumere una direzione precisa!) si salva solo quando sfocia nello slapstick da cartoon alla Will Coyote e quando mostra le meraviglie degli effetti speciali (tutta la combriccola dei pirati metà uomini metà pesci-molluschi). Ma è davvero troppo poco per arrivare indenni a 2 ore e 30 di proiezione. Depp come al solito è favoloso, le sue movenze da pirata non morto effeminato sono l'unico vero appeal del film.
MEMORABILE: Depp pronto alla cottura che si prodiga in un numero slapstick degno di Will Coyote con tanto di caduta dal precipizio.
Non si può dire che il film sia materiale da riciclo del primo, mastodontico successo planetario. Basti l'olandese volante con tutta la cricca a farci non uno ma due film. È così è stato, in effetti. Ma la ricchezza visiva, scenografica, "mostrologica" (il Kraken che attacca è davvero spettacolare) non basta a colmare un vuoto che differenzia questo sequel dal primo film. È tutto troppo flamboyant. La storia è anche più intrigante se vogliamo, ma è pasticciata. I personaggi perdono profondità e sono ridotti a macchiette. Questo il vero problema del film.
Se non avessi un figlio non l'avrei mai visto. Difficilmente ringrazierò il moccioso per avermelo imposto, ma non l'ho nemmeno messo in castigo. Alla fine gli effetti speciali dell'Olandese Volante e del Kraken valgono la visione... Ovviamente la prossima volta se lo (ri)guarda da solo.
Stessi protagonisti, stesso regista. Giusta la definizione che leggevo sopra “Una baracconata senza fine” e appunto alla fine noioso, perché troppo lungo e stiracchiato, con una trama che si fa sempre più confusa ed improbabile. Certamente evitabile.
Buon seguito de La Maledizione della Prima Luna, tuttavia non ai livelli del primo. La semplicità dell'intreccio qui lascia spazio ad una storia più complicata e costruita che rovina un po' la spontaneità che aveva caratterizzato il primo episodio della trilogia. Tra l'altro, mentre il precedente era in sè concluso, qui il finale è aperto e prevede l'obbligatoria visione del terzo atto (scelta abbastanza discutibile ma prevedibile a livello commerciale). Gli effetti speciali e il buon Depp comunque meritano la visione.
Ancora fantasmi e magie per Jack Sparrow, che stavolta ha a che fare con i non-morti dell'Olandese volante. Rispetto a La maledizione della prima luna non c'è più la sorpresa per il bizzarro protagonista che zompetta scheccando attraverso battaglie e mostri, sempre splendidamente interpretato da Johnny Depp; e non c'è più l'originalità dell'intreccio tematico. Ma nonostante la lunghezza (e l'insipienza di molte scene in assenza del pirata) il divertimento è assicurato, grazie all'invenzione di alcune situazioni assurde e impossibili.
Il livello della serie non migliora, al contrario si abbassa ulterioremente. Johnny Depp è come al solito un pessimo interprete che non recita, l'azione è puerile, il ritmo totalmente inesistente. Si può tranquillamente evitare la visione: non vi perderete assolutamente nulla.
Praticamente obbligati dal successo del primo film, regista attori e produttori si ritrovano per questo sequel lungo, noiosetto e in cui tutte le trovate del primo capitolo vengono riproposte senza vergogna. La trama è un pretesto. Molte le sequenze spettacolari, su cui evidentemente si puntava per replicare il botto di Pirates of the Caribbean. Inoltre, è lunghissimo. Però il botteghino è stato sbancato, ergo ne arriverà un terzo, anche peggio.
Effetti speciali a profusione per quello che ho sempre considerato un riempitivo della saga, come ha anche confermato l'irritante finale aperto. Se avessero mantenuto la stessa verve del primo capitolo, il risultato non sarebbe stato male. La lunghezza e la superficialità eccessive decretano l'insuccesso della pellicola, ed è un peccato, perché c'era molto materiale su cui lavorare.
Che rottura di scatole questo film, che ha ben poche scene divertenti. Johnny Depp è persino relegato in secondo piano, lasciando i riflettori alla bella Keira Knightley e al pallosissimo e noiosissimo Orlando Bloom, che ritrova persino suo padre nella nave fantasma "Olandese Volante". Quanto al nuovo cattivo, Davy Jones (impersonato dal Bill Nighy di Underworld), la sua faccia a forma di calamaro è abbastanza ripugnante. Della serie: una volta i film Disney duravano soltanto 90 minuti. Uno.
MEMORABILE: Il cuore di Davy Jones rinchiuso in un piccolo forziere.
Seppure non ai livelli del primo film, questo sequel continua a far divertire con avventure che diventano sempre più fantastiche e ricche di humour. Depp continua a stupire con la sua interpretazione sopra le righe di un pirata bugiardo ma non privo di impulsi eroici, il resto del cast gli fa buona compagnia, da Bloom alla bella Knightley fino ai bravi comprimari McNally e Davenport. Ottimi gli effetti speciali e le scenografie; forse è eccessivamente lungo e meno studiato del precedente, ma innegabilmente appassionante.
Incanalata la saga nei giusti binari con il primo film apri-pista, tutto il resto non fa che scandagliare i dintorni di pirateria & affini. Secondo episodio peggiore da un punto di vista della storia (troppo caotica) ma con effetti speciali decisamente accattivanti. Splendida la maschera di Davey Jones e bravissimo Nighy ad interpretarlo, visto che ha dovuto girare le scene sempre e soltanto con una sorta di pigiama tecnologico. I punti deboli sono sempre gli stessi: Bloom. la Knightley e la durata eccessiva. Ottima la fotografia.
Secondo capitolo della serie de I pirati dei Caraibi. Non ha niente da invidiare al primo (forse la durata): divertente, avvincente come e con effetti speciali veramente super. Jack Sparrow (ottimo Johnny Depp) più simpatico che mai.
Non sono d'accordo con chi lo reputa inferiore al primo capitolo. Per me è addirittura superiore, perché più cinematografico e meno disneyano del precedente. Il ruolo di Depp non è preminente e quindi non ruba spazio ai coprotagonisti. Alcuni momenti sono visibilmente eccezionali e di forte impatto visivo. La pellicola risulta altamente avventurosa, ai livelli dei migliori Indiana Jones. L'idea dei pirati in computer grafica può apparire discutibile, ma ben venga la computer grafica se usata per ricreare un mondo tra storia e leggenda. Da rivalutare.
MEMORABILE: Gli attacchi del Kraken, cinematograficamente di forte impatto visivo.
Porta con sé pregi e difetti di un prevedibile sequel destinato all’intrattenimento puro e semplice. La storia è solo un pretesto poiché in questi casi conta di più l’apparenza, la quale ovviamente non difetta trattandosi di un film della Disney. Menzione d’onore ai fastidiosissimi Bloom e Knightley, messi lì per compiacere il pubblico giovanile di entrambe i sessi ma oltremodo insopportabili. L’idea di allungare la durata così tanto non si è rivelata felicissima. Mediocre.
Stessa atmosfera, stesso tono comico in uno scenario storico e al tempo stesso fantastico. Ma la saga è anche in grado di rinnovarsi e punta su nuove missioni, nuovi cattivi da annientare. La profusione di FX è gradita perché ben riuscita; forse troppo frequenti i giochetti alla Jack Sparrow, che inizia a stancare, ma d'altronde se si ricorda che è un film per bambini si possono scusare molti dettagli. La trama e la sceneggiatura non brillano sicuramente, ma certe scene fanno talvolta dimenticare la storia. Una visione è sufficiente.
MEMORABILE: Le sfere dei prigionieri; Il kraker (un po' Cthulhu).
Sequel non all'altezza del capostipite, ma ancora in grado di divertire in leggerezza con tante gag e follie assortite. La storia di base si ripete un po', con i soliti dannati in cerca di qualcosa e il nostro Johnny Depp nei guai. Il difetto principale è l'eccessiva durata, accompagnata da diversi momenti piuttosto noiosi che rendono altalenante il ritmo della pellicola. Comunque diverte e resta sempre un buon film.
Meno immediato, meno accattivante, ma pur sempre ottimo cinema d'intrattenimento. Anzi, parafrasando un motto di Ippolito Valletta e adattandolo al contesto, si potrebbe dire che non siamo nel terreno del grande cinema, ma piuttosto nel regno dell'illusione cinematografica, dove chi comanda sono le atmosfere ricreate ma che, al contempo, vanta un Depp ancor più sopra le righe e qualche sorpresa importante. Pecca nel minutaggio (quasi 150 minuti), che mette in evidanza ancor di più i punti di... bassa marea. Rampa di lancio per il terzo episodio.
MEMORABILE: Tutto ciò che riguarda il personaggio di Davy Jones.
Se l'Oscar per gli effetti speciali è meritato (davvero bello l'aspetto della ciurma del tentacolare Davy Jones, oltre che della loro nave/sommergibile), il resto del film è purtroppo un gradino sotto al capostipite. Tanto lineare era infatti la trama del suddetto, quanto questa si rivela un guazzabuglio (a sequenze d'impatto come le comparse del Kraken fanno da contraltare sequenze d'azione inverosimilmente esagerate) in cui peraltro non tutte le gag riescono. Accade sin troppo in troppo tempo dunque; ciononostante rimane un prodotto superiore a tutti i seguiti della saga.
MEMORABILE: L'aspetto della ciurma di Davy Jones; "Quindi mediocre capitano, ma capitano"; "Ciao, bestiolina."
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DiscussioneZender • 12/04/09 18:00 Capo scrivano - 47700 interventi
Vi pregio qualcuno mi tolga una curiosità: perchè, PERCHE' il povero Johnny Depp conitinua a essere chiamato dall'80% delle persone Johnny Deep? Qualcuno me lo spieghi. E' un errore che avrò corretto un milione di volte. Ha proprio lo sguardo così profondo?
DiscussioneZender • 18/01/10 15:00 Capo scrivano - 47700 interventi
In effetti Ciavazzaro, non è molto chiaro :) Se non cambia come fa ad abbassarsi? Dobbiamo aspettare il prossimo numero o ce lo dici già a pagina 46?
Si in effetti non è chiaro,quello che volevo dire è che la qualità della serie non solo non cambia ma anzi peggiora ulteriormente invece di migliorare..
Grazie di avermelo fatto notare.
Ciavazzaro ebbe a dire: Si in effetti non è chiaro,quello che volevo dire è che la qualità della serie non solo non cambia ma anzi peggiora ulteriormente invece di migliorare..
Grazie di avermelo fatto notare.
davvero pensi che Depp sia un attore scarso? così sembra evincersi dal commento al film; a me pare invece tra i più dotati della sua generazione.
DiscussioneZender • 19/01/10 08:59 Capo scrivano - 47700 interventi
Sì, in effetti secondo me Ciavazzaro hai qualche eccessivo pregiudizio nei confronti degli attor giovani, viste le tue stroncature feroci di gente come Cruise, Depp ecc. Chi è secondo te un buon attore della nuova generazione?
DiscussioneZender • 19/01/10 12:17 Capo scrivano - 47700 interventi
Avevo già corretto il commento. Evidentemente Ciavazzaro intende che "non cambia (in meglio)".
Bè tra gli attori della nuova generazione mi piacciono molto Christian Bale, e anche Jude Law il più delle volte non è male.
Sto rivalutando pian piano pure Ewan Mc Gregor.
Comunque si devo ammetterlo gli attori della nuova generazione non mi piacciono troppo in generale.
Depp in primis.
CuriositàFabbiu • 1/11/11 15:00 Archivista in seconda - 652 interventi
si sostiene che il personaggio di Elizabeth Swann prenda spunto come "un misto" tra le due storiche piratesse: Anne Bonny e Mary Read (anche quest'ultima, come Elizabeth in questo film, si travestì da uomo)