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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Quatermass conclusion
Anno: 1979
Genere: fantascienza (colore)
Regia: Piers Haggard
Note: Ideale prosecuzione della trilogia di Quatermass formata da "L'astronave atomica del dottor Quatermass", "I vampiri dello spazio" e "L'astronave degli esseri perduti. Originariamente diviso in 4 puntate.
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Riduzione cinematografica dell'omonima serie televisiva inglese di 4 puntate da un’ora (come da tradizione Quatermass), che nel 1979 concluse la saga ideata e sceneggiata - fin dall'inizio - dal geniale Nigel Kneale. Anche in QUATERMASS CONCLUSION si sente la mano di Kneale, ma questa volta la realizzazione è troppo pedestre e il curioso soggetto diventa il pretesto per mostrare spesso tediose sequenze di giovani che si combattono o che predicano insieme. Perché dovrebbero essere loro, i giovani, i protagonisti di QUATERMASS CONCLUSION. Sono loro che, quando si accalcano, vengono centrati e polverizzati da un misteriosissimo raggio alieno la cui origine cosmica pare impossibile...Leggi tutto da rintracciare. Ci penserà Quatermass (un convincente John Mills) a studiare e tentare di risolvere il problema, mentre il mondo pare più occupato ad arginare la deriva di follia che sembra colpire milioni di giovani. La regia di Piers Haggard, troppo attendista, nuoce a un film che, in ogni caso, non avrebbe potuto offrire molto di più. La sceneggiatura di un Nigel Kneale evidentemente poco ispirato non è all'altezza di quelle precedenti (soprattutto se confrontata con quel gioiello che è L'ASTRONAVE DEGLI ESSERI PERDUTI) e l'intreccio viene banalizzato da da personaggi interessanti interpretati mediocremente. Non si vede l'ora di raggiungere il finale e capire cosa succederà, per cui tutto il resto appare come un riempitivo che questa volta non ha assolutamente la forza di reggere un film intero (tantomeno 4 episodi tv!).
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 5/10/06 DAL DAVINOTTI
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- Non male, dopotutto:
Rebis, Cotola, Mco - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr.
L'ecosistema è allo sfascio, l'anarchia imperversa; bande di giovani ribelli si radunano nei luoghi di culto per essere smaterializzati da raggi interstellari... Fa sorridere lo spirito reazionario dominate, ma almeno nelle intenzioni Kneale cerca di tenere testa alle ambizioni dei precedenti capitoli, di restare coerente ad un'idea di "fantascienza sociale". Riduzione cinematografica di una miniserie tv, accusa l'origine catodica nel ritmo e nella narrazione poco coesa, ma nell'insieme il film è professionale e curioso, con i suoi momenti immaginifici. Affascinanti le alterazioni cromatiche.
Ultimo capitolo della tetralogia di Quatermass: la terra è ormai sull'orlo del baratro, preda di bande violente e di fanatici che millantano di poter raggiungere il cielo non si sa bene come. L'atmosfera di disfacimento,
decadenza e follia è resa abbastanza bene e l'episodio si mantiene sui livelli non eccelsi ma comunque accettabili delle altre pellicole. Ritmo discreto e una sceneggiatura che pur mancando di trovate davvero originali, cerca di
svecchiare le storie dei film precedenti, pagando però una cerca confusionarietà. Non male.
L'apocalisse aliena mostra i segni: terre desertificate, folle in preda a delirio collettivo, raggi bianchi distruttivi provenienti dal cielo. Tutto sotto gli occhi del professor Quatermass, che tenta di darvi spiegazione. Il ritmo non è dei più forsennati e gli effetti non si sprecano; il cast riesce comunque a rendere gradevole un plot che sa di già visto, tra masse incontrollabili e messaggi da forze sconosciute. Chi ha seguito l'intera saga potrà divertirsi, gli altri, forse, un po' meno.
MEMORABILE: "Ma i vecchi sono tutti così mangioni?" si interroga la bambina davanti a un Quatermass davvero affamato.
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