Vincent Price, Martin Sheen, Vera Miles... LOVELY BUT LETHAL (la puntata, di un’ora e dieci, con cui si apre la terza stagione di Colombo) è probabilmente la più ricca di sempre, dal punto di vista del casting. Ambientata nell’infido mondo della cosmetica, tra industrie che si spiano e che si fanno una concorrenza spietata, può contare su di un soggetto (di Marco Bercovici) particolarmente articolato e un buon numero di figure secondarie molto ben delineate. Tanto che probabilmente LOVELY BUT LETHAL avrebbe meritato di essere sviluppata in un’ora e mezza, dando più risalto al secondo omicidio e fornendo a Vincent Price (è David Lang, padrone della principale società concorrente di quella...Leggi tutto posseduta dall’antagonista) la possibilità di incidere di più che con un paio di (bei) duetti. Ma anche così la storia (sceneggiata dal solito Jackson Gillis e che purtroppo cede un po’ quando si tratta di produrre la prova decisiva) mostra ottimi momenti, è diretta (da Jeannot Szwarc, futuro regista del notevole LO SQUALO 2) molto bene e presenta un Colombo accondiscendente ma allo stesso tempo deciso, risoluto. Martin Sheen, ovvero la vittima predestinata, ha un bel duetto con Vera Miles (la sua carnefice) che condurrà al momento dell’omicidio, dimostrandosi perfetto quando si tratta di assumere l’espressione più ambigua e sadica possibile. Vera Miles, ovvero la potentissima Viveca Scott, proprietaria della Beauty Mark, è un’antagonista sfuggente, piuttosto insolita nella sua caratterizzazione, che si propone come ottima spalla all’ingombrante Peter Falk, più stressante che mai.
Pur non potendola definire deludente, non la inserirei tra le migliori puntate della serie (soprattutto considerato che appartiene alla Terza Stagione, forse la migliore in assoluto). Probabilmente la causa è un finale che lascia l'amaro in bocca, meno geniale del consueto, che tende a rovinare il faccia a faccia più importante. I duetti Falk/Miles non sono male e Price (presenza fugace, purtroppo) dà lustro all'episodio, ma un soggetto così complesso avrebbe meritato la durata lunga. Alcune fasi sono sacrificate.
Secondo me questa è la puntata migliore del telefilm: cast ottimo, la Miles doppiata da Angiolina Quinterno è grandiosa e vi sono le fantastiche musiche di Dick de Benedicts. Non accreditata appare la caratterista Dianne Turley nel ruolo di un'istruttrice della clinica di bellezza.
Già la parte pre-Colombica, con gli scambi al veleno tra assassina (un po’ per caso) e chimico (la vittima) è di notevole livello. Il tenente compare con un uovo sodo (la colazione). Assassina e scagnozza sono due belle iene (vince la prima). E quando ormai l’episodio è decollato per conto suo, appare persino Vincent Price (e un brivido corre lungo la schiena. Basta la presenza). L’indagine dà molta soddisfazione e Colombo gira attorno alla preda (l’omicida) come uno squalo sornione, senza affondare troppo i denti, ma lasciandola sul chi vive.
MEMORABILE: Colombo alla regina dei cosmetici (l'assassina): "Sono anni che la vedo su tutti i pasticci che usa mia moglie".
Leggendario. Vera Miles, Vincent Price, Martin Sheen catturano tutta l'attenzione con la loro presenza. Sempre bravo Peter Falk, che lavora di grande finezza in quest'episodio al cospetto di attori di tale calibro. Interessante l'ambientazione nel mondo dei cosmetici e davvero memorabile l'interpretazione di Vera Miles che regala una cattiva complessa, delirante e di grande fascino. Le apparizioni di Price poi sono davvero la ciliegina sulla torta. Meno brillanti i dialoghi, rispetto ad altri episodi di altissimo livello.
Puntata narrativamente un pò fiacca, nonostante la bravura di Vera Miles, affascinante manager nel mondo della cosmesi, e l'ingegnosità del particolare con cui il tenente incastra infine l'assassina. Anche il cast di supporto, pur prestigioso, non mi sembra sfruttato al meglio: se infatti Sheen ben figura nel ruolo dell'ex amante vendicativo (che se la va proprio a cercare col lanternino), piuttosto sprecato risulta invece Price, concorrente infido, anche se basta la sua presenza per far provare un brividuccio di piacere.
Puntata ricca e ben strutturata. Vera Miles interpreta una manager di cosmetici pronta a tutto per assicurarsi la formula di una crema anti-invecchiamento, persino ad uccidere. Colombo non "mollerà" nemmeno per un istante la sua preda e nelle ultime battute dell'episodio la porterà quasi all'esasperazione. Molto buoni i duetti tra la Miles e Falk.
Non tra le migliori puntate: nonostante un cast di alto profilo (la cui recitazione non smentisce le attese) la narrazione è poco avvincente. Pochi gli indizi e debolissima la prova finale. Personaggi secondari molto ben delineati, per questo avrebbero meritato maggior approfondimento (soprattutto la seconda vittima). Il comportamento di Sheen, che porterà al delitto d'impeto, è più per motivi di orgoglio che non di denaro e anche questo avrebbe meritato maggior approfondimento da parte di Colombo. Sulle due ore avrebbe dato molto.
MEMORABILE: L'ultima battuta di Viveca a Colombo: "Ringrazi suo cognato da parte mia. Trovi lei le parole!"
Non tra gli episodi più felici: già parte da uno spunto puerile, un fantomatico cosmetico che leva le rughe, per poi svilupparsi in modo poco avvincente; tra l’altro l’assassina, pur ottimamente interpretata dalla Miles, appare ingenua e si sente la mancanza dei siparietti comici che solitamente agghindano la serie e nei quali Falk offre il meglio di sé. La prova finale non appare incontestabile.
Puntata incentrata nel mondo della moderna cosmetica e, tra creme, cremette e spray... ci scappa il morto! La guerra alle rughe e alle terribili zampe di gallina ai lati degli occhi si sa crea dissapori tra le varie aziende di cosmesi (qua ben rappresentate dal duo Miles-Price). Cast di gran prestigio, ma una regia non propriamente attenta, un finale sbrigativo e la breve durata penalizzano quello che poteva essere un buonissimo episodio. Alti livelli, comunque.
L'episodio che apre la terza stagione è sicuramente ben fatto, sebbene non sia da annoverare tra le puntate "capolavoro". Nei primi minuti assistiamo a un intenso dialogo tra l'assassina e Martin Sheen; in seguito all'omicidio di quest'ultimo entra in scena Peter Falk, i cui duetti con la Miles sono ben riusciti. L'antagonista è più fredda e distaccata del solito, ma ci delizia con una buona interpretazione. Finale che soddisfa, ma a mio parere l'episodio avrebbe meritato qualche minuto in più, così da risultare meno stringato.
Un episodio sottotono. Vera Miles se la cavicchia come assassina ma è molto ingenua; in più la storia è bolsa e noiosa, il piano criminoso inesistente e l'antefatto dell'omicidio molto azzardato: una strana crema che toglie tutte le rughe, boh! Colombo se la cava ma la sceneggiatura è troppo complicata, alcune parti come il secondo delitto non vengono quasi approfondite. Il cast è di altissimo livello ma è decisamente sprecato e la soluzione finale, seppur valida, è casuale.
MEMORABILE: Le ultime parole di Viveca: "Ringrazi suo cognato, trovi lei le parole".
Bell'episodio ambientato nel mondo della cosmesi e parallelamente in quello della chimica a lei afferente e non solo. È infatti lei a essere fondamentale nello sviluppo della sceneggiatura: per una formula si uccide. Colombo esaspera come sempre ad arte il suo sospettato che tenta di sfuggirgli come può, naturalmente senza risultato. Non disturba l'importante indizio lasciato sulla scena del crimine.
Un omicidio d'impeto, prodotti e cliniche di bellezza, vasetti ottagonali e una bella imprenditrice a cui Colombo si attaccherà come... l'edera. Dinamico e un po' "bondiano" questo episodio, in cui non si perde occasione per evidenziare che il fumo bene non fa. Lo sottolinea anche Colombo (sempre con il sigaro in mano). È risaputo che le donne non amino le rughe e questa Grimilde degli anni 70 è credibilissima nei panni di Vera Miles. Notevole.
Martin Sheen parte bene (gestualità, soprattutto sguardi), peccato finisca malissimo e scompaia dalle scene per lasciare posto a Vera Miles e Vincent Price (notevole il loro scambio iniziale), che avrebbe meritato probabilmente un ruolo più incisivo. Lo script fa invece posto alla giovane Sian Barbara Allen, che prova a giocare sporco caratterizzando il personaggio in modo interessante per dare ancora maggior risalto alla assassina. Ancora un finale veloce.
Il prologo thrilling e il cast di lusso annunciato sui titoli di testa sembrano promettere un episodio speciale, invece dopo un bel delitto (non premeditato, scaturito da una situazione degenerata in cui per una volta la vittima appare tanto odiosa quanto l'assassina) l'indagine non decolla come vorremmo. Certo, Martin Sheen essendo la vittima per forza di cose è destinato ad uscire di scena molto presto, ma anche Vincent Price nei panni del rivale appare sprecato in una rapida apparizione. Non una brutta puntata, ma lontana dalle vette.
Episodio sotto gli standard della serie classica. Come negli altri casi di omicidi preterintenzionali o colposi la costruzione dell'alibi è pressoché assente, così come il piano criminoso, e l'indagine che ne deriva è meno complessa e geniale del solito. Finale deludente ed affrettato: non si fa menzione del secondo omicidio (mancanza imperdonabile) e la prova finale di fatto è solo un indizio che in tribunale non porterebbe alla condanna (caso poi non così raro, in Colombo).
Si parte alla grande, con la soggettiva della paziente mentre il dottore le sventola davanti alla faccia un bisturi, à la Thriller di Vibenius: sequenza di forte impatto in cui si colgono le tendenze orrorifico-deliranti dello Szwarc di Bug. Il seguito è piuttosto routinario, ma grazie al ricchissimo cast (da Sheen alla Miles, passando per la guest star Vincent Price) e alla solita simpatia di Falk (fantastico quando arriva alla "fattoria"), senza contare l'ottima sequenza della sigaretta avvelenata, lo spettacolo si lascia godere appieno. Piuttosto prevedibile l'indizio rivelatore.
MEMORABILE: Il gioco di sadismo e seduzione fra Sheen e la Miles; Il tenente di fronte ai nudisti; Le due massaggiatrici e il dottore ubriaco che si lamenta.
Bello scontro tra la protagonista e Colombo nel mondo spietato dei prodotti di bellezza. La Miles non perde l'occasione per dimostrare durante la trama, vivace e coinvolgente, la sua superbia e arroganza, considerando tutti come marionette da manovrare per i suoi fini: poteva agire meno impulsivamente, per uccidere il chimico doppiogiochista. Arriverà perfino ad offendere il tenente. Altezzosa anche al momento dell'arresto.
Spiace bocciare una puntata che annovera un cast così illustre, ma sono troppe le cose che non funzionano: l'atteggiamento fastidiosamente cerimonioso di Colombo; Vera Miles che, dopo avergli tenuto testa duramente (arriva persino a dirgli che dovrebbe stare in manicomio!), si scioglie come neve al sole di fronte a un'accusa basata su una prova piuttosto labile; il secondo omicidio platealmente ignorato al momento della risoluzione. Probabilmente si era a corto di idee, fatta eccezione per quella, decisamente curiosa, della crema che elimina le rughe…
Puntata interessante ma non di eccelsa qualità. Il cast annovera nomi quali Martin Sheen, Vera Miles e, soprattutto, Vincent Price e questo non è poco (anche se i due uomini fanno poco più di una comparsata, e è un peccato), ma la sceneggiatura non riesce a convincere pienamente, in particolar modo per il modo in cui Colombo riesce a "incastrare" il colpevole. Comunque Falk riesce, al solito, a dare al tenente la giusta dose di simpatia e la Miles è una degna spalla. Sarebbe stata buona cosa riuscire ad ampliare la parte assegnata a Price.
Episodio pruriginoso, solo nel senso letterale del termine perché Vera Miles è un'assassina talmente antipatica e maldestra da non riuscire a destare nessun tipo di emozione positiva verso di lei. Anche la sceneggiatura non è gran cosa, soprattutto riguardo alle modalità dell'assassinio della povera ragazza, pure lei comunque non molto credibile nel ruolo di una ricattatrice ingenua, troppo ingenua. Episodio comunque memorabile che ha reso famosa l'edera velenosa, un vero tormento. Prurito inspiegabile? Sarà l'edera velenosa!
MEMORABILE: Falk e la Miles si grattano in contemporanea.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 17/05/09 11:32 Capo scrivano - 47786 interventi
No, mai salvate. Le avevo in qualche antidiluviana vhs ma son tutte bruciate col tempo...
PS: quando richiedi un mio intervento usa magari le CHIAMATE Ciavazzaro, altrimenti può capitare che non legga il tuo intervento e mi spiace sempre non rispondere.
Angiolina Quinterno: Vera Miles
Renato Turi: Vincent Price
Vittorio Congia: John Finnegan
Claudio Capone: Colby Chester
Alida Cappellini: Layne Mathess
Gli chiederò se anche i titoli di coda italiani, quanto vorrei averli (anche se molto fastidioso il fatto del fermo immagine come sui vecchi episodi di Derrick, ma rimane comunque una chicca).
DiscussioneDaniela • 2/02/19 04:15 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Ho in collezione quasi tutti gli episodi, appena possibile controllo - ora, in piena notte, non è il caso di mettermi a rovistare...
DiscussioneDaniela • 2/02/19 09:07 Gran Burattinaio - 5928 interventi
Mi spiage Ciavazzaro, in tutti gli episodi che possiedo i titoli di coda non sono tradotti - meno male che li conosco ormai a memoria, in caso contrario me li sarei rivisti tutti :o)
Zender ebbe a dire: Ma dai Markus, la povera Ida Lupino!!! Lei così credente e leale, voleva solo dei soldi per i suoi ragazzini! E Johnny Cash che il giorno dopo che lei crepa o poco dopo organizza party in piscina! E' un po' troppo, non si può!
ahaha è vero, bellissimo esempio di "lutto in famiglia"
Markus ebbe a dire: a beh ragazzi, qui è davvero dura...vi arrivo a dire che, pur adorando Colombo, salverei l'80% degli assassini!
Per una cosa e per l'altra, hanno fatto bene ad ammazzare (sia detto in forma ironica!).
Quello che salvo in toto o meglio da assolvere con formula piena è Johnny Cash in IL CANTO DEL CIGNO. Quella bastarda della sua compagna meritava di essere affogata nella pece rovente!
bhe oddio, lei era una stronza e se ne è approfittata, ma lui era un pedofilo!
Una curiosa coincidenza: Viveca Scott avvelena le sigarette della segretaria del suo rivale in affari. La poveretta fuma le sigarette marca "Victory", le stesse che fumava la vittima dell'episodio Nuoce gravemente alla salute (anch'egli ucciso con una sigaretta avvelenata), della decima stagione.