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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Invisible Invaders
Anno: 1959
Genere: fantascienza (bianco e nero)
Regia: Edward L. Cahn
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
L'unico motivo d'interesse di un film decisamente mal riuscito e povero come questo INVISIBLE INVADERS risiede nella caratterizzazione del nemico: gli invasori extraterrestri, capaci di rendersi a noi invisibili, si impossessano dei cadaveri umani e si muovono sulla Terra come una vera massa di zombi ante-litteram. Vederli arrancare con la tipica andatura barcollante, vestiti di tutto punto e con gli occhi infossati non può non far immediatamente pensare alla NOTTE DEI MORTI VIVENTI. Detto questo, e riconosciuto quindi al regista Edward L. Cahn di aver anticipato in qualche modo Romero nella creazione degli zombi moderni,...Leggi tutto non si può non annoverare INVISIBLE INVADERS tra i più scadenti e miseri fantafilm di sempre, in cui la spettacolarizzazione è affidata unicamente a immagini di repertorio in cui dighe, palazzi e ponti crollano senza che sia evidente alcun intervento alieno. Il tempo che il regista impiega per mostrarci le montagnole di terriccio che si spostano lentamente segnalando l'avanzata del nemico invisibile sono il sintomo di una regia che non sa bene cosa inquadrare e che presto sposta la scena all'interno della solita base di ricerca dove I’immancabile pugno di eroi si accolla il compito che il consesso internazionale tende a trascurare: la distruzione fisica degli alieni. Inutile dire come andrà a finire: si useranno schiume speciali, ultrasuoni e poco altro, mentre i dialoghi risultano se non altro meno invadenti del previsto. Patetico il commento fuori campo. John Carradine è lo "zombi" che in apertura spiega la situazione.
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Chiudi TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL BENEMERITO R.F.E.
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- Quello che si dice un buon film:
Jdelarge - Mediocre, ma con un suo perché:
Mco - Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Marcel MJ Davinotti jr., Pigro, Puppigallo, Uomomite, Il Gobbo, Daniela - Gravemente insufficiente!:
R.f.e., Rufus68
Bastaaa! Ne abbiamo avuto a sufficienza di produttori che facevano i furbetti e mettevano in piedi un film di fantascienza al risparmio i cui unici effetti speciali (oltre a qualche sequenza di repertorio) erano dei tipi truccati da zombie con un po' di ombreggiatura intorno agli occhi e il viso imbiancato. Prima c'erano già stati "Banditi atomici" e "Prigionieri dell'eternità", che già erano bruttini. Questo, nonostante la presenza di alieni simili a quello del Mostro dell'astronave, è altrettanto insulso e deprimente. Da evitare.
Extraterrestri invisibili si rendono visibili attraverso i morti e sferrano un attacco letale alla terra. A parte l'idea degli zombi-alieni che assediano il laboratorio in cui si studia la controffensiva, la storia è stupida e fa acqua da tutte le parti. D'altro canto la sceneggiatura è inetta e la regia si adegua all'infimo livello, per non parlare del pietoso uso di materiale di repertorio su disastri naturali e bellici per raccontare l'offensiva aliena. Noioso e imbarazzante.
Pur durando poco, riesce comunque ad essere piuttosto noioso, con quintalate di dialoghi e fantaboiate tecnologiche (da piegarsi il dispositivo acustico, che forma una spirale acustica!!!). Gli attori vivi si barcamenano, mentre i cadaveri alieninvasi più che altro barcollano, con evidenti occhiaie che dovrebbero sottolineare il fatto che in realtà sono morti. Bisogna ammettere che gli alieni invisibili sono un'ottima soluzione in caso di budget quasi nullo, ma se anche la sceneggiatura è a dir poco puerile, il risultato non può che essere scadente. Decisamente evitabile.
MEMORABILE: La fine da fesso dello scienziato con provetta in mano (Kaboom!!!); Gli alieni di luce escono dai corpi (e hanno fattezze umanoidi!).
Ultima prova fantascientifica dell'infaticabile e dimenticatissimo Edward L. Cahn, un factotum, un'ape operaria del cinema americano di genere che più low budget non si può. Sfigatissimo, ingenuo fino al ridicolo (e oltre) eppure questo filmetto con alieni che diventano morti viventi, in qualche modo riesce ad affascinare. Se doveste incontrarne uno (un alieno divenuto morto vivente, intendo) ricordatevi di fare molto
rumore, solo così potrete fermarlo.
Sci-Fi low budget, più risibile per il messaggio pacifista che per lo svolgimento all'insegna della parsimonia (il bunker inespugnabile sarà stato il garage del regista... ). Grande inizio con Carradine che esplode maneggiando l'alambicco (ma resusciterà intero!), poi gli zombi ridicolissimi tutti in giacca e cravatta, il generale fancazzista che sta rintanato nella sua stanza, e l'ingegnosa (?) soluzione travalicano nel comico.
Sono tutti in giacca e cravatta, e per giunta "posseduti" da entità aliene invisibili, ma non c'è dubbio: per la prima volta, gli zombie si affrancano dalla tradizione woodoo ed iniziano a barcollare verso il 1968, ossia verso l'ingresso nell'horror moderno. Peccato che, a parte questo merito storico, il film sia davvero poca cosa e non solo per la evidente povertà di mezzi: esaurita tutta la fantasia nello spunto, sceneggiatura e regia tirano a campare, mettendo in scena un assalto al bunker a tensione zero ed un finale fiacchissimo con una camionetta vibrante che salva la Terra intera.
MEMORABILE: Il povero John Carradine esplode ad inizio film, ma il suo cadavere appare integro: miracolo!
Fantascienza amatoriale. La resa dell'invasione planetaria è ottenuta grazie a un paio di ambienti e cucendo immagini di repertorio accompagnate dalle fastidiose didascalie della voce narrante. Qualche effetto esilarante (l'esplosione iniziale, l'irruzione nello stadio di hockey, la controffensiva umana col furgoncino) e il vanto (?) di mostrare (nei limiti di un budget miserabile) una delle prime invasioni zombesche su larga scala (zombi in tenuta da ufficio). Simpatico il risolutivo fucilone gracchiante.
Apprezzabile film di fantascienza, in particolare modo per il tentativo di offrire una soluzione originale nel finale. La palese mancanza di budget non rappresenta un limite, ma un obbligo per cercare di creare qualcosa di particolare. Ogni ingenuità, pertanto, può essere trascurata per concentrarsi invece sulla capacità del regista di arrangiarsi con i pochi mezzi a disposizione e di riuscire a sfornare un prodotto che, seppur goffo in molte situazioni, risulta assolutamente dignitoso.
Stavolta le interazioni tra Luna e Terra non si fermano alle maree. Da quel Pianeta stanno tentando di impartire ordini perentori, pena la subitanea distruzione del Nostro. L'idea balzana vede in campo scienziati e militari, uniti nella lotta contro nemici inizialmente invisibili, che in seguito si appropriano di corpi morti. Lo zombi si muove in tenuta elegante a stritolare il resto dell'umanità, come a significare che i ricchi e potenti prenderanno il sopravvento. A parte Carradine qui non c'è molto di divertente e il tedio non tarda a manifestarsi. Ma resta perlomeno curioso.
MEMORABILE: Il bunker facilmente rintracciabile; La minaccia iniziale di un redivivo Carradine.
Edward L. Cahn HA DIRETTO ANCHE...
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