Transamerica - Film (2005)

Transamerica

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

A dispetto di un titolo elaborato e sofisticato, che gioca col doppio significato della parola trans (visto che proprio di un viaggio attraverso l'America si parla), il film di Duncan Tucker è costruito con esemplare semplicità, sfruttando al meglio le straordinarie qualità interpretative di Felicity Huffman. E' lei/lui che fa il film, che lo caratterizza totalmente, che gli dà l'anima; senza sarebbe tutt'altra cosa, e probabilmente non così memorabile. Invece, dalla prima scena in cui compare e in cui gli viene comunicato che suo figlio (nemmeno sapeva di averlo, un figlio!) è in carcere, c'è solo da rimanere affascinati di fronte...Leggi tutto alla naturalezza, la spontaneità, l'estrema pacatezza della Huffman (doppiata egregiamente). Non un travestito ma un transessuale, pudico e riservato, che decide di pagare la cauzione per il figlio (un dollaro) e di riportarlo a casa senza rivelargli di essere un uomo né tantomeno di essere suo padre. Così, tra gli scenari desertici del Texas, le stazioni di servizio, gli incidenti di percorso, lei e lui cominciano a conoscersi. Il loro rapporto è spesso conflittuale (lui si droga, è sboccato, insofferente) ma si evolve giorno per giorno mutando in continuazione. Il film di Tucker (anche sceneggiatore) sta tutto qui, eppure non sembra essere in difetto di nulla. Dopo tanti lavori in cui i transessuali ci fan sempre la figura dei fenomeni da baraccone o quasi, finalmente qualcuno dimostra di saper affrontare l'argomento in modo diverso, realistico, senza inutili entatizzazioni. Un'opera di grande maturità e profondità, "piccola" ma - nel suo piccolo - impeccabile.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL DAVINOTTI
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Magnetti 13/06/07 10:30 - 1103 commenti

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Film interessante che ricorderò per la ottima recitazione di Felicity Huffman (sapientemente truccata), il cui personaggio (Bree) è riuscito e a tratti commovente. Prendere un'attrice donna per interpretare un transessuale è una scelta anomala ma che alla fine paga. Storia di transessualità in formato road movie (proprio come in Priscilla la regina del deserto) raccontata con garbo, a tratti noiosa ma mai banale. Riusciti anche i rimandi alla tollerante cultura indiana (Bree ha sangue pellerossa).

Galbo 14/04/08 15:40 - 12372 commenti

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Banalmente parlando un film dedicato alle vicende di un transessuale, Transamerica è in realtà un film molto più complesso e sfaccettato che in apparenza in quanto studia in modo piuttosto acuto il concetto di famiglia "allargata" mettendosi dalla parte di un padre e di un figlio non maturi per i loro rispettivi ruoli. Sceneggiatura ben scritta che ha nei dialoghi il suo punto di forza e una protagonista assolutamente memorabile come Felicity Huffman.

Pigro 5/12/08 09:52 - 9623 commenti

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Transessuale alla vigilia dell'intervento scopre di avere un figlio tossico e marchettaro. Road movie sul classico tema dell'incontro genitore-figlio, che però in questo caso ha accenti originali per la particolarità dei personaggi coinvolti. Più che un rapporto genitoriale, quindi, è l'incontro tra due solitudini sradicate dagli affetti. Un film dolce e sincero, anche se un po' schematico, con un finale in cui lo strano happy end delude e appaga al tempo stesso. Magnetica Felicity Huffman nel ruolo della fragile protagonista.

Rebis 13/12/08 15:47 - 2331 commenti

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La strada come luogo elettivo di ogni transizione culturale, di genere, spazio temporale e generazionale. Tucker affonda la mano nelle complessità che definiscono il cuore umano, ne testa la relatività minandone i limiti strutturali, e lo fa con lievità e scorrevolezza estreme; si può sorvolare allora sui cliché e sulle situazioni più telefonate, solo funzionali al riconoscimento di tipologie e inclinazioni esistenziali. Lo sviluppo e i coraggiosi imprevisti che riserva il rapporto genitoriale destabilizzano e lasciano il segno. Stupefacente Felicity Huffman.

Capannelle 23/02/09 10:41 - 4394 commenti

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Commedia dai toni intelligenti e pacati su argomenti solo all'apparenza scottanti. Anche perché il rapporto tra Bree e l'inquieto figliolo si diluisce piano piano nella dialettica genitore-figlio. Si giova di una grande interpretazione della Huffman e di caratteristi di tutto rispetto. Partenza intonata, parte centrale che scorre un po' lenta, col ritorno dalla famiglia (specie la figura della madre) il ritmo si impenna.
MEMORABILE: La madre che controlla se ci sono ancora gli attributi.

Ciavazzaro 24/04/09 14:29 - 4768 commenti

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Tralasciando la buona interpretazione di Feliciy Huffman, un film a mio avviso sopravvalutato parecchio. Se si cerca di narrare una storia "corragiosa" (mai coi tempi che corrono mica tanto) si riesce soltanto in parte: il film non soddisfa sotto tutti i versanti. Non mi è piaciuto.

Mcfly87 25/02/10 01:19 - 75 commenti

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Transamerica tratta un tema molto delicato e lo fa restituendo ai transgender una dignità che vari filmetti e la televisione più recente avevano contribuito a ridurre ad una sorta di fenomeni da baraccone. La Huffman nel suo ruolo è incredibilmente perfetta, sottotono gli altri interpreti, si salva solo Burt Young. La trama ha dei rallentamenti controbilanciati da un figlio "difficile" che con i suoi eccessi finisce per diventare poco credibile (lo ritroviamo attore platinato in un film gay). Non si grida al miracolo, ma nel complesso dignitoso.

Pinhead80 25/02/10 13:45 - 4715 commenti

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Film "on the road" di formazione, con un transessuale alla ricerca di un rapporto con suo figlio. Transamerica convince perché tratta temi difficili senza esagerazioni e senza essere mai eccessivo. Sensibilizza le persone nei confronti delle differenze di genere e mette a confronto il difficile ruolo di genitore con l'idea di essere accettati come persona al di là delle apparenze.

Belfagor 18/05/10 19:38 - 2689 commenti

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Inserito nel filone collaudato del road-movie, ma rinnovato in modo spiazzante da una serie di trovate che non fanno leva sul qualunquismo o sul bieco sensazionalismo. Felicity Huffman è perfetta nel tratteggiare il suo personaggio fuori dagli schemi, che affronta una storia indubbiamente particolare con umanità ed empatia, riuscendo a divertire e a commuovere. Una pellicola matura, a tratti un po' schematica ma diretta con competenza.

Jandileida 18/05/11 20:40 - 1558 commenti

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Proprio quanto la rimozione dell'ultimo corpo cavo sta per renderla se stessa, Bree si ritrova un figlio che la riporta al suo passato. Impostato come un classico road-movie in cui ognuno dei protagonisti riesce a conoscere meglio il proprio io, questo Transamerica è un film che riesce comunque a sorprendere con uno spunto originale e con una storia che si dipana con grazia e gentilezza, capace di far pensare e non cadere nell'esibizione forzata. Bravissima la Huffman in un ruolo non facile, qua e là si ride anche (le scene con la mamma ad esempio).

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Mickes2 21/08/12 11:51 - 1670 commenti

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Gradevole sguardo intimista e intelligente sulle dinamiche comportamentali e dell'anima tra genitore e figlio. Tucker sceglie l' "on the road" per raccontarci una storia umana e semplice, con protagonista un personaggio particolare (bravissima Felicity Huffman) e caratterizzata da buone scelte in fase di sceneggiatura, che sviano gli stereotipi e le classiche facilonerie per addentrarsi in maniera delicata nella solitudine di due persone accomunate da un destino apparentemente privo di affetti e comprensione.

Saintgifts 8/04/14 18:00 - 4098 commenti

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Per ogni tipo di crisi esistenziale in America esiste un rimedio praticamente infallibile: un lungo coast to coast, possibilmente da est verso ovest, come facevano i pionieri e anche dopo, verso quella terra promessa che è sempre stata la California. Trans come transito, in tutti i sensi, fino a ritrovare se stessi e il rapporto con gli altri. Oltretutto lungo il cammino si incontrano inconsapevoli maestri, buoni e cattivi, che insegnano tanto, per chi vuole imparare. Film notevole che affronta bene temi che saranno sempre più da affrontare.

Nancy 28/04/17 14:56 - 774 commenti

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Un film sui trans senza trans e già si parte male. Nonostante la Huffman sia indubbiamente molto brava e di un certo impatto nella sua interpretazione, resta qualcosa di non credibile e artefatto che a un film del genere di certo non si addice. Per il resto è un road movie all'americana come molti altri, con tutti i cliché del caso: la droga, il rapporto genitori-figli, l'accettazione di sé, il compimento di qualcosa nel raggiungimento mitico dell'estremo Ovest. Niente di particolare quindi, anche se si lascia abbastanza guardare.

Lou 27/07/18 17:44 - 1119 commenti

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Un insolito road movie, che vede protagonisti un trans in attesa dell'operazione definitiva per diventare donna e suo figlio, frutto di un rapporto occasionale quand'era ancora uomo. La riuscita del film è in buona parte legata all'ottima protagonista Felicity Huffman, capace di coinvolgere e commuovere. Qualche eccesso c'è, a esempio nei siparietti con la famiglia di lei, ma nel complesso prevale una sincera attenzione ai temi della solitudine e della diversità.

Daniela 30/12/19 06:41 - 12606 commenti

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In procinto di sottoporsi ad un'operazione per cambio di sesso, Sabrina scopre di avere un figlio, concepito durante una fugace esperienza quando era ancora Stanley... E' lo spunto di partenza per l'ennesimo on-the-road rappresentato come occasione di scoperta dell'altro nonché confronto con il proprio passato. In questo caso, i pregi del film sono legati al disegno accurato dei personaggi, entrambi marginali con pesanti retaggi sulle spalle, e all'epilogo non banalmente conciliante che, pur contenendo elementi perturbanti, risulta comunque illuminato dalla luce della comprensione reciproca.
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  • Homevideo Gestarsh99 • 9/10/11 00:31
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 15/11/2011 per DNC/Warner Home Video:

  • Curiosità Daniela • 29/12/19 20:44
    Gran Burattinaio - 5925 interventi
    Golden Globe come Miglior attrice in un film drammatico a Felicity Huffman, che ottenne anche una candidatura all'Oscar come Migliore attrice.