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MMJ Davinotti jr
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L'IMPRESSIONE DI MMJ
Ritorna il Joseph Mankiewicz di MASQUERADE, ovvero il regista dei doppi e tripli colpi di scena, dei dialoghi serrati pronunciati col sorriso sulle labbra, dell’ironia all’inglese (d’altronde, con due rappresentanti della stessa come Laurence Olivier e Michael Caine...), degli interni di ville iperscenografati, delle sceneggiature complesse tratte da soggetti intricati (in questo caso c’è dietro Anthony Shaffer). SLEUTH insomma, così come MASQUERADE, è uno di quei film autocompiaciuti che tanto fanno innamorare la critica, che al solito mostra di apprezzare l’alta opera di intelletto...Leggi tutto del regista di classici come EVA CONTRO EVA (ben altra caratura...). Qui Laurence Olivier è un nobile appassionato di giochi di società che, quando scopre di esser stato tradito dalla moglie, convoca il di lei amante (Michael Caine) organizzando una raffinatissima vendetta. Poi, naturalmente, non tutto si chiuderà come previsto. Con due ore e dieci a disposizione, Mankiewicz ribalta la frittata in ogni modo possibile finendo col diventare prima prevedibile e poi sfibrante. L'ultima mezz'ora è di una noia tremenda: tirare avanti il gioco a ogni costo è deplorevole e in fin dei conti lo spettatore non vede l'ora di raggiungere il finale per capire come si concluderà la farsa. L'abilità del cast non è in discussione, Olivier e Kane si producono in una sfida dialettica eccellente senza sbagliare un colpo, ma l'eccesso di verbosità - è inevitabile - stanca. Così come il continuo scambio di provocazioni. E’ soprattutto Olivier a non sembrare troppo a suo agio in un ruolo così sopra le righe.
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ChiudiTITOLO INSERITO IL GIORNO 7/08/06 DAL DAVINOTTI
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- Grande esempio di cinema:
Cotola, Daniela, Paulaster - Davvero notevole!:
Mdmaster, Saintgifts, Anthonyvm - Quello che si dice un buon film:
Rocchiola - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Fabbiu, Galbo, Kinodrop
Grande maestria nel dirigere un buon film tramite due attori principali e una sola location (una villona ultra-scenografata con balocchi d'ogni genere). Un film portato avanti giocando molto sul peso dei dialoghi. Sia Oliver che Caine sono in forma straordinaria. Dapprima mi è piaciuto perché si trascina dietro un'aria piuttosto "giocattolosa" (sono proprio i giochi il nucleo del soggetto), ma arrivati a metà film l'ingente peso della durata incomincia a farsi sentire e la voglia di arrivare al finale è troppo alta.
MEMORABILE: "Buon viaggio Pulcinella!"
Straordinario e scatenato divertimento comico, di matrice palesemente teatrale, che si regge sulla grande vena attoriale di due mostri sacri come Caine e Olivier che sono qui al loro meglio e che intrattengono lo spettatore per oltre due ore senza particolari affanni. Merito della bella sceneggiatura ricca di colpi di scena e di una regia impeccabile attraverso la quale questo straordinario autore, giunto qui al suo ultimo film, sintetizza perfettamente le tematiche principali del suo cinema.
Da un grande regista come Mankiewicz e da un rodato (e acclamato testo teatrale), Gli insospettabili è uno strano incrocio tra commedia e thriller che si svolge attraverso il duello senza esclusione di colpi tra due personaggi assoluti protagonisti del film. Il film di cui è chiara l'impronta teatrale benchè affascinante anche per l'intepretazione di due grandissimi attori, ha il limite di un'eccessiva prollissità e verbosità della sceneggiatura. Buona la scenografia di Ken Adam.
Scontro fra due dei più grandi mattatori dello schermo: il signorile maturo Olivier ed il proletario Caine, giovane e rampante amante della moglie del primo (destinato a passare dalla parte opposta nel remake). L'arbitro è un maestro negli scontri verbali come Mankiewicz, raffinato metteur in scena di un testo teatrale prolisso ma intrigante. Giustamente la donna non si vede, non è una persona ma un oggetto di cui contendersi il possesso a suon di pugni sotto la cintola. Di bella ambientazione, giocosamente sadico, godurioso.
Appassionati di Cluedo, gioite! L'ultimo film di Mankiewicz è per voi: una celebrazione (e presa in giro) di ogni clichè possibile della storia poliziesca. Caine e Olivier si scambiano eleganti fendenti armati di lingua anglosassione; in realtà il primo sarebbe di origine italiana... Certo, come no. Insomma, ci si diverte parecchio a veder gigioneggiare i due, anche se 148' son davvero tanti e i (parecchi) colpi di scena avrebbero giovato di un ritmo più brillante. Una saporita caramella, che si gusta a perfezione alla prima visione.
MEMORABILE: Milo ripete più volte "Non è oro tutto che scintilla"...alla faccia dell'italiano!
Se non è tutto oro quello che luccica, non è tutto gioco quello che sembra... Grande gioco teatrale quello che portano avanti i due protagonisti. Di diversa estrazione sociale nel dramma e di diversa estrazione anche come attori, ma perfetti nelle loro parti; Michael Caine regge bene il confronto, se un confronto si vuole fare. Ho preferito molto la parte centrale dove entra in azione il "vero" poliziotto e dove, pur riconoscendo chi c'è sotto l'ottimo trucco, si rimane comunque spiazzati. La lunghezza non gioca a favore, unico neo.
L’ultimo film di Mankiewicz è un giallo d’impostazione teatrale forse eccessivamente dialogato ma comunque ricco di sorprese. Gli attori in scena - Olivier e Caine - sono uno spasso e riescono nel non facile compito di tener desta l’attenzione per tutta la ragguardevole durata del racconto. Il loro confronto serve ancora una volta al regista per mettere in scena i temi della lotta di classe e della falsità dei rapporti umani. Un gioco al massacro circoscritto degno di Polanski. Belle le scenografie ricche di giochi, pupazzi e marionette.
MEMORABILE: L’incontro iniziale tra i due protagonisti nel labirinto di siepi; La ricerca degli indizi da parte di Olivier; Il pupazzo ghignante.
Marito tradito convoca l’amante a casa sua. Farsa che assume i toni della sciarada per vendette dirette e inversione dei ruoli. Trama basata sui dialoghi degli eccellenti protagonisti (Olivier più teatrale, Caine più di presenza) che passano con disinvoltura dai giochi sadici alle indagini e alle umiliazioni. L’entrata in gioco dell’ispettore appiattisce la vicenda, finale in cui si intuisce dove si va a parare. Regìa puntuale che sfrutta i balocchi nella casa (facendoli muovere leggermente) quasi come fossero degli attori.
MEMORABILE: L’ispettore Ciabattoni; Lo sparo a salve; I quattro oggetti da cercare; Il racconto del furto della pelliccia da raccontare al giudice.
La derivazione teatrale di quest'opera di Mankiewicz è resa qui in modo ridondante ed esasperante: gli spunti di interesse si diluiscono in una durata fluviale fino allo sbadiglio; inoltre la verbosità della sceneggiatura rende prevedibile il susseguirsi delle azioni, comprese le celebrate inversioni e colpi di scena. Indiscutibile la performance dei due attori che con disinvoltura interpretano la macchinosità intellettuale del testo, ma condizionandoli e rendendoli figure un po' al limite del macchiettismo (specie Olivier). Bella la trovata dei bizzarri automi nella villa.
Il drammaturgo Anthony Shaffer, che di lì a poco scriverà quel capolavoro che è The wicker man, firma un ottimo giallo teatrale, tanto minimale nella messinscena (stupende scenografie camp a parte, che ricordano a tratti il Dr. Phibes e La casa dei fantasmi di Castle) quanto complesso negli sviluppi. I colpi di scena non mancano, così come i dialoghi vivaci, ma è la sorprendente prova del duo Caine-Olivier a colpire innanzitutto. Il concitatissimo finale, che culmina in un delirio di ilarità degno de La casa 2, resta indelebilmente impresso nella memoria. Da vedere almeno una volta.
MEMORABILE: Il labirinto di siepi shininghiano; Caine vestito da clown; Caine in lacrime con pistola alla testa; Olivier impegnato in una sadica caccia al tesoro.
Joseph L. Mankiewicz HA DIRETTO ANCHE...
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- Credo di sapere il perché della cosa, ma non posso dirne il motivo poiché altrimenti infrangerei la regola principale della casa.
- Bravo Cotola :) Sì, non è difficile, per chi conosce il film e i "particolari" credits nei titoli di testa...
- In dvd per la Golem, disponibile dal 28/09/2016
https://www.amazon.it/Gli-Insospettabili-SE-Michael-Caine/dp/B01HCCUINC/ref=sr_1_452?s=dvd&ie=UTF8&qid=1467562062&sr=1-452 - ATTENZIONE!
A quanto pare, sul dvd "nostrano", il film è stato mozzato di 8/9 minuti..pertanto, la durata riportata sul retro è quella!
Fonte: dvdessential forum - Fate ancora attenzione che..
La recente "SPECIAL UNCUT EDITION", all'interno, non ha nient'altro che lo stesso disco della precedente! grrr
Fonte: dvdessential forum - Gradevoli aggiornamenti..
In alcuni è presente quello giusto con il film completo!
Fonte: dvdessential forumUltima modifica: 1/02/17 22:46 da Noncha17 
La nuova edizione della Golem è innanzitutto restaurata in HD come indicato sulla copertina del DVD. Ed effettivamente l'immagine appare più pulita rispetto alla precedente versione del 2016 che presentava una discreta dose di difetti e impurità. Il video non è comunque degno di un restauro in HD in quanto presenta ancora qualche piccola puntinatura sparsa qua e là ed un a definizione non particolarmente incisiva. L'audio italiano originale mono è potentissimo ma un pochino impastato, risultando comunque fruibile senza problemi. La durata è questa volta quella giusta di 132 minuti contro i 123 dichiarati nella versione 2016. Il master credo sia quello del bluray americano pubblicate dalla Warner nel 2017. L'audio italiano originale è molto potente ma un pochino impastato. Resta qualche dubbio sulla provenienza del master HD in quanto anche all'estero non mi pare che questo titolo sia mai uscito in bluray, ed infatti la qualità del DVD Golem sembra quella di un prodotto SD.- Il blu ray spagnolo (disponibile dal 14 dicembre 2023) dovrebbe contenere anche l' audio italiano, come segnalato nella scheda
https://www.amazon.es/Huella-1972-BD-Sleuth-Blu-ray/dp/B0CNS59784/ref=mp_s_a_1_28?qid=1700671999&refinements=p_n_date%3A831287031&s=blu-ray&sr=1-28
