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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

No, il premier spagnolo eletto l'indomani degli attacchi terroristici a Madrid non c'entra nulla. E’ semplicemente un simbolo, la dimostrazione che la sinistra, con le idee forti, può cambiare un paese. Il film (molto breve, si raggiunge a malapena l’ora e un quarto) è invece un'inchiesta sulla libertà di espressione in Italia durante il governo Berlusconi. Scritto e diretto da Sabina Guzzanti, è da lei narrato con voce pacata. Inutile chiarire di cosa si stia parlando. La Guzzanti non è la sola ad aver sollevato il problema e gli argomenti trattati, in definitiva, sono sempre gli stessi, aggiornati di volta in volta da nuove nefandezze. Impossibile...Leggi tutto prescindere da Biagi, Santoro e Luttazzi, ma la Guzzanti fa valere la propria esperienza personale e parla soprattutto di Raiot, la sua trasmissione satirica censurata dopo un'unica puntata dai vertici Rai. Attraverso interviste (italiane ed estere) si fa luce sul significato vero di satira, sovente equivocato dalla destra di governo che vorrebbe farci intendere non possa coinvolgere la politica. La realtà dice che la satira, per assolvere davvero al proprio compito, deve far pensare e ridere rimarcando anche con malignità gli abusi e gli errori dei governanti. Michael Moore, insomma, ha fatto proseliti anche in Italia e il documentario inchiesta diventa un mezzo necessario per far riflettere un popolo (il nostro) che sembra da anni colpevolmente disinteressarsi della politica facilitando il compito a chi approfitta del potere per risolvere i propri problemi. Niente di nuovo, ma un film utile.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Caesars 13/07/07 13:55 - 3790 commenti

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Cinematograficamente parlando non siamo di fronte a chissà cosa, la formula del film inchiesta è ora molto in voga (vedi i vari film di Michael Moore oppure Super size me), ma film come questo sono molto importanti. Sabina Guzzanti denuncia un fatto subìto personalmente: la soppressione dello spettacolo Raiot dopo una sola puntata perché non gradito dai vertici Rai (o meglio da chi li comanda), ma affronta comunque un argomento che interessa tutti noi: la libertà di espressione in Italia. Film di denuncia che va visto assolutamente.

Cif 29/12/09 15:46 - 272 commenti

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È un documentario che racconta tutta la storia della nota vicenda che ha visto l'oscuramento e la censura della trasmissione televisiva di satira Raiot. L'obiettivo sarebbe quello di costruire un film denuncia su tutto l'imbavagliamento della satira e dell'informazione in Italia da parte della destra. L'opera però si arena sulla vicenda individuale della Guzzanti (per carità, di massima importanza!) e l'interesse dello spettatore non decolla mai più di tanto. **½
MEMORABILE: Il titolo è la cosa più sciocchina, in un'opera che affronta, decorosamente, un tema di grande e drammatica importanza.

Nando 24/07/10 17:41 - 3814 commenti

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Film denuncia sulla soppressione di un programma patito dalla Guzzanti che comunque narra la sua vicenda e sembra che non le interessi minimamente l'intera libertà di satira in Italia. Un film sfacciatamente di sinistra, o meglio critico verso certa destra a suo dire liberticida. Noioso e supponente.

Galbo 15/10/11 15:07 - 12392 commenti

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La soppressione di una (sua) trasmissione televisiva da lo spunto alla Guzzanti per la realizzazione di un film che prende di mira lo strumento della censura culturale in Italia. Film decisamente di parte, che non fa mistero di esserlo e fornisce comunque numerosi spunti di discussione, oltre a garantire (grazie all'indubbia verve comica dell'autrice) qualche occasione di divertimento per quanto fazioso.

B. Legnani 15/10/11 10:57 - 5532 commenti

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Interessante (**½), pur coi limiti d’essere “vecchio” (dal titolo al fatto che, dovendo fare oggi il film, ben difficilmente si punterebbe su Luttazzi…). La parte più interessante riguarda l’inerzia della sinistra, sospettata di cripto-complicità (incredibile la dichiarazione del politico sul “perché non facemmo, negli anni di governo, la legge sul conflitto di interessi”, ma pazzesco il paragone fra la Lega Nord al Nazismo, fatto da Furio Colombo). I difetti della Guzzanti sono i soliti: pensando d’essere sempre nel giusto tace ciò che le è scomodo (sbalorditiva la mancata citazione sulla tragica gaffe della “razza ebraica”).

124c 15/10/11 12:22 - 2918 commenti

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C'era una volta "Raiot", un programma satirico di Raitre presentato da Sabina Guzzanti e bloccato dopo la messa in onda della prima puntata. Da questo fatto di censura televisiva la Guzzanti gira un cine-documentario in stile Micheal Moore per far capire le sue ragioni al pubblico. Le interviste a volti noti italiani sono interessanti, come è interessante il veloce excursus sui programmi di satira francesi, tedeschi e inglesi. La censura in tv, in Italia, c'è sempre stata, ma mai come oggi. Il film fa pensare, quindi è da vedere. **½
MEMORABILE: Le interviste al companto Enzo Biagi, a Daniele Luttazzi e a Dario Fo.

Tarabas 17/10/11 22:09 - 1878 commenti

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Interessante e un po' vendicativo, comprensibilmente, film sullo stato della satira e dell'informazione in Italia. Non era esaltante nel 2005, è decisamente peggiorato nel 2011, con una larga parte dei media militarizzati a difesa di posizioni indifendibili, a costo di vilipendere la logica e il buon senso. Non sorprende, oggi, la sfilata di opinioni dure dei corrispondenti stranieri. Nel 2005 avrebbe forse sorpreso di più, ma il film non è stato trasmesso fino alla settimana scorsa. La Guzzanti si trattiene e risulta molto più efficace del solito.

Pigro 30/12/12 09:56 - 9666 commenti

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Si muove tra acido risentimento o rivendicazione personale e senso civile di denuncia della deriva liberticida di Berlusconi (nella pavidità generale e nella connivenza perfino degli oppositori), emblematizzata dalla chiusura della trasmissione Raiot. Più delle sequenze satiriche e della voce fuori campo che commenta con una punta di dispetto, sono le interviste (quelle che dicono e quelle che non dicono) ad alzare il velo sulla deprimente condizione della democrazia in Italia. Documento di un’epoca che gli storici guarderanno con incredulità.

Furetto60 25/10/13 09:30 - 1194 commenti

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Con questo film documentario la Guzzanti vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa (intento comprensibile, considerata la soppressione del suo programma Raiot dopo una sola puntata). Al di là delle opinioni personali, introdotte tramite voce narrante, sono le interviste ai vari personaggi della nostra vita pubblica a costituire la parte più frizzante: devianti frasi di circostanza, silenzi, sguardi sfuggenti, ostentata arroganza... un campionario avvilente, tragicomico compendio di chi è deputato alla guida (ma dai!) di parte del Belpaese.
MEMORABILE: Il Gasparri vero è più divertente di quello satirizzatto; “E' tempo che i comici scendano in politica”.

Nancy 1/07/16 02:41 - 774 commenti

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Interessante documentario che gode di un paradosso iniziale: è controinformazione, è satira ed esce in un Paese in cui denuncia che ciò non può essere fatto. Soffre quindi il passo dei tempi e invecchia quanto la politica verso cui si scaglia, anche se per molti versi è decisamente illuminante da vedere alla luce dei fatti in questo 2016. La Guzzanti sceglie da una parte di indagare, dall'altra di farsi sostenere da volti amici e dall'altra ancora di reindossare la maschera da "buffona". Molto narcisistico, forse, ma ai tempi necessario.

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Pessoa 13/02/19 02:14 - 2476 commenti

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Documentario necessario su uno dei momenti più tristi della libertà nella nostra Repubblica. La Guzzanti, in buona compagnia, fa capire chiaramente che gli italiani godono di una libertà malata, mostra delle strade importanti, fa sentire il dissenso meno solo. Certo, sentire l'intelligenza degli spettatori del servizio pubblico maltrattata in quel modo non fa bene, ma almeno adesso nessuno avrà più alibi, nella vicenda. Serve più che altro a futura memoria perché, come disse qualcuno, "chi dimentica il passato è destinato a riviverlo". Didattico.
MEMORABILE: Personaggi della dialettica e cultura di Veneziani e Alberoni che fanno scena muta alle domande della Guzzanti; I giornalisti della stampa estera.
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  • Discussione Gestarsh99 • 13/10/11 13:34
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Io mi ricordo perfettamente di alcune sue battute vergognose su una grande scrittrice/giornalista che all'epoca stava lentamente morendo di cancro ai polmoni.

    Per fortuna ad una sorella ignobile corrisponde un fratello di ben altra caratura e correttezza artistica.
  • Discussione Didda23 • 13/10/11 13:42
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    su una grande scrittrice/giornalista



    Sulla grandezza della Fallaci nutro enormi perplessità.
  • Discussione Galbo • 13/10/11 15:30
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    su una grande scrittrice/giornalista



    Sulla grandezza della Fallaci nutro enormi perplessità.


    un personaggio controverso e sicuramente dalla posizioni discutibili, ha scritto tuttavia cose pregevoli, specie Un uomo a mio avviso un grande romanzo biografico
  • Discussione Zender • 13/10/11 17:41
    Capo scrivano - 47782 interventi
    Confermo Galbo. Un uomo è un libro straordinario e sentitissimo. Poi sulla Fallaci "politica" non mi pronuncio.
  • Discussione Blutarsky • 13/10/11 18:08
    Custode notturno - 338 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    su una grande scrittrice/giornalista



    Sulla grandezza della Fallaci nutro enormi perplessità.


    cosa hai letto di suo da portarti ad essere così perplesso?
  • Discussione B. Legnani • 13/10/11 18:14
    Pianificazione e progetti - 14965 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    su una grande scrittrice/giornalista



    Sulla grandezza della Fallaci nutro enormi perplessità.


    A me stava molto antipatica, ma il libro con le interviste ai potenti e quello sulla sua esperienza in Vietnam sono eccellenti.
  • Discussione Blutarsky • 13/10/11 18:45
    Custode notturno - 338 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Didda23 ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    su una grande scrittrice/giornalista



    Sulla grandezza della Fallaci nutro enormi perplessità.


    A me stava molto antipatica, ma il libro con le interviste ai potenti e quello sulla sua esperienza in Vietnam sono eccellenti.


    anch'io non nutrivo grandi simpatie, ma i suoi libri letti ai tempi della scuola non mi erano dispiaciuti affatto, e il suo curriculum da giornalista parla da solo.
  • Discussione Blutarsky • 13/10/11 18:51
    Custode notturno - 338 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Io mi ricordo perfettamente di alcune sue battute vergognose su una grande scrittrice/giornalista che all'epoca stava lentamente morendo di cancro ai polmoni.


    quella battuta era di cattivo indipendentemente dalla grandezza o meno della persona interessata.

    Gestarsh99 ebbe a dire:

    Per fortuna ad una sorella ignobile corrisponde un fratello di ben altra caratura e correttezza artistica.


    qui non concordo, potenzialmente la Guzzanti è pari al fratello come talento, ma purtroppo da anni ha abdicato la comicità in favore della politica e traspare un livore in molti dei suo pezzi che mina la qualità e l'equilibrio degli stessi.
    Ultima modifica: 13/10/11 18:51 da Blutarsky
  • Discussione Didda23 • 13/10/11 20:49
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ok, se ha venduto milioni di copie del talento doveva pur possederlo.
    Purtroppo faccio fatica a giudicare con "oggettività" le sue qualità di giornalista, perchè sosteneva delle tesi che non condividevo totalmente.
    Non dovevo intervenire prima, non mi piace discutere di "posizioni politiche" su un sito di cinema.
  • Discussione Markus • 13/10/11 20:53
    Scrivano - 4775 interventi
    La (brutta) politica domestica e non degli ultimi vent'anni, ha deteriorato il cervello a molti, "grandi" giornalisti e comici compresi.