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Titolo originale: Within Our Gates
Anno: 1920
Genere: drammatico (bianco e nero)
Regia: Oscar Micheaux
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/06/18 DAL BENEMERITO PIGRO
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- Grande esempio di cinema:
Pinhead80, Gippal - Davvero notevole!:
Bubobubo, Cotola - Quello che si dice un buon film:
Pigro
L’insegnante della scuola per neri al sud cerca mecenati al nord: così Micheaux, primo regista nero della storia americana, racconta la lotta contro il razzismo esterno ma anche contro analfabetismo e collaborazionismo nella sua comunità. Per struttura e narrazione il film è un grande classico romanzo popolare, ma il valore aggiunto sta proprio nell’impegno sociale e politico, esplicitamente contro il razzista Griffith, portando alla luce l’umiliazione fino alla potente ed esplicita scena clou del linciaggio e del tentato stupro.
Manifesto la cui epocale importanza storica non ridimensiona affatto una collocazione ideologica quantomeno complessa: il "bianco" è al contempo schiavista e precettore, politicante razzista destinato all'inferno e illuminato benefattore; il "nero" è l'oppresso dalla casta dei padroni e l'obnubilato dai sermoni dei ruffiani predicatori, ma anche il chiacchierone illetterato, il codardo collaborazionista, il ladruncolo disinteressato ad elevare la propria condizione intellettuale. I destini di entrambi sono strettamente legati. Scialbo finale patriottico, appiccicato con lo scotch.
MEMORABILE: L'orrenda figura dello schiavo Efrem; Il linciaggio.
Film drammatico che rappresenta un piccolo pezzo di storia del cinema mondiale in quanto è una delle primissime opere girate da un regista di colore. Il ritratto è quello di un'America razzista, dedita al linciaggio di massa che vuole negare istruzione e diritto di voto alle fasce più deboli della popolazione. Lo scontro ideologico e politico è talmente aspro da far passare in secondo piano gli aspetti sentimentali della sceneggiatura. Alcuni personaggi rimangono maggiormente impressi (il predicatore e lo schiavo Efrem) in quanto più spregevoli e rivoltanti degli stessi bianchi.
MEMORABILE: La fine di Efrem.
Il forte melodramma di Oscar Micheaux, il più antico film sopravvissuto di un regista americano di colore, creduto perso fino agli anni '70 quando fu ritrovata una copia in Spagna intitolata "La Negra", è audace quanto il suo soggetto, con flashback e interpolazioni che ne amplificano la storia; un notevole colpo di scena su Sylvia, inserito alla fine, apre un varco sulla trama quasi allucinatorio.
Al di là delle stucchevoli ed evitabilissime vicende sentimentali, il film ha un'importanza storica di primo piano: è una delle primissime opere girate da un regista di colore ed una complessità nel ritrarre i personaggi che lo rende molto interessante. Si vedano le figure dei neri e dei bianchi che giocano molto sui chiaroscuri, alternando figure positive ad altrettante negative. Per l'epoca anche coraggioso, a parte gli ultimi imbarazzanti minuti che nulla centrano con quanto visto sino ad allora. Se vi capita, merita di essere visionato.
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- In questi giorni questo preziosissimo documento storico, il primo diretto da un regista afroamericano che sia giunto integro ai nostri giorni, è stato reso disponibile su Mubi.
EDIT: il film è disponibile anche come contenuto multimediale della rispettiva pagina Wikipedia; https://en.wikipedia.org/wiki/Within_Our_Gates.
Dai titoli di presentazione iniziale si evince che il restauro è stato condotto, nel 1993, su una copia in nitrato ritrovata in Spagna con il titolo di La negra e duplicata dalla Filmoteca Española.
Gli intertitoli originali, all'epoca espunti dalla versione spagnola, sono andati per la maggior parte perduti. Quelli della copia restaurata sono delle retroversioni filologiche dallo spagnolo.Ultima modifica: 17/06/20 16:18 da Bubobubo
