Dark crimes - Film (2016)

Dark crimes
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: True Crimes
Anno: 2016
Genere: thriller (colore)
Note: Soggetto ispirato a un fatto di cronaca nera avvenuto in Polonia.
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il misterioso omicidio d'un uomo che frequentava un celebre club sadomaso è stato forse accantonato troppo sbrigativamente. Per questo qualche tempo dopo Tadek (Carrey), tra i pochi poliziotti onesti del posto (così ci viene detto, almeno) decide di riprendere in mano il caso. Sospettato principale è uno scrittore (Csokas) che nel suo romanzo, “Alicja”, sembra aver raccontato proprio il delitto in questione. Tratto da un articolo del 2008 realmente pubblicato, il film del greco Avranas è una coproduzione tra Hollywood, la Polonia e l'Inghilterra che trova nelle atmosfere cupe e ingrigite di Cracovia una delle sue non troppe ragion d'essere. A deludere è specialmente Jim Carrey: proposto in...Leggi tutto un ruolo altamente drammatico, fatica nel rivestire il suo personaggio dello spessore necessario. Penalizzato oltremodo da una sceneggiatura che dimezza la quantità media di dialoghi favorendo l'introspezione psicologica da comunicarsi attraverso espressioni e comportamenti, Carrey sembra fin troppo prostrato dalla situazione, prigioniero di una condizione difficile da trasmettere allo spettatore. Sposato a una donna che non sembra troppo amarlo, vicino a una madre anziana che pretende attenzione e chiede di non lasciarla morire da sola, si getta anima e corpo in un caso che sembra facilmente risolvibile solo in apparenza. Kozlov, lo scrittore, è arrogante, indisponente, sprezzante; vive assieme a una tossicodipendente disinibita (Gainsbourg) le cui attrattive turbano il protagonista, sfidato apertamente dall'uomo sul piano psicologico. Ma la verità è che per buona parte del film non succede nulla o quasi. Non esiste una vera indagine quanto piuttosto un procedere lineare di Tadek in direzione di un abisso di solitudine che si riflette nelle ambientazioni, nei colori freddi di una fotografia dalle dominanti azzurre e verdi, nella desolazione di strade e luoghi osservati dall'auto durante i pedinamenti, nell'osservazione di una realtà che si fa ogni minuto più distaccata, nello sbattere la testa contro situazioni per lui sempre più faticose da comprendere. E' quello che meglio Avranas riesce a comunicare: un clima di deriva e abbandono in cui il volto barbuto e invecchiato di Carrey si stinge fino a confondersi, pedina inconsapevole di un gioco più grande di lui che troverà la sua realizzazione in un finale livido e raggelante, coerente anello di congiunzione con quanto visto fin lì. Ma l'andamento è davvero troppo lento per coinvolgere: mancano indizi su cui ragionare, parole cui agganciarsi per entrare davvero in sintonia con la storia; e tutto finisce col chiudersi senza aver lasciato grosse tracce del passaggio...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/18 DAL BENEMERITO DANIELA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 27/02/19
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Daniela 4/06/18 23:57 - 12672 commenti

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Poliziotto in disgrazia cerca il riscatto indagando su un omicidio le cui particolari modalità, non rese note al pubblico, sono state dettagliatamente descritte da un celebre scrittore... Film di coproduzione polacco-statunitense diretto da un regista greco ed interpretato da un divo hollywoodiano: il risultato è un pseudo-thriller dal ritmo latitante, con una trama confusa e dialoghi criptici, mentre Carrey brizzolo-barbuto sembra recitare in stato catatonico, a parte qualche sporadico sprazzo d'ira. Grossa delusione, considerata la precedente opera di Avranas.

Lythops 18/08/18 20:05 - 1019 commenti

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Film cupo, grigio, con una cura maniacale per tempi e inquadrature, con alcuni punti interessanti come l'interpretazione di Carrey che dà corpo e soprattutto sguardi a un personaggio difficile. Nonostante l'impegno è però un'opera che sfugge, con tre personaggi molto ben sviluppati ma una storia che spesso latita "buttata lì" senza troppa convinzione dando molto per scontato. Il difetto del film è tutto qui ed è un peccato. Brava la Gainsburg.

Digital 19/09/18 09:04 - 1257 commenti

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Elegante thriller che cerca in ogni modo di scansare i facili meccanismi per stimolare la tensione, concentrandosi maggiormente sull'introspezione psicologica dei personaggi, ognuno dei quali ottimamente tratteggiato. L’atmosfera uggiosa favorisce un clima ansiogeno mentre la regia si dimostra abile a orchestrare l’ottimo cast, con un Carrey perennemente adombrato, un viscido Csokas e la brava Gainsbourg (che per la gioia dei maschietti si mette a nudo). Certo, i più attenti non tarderanno a mangiare la foglia, ma resta un buon film.

Rambo90 8/02/19 02:27 - 7702 commenti

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Thriller dall'incedere lento e dall'atmosfera rarefatta, eppure in qualche modo coinvolgente, probabilmente proprio perché parte in sordina e con una serie di affascinanti non detti. La regia procede per sottrazione, così come un Carrey sempre bravo e capace di ricoprire i ruoli più inaspettati. La sua performance copre i silenzi, anche quelli più noiosi. E poi c'è una sceneggiatura dall'apparenza banale ma che sa regalare qualche sorpresa. Non male.

Pesten 12/08/19 08:29 - 791 commenti

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Film lento, dilatato, avvolto da quell'oscurità tipicamente post-soviet che ancora oggi si trova in alcune nazioni. E' sempre interessante vedere Carrey in ruoli così diversi da quelli per cui tutti lo conoscono e anche se qui è praticamente una figurina che quasi non parla, riesce a esprimere il disagio delle situazioni in cui rimane coinvolto. Alcune cose non vengono dette, altre sembrano conclusioni un po' troppo facili, ma nonostante tutto il film regge e si vuole arrivare fino alla fine per vedere cosa possa succedere.

Maurizio98 30/08/20 00:21 - 30 commenti

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Thriller oscuro oltre il titolo; atmosfere sporche come le desolate strade polacche, in cui la tristezza del grigio cerca di sfumare in un precario azzurro pallido. Lo scrittore sembra più lo stereotipo di un serial killer o di un gangster, con un' espressività sprezzante e odiosa. Charlotte Gainsbourg è intensa e non solo quando si mostra nuda, in una lunga sequenza, rivelando la tonicità di una ventenne. Carrey appare smarrito: la barba incolta sembra uno strumento di difesa per lo sguardo attonito. Finale in linea con una storia che non lascia un domani migliore a nessuno.

Bubobubo 6/04/21 12:50 - 1847 commenti

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Ci risiamo: tortuosa redenzione del poliziotto buono-ma-non-troppo in una plumbea Polonia (!) che al comunismo ha preferito il sadomasochismo - senza che con questo l'ago morale della bilancia si sia spostato granché (!!). Avranas dirige col pilota automatico un criptico noir in cui la caccia al colpevole perde di senso perché tutti, in fondo, sono colpevoli a loro modo: conclusione lodevole cui si arriva dopo 90' di logorante traccheggio da guardie e ladri che in più punti mostra la corda per assenza di ritmo e limitato amalgama attoriale (male l'invecchiato Carrey). Trascurabile.
MEMORABILE: Tadek (Carrey) costringe Kasia (Gainsbourg) a firmare la denuncia contro Kozlow (Csokas); A chi importa del marchiano errore investigativo?

Deepred89 30/01/24 17:24 - 3709 commenti

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In una Cracovia notturna e praticamente irriconoscibile si dipana una trama da giallo torbido che, poco saggiamente, ruota intorno a un numero sin troppo ridotto di personaggi, lasciando poca scelta sull'identità del colpevole. La cupezza di scenari, situazioni e personaggi, da una visione del sesso a dir poco minacciosa a tristezze familiari sempre dietro l'angolo, rischia di tarpare le ali al pur ben girato film, minandone il coinvolgimento. Jim Carrey, come sempre di grande professionalità, deve per forza di cose contenersi, rischiando di eclissarsi nel livore generale.

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  • Curiosità Daniela • 5/06/18 00:14
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il film trae spunto da articolo del 2008 scritto da David Grann in cui si descriveva il caso dello scrittore polacco di libri mistery Krystian Bala: nel suo romanzo Amok, pubblicato nel 2003 con grande successo, Bala descrisse dettagliatamente la tortura e l'assassinio di un uomo con le stesse modalità con cui era effettivamente avvenuto pochi anni anni prima quello di un giovane imprenditore.
    Questo fatto, unito ad altre circostanze, portò la polizia ad arrestarlo per omicidio e Bala, nonostante la principale prova fosse costituita dal libro da lui stesso scritto, fu condannato a 25 anni di prigione.

    Sulla vicenda si può leggere qui e qui
  • Discussione Digital • 15/09/18 10:23
    Portaborse - 4007 interventi
    Film al cinema e va cambiato il titolo in Dark Crimes. Curiosità, l'ho visto al cinema a Pisa allo spettacolo serale delle 20:40, dopo essere stato nel pomeriggio a Pontedera per vedere Hotel Transilvania 3. Insomma, in un giorno mi son visto due film in due cinema diversi, mai successo prima. :D
    Ultima modifica: 15/09/18 10:25 da Digital
  • Discussione Zender • 15/09/18 10:33
    Capo scrivano - 47804 interventi
    Io l'ho messo però non lo trovo in programmazione in nessun cinema di Milano per dire... Strano.
  • Discussione Digital • 15/09/18 10:40
    Portaborse - 4007 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io l'ho messo però non lo trovo in programmazione in nessun cinema di Milano per dire... Strano.
    Visto al cinema Odeon di Pisa mercoledì, ora effettivamente nemmeno lì è più disponibile. E dire che al mio spettacolo c'era un buon numero di spettatori..Mah!
  • Discussione Daniela • 16/09/18 08:25
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    E'uscito nelle sale italiane il 6 settembre, ma credo che la distribuzione sia stata molto limitata. Tanto per fare un esempio, oggi sembra sia presente solo in una sala a Cuneo...
    Ultima modifica: 16/09/18 08:26 da Daniela