Photographe - Corto (1895)

Il fotografo mette in posa il modello, che è un po’ troppo irrequieto. Proto-comica dall’idea spiritosa e dal discreto ritmo. La composizione dell’immagine è ben equilibrata (certo, il fondale naturale di arbusti non è il massimo). La ‘coreografia’ incessante dei movimenti mette in rilievo le potenzialità dinamiche della nuova invenzione anche sul piano narrativo e non solo documentario. La pellicola è stata realizzata pressoché contemporaneamente in due differenti versioni, di cui l’altra è sicuramente più vivace.

Filmato fuori dal Catalogo Lumière, che ha come interpreti Auguste Lumière (il cliente) e Clément Maurice (il fotografo), con lo stesso tema dell’omonimo film col numero 118. Questa è la versione migliore, in quanto la comica è più naturale, nei gesti del cliente che non sta fermo, esasperando il fotografo, mentre la versione inserita nel catalogo pecca di esagerazione comportamentale di entrambi i personaggi.

Forse si può parlare di remake (ma non è chiaro se questo sia stato girato dopo o meno) dell'omonima comica dello stesso anno, girata dallo stesso Lumière, il cui fratello qui interpreta il ruolo del cliente. Tra i due "corti" (entrambi durano meno di un minuto) questo è quello meglio realizzato, perché tutto appare più curato e più "naturale", pur rappresentando esattamente la stessa situazione. Certamente rimane un'opera "pionieristica" e sotto tale aspetto va valutata.