La settima musa - Film (2017)

La settima musa
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Titolo originale: Musa
Anno: 2017
Genere: horror (colore)
Note: Soggetto dal romanzo "La Dama Numero Trece" dello scrittore spagnolo Fernando Navarro.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/03/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 26/03/18 12:09 - 12662 commenti

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Depresso per il suicidio inspiegabile della giovane amante, un professore di letteratura resta sconvolto quando scopre che un omicidio da lui sognato è stato messo in atto con le stesse modalità... Le Muse ispiratrici dei poeti come streghe portatici di sofferenza e morte attraverso particolati insiemi di parole: plot intrigante sulla carta, meno nella realizzazione. Pur discretamente confezionato ed interpretato, il film fatica a catturare l'attenzione a causa di una sceneggiatura dispersiva ed una trama lambiccata. Risultato così così.
MEMORABILE: Il suicidio iniziale; "Esiste una breve poesia di Neruda in grado di provocare un'esplosione"

Digital 28/08/18 08:49 - 1257 commenti

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Horror che parte da un’idea sicuramente stuzzicante ma che non riesce a centrare il bersaglio di far paura, riuscendo viceversa a essere involontariamente esilarante, con punte di trash davvero inesplorate. La trama, inizialmente decifrabile, diventa progressivamente confusionaria, esornativa, il che porta soventemente al tedio. Cowan è protagonista non troppo convincente; meglio la Potente, sebbene penalizzata da un minutaggio ridotto. Buona la confezione, ma è una delle poche note liete. Semaforo rosso per un’altrove capace Balagueró.

Rambo90 28/08/18 23:08 - 7698 commenti

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Horror misterioso, quasi più thriller nell'incedere della trama che porta alla scoperta di più verità e alla mancanza di effetti tesi solo a spaventare. La regia e la messa in scena sono buone, scostandosi dai tanti prodotti medi del genere e il cast bene in parte. Peccato per la mancanza di tensione e per un susseguirsi di prevedibili colpi di scena verso la fine, piuttosto pasticciati da una sceneggiatura non sempre all'altezza. Comunque intrigante, si fa seguire fino alla fine senza problemi e non sceglie le vie più facili.

Taxius 29/11/18 12:47 - 1656 commenti

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Interessante horror sulle streghe che ha come protagonista un professore universitario caduto in depressione dopo il suicidio della fidanzata. Poco a poco l'uomo scoprirà che il suicidio è legato a un omicidio rituale avvenuto lì nei pressi. Balaguerò riesce a infondere una bella atmosfera di mistero e inquietudine rendendo il film interessante e non banale fino al buon epilogo. L'unico vero difetto della pellicola è quello di essere tanto, troppo, leggera e conoscendo il passato del regista era lecito aspettarsi qualcosa in più. Non male.

Pumpkh75 14/02/19 13:38 - 1749 commenti

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Uno di quei racconti che ti accoglie come una amante perfida e sensuale: esoterismo e letteratura, atmosfere plumbee e vortici emozionali, visionarietà e mitologia. Balaguerò ha rotto le proprie catene: forse perde talvolta il controllo, si contorce quando la durata sembra esagerata e allo stesso tempo la brama dell’approfondimentolascia assetati ma, finalmente, osa soprassedere su ragione e tradizione e rende le sette muse figure maliarde che avvelenano di nettare e dolore. Da rivedere, anche subito.

Didda23 6/05/19 09:59 - 2426 commenti

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Un film potente soprattutto per la messa in scena dai toni plumbei, per la ricerca delle location e per la valida e intrigante regia di Balagueró. Peccato che la sceneggiatura non sfrutti in maniera ottimale il pregevole soggetto, percorrendo strade che complicano inutilmente la vicenda. L'epilogo non è dei migliori (benché non evidenzi voragini narrative) e dà la sensazione di un'opera riuscita solo in parte. Nel mentre qualche scena orrorifica di indubbio impatto, penalizzate da interpreti non sempre all'altezza (eccezion fatto per il laidissimo O'Connell).
MEMORABILE: Il suicidio della studentessa; La lettera spedita a Lloyd; Il "furto" del passaporto.

Minitina80 31/05/19 07:20 - 2984 commenti

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Le sette muse ricordano, anche se soltanto a livello concettuale, le tre madri di Dario Argento. Le similitudini, però, finiscono qui e nel film di Balagueró latita quel poco di personalità in più che lo avrebbe potuto distinguere dall’onesta sufficienza in cui si colloca. Una fotografia differente avrebbe giovato molto, ma pare che per girare un horror si debba per forza far calare quell’ombra fatta di colori scuri tra il blu e il verde. Dalla sua parte avvince nell’attesa di svelare l’arcano delle sette muse e per qualcuno potrebbe bastare.

Nicola81 5/06/19 23:23 - 2857 commenti

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I film di Balagueró sono sempre ben confezionati, ma non riescono mai a spiccare il volo. Questo horror è basato su un'idea di partenza piuttosto interessante come la rivisitazione in chiave negativa del mito delle Muse (che in realtà erano nove, ma lasciamo perdere...) e riesce a infondere un'apprezzabile tensione per l'intera durata; a penalizzarlo ci pensa però una sceneggiatura spesso approssimativa, che culmina in un epilogo magari anche coerente ma non proprio memorabile. Abbastanza anonimo il protagonista, meglio il cast femminile.

Rufus68 3/07/19 20:07 - 3842 commenti

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Jaume non si smentisce. Lo spunto è buono e potrebbe essere sviluppato con gusto letterario da horror vittoriano. Anche la fattura, al solito, è di buon livello così come la direzione attoriale (con la Potente in rilievo); eppure, al dunque, non si riesce a stringere nulla per tutta la durata. Siamo dalle parti di un esercizio corretto e ben svolto, ma senz'anima. Non mette a disagio, non amplia il racconto, non pigia sui simboli. Una storiella che scivola anonima, senza troppi sussulti.

Pinhead80 17/12/19 14:30 - 4760 commenti

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Fin dall'incipit ci si rende conto che non si andrà a vedere qualcosa di semplice da comprendere. La trama è volutamente complessa, forse troppo, anche se poi alla fine la cosa sembra più che altro un espediente per mascherare alcuni difetti di impostazione. Le muse in sé non fanno paura e non convincono affatto, anche se l'idea che i versi poetici possano dare tormento è affascinante. Alcune scene sono molto cruente, degne di un horror per stomaci resistenti, ma nel complesso resta un prodotto insoddisfacente.

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Piero68 24/02/20 10:36 - 2957 commenti

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Fattosi apprezzare per un film stile mockumentary come Rec, Balaguerò insiste con l'horror, scegliendo una sceneggiatura più esoterica che altro e che per sviluppo e narrazione ricorda molto da vicino l'Argento dei tempi migliori. Peccato che pian piano il film si spenga facendo perdere quasi tutto l'interesse allo spettatore dal momento che si sposta da ottime suggestioni a improbabili connessioni tra il male e la letteratura. Senza contare l'illogicità e l'impossibilità di alcune scelte. Leggermente sopra la media del periodo.

Ira72 24/02/20 11:19 - 1313 commenti

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Qualcosa di fascinoso c'è. L'idea di partenza non è affatto male e i vaghi richiami alla Terza madre di Dario Argento supportano la parte più inquietante, coadiuvati dalle sinistre voci in sottofondo e da scene cruente ben realizzate. Ma. Non segue altro di memorabile purtroppo. Il film non decolla e, pur intrattenendo, non avvince. L'errore maggiore risiede proprio nella figura delle Muse, piuttosto anonime e sciapette e che, invece, avrebbero potuto dare quel quid in più alla pellicola. Inoltre la trama farraginosa risulta più forzata che intrigante.

Lupus73 29/03/20 16:23 - 1494 commenti

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Balagueró torna all'horror esoterico con una produzione confezionata in maniera più prestigiosa. Trae ispirazione da un romanzo, imposta tutto sulle valenze simbolico-metaforiche delle muse, non tanto legate alla filologia classica quanto a leggende trasversali che le vedrebbero incarnarsi dai versi scritti dagli artisti. Non per nulla il protagonista è uno scrittore che da un anno ha perso l'ispirazione. Molte le citazioni (Dante e la musa Beatriz). Un'ode oscura all'ispirazione artistica, che potrebbe perdere fascino se slegata dall'allegoria.

Nick franc 26/11/21 20:44 - 515 commenti

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Balagueró dirige con eleganza un buon cast per un discreto thriller horror dalle atmosfere affascinanti. Molto interessante il discorso delle muse come fonti di ispirazione e al contempo portatrici di morte: dopo i primi ottimi venti minuti, però, il film assume più i crismi del giallo investigativo e i brividi si fanno più rarefatti, anche se l'abilità nella messa in scena non manca e alcune soluzioni visive colpiscono nel segno. Peccato che alcuni passaggi di sceneggiatura un po' confusi gli impediscano di essere al top della produzione del regista spagnolo.
MEMORABILE: Il prologo; L'incubo del professore; Le muse sulla spiaggia; Lloyd sul letto.

Magerehein 3/01/24 09:57 - 1002 commenti

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Sotto certi punti di vista somiglia a Nameless e non è un bene; la struttura è più simile a un thriller che non a un horror e lo sviluppo purtroppo risulta tanto macchinoso quanto a volte forzato (probabilmente per tentare di semplificare l'ancor più intricato romanzo di partenza). La storia si lascia seguire e se non altro non è banale, ma allo stesso tempo spinge l'acceleratore con parsimonia, limitandosi a restare "solo" funerea e mancando di quel pepe che la renderebbe davvero intrigante o terrifica. Sa di occasione mancata, al netto di regia ed estetica sempre sopra la media.
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  • Homevideo Nick franc • 26/11/21 17:16
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    Il DVD uscito per la CG Entertainment ha una durata di 1h 43m 23s.

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    Extra: Trailer.