Per una vita migliore - Film (2011)

Immigrato clandestino messicano si ammazza di lavoro come giardiniere a Los Angeles per offrire un avvenire al figlio che ha dovuto allevare da solo dopo essere stato abbandonato dalla moglie... Una storia semplice alla "ladri di biciclette", quasi banale nella sua drammatica quotidianità, che riesce a coinvolgere e commuovere per il pudore con cui descrive un amore paterno capace di affrontare ogni avversità. Memorabile Bichir nell'interpretazione del protagonista, un uomo mite che appare rassegnato ma è invece incrollabile nei suoi valori.

Un immigrato messicano vive da clandestino con il figlio adolescente ai margini della sfarzosa Los Angeles dei ricchi nel tentativo di migliorare la propria condizione; si imbarcherà in un progetto di lavoro autonomo che risulterà difficoltoso e rischioso. Uno spaccato di vita nella comunità latina, sempre stretta nella morsa tra polizia e illegalità diffusa, che ha purtroppo la forza dell'attualità e nella quale il protagonista riesce a non venire meno ai propri principi morali. Grande prova di Bichir nei panni di un padre attento e protettivo.

Storia di un immigrato messicano negli Stati Uniti di oggi, fra problematiche lavorative e la responsabilizzazione del proprio figlio. Pellicola che ricorda Ken Loach e Vittorio De Sica, senza però raggiungerne il livello. Coinvolgente, comunque, e interessante anche per come affronta una tematica così seria come l'immigrazione. Ottima l'interpretazione di Bichir.

Una sorta di Ladri di biciclette in salsa messicana ambientato a Los Angeles. La voglia di riscatto di un padre con un figlio a carico viene stroncata dal furto del suo mezzo di lavoro. Bichir interpreta un padre intenso che cerca riscatto e subisce le conseguenze di un mondo che penalizza gli ultimi ma accetta il tutto con umiltà. Sviluppo narrativo abbastanza semplice e finale con grande voglia di ottimismo.