Michou d'Auber - Film (2007)

C'è un Depardieu in discreta forma, nei panni di un ex militare francese che gradualmente cambia le proprie idee, nazionaliste e un po' integraliste, grazie al rapporto che instaura con un piccolo algerino che gli viene affidato in attesa che il padre naturale possa prendersene cura. Pellicola leggera ma non superficiale su uno dei temi di più stretta attualità, ossia l'integrazione e l'accoglienza di chi ha una cultura diversa dalla nostra. La bravura del cast e l'assenza di eccessi sentimentali rende la visione gradevole.

Un bambino algerino è dato in affido a una coppia in un villaggio francese intriso di sciovinismo e islamofobia. D’altra parte siamo nel pieno della lotta d’indipendenza del paese nordafricano. Il film riesce a restituire egregiamente il clima sociale dell’epoca, attraverso una delicata storia vera, che ci parla di un passato rimosso ma soprattutto di un presente dove il razzismo sembra nuovamente fare a pezzi quel senso di umanità e solidarietà che la coraggiosa famiglia affidataria incarna senza retorica. Ben fatto, piacevole, divertente.

Gradevole pellicola condita da un discreto sentimentalismo, vede un buon Depardieu nella parte di un ruvido ex militare che insieme alla moglie prende in affido un bambino algerino nella Francia del '60. Depardieu si carica sulle spalle l'intero film, aiutato comunque da una buona sceneggiatura che, seppur gia vista, punta tutto sulle relazioni sociali e fa riflettere su alcune situazioni storiche. Ottima l'ambientazione nel paesino francese per un buon film che mette al centro i bambini e gli adulti nella loro fragilità.