Canzoni di ieri, canzoni di oggi, canzoni di domani - Film (1962)

Canzoni di ieri, canzoni di oggi, canzoni di domani
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1962
Genere: musicale (colore)
Regia: [+e] Domenico Paolella
Note: Montaggio dei due film di Paolella "Canzoni di mezzo secolo" e "Canzoni, canzoni, canzoni".

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Dieci anni dopo i successi ottenuti coi due "musical" italiani CANZONI DI MEZZO SECOLO e CANZONI, CANZONI, CANZONI, il produttore Carlo Infascelli e il regista Domenico Paolella tornano con questo film antologico, che racchiude i migliori episodi cantati dei due musical precedenti e li salda tra loro con pretestuosi frammenti di documentario sulla storia del Novecento in Italia commentati in rima. Gli unici contributi inediti sono opera di Adriano Celentano e del suo clan (Ricky Gianco e Don Backy, una canzone a testa) e di Ernesto Calindri, che insieme aprono e chiudono il film con le uniche tracce musicali ancora "ascoltabili" associate a uno splendido ballo del "molleggiato"....Leggi tutto Dopo un'introduzione sul can-can e balli d'epoca entrano in scena Galeazzo Benti e Marina Vlady cantando e coreografando "Bel soldatino". Sono tutte canzoni-episodio, sorta di proto videoclip spesso mal doppiati e ad oggi datatissimi. Un accenno all'invenzione del cinematografo e poi Franco Interlenghi irrompe con "Signorinella". Parentesi sulla guerra ed ecco Carlo Dapporto e Olga Villi con "Scettico blues". Poi il primo intervento di Alberto Sordi, che cantando "Io cerco la Titina" farà capolino altre volte tra un episodio e l'altro (ma anche lui, pur divertendo di tanto in tanto col suo caratteristico "mannaggia", tende a perdersi nel grigiore generale). Forse il migliore, sicuramente quello più a suo agio in un simile contesto, è il bravo Renato Rascel, che canta "Yvonne" e successivamente "Biondo corsaro". E' l'unico che oltre a cantare parla (Grazie a Dio!). C'è spazio ancora per qualche altra lagna, per un finale tra le rovine della Seconda Guerra Mondiale ed Erno Crisa e i suoi che intonano la tediosa "'O paese d' 'o sole". L'avvento di Celentano a chiudere è una benedizione, e con la storia dei complessi beat la musica si fa se non altro maggiormente ascoltabile, a un orecchio più avvezzo ai brani dei giorni nostri.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Panza 12/06/17 20:18 - 1834 commenti

I gusti di Panza

Inframezzati da qualche inserto documentaristico con commento in rima di Calindri, scorrono i vari segmenti, che mettono in scena varie canzoni dell'epoca. La sensazione di datato è accentuata non soltanto dalla scelta dei brani dovuta ai periodi storici presi in considerazione (tranne Celentano) ma anche da una regia abbastanza basica che non cerca di imporre un ritmo ai vari "videoclip" presentati. Con il mestiere Sordi e Rascel (i più presenti) strappano qualche sorriso, ma è dura arrivare sino alla conclusione.

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