Wrong turn - Il bosco ha fame - Film (2003)

Wrong turn - Il bosco ha fame

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Anticipando di qualche mese l'inatteso grande successo del remake di NON APRITE QUELLA PORTA ecco un altro film da annoverare tra le riprese meno riuscite del classico di Hooper, tipica tappa di un gruppo di giovani (cinque in tutto, più il protagonista che vi si aggiunge casualmente) nella tana del lupo. Siamo in una foresta naturalmente (dove il telefonino non prende, come si è ormai costretti sempre a mostrare per non dare la più facile delle soluzioni alle vittime), con una casupola fatiscente nel mezzo abitata dai soliti freaks dall’accetta facile. Nonostante...Leggi tutto alla produzione e ai trucchi vi sia quel mago di Stan Winston gli omicidi avvengono spesso o fuori campo o senza indulgere troppo (di simpatico si segnala unicamente un'inattesa frecciata in un occhio), il che toglie al film l'unico atout che poteva rimanergli dopo aver dimostrato quanto fosse mal costruito e piatto. Interminabili fughe tra gli alberi, grida selvagge delle ragazzette di turno, prova di forza e coraggio da parte dell' eroico protagonista. Il trionfo della serie B meno fantasiosa, insomma, incapace di coinvolgere e che nemmeno presenta (come accadeva ad esempio nella CASA DEI 1000 CORPI) dei villain dall'aspetto curioso. La suspense non esiste, la colonna sonora è routinaria, per gli attori (vista anche la scadente recitazione) si fatica a provare pietà, le ragazze non si concedono una sola scena di nudo. E’ difficile trovare punti di forza in uno slasher così stantio, quando anche i dialoghi si presentano aberranti. C'è una certa professionalità nella confezione, al massimo, e basta. Colpo di scena (si fa per dire) inserito nei titoli di coda.

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Dusso 26/01/07 13:26 - 1566 commenti

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Non farà molta paura (ma negli ultimi anni horror o thriller che fanno paura è molto difficile trovarli), però è un film riuscito, con un'ambientazione nei boschi molto suggestiva. La regia ha alcuni momenti molto interessanti ed è un film che fa venire in mente gli horror anni 70/80 (l'ambientazione ed alcune inquadrature mi hanno ricordato i primi due Venerdì 13). Purtroppo c'è qualche momento in cui la sceneggiatura ha dei buchi, ma tutto sommato si è visto di molto peggio.

Stubby 27/03/07 19:37 - 1147 commenti

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Il film prende spunto soprattutto da Non aprite quella porta, din cui le somiglianze sono molte. Detto questo non si può dire che sia un film brutto o una scopiazzatura, perché ha una sua anima. Insomma qualcosa da salvare c'è. Ambientato su una strada che attraversa un bosco. Un gruppo di ragazzi rimane appiedato e si ritroverà alle prese con alcuni abitanti del posto dediti al cannibalismo. Molto bella la sequenza in cui la ragazza fa spaventare il proprio fidanzato, un preludio all'orrore imminente.

Undying 28/05/07 17:16 - 3807 commenti

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Wrong Turn, fortemente voluto dal produttore Stan Winston (già autore degli effetti speciali di Alien e Predator), è un fedele prodotto che omaggia certo cinema thriller anni '70. Particolarmente crudo e violento nelle sequenze degli omicidi, il film rimane impresso anche per via di una certa dose di thriller sapientemente distribuita nell'arco dei 75 minuti. E' probabile che, dietro alla scena iniziale con i ragazzi nascosti in casa dei killer, vi sia una certa influenza del nostro cinema di genere con particolare riferimento a Torso.

Puppigallo 25/08/07 23:49 - 5273 commenti

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Difficile catalogare questi pseudo ominidi, che sembrano usciti dall’età della demenza, persino sfigurati (potevano mettergli anche la coda, le ali da pipistrello e magari un paio di teste, tanto per il senso che hanno…). Una cozzaglia di scopiazzature senza guizzi, anzi, di un piattume camuffato da horror mai visto. Scene prevedibili, attori più da sfilata di moda, originalità zero e braccia che cadono quasi subito. Bisognerebbe spiegare al regista che, per fare un horror, non bastano, un bosco, quattro pirla e una tribù di ritardati. Evitabile.
MEMORABILE: Il ragazzo ha tre frecce nella schiena, cade stecchito e la ragazza vuole andare da lui. Tenete conto che stanno arrivando dei deformi assassini. Mah

Redeyes 28/01/08 17:13 - 2449 commenti

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Quando in un film non hard core la cosa che più ricordi è la fellatio o sei malato (può starci) o il film è triste! Wrong Turn. Ricetta: A) Cattivi: prendiamo dei mostri deformi per unire disgusto a rabbia e paura. B) Trama: gruppetto di sbarbatelli smarriti per lande desolate. C) Cast: un po' di passera non deve mancare. D) Finale: Mettiamo su un bel colpo di scena: che so... un mostro creduto morto che magari... Ma non voglio anticiparvi troppo! Come perdere gli ennesimi 90 minuti circa della tua vita!

Flazich 17/08/08 09:49 - 668 commenti

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La casa nella foresta abitata da mostri, un cimitero di auto che testimonia quanto è successo nel passato e il solito gruppo di ragazzi. La ricetta è sempre la solita e non comprendo come possa essere ancora utilizzata tenendo conto che sono alcuni anni che ci propinano sempre la stessa minestra. La prevedibilità fa da padrone per tutta la durata della pellicola, colpi di scena (?) inclusi. In definitiva un prodotto inutile.

Bruce 12/05/09 16:21 - 1007 commenti

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Non si sbaglia a definirlo la classica americanata eppure non vi è dubbio che questo horror/thriller mozzafiato, in pieno stile anni '70 (con evidenti richiami a Non aprite quella porta), sia di forte coinvolgimento. Con molte scene d'azione e vari cambi di direzione, girato tra le selvagge foreste dell'Ontario, il film è ricco di suspense e di sequenze spettacolari. Deludenti i dialoghi, efficaci gli effetti speciali e i trucchi dei tre deformi massacratori. Così così gli interpreti. Non delude i patiti del genere.

Ale56 25/06/09 01:17 - 225 commenti

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Pseudo-minestrone infarcito di scene e personaggi di svariati horror americani (molto evidenti i rimandi a Le colline hanno gli occhi di Craven e al Non aprite quella porta Hooperiano). Diretto in modo non brillante ma neanche in malo modo da Schmidt, interpretato dai soliti attorini, "Wrong Turn" non brilla certo per originalità ma i buoni effetti (quelli splatter, perché alcuni in CG sono veramente pietosi) sono ben fatti e il film ha dalla sua anche una certa dose di tensione nonché un buon make-up per i mostri. Insomma, una visione la merita.
MEMORABILE: Le varie uccisioni, la prima entrata in casa dei mostri con i ragazzi sotto al letto e nella stanza accanto, le cascate, il finale.

Greymouser 18/04/10 18:03 - 1458 commenti

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È chiaramente un film del tutto derivativo, però emerge di una mezza spanna sulla media non proprio entusiasmante di tutti i figli di "Chainsaw massacre". Anzi, in effetti si ripropone come capostipite "nuovo millennio" di tutta la fiumana di pellicole che trattano di bifolchi campagnoli o montanari, folli e assassini e possibilmente cannibali, nelle mani dei quali vanno a gettarsi dei coglioncelli di città in seguito, il più delle volte, al "wrong turn" del titolo. Questo si può guardare, quasi tutti gli altri purtroppo no.

Lucius 16/04/10 19:43 - 3015 commenti

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Un film molto ben realizzato sia nella sceneggiatura che nelle ambientazioni, in particolare il bosco lussureggiante, che ricorda vagamente quello della serie di Venerdì 13 e forse è questo il segreto del suo successo. Il bosco ha fame, bel sottotitolo, instrada lo spettatore in un incubo fatto di terrore, omicidi efferati e cannibalismo ad opera di mostri deformi.

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Galbo 21/04/10 10:25 - 12392 commenti

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Chiaramente debitore di Non aprite quella porta, Wrong turn è un horror apparentemente senza pretese ma con una sua dignità. E' infatti realizzato con una certa cura e risultano da questo punto di vista particolarmente efficaci la scenografia (con il bosco particolarmente inquietante) e gli effetti visivi che ne fanno un discreto esempio di b-movie.

Onion1973 30/04/10 18:09 - 163 commenti

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Un gruppo di giovani composto da due scemotte coppie standard, una tipa mollata e triste e un figo un po' medico, un po' soldato, rimane bloccato in una foresta. Un terzetto di carrozzieri deformi e cannibali li braccherà per cibarsene. Si vorrebbero i tre mostri orribili, ma più che spavento in fondo fanno una certa tenerezza. Film scopiazzato e complessivamente piuttosto noioso, non so cosa mi ha trascinato fino al finale (penoso), forse il senso di dovere, forse l'insonnia. Si salva l'ambientazione silvestre, che vale mezzo punto sul minimo.

Ghirlanda 28/05/10 12:53 - 58 commenti

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Sei giovani ragazzi, bloccati in un bosco isolato, vengono pian pianino eliminati da tre bifolchi deformi del posto. Un filmaccio (semi) horror che pesca da perle passate ma non regge il confronto. Molti clichè del genere vengono esasperati senza motivo e in alcuni passaggi il film suscita ilarità (dalla scena della cascina in poi e un continuo afflosciarsi). Shmidt manca il bersaglio e confeziona un prodotto scadente. Da salvare per un'eventuale lettura parodica.

Supercruel 27/05/10 13:14 - 498 commenti

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Non aprite quella porta, perchè potreste scoprire che anche i boschi, non solo le colline, hanno gli occhi. Horror infimo, di una pochezza sconcertante infarcito di dialoghi irritanti e cretini (ma mai divertenti), attori improponibili e snodi narrativi senza un briciolo di senso logico. L'ambiente naturale è sfruttato male, le scene violente ci sono ma non vanno a bersaglio e un paio di situazioni sfociano del trash involontario: basti dire che il protagonista, per aggrapparsi ai rami, si lancia nel vuoto con un tuffo di pancia da antologia. Orrido.

Pesten 6/07/10 19:03 - 790 commenti

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Non mi aspettavo molto da questo film e invece devo dire di esserne rimasto piacevolmente colpito. Tipico slasher profondamente debitore nei confronti di Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi, per un mix riuscito ed interessante nonostante la più ovvia delle trame.

Buiomega71 15/12/10 12:42 - 2910 commenti

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Per la serie non è cosa si racconta, ma come si racconta, un piacevole e a volte sorprendente, clone di Le colline hanno gli occhi e Non aprite quella porta. il talentuoso Rob Schmidt - che mi aveva favorevolmente impressionata con Delitto + castigo a suburbia - da un plot semplice e lineare trae un film tesissimo e abbastanza "sporco" che a metà acquista i toni di una favola nera, con i mutanti stile orchi delle fiabe, fiaccole alla mano a cacciare le "prede" nei boschi, lambiti dalla luna.
MEMORABILE: La scena della torretta, suspence a mille!

Pinhead80 23/12/10 19:22 - 4758 commenti

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Più scontato di così davvero non si può. Le auto che scelgono una via secondaria, la famiglia deforme che attende impaziente nuove prede e la dabbenaggine dei protagonisti sono tutti elementi che fanno parte del clichè dell'horror on the road. Sembra un melting pot di Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi, con risultati però scadenti. Si fa apprezzare per la breve durata. Pessimo.

Cotola 3/01/11 15:42 - 9043 commenti

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La provincia americana è ancora malata e marcescente. I modelli sono chiari (tra occhi che spiano e porte che non andrebbero aperte) ma anche se novità non ce ne sono, il piatto è preparato decentemente, condito con una buona dose di ritmo e tensione e speziato con un paio di scene davvero gustose. Qualche volta bisogna sospendere non poco l'incredulità, ma tutto sommato il film regge (dialoghi compresi, generalmente demenziali in questi film ma non troppo in questo caso) e si lascia seguire, rivelandosi una piccola gradita sorpresa.
MEMORABILE: I ragazzi nella casa dei "trogloditi": spiano da sotto il letto i movimenti dei mostri. Non ne vedono certo delle belle.

Rebis 23/10/11 20:46 - 2337 commenti

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Horrorazzo di grana grossa per seratona in vena di adrenalina e spauracchi, assolutamente genuino nella sua consequenzialità: gli sceneggiatori possono omettere tutte le spiegazioni del caso perché già date nei film da cui deriva (principalmente Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi). I personaggi sono sbozzati con la scure, ma il citazionismo non disturba, il ritmo carbura e l'apporto di Stan Winston (anche produttore) agli effetti speciali è di prima mano. Divertente.

Jcvd 21/05/11 22:54 - 258 commenti

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Un film che sa di già visto all'ennesima potenza! Gruppetto di ragazzi + bosco + casa abbandonata + uomini deformi che vogliono ucciderli + i mostri non muoiono mai (e te pareva!) = 90 minuti senza infamia e senza lode. Da notare la stupidità dei protagonisti, che potrebbero uccidere i cattivi subito, mentre dormono e quella ragazza bella/stupida che è solo una palla al piede per il gruppo.

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Ishiwara 7/08/11 17:11 - 214 commenti

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La sensazione è quella di aver ricevuto il regalo del Natale precedente, però che bella confezione questa volta! La cura del regista c'è, alcune sequenze hanno il loro fascino, ma l'originalità della sceneggiatura dimenticatevela. Copia e incolla da alcuni classici e i soliti vecchi trucchi per far sobbalzare un minimo il malcapitato spettatore che BUU!... mamma che paura... Insomma, film decisamente superfluo ed appunto per questo prolifico di seguiti. I "cattivi" disegnati da Lombroso. Antinaturalista: vi terrà lontano dai boschi (come no)...
MEMORABILE: Il deposito di auto nella radura; il corpo che cade dall'albero lasciandovi la testa.

Kekkomereq 27/09/11 17:34 - 358 commenti

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Horror di discreta fattura, con un soggetto e una sceneggiatura ottimi. Gli effetti speciali potevano esser meglio, ma è un dettaglio trascurabile. Da evitare la parte in cui recita Emmanuelle Chriqui. Ispirato ai classici slasher, Wrong Turn è un film da non perdere, se siete amanti dello slasher e degli sbudellamenti.
MEMORABILE: I pochi superstiti rimasti che cercano di nascondersi tra le sequoie, mentre vengono cacciati dai mutanti.

Ducaspezzi 31/01/12 05:22 - 222 commenti

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Una cricca di freaks cannibali vive insediata nel cuore di uno sperduto bosco, ove si recano ignari gitanti. Tutto ciò avrebbe potuto, a mio avviso, favorire l'ideazione di uno svolgimento che, pur nell'inverosimiglianza di tanti aspetti della vicenda, si sforzasse di creare quella strana e coinvolgente scorza di pseudo-credibilità che distingue certi buoni horror, rendendoli singolarmente tesi e morbosamente fascinosi. Inesorabili nel raccapriccio figurativo. E invece tutto segue una... piatta "wrong turn"! Si va per le spicce e per le grosse.
MEMORABILE: Il quarto omicidio si ricorda, ancor più che per il pur impressionante "allargamento" del sorriso, per l' insopportabilità della vittima!

Luchi78 29/03/12 14:38 - 1521 commenti

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Tutta roba trita e ritrita: le vittime non fanno in tempo a ritrovarsi nei guai che le possibili soluzioni di salvataggio gli vengono precluse o sigillate, gli aggressori sono dei veri e propri freak assetati di carne umana, venuti chissà come e da chissà dove. Incredibili voli sugli alberi e frecce scoccate con precisione chirurgica... insomma, salviamo giusto gli effetti speciali che almeno ci hanno dato qualche piccola soddisfazione.

Paulystone 15/04/12 23:10 - 19 commenti

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Tentativo di omaggio all'horror anni 70, questo lavoro di Rob Schmidt si rivela come un film fragile fragile, curato nella confezione ma senza niente di nuovo da dire. Eppure, monostante la sua mediocrità, il film ha dato origine a una serie di sequel (pessimi). Da vedere solo in mancanza di alternative.

Jena 5/05/12 16:36 - 1555 commenti

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Splatter tutto sommato divertente, che di fatto é un remake in salsa boschiva de Le colline hanno gli occhi. Il piatto forte sono gli ammazzamenti, sempre ben fatti (in area effetti speciali c é il buon Stan Winston) nonché i tre cattivoni, che sono proprio zozzi e cattivi. Niente di che, ma il film scorre bene con un discreto senso del ritmo. Attori nulli: la Dushku ha la stessa espressione dall'inizio alla fine del film...

Gestarsh99 19/06/12 01:00 - 1395 commenti

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Primo horror a tutti gli effetti per Rob Schmidt, che fa da locomotiva al lungo treno-merci di "hoopersploitation" del nuovo millennio, bruciando sul tempo anche il parentado di opere siglate da McLean (Wolf Creek), Aja (Le colline) ed Eric England (Madison County). L'itinerario falcidiante è di quelli da instruzioni per l'uso delle supposte e di sorpresone eclatanti non ne serbano nemmeno gli stopposi villain boscherecci, ma la cornice lussureggiante delle foreste del West Virginia si rivela dignitosamente inquietante, riportando la mente ad opere intramontabili come I guerrieri della palude silenziosa.
MEMORABILE: I due ragazzi nascosti sotto il letto del selvaggio cacciatore antropofago; Il ragazzo superstite che strappa via al benzinaio la mappa stradale "della morte"...

Mickes2 23/06/12 13:10 - 1670 commenti

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I boschi hanno gli occhi, oppure: The West Virginia machete massacre. Non importa, Schimdt ne è consapevole e ricalca per quanto possibile topoi a profusione riuscendo a scagliare con discreta perizia le pochissime frecce del proprio arco. Horror onesto e genuino nel dipanarsi degli eventi dal ritmo sostenuto con impennate di tutto rispetto; efficace l'ambientazione dall'aura cattiva ed efferata quanto serve e make-up di prima fascia. C'è di che rimaner soddisfatti. **!

Werebadger 19/02/13 13:59 - 270 commenti

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A un gruppo di ragazzi si ferma la macchina nei pressi di un bosco, ovviamente abitato da famelici sgorbi. Discreto horror fortemente debitore dei classici di Boorman, Hooper e Craven, con un buon ritmo, discreta tensione e corpose dosi di violenza e di sangue. Non mancano i clichè del genere (bosco infestato, chi fa sesso muore, finale con sorpresa...) ma il film si fa seguire piacevolmente, a patto di non avere grosse pretese. Buoni gli FSX, ottimo il makeup dei mostruosi montanari. Vedibile.
MEMORABILE: I protagonisti, rifugiatisi nella casa dei mostri, osservano di nascosto i suddetti mentre squartano i loro amici catturati.

Rambo90 26/08/13 03:18 - 7697 commenti

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Tra i vari epigoni delle Colline hanno gli occhi questo è uno dei più intriganti; la confezione infatti è molto curata: bella la fotografia, buone le location boschive (queste riprese dal remake di Non aprite quella porta), elevata la tensione, discrete le scene splatter. Certo la storia si muove in territori ampiamente conosciuti e le sorprese sono pari allo zero, ma ci si può divertire. Non male il cast.

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Herrkinski 25/11/13 03:27 - 8109 commenti

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Imbarazzante copia carbone de Le colline hanno gli occhi (e derivati, su tutti Just before dawn), successivamente riscattato dal più che discreto remake di Aja. Schmidt al contrario non può nascondersi dietro al rifacimento ufficiale o al reboot: trattasi di autentico plagio, con in più mille degli altri clichè del cinema slasher dell'ultimo trentennio. Il poco gore non salva la baracca, per non parlare dell'idiozia della sceneggiatura e dei protagonisti prevedibilmente insopportabili. Discreta la confezione, ma è priva di alcun contenuto.

Taxius 16/06/15 18:19 - 1656 commenti

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Slasher non molto originale che ricorda molto Le colline hanno gli occhi e Non aprite quella porta. Nonostante tutto il film è confezionato bene e, vista anche la breve durata, non annoia. Di splatter se ne vede veramente molto poco in quanto le varie uccisioni non sono poi così violente ed è forse questo il difetto maggiore del film. In definitiva un buon horror abbastanza leggero che si fa vedere anche più volte.

Ryo 15/02/17 01:02 - 2169 commenti

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Slasher contaminato da Non aprite quella porta che riesce a trovare una sua dignità personale, pur non avendo dalla sua l'originalità come punto di forza ma il puro e semplice orrore. La sensazione di essere perennemente in pericolo e inseguiti è presente per quasi tutto il film, le prove attoriali sono discrete ed è degno di nota il design dei villain deformati. Qualche esagerazione di troppo verso la fine. Poco realistiche le reazioni dei protagonisti di fronte alla morte dei loro amici.
MEMORABILE: Il rifugio in alto e il lancio verso gli alberi.

Gabigol 26/11/17 18:45 - 580 commenti

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I riferimenti a Craven e Hooper sono lapalissiani, tanto nelle creature quanto nell'ambiente in cui si consuma il dramma; eppure il film beneficia di un ritmo che azzera le chiacchiere e lascia "parlare" i silenzi che precedono gli agguati e il forte senso d'isolamento che permea l'intera situazione. Se non si cerca originalità e ci si accontenta di poco, la pellicola mantiene quel che promette: tensione e sangue.
MEMORABILE: Assistere al pranzo sotto il tavolo; La longevità dello sceriffo; L'accettata "mandibolare".

Piero68 4/05/18 09:26 - 2957 commenti

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Il riferimento a horror quali Non aprite quella porta o Le colline hanno gli occhi è fin troppo palese. Eppure questa pellicola, nonostante tutto, ha una sua dignità e il regista spara bene le sue cartucce. E' chiaro che i mezzi sono ridotti ma il cast, che ha in Harrington e Sisto le sue punte di diamante, se la cava discretamente riuscendo a non far scadere la cosa nel comico involontario. Se dovessi dare un voto relativo, cioè facendo la proporzione tra mezzi a disposizione e risultato finale, si raggiungerebbero forse i quattro pallini.

Anthonyvm 22/05/18 21:20 - 5686 commenti

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Niente male questo survival horror che mette insieme le tradizioni hooperiane e craveniane con un pizzico di Boorman e, pur non dicendo nulla di nuovo, garantisce un'ora e venti di tensione e violenza, di quelle che divertono più che disturbare. A parte le solite trovate inverosimili, fra gente che non vede ostacoli enormi in mezzo alla strada e pallottole che sembrano rendere chi è colpito più atletico del solito, il film scorre bene e mantiene tutte le sue promesse. Disgustosi e riusciti i make-up dei montanari deformi. Inizia una lunga saga.

Darkknight 19/08/18 19:49 - 353 commenti

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Piccolo horror boschivo con un cast di volti abbastanza noti tra cinema e tv. Un buon ritmo, una tensione che non cala mai, ma il soggetto è talmente simile a Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi che finisce per sembrare la versione mignon dei remake di questi ultimi (il primo uscito pressoché contemporaneamente). Forse se fosse uscito prima, quando impazzavano gli horror anemici tra Scream e The grudge, avrebbe avuto miglior fortuna.
MEMORABILE: La morte del personaggio (odioso) di Emmanuelle Chriqui.

Rocchiola 13/11/18 14:28 - 966 commenti

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I riferimenti ai classici Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi sono evidenti, ma la suggestiva ambientazione nei boschi del West Virginia sembra richiamare anche Un tranquillo weekend di paura. Niente di nuovo all’orizzonte, ma il film ha ritmo e tensione da vendere, pochi dialoghi e molta suspense. Schmidt sceglie l’omaggio cinefilo ma non fine a sé stesso e realizza uno dei pochi horror davvero paurosi del nuovo millennio. Sicuramente migliore dei tanti e troppi remake odierni. Sui molti seguiti caliamo invece un velo pietoso.
MEMORABILE: La deviazione iniziale sulle note di Halloween dei Dream Sindycate; La fuga dalla casa degli orrori; L'inseguimento notturno sugli alberi.

Rikycroc77 6/12/18 17:04 - 62 commenti

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Riuscito omaggio agli slasher anni '70/'80, confezionato con cura e diventato un piccolo cult. Attingendo a piene mani da film come Non aprite quella porta e Le colline hanno gli occhi, il regista ci catapulta in un lussureggiante quanto minaccioso bosco al cui interno si celano cannibali deformi affamati di carne umana. La tensione è sempre altissima grazie a omicidi originali, un'atmosfera sporca e grezza e mostri davvero cattivissimi (un plauso al trucco di Stan Winston). Molto suggestive le location. Una chicca, per gli appassionati!
MEMORABILE: Il prologo; Nella casa dei cannibali; L'inquietante furgoncino; La torre d'osservazione data alle fiamme; L'inseguimento sugli alberi.

Il ferrini 4/01/19 23:31 - 2357 commenti

I gusti di Il ferrini

C'è il tizio inquietante al distributore di benzina, c'è il bosco, c'è la casa isolata, ci sono i mostri deformi; insomma, il repertorio classico è stato ampiamente saccheggiato, tuttavia non si può dire che il film non intrattenga e il merito è anche del cast (Jeremy Sisto si confermerà in One point O) che ce la mette tutta, anche fisicamente quando c'è da scappare. Rob Schmidt, dopo Delitto + castigo a Suburbia, spinge ancora di più sullo slasher pur conservando una certa eleganza nella confezione. Si lascia guardare.

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Lupus73 10/02/20 02:20 - 1494 commenti

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Gli ex stati confederati riservano sempre sorpresine inconsuete niente male (questa volta nascoste tra i boschi): deformi cannibali di hooperiana/craveniana memoria ma più simili a orchi cattivi da fantasy o fiaba macabra pronti a far fuori i mal capitati. Per essere il 2003 la post produzione di immagini e colori non è granché (soprattutto di giorno) e la sceneggiatura ha le sue ingenuità, ma il film ha momenti interessanti, buona ambientazione e una delle più inquietanti, sordide e putride baracche mai viste in un bosco. Passabile.
MEMORABILE: La scena della torretta e della fuga/lotta notturna sui rami; La perlustrazione dell'interno della baracca dei deformi.

Siska80 15/08/20 12:27 - 3792 commenti

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Debitore di Non aprite quella porta nell'idea basilare (qui tuttavia i cannibali sono primitivi deformi), un film come ce ne sono tanti (ben più famosi, giustamente): gruppo di amici in gita, bodycount, inseguimenti, lotte, eroi improvvisati...Vi ricordano nulla? Il ritmo è elevato, ma alla fine ci si annoia con tutto quel caos e gli schiamazzi che ne seguono; pessimo il cast (a parte la Dushku e Harrington), citazioni palesi (la frecciata all'occhio in stile Weekend di terrore, orecchiabili le musiche.
MEMORABILE: Francine massacrata davanti agli amici, impotenti.

Fedeerra 15/11/20 05:41 - 770 commenti

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L’orrore torna ai suoi fasti più genuini. Era dagli anni 80 che uno slasher boschivo non suscitava così tanto interesse da parte di pubblico e critica. "Wrong turn" è un film sincero, una palese dichiarazione d’amore verso il genere, semplicissimo, lineare, con scene da antologia (l’inizio, la fuga notturna tra gli alberi, la baracca delle torture) e un comparto tecnico notevole (belli gli artigianali effetti speciali). Con diversi sequel più o meno riusciti.

Caveman 7/02/21 16:18 - 523 commenti

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La ricetta è presto fatta: si prenda un pizzico di Non aprite quella porta e lo si arrotoli con parecchie colline dotate di occhi. Il risultato non è certo un piatto gourmet, ma un buon polpettone. Gli avanzi, nel cibo come al cinema, possono avere una loro dignità e questo film ne è la conferma. Nulla di nuovo sotto il sole, però la storia raccontata è breve, concisa e va dritta al punto, proprio come le frecce che uno dei tre mostri scocca con gran piacere. I cliché sono rispettati, I buoni fuggono e i cattivi inseguono. Ottimo il make up. Non originale, ma con un suo perché.

Teddy 1/12/23 07:42 - 825 commenti

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In questo film così orgogliosamente esibizionista il bosco e gli orrori da lui custoditi tornano ad avere fame. Ed è una fame basica, genuina, che non vuole filosofeggiare né istruire bensì espandersi a macchia d’olio tra i selvaggi ornamenti delle location. Certo, l’immaginario di partenza è quello ideato da Hooper, ma la bidimensionalità dei personaggi e l’attitudine registica sono figlie dei suoi anni.
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  • Curiosità Lucius • 12/08/10 19:29
    Scrivano - 9051 interventi
    Per tutto il film la Dushku indossa una maglietta con l'emblema albanese:
    un'aquila con due teste.
  • Discussione Ruber • 26/08/13 01:53
    Formatore stagisti - 9246 interventi
    E una bella copia delle "Le colline hanno gli occhi" il plot e assolutamente identico.
  • Discussione Rocchiola • 13/11/18 14:32
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    I plot di questi film al giorno d'oggi sono tutti identici, ma come ha scritto Buiomega71 nel suo commento non conta tanto quel che si racconta, bensì come lo si racconta. E Schmidt in questo caso è sicuramente migliore di Aja riferendosi al remake de Le colline hanno gli occhi.
    Ultima modifica: 13/11/18 14:33 da Rocchiola
  • Homevideo Rocchiola • 13/11/18 14:37
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Pubblicato in origine in DVD dalla Eagle Pictures che lo ha recentemente ristampato anche in bluray nella serie Tombstone collection (quella con la copertina chiara e semitrasparente per intenderci). Io l'ho visionato prima in DVD e poi nella recente riedizione BD e devo dire che è uno dei pochi casi in cui non ho notato grandi differenze tra il supporto SD e quello HD. L’immagine è pulita, ma dalla definizione piuttosto blanda. L'audio italiano DTS 5.1 è discreto, con musiche e rumoristica varia maggiormente in evidenza rispetto ai dialoghi che risultano mediamente bassi.
    Ultima modifica: 10/06/20 11:58 da Rocchiola