Non aprite quella porta - Film (2003)

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Non aprite quella porta
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Texas Chainsaw Massacre
Anno: 2003
Genere: horror (colore)
Note: remake di "Non aprite quella porta"
APPROFONDIMENTI: L'horror del 2000

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ecco esattamente come dovrebbe essere il remake perfetto: non sostanziali modifiche nel soggetto, nel clima, nelle caratteristiche dei personaggi, quanto piuttosto un aggiornamento del film originale riprodotto con le enormi potenzialità del cinema attuale. Questo ha fatto Marcus Nispel (un passato nel videoclip di qualità) e ne è uscito un capolavoro sconvolgente, che recupera in pieno le atmosfere morbose, la sensazione di abbandono, tutta la sporcizia delle putride scenografie hooperiane che avevano reso grande il prototipo. In aggiunta ancor più cattiveria, più violenza, più sangue, più...Leggi tutto delirio. Si è perso un po' del sadismo che caratterizzava la poco allegra famigliola, ma di fronte a quanto invece si è riusciti ad aggiungere è un prezzo che si paga volentieri. Le scenografie sono semplicemente magnifiche, ricche di particolari ancor più del primo (sottovalutato) seguito hooperiano, fotografate con abilità straordinaria mantenendo una sottile grana di fondo che non attualizza troppo l'immagine. Un’operazione perfetta, insomma, che la regia virtuosistica di Nispel sublima fino a far raggiungere al film vette finora toccate rarissimamente da un'horror; per non parlare della tensione costante, del clima angosciante che non ti molla un solo istante. Nessuna concessione alla pietà, alla “buona creanza” che già aveva impedito a troppi horror di liberarsi dal giogo della censura preventiva. E il fatto che abbia incassato così tanto in America non può che far sperare (dopo l'exploit di THE RING) in una nuova rinascita del genere. Complimenti a tutti, alla crudezza selvaggia degli effetti speciali, alle musiche, alla bellezza conturbante della protagonista Jessica Biel.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Puppigallo 21/02/07 17:54 - 5271 commenti

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In questi casi, è facile andare al cinema col coltello tra i denti, pronti a massacrare il remake di un capolavoro. E la maggior parte delle volte il massacro avviene. Ma qui, già la prima scena, inaspettata, fa capire che il coltello va messo da parte. Ambientazione (casa e i dintorni) e personaggi (faccia di cuoio e lo “sceriffo” su tutti) completeranno poi l'opera. Splatter, carico di tensione, cinico e crudelmente ironico. Un incubo a occhi aperti dove i mai così poveri protagonisti vengono precipitati inesorabilmente. Un grande esempio di cinichorror.

Undying 29/04/07 16:52 - 3807 commenti

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Il remake non sempre è una semplice operazione copia/incolla, come dimostra questa essenziale ed interessante rivisitazione di un capolavoro. Il confronto è inevitabile, ma nonostante il prototipo sia davvero un must del "brivido" tout-court, Marcus Nispel riesce a riprodurre, apportando sostanziali ed intelligenti varianti, quel clima di marcio, di deviato e di fastidioso che permea il film originale. Buone interpretazioni, ottima regia, grandi effetti speciali... Disturbante.
MEMORABILE: Il suicidio della supersite, all'inizio del film, eseguito con una pistola... infilata in bocca!

Caesars 28/05/07 14:51 - 3790 commenti

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L'horror è genere che "tira" e il "remake" è arma ormai abusata dall'industria cinematografica americana; così non poteva mancare il rifaciemento del celebre Non aprite quella porta di Tobe Hooper. Sulla carta c'è da rimanere quantomeno freddini ma una volta tanto l'operazione si rivela meno becera di quanto ipotizzato e regala agli amanti del genere una buona pellicola che sa tener tesi i nervi. Non bisogna gridare al miracolo ma possiamo tranquillamente accontentarci.

Deepred89 4/07/07 10:27 - 3706 commenti

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Slasher senza infamia né lode. Il paragone con l'originale purtroppo è inevitabile e il film di Nispel come prevedibile ci perde sotto quasi tutti gli aspetti. L'atmosfera torrida e morbosa del film di Hooper lascia il posto ad una debole tensione e quasi tutti gli elementi potenzialmente disturbanti del primo capitolo (il ragazzo paralitico tra i protagonisti, l'autostoppista, il nonno) vengono sostituiti da qualche timida scena splatter. Comunque c'è di molto peggio.

Dusso 5/07/07 12:07 - 1566 commenti

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Meno sgradevole, meno violento e molto meno sanguinoso del sequel (che in realtà sarà un prequel) del 2006, che sarà fin troppo esagerato. Inoltre la storia e gli attori sono decisamente superiori, qui. I primi 40 minuti sono piuttosto riusciti, dalla bella scena iniziale fino a quando lo sceriffo porta via in macchina J.Tucker, poi purtroppo seguono 40 minuti noiosi con la Biel che scappa dalla famiglia Hewitt e non si vede l'ora che il film finisca... Quando poi sempre lei incontrerà anche qualcun altro ci si "risveglierà" accorgendosi che il finale non è poi così male.

Capannelle 15/03/08 10:26 - 4411 commenti

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Concordo, il remake non deve necessariamente inventarsi prologhi assurdi o strane filiazioni. Inizio ottimo, specie nel passaggio dal clima gitarolo all’incubo e col seguente colpo di scena. Si apprezzano la fotografia, il sonoro, i primi piani e i tempi d’azione che fanno entrare progressivamente in scena i cattivi. Tra questi cito lo sceriffo e la barista. Giunti al culmine con l’incontro ravvicinato con Faccia di cuoio, si innesta la fuga della Biel, un po' troppo lunga (e la sua tonicità non compensa) e poi verso l’epilogo.
MEMORABILE: Quando vedono l'autostoppista

Hackett 19/04/08 13:21 - 1867 commenti

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L'idea dei remake è già di per sè opinabile, un capolavoro resta immortale e non c'è nessun senso (se non commerciale) nel cercare di riadattarlo alle nuove generazioni. Detto questo bisogna distinguere tra i remake dignitosi e quelli degeneri. Questo film è senza dubbio un buon film, girato con abilità, con una pulizia d'immagine (forse essessiva per chi amava il modello) incredibile e scritto con un buon rispetto di quello che fu il capostipite. A parte l'eccessivo eroismo della ragazza nel finale e la figura della bimba il tutto non stride.

Herrkinski 17/05/08 11:58 - 8103 commenti

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Essendo l'originale del '74 il mio horror preferito in assoluto, ero a dir poco scettico su questo remake. Le scene iniziali, con il finto filmato in B/N, tuttavia lasciavano intravedere qualche speranza. E in effetti il film non è poi così male, anche se della famiglia originale rimane solo Leatherface e la storia è praticamente del tutto diversa dal prototipo. Tuttavia, a parte l'antipatia dei personaggi "buoni", il film è riscattato da una bella atmosfera malata e da qualche scena d'impatto. Non regge il confronto, ma si difende.
MEMORABILE: Almeno due: il tipo a cui viene segata la gamba durante un'inseguimento e il finale nel macello.

Ciavazzaro 8/08/09 03:50 - 4770 commenti

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Non ai livelli dell'originale, ma niente male. Il cast si impegna in modo sufficiente (non male la di solito scialba Jessica Biel) e il sangue non manca. Ben usate le scenografie e la fotografia, abbastanza teso il finale. Azzeccati gli inserti all'inizio e alla fine apacciati per veri (non credo che lo siano).

Supercruel 20/01/09 01:05 - 498 commenti

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Stilisticamente parlando è anche pregevole, con una confezione visiva più che apprezzabile. Quel che delude è l'addolcimento dell'ormai mitologica pellicola di riferimento. Il tutto risulta molto meno marcio, meno fangoso, meno malato. C'è del buon mestiere nel far funzionare regia, fotografia (forse troppo fighetta per il soggetto) e colpi di scena, ma sembra di ricevere un timido buffetto, rispetto al solido calcio in bocca che ci si aspetterebbe. Si può anche guardare, ma è del tutto trascurabile.

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Magnetti 6/08/09 11:06 - 1103 commenti

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Come nell'originale c'è la riuscita incursione nella desolata periferia (di frontiera si potrebbe dire) americana. La famiglia "marcia" ci fa sentire disarmati e impotenti nei confronti della aberrazione umana. E aver portato ciò sullo schermo è un gran merito (anche se l'originale era ancora più efficace). E' anche una pellicola qualità (fotografia, scelta degli esterni etc). Più che far paura, fa raggelare. Per chi non crede nei remake qui e in Le colline hanno gli occhi di Aja troverà occasione di cambiare idea. Bella e sensuale Jessica Biel, sebbene in un ruolo poco sexy.

Bruce 31/08/09 17:33 - 1007 commenti

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Remake ben riuscito del noto classico di Tobe Hooper. Fotografia di grande effetto e riprese accurate. La tensione non è ai massimi ma tutto il finale nel macello è di livello elevato. Quanto alla forma il prodotto è quasi inattaccabile; sulla sostanza perde invece il confronto con la ruvidezza sadica e grottesca propria dell'originale.

Funesto 5/11/09 12:39 - 525 commenti

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Buon film girato dal tedesco Nispel. Dietro una luccicante confezione, data da una fotografia molto suggestiva e da una scenografia perfetta, si ripete tutto lo shock visto nel film del '74, ma con maggior pathos, maggior sangue (anche se il livello di splatter rimane piuttosto limitato) e con uno "stile" più appetibile per lo spettatore moderno. Buona anche la performance attoriale (ottimi la Biel e il carismatico Ermey) e il finale, davvero inquietante, ripreso con la videocamera. Senza gridare al capolavoro, dico che è un degno remake. ***.
MEMORABILE: La scena in cui viene tranciato un braccio a Leatherface con una mannaia.

Saotendo 3/01/10 19:49 - 37 commenti

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Remake inspiegabilmente di successo, "Non Aprite Quella Porta" punta su una sceneggiatura che peggiora considerevolmente il film originale (soprattutto nel personaggio di Erin, un'insopportabile pseudoeroina che si meriterebbe ben altra fine e del personaggio decisamente caricaturale dello sceriffo, interpretato - male - da un R. Lee Ermey sopra le righe. Un film decisamente inutile ed inferiore all'originale.
MEMORABILE: Il finale.

Jena 18/04/10 14:52 - 1555 commenti

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Il miglior horror dell'ultimo ventennio. La regia di Nispel è da capolavoro, capace di sublimare un film, l'originale, che già era un gran film. Nulla si perde dell'originale ma si aggiunge anche una cura delle scenografie ed una fotografia fantastiche, una spietatezza e violenza da brivido, scene di suspence che inchiodano, un senso di degrado e disfacimento da brividi, attori eccellenti (su tutti un R. Lee Ermey ai limiti dell'incredibile, ma anche Jessica Biel resta negli occhi, anche per una bellezza mozzafiato). Assolutamente un must.
MEMORABILE: Tra le tante: tutta la scena nella macchina con Ermey che "tortura" con la pistola uno dei ragazzi; l'attività di"sartoria" di Leatherface...

Ale nkf 19/05/10 16:54 - 802 commenti

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Solitamente i remake valgono poco o niente, ma ahimè devo ricredermi! "Non aprite quella porta" è l'horror più riuscito dell'ultimo decennio. Un'ulteriore prova che anche se il cast è composto da attori giovani e alle prime armi ma la sceneggiatura e la regia sono buone, ne deriva un ottimo film. Le scene di paura sono notevoli e gli effetti speciali non mancano. Il paesotto è tetro, cupo e riesce ad incutere terrore, inoltre nelle scene finali la suspance tocca l'empireo. Ottimo.

Gestarsh99 17/08/10 20:05 - 1395 commenti

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Marcus Nispel non ha capito una mazza né dello spirito, né tantomeno degli obiettivi del superbo modello hooperiano. Il suo indegno remake è qualcosa di veramente nocivo: un'istigazione al linciaggio! Leatherface, un'icona monumentale, ridotto a semplice macchietta secondaria ed incolore; il resto della famiglia non lascia alcun segno, come una scritta sulla battigia. Le implicazioni psicanalitiche, i richiami hitchcockiani e gli agganci a Boorman cedono il campo a pochezze virtuosistiche da teen-horror.

Rambo90 27/08/10 02:51 - 7693 commenti

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Ottimo remake horror diretto da un Nispel particolarmente ispirato che crea atmosfere e tensione con grande abilità. La nuova sceneggiatura (alla quale ha collaborato lo stesso Hooper) è perfetta e il ritmo non lascia allo spettatore un attimo di tregua; anche il cast è buono, con una Biel bella e abbastanza in parte e un Ermey semplicemente grandioso. Cosa si può chiedere di più a un horror del nuovo millennio?

Mdmaster 6/10/10 13:08 - 802 commenti

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Stavolta l'implacabile e spietata macchina hollywodiana dei remake c'ha azzeccato: prendendo un film che non si era poi tanto invecchiato, ne ha prodotto una rilettura intelligente, con un cast funzionale (Ermey è da sturbo) e una regia attenta. Potremmo sicuramente discutere dell'utilità dell'operazione, ma che ci frega? Quel che ne è uscito è un horror moderno, intelligente, inquietante al punto giusto e che usa lo splatter senza strafare. Peccato che c'hanno dovuto azzeccare un ignobile sequel/prequel.
MEMORABILE: Ogni scena con R. Lee Ermey è da godersi alla grande.

Enricottta 7/12/10 13:26 - 506 commenti

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Nel panorama dei "sonnecchianti" film del genere, un remake è sempre una prova ardua da affrontare; aggiungiamoci poi un titolone come "non aprite quella porta" e la tentazione di non aprire quella porta, metaforicamente parlando, è forte. L'ardimentoso cinefilo resterà stupito della bellezza di questo "filmaccio": si deve proprio vedere, è fatto veramente bene e la Biel è un bella sorpresa. Goderselo in santa pace... è il minimo.

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Buiomega71 19/01/11 11:17 - 2910 commenti

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Non male questo remake del capolavoro Hooperiano. Sicuramente non mi aspettavo chissà quale miglioria, conoscendo i restyling finanziati da Michael Bay. Nispel non gira male, c'è una certa zozzeria mischiata ai classici stilemi da videoclip e l'atmosfera è comunque angosciosa. Bruttissimo il finale, originale lo sceriffo di R. Lee Ermey (forse la new entry più godibile): le scene migliori sono le sue, quando si accanisce sui giovincelli con cipiglio alla sergente Hartman. Da antologia il taglio della gamba tra le lenzuola stese. Gustoso.
MEMORABILE: L'autostoppista che si spara in bocca sul furgone; il nonno sulla sedia a rotelle che "tasta" la Biel (mica scemo!).

Ken 5/04/11 15:46 - 7 commenti

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Decisamente uno dei remake più belli mai girati. Il grande Marcus Nispel riesce a rendere tutta la desolazione, la perversione e il senso del grottesco che Tobe Hooper aveva saputo infondere con la sua già splendida pellicola. Cast giovane e inaspettatamente brillante, bellissimi effetti speciali, musiche e location da brivido. Come l'avrebbe girato Hooper nel 2000!
MEMORABILE: L'angoscia indotta dalla musica che si espande quando la Biel dà il colpo di grazia all'amico appeso al gancio.

Belfagor 21/06/11 12:13 - 2690 commenti

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Nispel ce la mette tutta per replicare lo stile sporco dell'originale di Hooper, ma lo stile da videoclip e l'influenza di Bay vanno in tutt'altra direzione. Il film riesce a metà, con un orrore troppo patinato e costruito per risultare "autentico". Non a caso l'elemento migliore si rivela essere il folle sceriffo interpretato da Ermey, giustamente sopra le righe in una pellicola così artificiosa. Non si lesina sul sangue e le motoseghe, con risultati splatter efficaci ma non esagerati. Finale troppo lungo e pasticciato.
MEMORABILE: La protagonista costretta ad "eutanizzare" l'amico appeso al gancio.

Giùan 26/09/11 15:05 - 4559 commenti

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Insieme a Le colline hanno gli occhi di Aja e all'Alba dei morti viventi di Snejder, il remake più "pompato" dei classici horror anni '70. Il difetto di tal genere di operazione sta al solito nel manico: la produzione infatti, monitorato il target (giovanissimo), gli ammannisce un prodotto riconoscibile, edulcorando tutto il perturbante a favore di uno spavento immediato, sicuramente d'impatto ma che, una volta addormentatisi, svanisce. Grandi tecnicismi, resa straordinaria, ma gli assunti di Hooper si perdono in un grande frastuono. Li chiaman aggiornamenti...

Siregon 5/10/11 23:33 - 352 commenti

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Difficile rifare un film come quello di Hooper, perfetto in ogni sua sfumatura ed irripetibile per le vicessitudini che sono ben visibili su pellicola nell'atmosfera che la permea. Nispel fortunatamene lo sa e cerca con il suo stile d'inquadratura ricercato, aiutato da un'ottima fotografia, di riprenderne i contenuti. Coadiuvato dalle notevoli interpretazioni dei protagonisti e da un buon ritmo, confeziona un remake dove la casa della famiglia diventa quasi protagonista, con le sue ombre e la sua materia. Comunque inferiore al successivo prequel. Da vedere.

Luchi78 14/11/11 17:15 - 1521 commenti

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Riuscito ma non così esaltante come da molti proclamato. Ottimi il prologo e le prime scene con Leatherface che falcia a più non posso, peccato per il prolungato epilogo con la Biel che strillacchia a destra e manca e riesce a cavarsela. Proprio l'attrice protagonista è quella che secondo me non funziona, stile poco anni '70 e molto più videoclip anni duemila. Non male, ma è il classico horror da "acchiapparella", corri e scappa dall'uomo con la motosega...

Pol 24/01/12 12:34 - 589 commenti

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Apripista della moda "remake di horror storici", Nispel gira quello che le nuove generazioni (tra cui mi infilo) si aspettavano dal film di Hooper pur stando quieto sotto il versante splatter rispetto a quanto circola oggigiorno e tradendo a volte le sue origini di pubblicitario con immagini molto patinate. A parte questo il film funziona bene ed è inutile fare paragoni con la pellicola del '74: sono passati 30 anni e troppa acqua sotto i ponti. Rimpianto personale a fine visione: se Rob Zombie si fosse buttato qui anzichè su Halloween...

Werebadger 11/02/12 15:00 - 270 commenti

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Un riuscitissimo remake, decisamente all'altezza dell'originale. Nonostante molti cambiamenti di trama rispetto al film di Hooper, Nispel ne ricrea e rispetta pienamente le atmosfere malsane e necrofile applicando anche degli elementi documentaristici alla Blair Witch Project che aggiungono un tocco di realismo alla vicenda. Da segnalare nel cast, oltre alla bellissima Jessica Biel, il mitico R. Lee Ermey e il gigantesco Bryniarski nei panni del nuovo, terrificante Leatherface.
MEMORABILE: Il suicidio dell'autostoppista; Tutte le scene con Ermey.

Von Leppe 24/10/12 22:57 - 1262 commenti

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Togliendo la parte visiva questo film non mi è piaciuto affatto. Rispetto all'originale i ragazzi protagonisti sono omologati al genere teenager con le solite battute e comportamenti stereotipati, le variazioni della trama sono deludenti, per non parlare dei protagonisti cattivi di cui rimane solo faccia di cuoio (che è una garanzia, altrimenti sarebbe stato un'altro film). La protagonista femminile sembra un'eroina che corre e scappa (ma tanto ci si immagina come va a finire e anche peggio).

Zuni 27/10/12 01:49 - 68 commenti

I gusti di Zuni

Sicuro Nispel ha lavorato su questo progetto con il fucile puntato, ma come poteva essere diversamente? Invece a suo modo riesce intelligentemente a saltare a piedi pari la trappola del paragone con l'originale e riadatta in modo piuttosto convincente e sopratutto con gran occhio una storia ormai diventata canovaccio di tutti gli horror moderni senza lesinare in gore e cattiverie. Non tutto funziona, come la scelta del finto servizio tv che apre e chiude il film o il mostrare Leatherface senza maschera, ma il film è un piccolo miracolo. Buon remake.
MEMORABILE: L'arrivo di Ermey sceriffo; La fuga tra le lenzuola; Jessica Biel con la maglietta bagnata.

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Quietcrash 23/10/13 10:14 - 83 commenti

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Horror adolescenziale remake del classico omonimo, reso un po' più soft e capace di far saltare dalla poltrona solo i più sensibili. Inquietante il sergente di Full Metal Jacket (R. Lee Ermey) che qui veste i panni dello sceriffo. Nel complesso nulla di nuovo e tutto già visto.

Redeyes 19/03/14 16:34 - 2448 commenti

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Nonostante la bellezza estetica dei ragazzi, su tutti la Biel, la luminosità della fotografia, Nispel riesce a donarci un mondo malato che ancora terrorizza. Non fosse per quel geniaccio di Hooper saremmo qua a incensare questa pellicola, che perde nel confronto ma di certo rappresenta uno dei film migliori dell'ultimo ventennio horror. Il protagonista assoluto, oltre al mitico Leatherface, è la sua famiglia. Il tutto in salsa tartare ma strizzando l'occhio al mondo teenager. Consigliato.
MEMORABILE: Il suicidio a inizio film; Il banco frigo della locanda.

Modo 4/11/14 15:46 - 949 commenti

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Un bel pugno nello stomaco. Bello per chi ama la macelleria "minuziosa"! Alcune inquadrature sono da stomaci veramente forti. Il film è un continuo sconquasso e gli ingredienti giusti del genere ci sono tutti. Preferisco i vecchi horror di solito e quindi l'originale. Devo comunque ammettere che questa visione mi ha turbato parecchio, raggiungendo sicuramente lo scopo prefissatosi.

Zender 3/12/14 17:36 - 315 commenti

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Nispel si perde per strada la potenza dell'incubo hooperiano, satura la scena con le forme cartoonesche di una Biel da infarto e punta tutto sull'immagine, ricavandone meraviglie; in controtendenza rispetto alla ruspante carica del progenitore, il remake patinato sfodera comunque la ferocia necessaria per non svilire la più grande icona horror di sempre: Leatherface si guadagna il palcoscenico di terra, sangue ed erba e lo divide col black humour di Lee Ermey, mentre la straordinaria fotografia esalta il sapore di questa raffinata delizia da gourmet.
MEMORABILE: Sangue sul furgone, ma l'ospite non si limita a tagliarsi la mano col coltellino...; Lo sceriffo impacchetta il cadavere e insulta chi non l'aiuta.

Ultimo 31/12/14 10:50 - 1655 commenti

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Mantiene salda la sceneggiatura dell'originale e il risultato non può che essere un horror coi fiocchi. Nulla è lasciato al caso: tutto lo sporco, il marcio e l'assurdo che si respira in quel piccolo villaggio è reso alla perfezione e dai protagonisti ben immedesimati nella parte e da location tremendamente azzeccate. Segnalo poi Jessica Biel, la protagonista, bella da lasciare senza fiato. Grande esempio di cinema dell'orrore.
MEMORABILE: Leatherface; Il furgoncino pieno di sangue; La villa isolata teatro dei crimini.

Bronson82 4/03/15 18:19 - 32 commenti

I gusti di Bronson82

Sporco, sudicio e brutale. Il remake del capolavoro di Hooper è quanto di meglio ci si potesse aspettare. Nispel aggiorna il malsano presente nell'originale con un'estetica da torture porn, conferendo una cupezza quasi insostenibile e con un livello di marcio davvero tangibile. Jessica Biel è protagonista indiscussa e sensuale da morire.

Zio bacco 1/11/15 19:04 - 240 commenti

I gusti di Zio bacco

Il remake di un classico rischia sempre di essere un inutile fiasco. Non è il caso di questo film, che per quanto inferiore all'inarrivabile originale, ha una propria anima. Rispetto a quello mancano alcuni personaggi di peso (il disabile e l'autostoppista su tutti), ma le scene splatter, davvero ben realizzate, riempiono il vuoto. Il cast è ispirato, sebbene appaia un po' stereotipato, complice anche una fotografia fin troppo nitida per il genere. Non troppo violento, è un remake non del tutto pedissequo e di buona fattura. Dignitoso.

Myvincent 1/03/16 20:42 - 3741 commenti

I gusti di Myvincent

Leatherface ora vive in versione XXI secolo con gli apporti che la tecnologia aggiunge e la sottrazione degli aspetti squallidamente oscuri che ne avevano caratterizzato l'esordio cinematografico. Il viraggio verso l'horror classico è evidente e questo toglie alla storia quell'originalità narrativa e rappresentativa che non potrà mai essere "magicamente" riprodotta (specie perché chi ha visto l'originale sa già cosa aspettarsi).

Pinhead80 9/05/16 18:18 - 4757 commenti

I gusti di Pinhead80

Nispel decide di riportare in auge l'horror che ha segnato indelebilmente milioni di adolescenti a metà degli anni settanta e lo fa con un'opera di tutto rispetto che si eleva dai quasi sempre pessimi remake. Anche se il capostipite è inarrivabile per sporcizia e crudezza, questo remake dimostra di avere gli attributi e riesce a ricreare al meglio tutte le atmosfere malsane che avevano contraddistinto il capolavoro di Hooper. Anche le nuove generazioni possono avere il loro Leatherface.

Minitina80 23/04/17 20:52 - 2984 commenti

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Un rifacimento riuscito soltanto in parte per il peso inevitabile di un confronto che non può non esserci. Considerato a sé stante è un discreto horror, con scene truculente e qualche labile spunto interessante, ma ha dalla sua alcune ingenuità che gli tolgono una possibile unicità. Non mancano i dettagli forti, ma quello che Nispel non riesce a ricreare è quella cattiveria incredibile che qui è edulcorata da una patina di circostanza. Metti, poi, che la Biel sia troppo bella e perfetta per un contesto simile. Vedibile con una certa soddisfazione.

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Rebis 16/07/17 19:32 - 2337 commenti

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Nel film di Hooper, il mattatoio, remoto e minaccioso, infestava le campagne del Texas per miglia e miglia: qui è solo la location per il gran finale. Un distinguo che rende chiaro lo spirito dell'operazione: una riscrittura grafica e ipercinetica, che doma il potenziale sovversivo istituendo un principio di normalità (il bambino da salvare), tratteggia un conflitto morale (la gestione del cadavere) e confina il disagio nell'abuso di potere delle marginalità sociali. Ma nonostante gli ammortizzatori, l'atmosfera è plumbea, la tensione monta al minuto e alcune sequenze lasciano il segno.

Fedeerra 20/08/17 05:36 - 770 commenti

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Più che un remake lo definirei un omaggio al grande e inarrivabile capolavoro di Hooper. Nispel si rifà infatti più alla sceneggiatura scritta nel 73 da Kim Henkel che alle immagini del film stesso, che però viene "iconograficamente" e coraggiosamente citato con alcune sequenze storiche: la prospettiva del fondoschiena con la casa in secondo piano, il gancio da macello, gli inseguimenti a bruciapelo. Un grande horror moderno, che non risparmia il gore e che non teme di mettersi in discussione. Jessica Biel è bravissima.

Piero68 7/05/18 09:30 - 2957 commenti

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Non solo un remake che non mi ha entusiasmato e di cui francamente non si sentiva la necessità ma un horror che è come al solito la summa massima di tutte le decisioni più stupide che una persona possa prendere in situazioni del genere. Senza contare l'assurdo asservimento allo sceriffo che già dalle prime scene si capisce essere uno del gioco. Solo i personaggi del film non se ne accorgono. Sceneggiatura che riserva qualche scena splatter (nemmeno poi tantissime), discrete la regia e parte del cast.

Caveman 11/12/18 12:41 - 523 commenti

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Remake di un capolavoro del genere. Bay finanzia e il rischio mani nei capelli è alto; invece il tutto funziona. Certo l'originale resta intoccabile, ma il lavoro di Nispel è veramente buono. L’atmosfera c’è e il cast funziona, con R. Lee Ermey che ricalca il suo personaggio più noto (Full metal jacket) e dato il contesto la cosa risulta molto credibile. Uno dei migliori rifacimenti, che ha dato il via a una nuova era di rivisitazioni, molte delle quali non all’altezza. Promosso.

Anthonyvm 12/07/19 16:58 - 5682 commenti

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Rifare un classico è quasi sempre un azzardo, ma a sorpresa questo remake si rivela efficacissimo. Dopo sequel parodistici o sciapi, Leatherface si riprende la dignità che merita, riuscendo di nuovo a spaventare e a disgustare il pubblico quanto il Gunnar Hansen dell'originale. Il clima di opprimente dubbio, fra paesani ambigui e bambini deformi, così come l'inevitabile esplosione di orrore sono resi magnificamente. Manca un po' quella genuinità rozza del primo film e il subplot della bambina rapita è superfluo, ma per il resto è un ottimo prodotto.
MEMORABILE: La pecora a cartoni animati "scioccata" dallo schizzo di sangue sul televisore; La gamba del ragazzo amputata e salata; Il lungo inseguimento finale.

Siska80 16/08/20 20:33 - 3787 commenti

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La fotografia e l'atmosfera particolare degli anni Settanta del capostipite rimangono ineguagliati, ma il film ha un ritmo più elevato, maggiore azione, una protagonista particolarmente tosta e, soprattutto, una piccola creatura da salvare. Consistenti le differenze (manca, ad esempio, il ragazzo in sedia a rotelle, il finale è un po' differente), cui sopperiscono però trovate inquietanti (una su tutte l'agghiacciante scena della ragazza che tira fuori la pistola da un insospettabile nascondiglio). L'allievo Nispel ha superato il maestro.

Lupus73 21/12/20 12:02 - 1494 commenti

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Atmosfera che trasuda lerciume, ambientazioni putride e malsane, scene notturne predominanti (al contrario dell'originale); più che di remake trattasi di reboot in quanto le grandi linee della sceneggiatura ci sono, ma è chiaro che sia stata riscritta in maniera consistente omettendo (e non sviluppando) elementi cardine che aggiungevano il grottesco all'inquietante, come il fratello schizzato di Leatherface e la celeberrima cena a tavola con la famiglia. I personaggi che gli ruotano attorno vengono sostituiti con altri più piatti (ma lo sceriffo è interessante). Non necessario.
MEMORABILE: Il personaggio dello sceriffo/Hermey che ricorda la sua "ferrea" interpretazione nel film di Kubrick; La final girl (che "buca" lo schermo).

Kinodrop 8/10/21 18:48 - 2946 commenti

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Nispel compone un remake lavorando sull'aggiunta di sottotrame e personaggi che non apportano granché rispetto all'originale, anzi sembrano più pretestuosi che altro giocando anche sull'esasperazione dell'apparato scenografico, dei diversi luoghi in cui si svolge la mattanza e ampliando la gamma dei momenti splatter che Hooper aveva lasciato all'immaginazione. Rimane impressa l'atmosfera tetra e umida (fin troppo) che risente di una patina da videoclip (i vari ralenti nei momenti clou e la "coloritura" di fondo) che alla fine ha un che di troppo cesellato e meno dirompente.
MEMORABILE: Il suicidio della autostoppista; Lo sceriffo; L'inseguimento tra le lenzuole tese; Il bambino collaborativo.

Teddy 19/04/22 04:46 - 824 commenti

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Tecnicamente impeccabile, con scenari da brivido e un sound design inquietante, il film fa sfoggio di un considerevole entourage produttivo e riserva grande abbondanza di sequenze gore. Nispel, elettrizzato, dirige con impeto flagellando eventi e personaggi. La Biel, nel suo trapasso da vittima a eroina, è brillante e convincente. Un vero cult dei 2000, un vero film dell’orrore; ma Hooper è comunque su un altro pianeta.
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  • Discussione Gestarsh99 • 15/06/12 20:48
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    @ Didda

    Aja ha fatto esattamente il contrario di quanto fatto da Nispel: ha inserito un messaggio ed una valenza che il film precedente non possedeva affatto (se non in minime dosi exploitation).
    Quanti difatti non avevano mai visto l'originale di Craven son rimasti poi assasi delusi nel non ritrovare in esso la stessa profondità e la medesima arguzia del remake del 2006.

    Due percorsi agli antipodi tra i due autori: superficiale semplificazione in discesa per Nispel, attenta ricodifica ascendente per Aja.

    Secondo me sbagli nel negare all'horror i suoi innati sottotesti sociali, psicanalitici e antropologici e il tuo discorso rischia di ghettizzare il genere in un settore di serie b.
    L'horror al contrario ha le stesse potenzialità di qualsiasi film d'autore impegnato e merita una valorizzazione parimenti adeguata.

    Imho.
  • Discussione Buiomega71 • 15/06/12 20:56
    Consigliere - 25996 interventi
    Totalmente d'accordo con il discorso di Gest, credo non serva aggiungere altro...

    A più sottotesti l'horror settantiano che non le ruffianate hollywoodiane pre-confezionate, questo è sicuro!

    Si rilegga Romero, Hooper, Cohen, Lieberman o Cronenberg...

    E a parer di fatto, un film come Miriam il buon tedescone se lo scorda....Col binocolo lo vede, eccertochesì...

    Di splatter e ferocia trasuda il prequel, il remake a parte uno sparo in bocca e una gamba segata tra le lenzuola, non offriva molto in fatto di gore and splatter...
    Ultima modifica: 15/06/12 21:04 da Buiomega71
  • Discussione Didda23 • 15/06/12 21:24
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Gest, figurati se proprio io faccio un discorso da snob! Forse mi sono espresso male:
    non nego la componente sociale e culturale, affermo solo che non la reputo parte fondamentale.
  • Discussione Gestarsh99 • 15/06/12 21:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Didda23 ebbe a dire:
    Gest, figurati se proprio io faccio un discorso da snob! Forse mi sono espresso male:
    non nego la componente sociale e culturale, affermo solo che non la reputo parte fondamentale.


    Se parliamo di un horror girato di sana pianta, anch'io non ritengo questi elementi fondamentali (difatti per me un gotico puro come La maschera del demonio è sullo stesso piano di un horror "sociale" come La notte dei morti viventi), però quando si tratta di remake il discorso che faccio è diverso, e tiene conto anche del ponte che viene gettato tra vecchio e nuovo.

    Ma è un punto di giudizio personale, sia chiaro.
  • Discussione Zender • 16/06/12 09:40
    Capo scrivano - 47768 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:

    Due percorsi agli antipodi tra i due autori: superficiale semplificazione in discesa per Nispel, attenta ricodifica ascendente per Aja.

    Sì, cerchiamo magari anche di sottolineare che tra i cannibali di Hooper e quelli di Craven corre un abisso, quindi era mooolto più facile il lavoro di Aja, che si confrontava con un film minore. Nispel si metteva al cospetto di un colosso e sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro. Ha deciso di cambiare radicalmente approccio e ne ha tratto un film diverso, nuovo, potente, visivamente straordinario, lavoratissimo anche nel parziale recupero della fotografia settantiana. Ma ora è anche inutile che ne parli, visto che dieci anni son passati da quando lo vidi al cinema (prima di riguardare un film faccio passare sempre molti molti anni). Quindi scatenatevi pure contro Nispel, di difenderlo ad oltranza non me ne viene nulla.
    Ultima modifica: 16/06/12 09:41 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 16/06/12 10:21
    Consigliere - 25996 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Gestarsh99 ebbe a dire:

    Due percorsi agli antipodi tra i due autori: superficiale semplificazione in discesa per Nispel, attenta ricodifica ascendente per Aja.

    Sì, cerchiamo magari anche di sottolineare che tra i cannibali di Hooper e quelli di Craven corre un abisso, quindi era mooolto più facile il lavoro di Aja, che si confrontava con un film minore. Nispel si metteva al cospetto di un colosso e sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro. Ha deciso di cambiare radicalmente approccio e ne ha tratto un film diverso, nuovo, potente, visivamente straordinario, lavoratissimo anche nel parziale recupero della fotografia settantiana. Ma ora è anche inutile che ne parli, visto che dieci anni son passati da quando lo vidi al cinema (prima di riguardare un film faccio passare sempre molti molti anni). Quindi scatenatevi pure contro Nispel, di difenderlo ad oltranza non me ne viene nulla.


    Non è il discorso di scatenarsi contro Nispel, il dato di fatto e che come film a sè potrebbe anche funzionare, ma fallisce in pieno a voler cambiar le carte in tavola e come remake non è un granchè.

    Bellissimo il primo tempo, ma toppa clamorosamente nel secondo...
  • Discussione Gestarsh99 • 16/06/12 13:02
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Sull'astio mio personale contro Nispel vorrei però chiarire ben bene una cosa: il fatto che si sia messo con la mia ex in un periodo per me difficilissimo non ha influito in alcun modo sul giudizio che ho maturato su di lui...

    Sarebbe poco obiettivo da parte mia sfogarmi per questioni che esulano dal puro contesto filmico, prendendomela a morte con quel gran pez.. gran pezzo di pane di registucolo :D
  • Discussione Siska80 • 17/08/20 14:09
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    ATTENZIONE, SPOILER!

    Scusate, un dubbio mi tormenta: sono eccessivamente machiavellica, oppure l'autostoppista aveva nascosto la pistola con cui si suicida nell'utero?
  • Discussione Herrkinski • 17/08/20 17:09
    Consigliere avanzato - 2630 interventi
    Siska80 ebbe a dire:
    ATTENZIONE, SPOILER!

    Scusate, un dubbio mi tormenta: sono eccessivamente machiavellica, oppure l'autostoppista aveva nascosto la pistola con cui si suicida nell'utero?
    Sì, così pare.

  • Discussione Siska80 • 18/08/20 14:09
    Comunicazione esterna - 672 interventi
    Herrkinski ebbe a dire:
    Siska80 ebbe a dire:
    ATTENZIONE, SPOILER!

    Scusate, un dubbio mi tormenta: sono eccessivamente machiavellica, oppure l'autostoppista aveva nascosto la pistola con cui si suicida nell'utero?
    Sì, così pare.


    Ah, grazie, pensavo di essere stata più diabolica del regista: era l'unico modo per non essere scoperta dai cannibali, del resto.