68 gialli per un omicidio - Film (1984)

68 gialli per un omicidio
MMJ Davinotti jr
Titolo originale: A Talent for Murder
Anno: 1984
Genere: giallo (colore)
Note: E non "68 gialli per un delitto".

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Giallo televisivo all'inglese tutto girato all'interno di una grande villa con parco, di cui vediamo giusto un paio di camere a testimonianza dell'origine teatrale dell'opera. Protagonista è Ann Royce McClain (Lansbury), celebre scrittrice di gialli autrice dei 68 volumi a cui fa riferimento il titolo italiano. Ricchissima, ridotta sulla sedia a rotelle, semialcolizzata ma ancora lucidissima, si diverte a scherzare col medico che l'assiste da quarant'anni (Olivier) e col domestico indiano (Yunus). Mantiene una bella nipote svampita e attende in casa l'arrivo del parentame per il suo compleanno. Saranno in totale una decina di persone in casa quando finalmente si verificherà l'immancabile delitto,...Leggi tutto consumato seguendo (ma va?) uno dei sistemi escogitati dalla padrona di casa in uno dei suoi libri. Ma sarà davvero lei l'assassina? Nonostante due grossi nomi come la Lansbury e Olivier nel cast, il film fatica a rendersi interessante. La prima è mattatrice assoluta dall'inizio alla fine: eccessiva, ricercatamente eccentrica (e doppiata con fastidiosa enfasi), si pavoneggia per i suoi lavori tradotti in tutte le lingue del mondo e per la sua collezione di quadri ottenuti spesso in ricordo di romantiche giornate con gli artisti (la moglie di Matisse la odiava, con Picasso una scappatella da due giorni e via)... Registra e ascolta conversazioni compromettenti tra il figlio e sua moglie, siede davanti a una schiera di monitor per verificare ciò che accade in villa e si dimostra una perfetta impicciona come nella più classica tradizione christieiana (ovviamente la grande giallista inglese è citata). Ci vuole però davvero troppo prima di arrivare al delitto, preceduto da verbosi dialoghi in cui la potagonista mette in mostra se stessa senza sosta. Molto più garbato il Doc di Laurence Olivier, che asseconda la donna in ogni modo, praticamente assente la polizia. Penalizzato anche da una fotografia scadente, il film sembra quasi uno scherzo riuscito male, una parodia di giallo in cui oltretutto la soluzione finale viene data citando indizi che lo spettatore non ha potuto cogliere o non aveva modo di reputare tali. Incapace di imprimere il dinamismo necessario a sconfiggere la staticità della pièce originale, Alvin Rakoff realizza maldestramente le scene che dovrebbero sviluppare un accenno di suspense (l'accenno d'incendio) finendo col lasciare campo libero alla Lansbury e ai suoi gigionismi, che possono anche divertire ma devon trovare l'amatore; l'intreccio, di fatto, finisce in secondo piano.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/11/17 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione

Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.