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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

La vera storia (romanzata dallo stesso regista David Grieco) di Andrej Romanovic Evilenko, il primo serial killer conosciuto dell'Unione Sovietica, capace di uccidere 55 tra donne e bambini e diventato tristemente noto come “il mostro della striscia di bosco” (è tra gli alberi che amava uccidere le sue vittime). Uno spunto interessante, sulla carta, che ben visualizza nel titolo del romanzo (“Il comunista che mangiava i bambini”) la particolare, feroce natura del killer. Ingenti i mezzi stanziati (col finanziamento del governo), che permettono al film di aprirsi su un ottimo pezzo di Angelo Badalamenti cantato da Dolores O'Riordan dei Cranberries e di poter contare sul primo per l'intera colonna...Leggi tutto sonora (discreta ma niente più). A Malcolm McDowell (doppiato da Giancarlo Giannini) spetta di ricoprire il ruolo più importante, quello di Evilenko: l’attore, specialista in personaggi schizofrenici fin dai tempi di ARANCIA MECCANICA, dà al killer lo spessore necessario, ma la brutta e piatta regia dell'esordiente David Grieco vanifica i suoi sforzi producendo un thriller prolisso che non riesce a sfruttare alcune buone intuizioni della sceneggiatura. La caccia all'assassino viene condotta in modo atipico (ed era abbastanza naturale, dal momento che siamo in Russia e non in Occidente), ma i dialoghi e i personaggi secondari sono davvero banali. La ripetitività dell'azione, associata a certi vezzi autoriali di Grieco che ottengono solo di prolungare inutilmente il film fino alla soglia delle due ore, non riesce mai a rendere vivo e coinvolgente lo spettacolo, che si affloscia quasi subito per riaffacciarsi troppo di rado. Confezione di lusso.

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Undying 30/05/07 18:33 - 3807 commenti

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Dignitosa incursione di Grieco (autore del libro su cui è basata la storia: Il Comunista che Mangiava i Bambini), nella mente di un serial killer (nella realtà Chikatilo) macchiatosi di ben 55 delitti. Le sue vittime, in prevalenza bambini, venivano stuprate e, in casi estremi, divorate dal maniaco. Il film, una volta tanto, non mostra (non foss’altro che per il rispetto dei parenti delle vittime) nulla di disturbante. Eppure nel concreto risulta più violento del più esplicito horror mai realizzato. Pluripremiato al Fantafestival del 2004.

Redeyes 29/01/08 13:44 - 2443 commenti

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Il volto dell'ex Alex DeLarge è sempre inquietante, eppure il film a tratti sembra un po' trascinarsi. Certamente azzeccata la scelta di non indugiare in sensazionali quanto sgradevoli violenze sui bambini. Il film ruota attorno al mostro di Rostov, ma è un'allegoria di una Russia che sta perdendosi e che non sa dove andare. Fotografia cupa e paesaggi poveri e decadenti. Così così.

Cotola 8/04/08 23:46 - 9009 commenti

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La vera storia (anche se non so fino a che punto il lavoro di ricostruzione sia minuzioso e veritiero) del serial killer cannibale e pedofilo che sconvolse la Russia e che (forse) venne giustiziato. Il problema del film è che il regista sceglie la strada del facile effettismo, cercando a tutti i costi di scioccare lo spettatore con scene di dubbio gusto (su tutte quella dell’interrogatorio) e non si interessa minimamente di approfondire il profilo psicologico del mostro. Costantemente sopra le righe McDowell. In definitiva piuttosto brutto.

Herrkinski 5/08/08 19:26 - 8072 commenti

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Buona trasposizione filmica di una delle storie di cronaca più agghiaccianti della Russia. "Evilenko" (al secolo Chikatilo) è interpretato magnificamente da uno spiritato Malcolm McDowell, sempre a suo agio in ruoli da psicopatico. La confezione è di serie A e il film non indulge in sequenze particolarmente trucide, lasciando ai dialoghi e all'immaginazione dello spettatore il compito di mostrare l'orrore delle azioni di questo "mostro". Ripugnante ed estremo, se non a livello visivo almeno a livello emotivo, un film ben realizzato. Cupo.

Schramm 10/09/08 13:27 - 3490 commenti

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Ci aveva già provato tal Gerolmo a biopicizzare Cikatilo (e la Russia che l'ha prodotto) con quella maccheronata a base di sbrigativi didascalismi di Cittadino X, con risultati di marmorea mediocritas. Grieco, che di mira in merito ne ha, corregge il tiro capitanato da un Mcdowell di nuovo carismatico e fuor di macchiettismi come da tempo non eravamo più abituati ad assaporarlo (parzialmente rovinato però da un grottesco Giannini al doppiaggio), in un personaggio che avrebbe fatto le gioie di Mesmer. Volti chiaroscurati in odor di santità espressionista, una scrittura filmica virtuosa (non virtuosistica), una diligente aderenza alla ricostruzione fattuale e psicologica. Assai buono, e anche qualcosa di più.

Ciavazzaro 10/03/09 16:11 - 4768 commenti

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Trasposizione cinematografica poco interessante del più temibile serial-killer russo. Malcom Mc Dowell offre un'interpretazione mediocre, ma il resto del cast fa pure peggio. Violenza suggerita (l'omicidio del bambino sul treno), mai mostrata in modo troppo violento. Scene costruite per stupire come quella dell'interrogatorio finale, che affondano il film ancora di più. Bocciato.

Manowar79 9/09/09 15:04 - 309 commenti

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È la dimostrazione di come un grande attore, perfettamente calato nel suo ruolo, possa riuscire a vitalizzare un prodotto decisamente imperfetto. McDowell fornisce un volto ideale al protagonista, frutto di un contesto storico in cui il tramonto di un regime crea profondo scompiglio e delusione nelle menti dei fanatici. La sceneggiatura non è sempre all'altezza, ma di fronte a tale interpretazione tutto il resto perde automaticamente importanza. Poche le lungaggini, molti momenti ricchi di pathos e tensione. Da vedere.

Aal 10/10/10 13:00 - 321 commenti

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Film piuttosto anonimo su una delle vicende più brutte e agghiaccianti del ventesimo secolo. McDowell recita macchinalmente, oramai assuefatto ai ruoli di cattivo che ne hanno contraddistinto una carriera fra alti e bassi. Si rimane avvolti da un grigiore e da un senso di vuoto che forse sono voluti ma che contribuiscono a rendere la visione di quest'opera piuttosto fastidiosa, nonostante la violenza sia quasi sempre solo suggerita. Occasione sprecata.

Galbo 1/03/11 16:39 - 12380 commenti

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Il merito di questo film è quello di mostrare pochissimo affidandosi ad una rappresentazione "interiore" della violenza. Questo consente di evitare la facile spettacolarizzazione puntando maggiormente sulla caratterizzazione dei personaggi. Il regista tenta inoltre con un certo successo una critica alla società russa dell'epoca (siamo negli anni '80) che tende a spersonalizzare l'individuo. Buona la prova dell'attore Mc Dowell.

Ishiwara 9/07/11 20:04 - 214 commenti

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McDowell riesce a rendere decisamente inquietante il suo personaggio (onore anche al perfetto doppiaggio di Giannini in italiano), anche se a tratti è forse eccessivo. La storia di Chikatilo, il cui nome è modificato nell'evocativo Evilenko, viene caricata di significati socio-politici e a tratti sembra di toccare il paranormale, quasi il protagonista fosse capace di ipnotizzare vittime e testimoni. Fortunatamente non si scende nel gore e la violenza più efferata è lasciata all'immaginazione dello spettatore. Buone le atmosfere, non le metafore.

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Gestarsh99 10/02/12 00:48 - 1395 commenti

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I crimini ripugnanti del Macellaio di Rostov in una drammatizzazione "hannibalesca" affidata alla prova Stanislavskij di McDowell, fetido e imbarbarito come non mai. Diversamente dalla fiction di Gerolmo, qui l'incombente apparato di coordinazione comunista scompare dietro i proclami perestroici della nuova dirigenza Gorbaciov; Andrej non è più il privilegiato coperto dalle istituzioni ma solo un paranoico residuo obsoleto, mostruosa stalinizzazione di un ipnotismo alla Rasputin corrotto e divoratore di menti deboli. Tra pregi e difetti, la sintesi allegorica di un regime sconfitto.
MEMORABILE: Andrej che cerca di convincere la sua alunna a metter mano dove non batte il sole (!); L'interrogatorio "omo-adamitico"...

Giùan 11/12/13 06:46 - 4539 commenti

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Encomiabile sortita registica per il critico, scrittore e cinefilo Grieco con un film che, mosso da tenacia e sentita necessità cinematografica, si sforza di superare (per stile e potenziali fruitori) lo stitico orizzonte del contemporaneo panorama nazionale. Il film, livido e plumbeo come un incubo ancestrale, mantiene per 2/3 una invidiabile misura di tensione e contestualizzazione storico/psicologica, scivolando purtroppo, dopo il “riconoscimento” del Mostro, in un finale debolmente eccessivo. McDowell è un arancia meccanica che mangia i bambini.
MEMORABILE: L’inizio a scuola; Evilenko a casa con la moglie; L’assassinio dello psichiatra omosessuale

Bubobubo 27/09/18 16:43 - 1847 commenti

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Fedeltà al partito, obbedienza al maestro, solidarietà identitaria con il maschio adulto. Basta che uno solo di questi dogmi vacilli e i mostri della mente sono pronti a sversarsi fuori... Singolare lettura cinematografica dell'eclatante caso Cikatilo, uno specimen dell'orrore lombrosiano su cui si è detto tutto e il contrario di tutto. Si vede poco, si sente molto. Due pecche eclatanti: l'aver ascritto al personaggio fantomatiche facoltà paranormali e il non aver reso con verosimiglianza le rigidità sociali dell'URSS post-brezneviana.

Pesten 16/09/18 10:21 - 786 commenti

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Film dall'effetto contrario: migliora col tempo. Inizialmente può sembrare un po' vuoto e lento, ma ripreso dopo anni si impara ad apprezzarlo sempre di più. McDowell offre una prestazione fantastica, con la sua mimica facciale e corporea riesce a trasmettere tutte le emozioni provate dal protagonista. La storia è di quelle molto efferate, ma non si vede (quasi) nulla, eppure risulta disturbante e oscura. Ottima la trasposizione del lato fanatico e psicologico dei seguaci di una corrente politica in declino a quei tempi.

Il ferrini 23/09/18 14:24 - 2345 commenti

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Quello di Grieco è un film che mostra poco ma suggerisce moltissimo e paradossalmente questo lo rende particolarmente brutale. Alcune non-scene, come per esempio quella del bambino sul treno, sono agghiaccianti e il ghigno di McDowell è dai tempi di Alex che è quello giusto per questo tipo di personaggi. Il cast di contorno invece è piuttosto anonimo, eccezion fatta per lo psichiatra (Pickup) che pur con poche battute lascia il segno. Un film che a tratti disturba, ma è ciò che si prefigge e quindi è da ritenersi riuscito.
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  • Discussione Raremirko • 29/09/18 20:32
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    bubo ebbe a commentare

    pecche eclatanti: l'aver ascritto al personaggio fantomatiche facoltà paranormali

    l'ho visto 10 anni fa quindi molti aspetti non li ricordo più al dettaglio, questo tra i tanti. però se ti riferisci al fortissimo magnetismo del personaggio, che lo rendeva capace di ipnotizzare i propri interlocutori, è una connotazione ricorrente in tutti i true-crime books che parlano di lui. si narra che avesse anche inquietanti capacità telepatiche.



    Davvero?

    Mi spiazzi; soprattutto nell'ipnotizzare e leggere il pensiero.
  • Discussione Bubobubo • 29/09/18 22:11
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    bubo ebbe a commentare

    pecche eclatanti: l'aver ascritto al personaggio fantomatiche facoltà paranormali

    l'ho visto 10 anni fa quindi molti aspetti non li ricordo più al dettaglio, questo tra i tanti. però se ti riferisci al fortissimo magnetismo del personaggio, che lo rendeva capace di ipnotizzare i propri interlocutori, è una connotazione ricorrente in tutti i true-crime books che parlano di lui. si narra che avesse anche inquietanti capacità telepatiche.


    Non ho letto nessuno dei libri che citi, ma non ne dubito affatto (di solito sono anzi gli ometti più insignificanti ad esercitare l'influenza più magnetica sul prossimo, vedi anche molti dittatori dello scorso e di questo secolo). Il problema è che più che magnetismo sembra proprio ipnosi, mesmerismo. Storcevo il naso per quello. Non serviva.
  • Discussione Raremirko • 29/09/18 22:39
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Grieco a riguardo fece pure l'omonimo libro comunque; che pure ho, magari do una letta veloce...
  • Discussione Schramm • 30/09/18 15:36
    Scrivano - 7694 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    Schramm ebbe a dire:
    bubo ebbe a commentare

    pecche eclatanti: l'aver ascritto al personaggio fantomatiche facoltà paranormali

    l'ho visto 10 anni fa quindi molti aspetti non li ricordo più al dettaglio, questo tra i tanti. però se ti riferisci al fortissimo magnetismo del personaggio, che lo rendeva capace di ipnotizzare i propri interlocutori, è una connotazione ricorrente in tutti i true-crime books che parlano di lui. si narra che avesse anche inquietanti capacità telepatiche.


    Non ho letto nessuno dei libri che citi, ma non ne dubito affatto (di solito sono anzi gli ometti più insignificanti ad esercitare l'influenza più magnetica sul prossimo, vedi anche molti dittatori dello scorso e di questo secolo). Il problema è che più che magnetismo sembra proprio ipnosi, mesmerismo. Storcevo il naso per quello. Non serviva.


    non credo sia romanzato. ricordo di aver visto il suo processo a fuori orario e aveva decisamente uno sguardo da rettile, da insetto, che calamitava. l'aspetto nell'insieme era tutt'altro che insignificante. e l'aver accentuato l'effetto mesmer di cui, noto rileggendomi, parlo anch'io, lo trovai un grande valore aggiunto. una nota buffa è che carlo bonomi, il doppiatore della linea, gli somigliava non poco!
    Ultima modifica: 4/10/18 16:32 da Schramm
  • Discussione Schramm • 30/09/18 15:37
    Scrivano - 7694 interventi
    Raremirko ebbe a dire:
    Grieco a riguardo fece pure l'omonimo libro comunque; che pure ho, magari do una letta veloce...

    lo lessi a suo tempo, molto prima di vedere il film; l'aspetto che bubo gli rimprovera è nel libro ancor più esplicitato e ricorrente.
  • Discussione Raremirko • 30/09/18 19:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Raremirko ebbe a dire:
    Grieco a riguardo fece pure l'omonimo libro comunque; che pure ho, magari do una letta veloce...

    lo lessi a suo tempo, molto prima di vedere il film; l'aspetto che bubo gli rimprovera è nel libro ancor più esplicitato e ricorrente.



    Vale la pena leggerlo?
  • Discussione Schramm • 30/09/18 21:17
    Scrivano - 7694 interventi
    a me non dispiacque, ma ricordo il film più incisivo (e di norma mi accade il contrario)
  • Discussione Raremirko • 30/09/18 21:44
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    a me non dispiacque, ma ricordo il film più incisivo (e di norma mi accade il contrario)


    Più che altro può contare su di un McDowell strepitoso ed in linea col personaggio.
  • Discussione Bubobubo • 4/10/18 16:26
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Chiedo scusa del ritardo con cui rispondo, mi ero perso la prosecuzione della discussione.
    Non conoscevo questo lato di Cikatilo (per foto e profilo biografico mi sembrava il solito apparatcik di provincia), in questo contesto allora anche la scelta del film da me criticata assume un altro senso.
  • Discussione Reeves • 31/12/19 16:00
    Segretario - 694 interventi
    Più precisamente il nonno di David Grieco, Ruggiero Grieco, è stato uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano, del quale è stato segretario politico dal 1934 al 1938, e nel dopoguerra deputato (fonte: Wikipedia). Ha avuto due figli, Sergio (regista di molti film d'azione) e Bruno, critico teatrale che è anche il padre di David. David Grieco è stato sceneggiatore (per Sergio Citti, Francesco Nuti e altri) e ha fondato nel 1994 il programma di Radio Rai3 Hollywood Party che continua ad andare in onda.