Scipione l'africano - Film (1937)

Kolossal fascista che rievoca gli epici scontri tra Roma e Cartagine. Si apre dopo la sconfitta di Canne quando il consolato elegge Publio Scipione a nuovo vendicatore di Roma: a lui toccherà, mentre Annibale è ormai da quindici anni in Italia pronto a marciare sulla capitale, partire per Cartagine per sconfiggere il nemico nella sua patria. Centinaia e centinaia di comparse mobilitate (tra queste anche un giovanissimo Alberto Sordi, che par di riconoscere nel ruolo d'un soldato, Melfio, che accoltella un grosso animale allo spiedo nella fase che precede le grande battaglia), scene di massa gigantesche e un impegno produttivo impressionante, volto anche a propagandare il regime fascista...Leggi tutto che si preparava alla campagna d'Etiopia. Impossibile non riconoscere negli enfatici proclami di Scipione (Annibale Ninchi, curioso che un attore dal nome simile interpreti proprio il grande avversario dell'omonimo cartaginese) lo stile mussoliniano. Ad ogni modo il regista Carmine Gallone dirige un'opera per l'epoca ottimamente confezionata, priva di inutili propaggini sentimentali (Isa Miranda che presta il volto alla regina Sofonisba non è figura importante come ci si aspetterebbe) e nobilitata da un'ultima mezz'ora di pura azione, in cui attraverso l'uso della fast motion e di "effetti speciali" piuttosto violenti la battaglia di Zama viene rievocata in tutta la sua grandiosità, con tanto di elefanti. L'uso di musica lirica per la colonna sonora conferisce toni eroici alle imprese romane confermando le intenzioni propagandistiche della produzione. Uno dei pochi autentici kolossal italiani, con un ottimo Annibale interpretato con trasporto da Camillo Pilotto.

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