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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Pilot di una miniserie di tv-movie girata da Carlo Vanzina che, dopo il simile ANNI '50, torna a lavorare con Ezio Greggio per rievocare sommariamente l'atmosfera di quell'epoca. Qui Greggio è Arturo Colombo, maresciallo dei carabinieri di stanza a Cortina d'Ampezzo, dove l'unica consolazione è tentare di sedurre la vedova Zanin (Debora Caprioglio). Con gioia accetta quindi l'incarico quando gli viene chiesto di fare in pratica da gorilla alla diva americana Kim Dorak (Victoria Silvstedt), di passaggio al Lido di Venezia per la Mostra del Cinema. L'imprevista trasferta veneziana sarà per Colombo un'occasione...Leggi tutto per mettersi in luce e confermare la sua fama di "maresciallo dei vip". Scritto dei fratelli Vanzina con Giorgio Basile, UN MARESCIALLO IN GONDOLA è il classico Vanzina minore, in cui la fotografia patinata e smagliante (di Claudio Zamarion) cerca di far passare in secondo piano una storia avvilente, nella quale si cerca la risata abusando del solito dialetto veneto approssimativo (e dire che la Caprioglio è una veneziana vera!), di gag in gran parte basate sull'avvenenza fisica e l'enorme seno della Silvstedt (che qui proprio male recita). Greggio fa quel che può, abbozza qualche tormentone indovinato, vessa l'occasionale spalla Sandro Ghiani con un paio di battute azzeccate, ma il risultato rimane misero. In una Venezia da cartolina, artificiale, spesso deserta (si è girato all'alba per ottenere il risultato) si muovono personaggi inconsistenti, alle prese con situazioni da pochade senza pretese, e la fugace presenza del sempre bravo Philippe Leroy (è il ladro francese "le chat", il gatto, ispirato all’hitchcockiano CACCIA AL LADRO) è per l'appunto un lampo e basta. Greggio mattatore funziona relativamente, pure se l'energia giusta la mette.

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Ciavazzaro 1/11/08 11:29 - 4768 commenti

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Molto meglio della maggior parte delle fiction che si vedono oggigiorno in televisione. Greggio da solo si dimostra più che bravo nell'interpretare il maresciallo trasferito da Cortina a Venezia per fare da scorta a una famosa attrice (la Silvstedt che è si un belvedere ma non sa recitare). La storia è molto semplice, ma il film-tv si fa vedere piacevolmente.

Rambo90 16/10/12 23:20 - 7675 commenti

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Dopo un inizio particolarmente brutto a Cortina, i Vanzina riescono a risollevare la storia portando il maresciallo Colombo in trasferta alla Biennale di Venezia: qui un po' si ride, soprattutto per merito di Greggio, particolarmente in forma, mentre la storia è sempre troppo semplice e statica per decollare. La Silvstedt è solo bella da vedere, la Caprioglio è del tutto nulla, Leroy molto simpatico ma sprecato. Non una delle migliori prove dei Vanzina (nemmeno fra quelle televisive).

Panza 9/07/15 18:07 - 1834 commenti

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Meschino filmetto televisivo tutto retto sulle spalle di Greggio che qui la fiacca e smorta regia di Vanzina comprime in uno sciocco personaggio coinvolto in una svogliata farsa composta da logori sketch che riutilizzano le classiche situazioni viste e riviste. Simpatico il cameo di Leroy, ma molto meglio le forme della Silvestedt (anche se di recitare non se ne parla...). Risate sporadiche, quasi sorrisi (praticamente solo in qualche duetto con Ghiani). Innocuo: si poteva ottenere qualcosa di più.

Ultimo 15/09/19 17:45 - 1653 commenti

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Pellicola per la televisione molto debole, tra i prodotti meno riusciti dei fratelli Vanzina. La vicenda è davvero poca cosa e, fatto salvo quache raro momento simpatico, si giunge alla fine con l'amaro in bocca. Greggio si impegna e resta il solo promosso. Ci sono anche la Silvstedt e la Caprioglio, ma non lasciano il segno consegnando una prestazione sotto la sufficienza. Evitabile.

Nando 21/01/20 12:58 - 3810 commenti

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Filmetto televisivo che vede protagonista Greggio nei panni di un simpatico quanto briccone maresciallo dei carabinieri alle prese con un furto durante la mostra del cinema di Venezia. Situazioni abbastanza scontate in cui si sorride con il contagocce. La Silvstedt recita qui davvero male; meglio la Caprioglio, ma nel complesso Vanzina ha fatto cose migliori.

Reeves 16/03/24 00:06 - 2172 commenti

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L'ambientazione anni Sessanta lascia un po' a desiderare perché in quell'epoca c'erano le maggiorate ma non così "plastiche" come la Silvstedt. Detto questo e sottolineato che la presenza di Maciste (che sta girando "Maciste contro Sansone", mica male!) è la cosa migliore del film. C'è comunque occasione per divertirsi perché Ezio Greggio sa il fatto suo, così come Carlo Vanzina.

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