White material - Film (2009)

Durante la guerra civile in Camerun una possidente di piantagioni di caffè cerca di portare ostinatamente a termine il raccolto. Analisi fin troppo asciutta di avvenimenti di guerra intestina, in cui l’accento viene posto sul ruolo degli ospiti indesiderati, tollerati finché fa comodo. La Huppert interpreta bene il cinema puramente descrittivo della Denis e ai comprimari basta mettere la faccia (Lambert, De Bankolé); la follia del figlio ricorda il colonnello Kurtz, ma in negativo.

Data e luogo non sono specificati, ma la sensazione di stare assistendo a qualcosa di fin troppo attuale è forte. La Denis ritorna nei territori esplorati fin dall'esordio mostrando un continente dove il sangue scorre da tempo immemore e sono davvero poche le vittime che non si tramutano in carnefici, anche in tenera età; non proprio il posto adatto a "materiale da bianchi", dunque. Ottimo il cast, fatta eccezione per un Lambert decisamente spaesato. Da vedere, anche solo per ricordare da dove proviene il caffè da noi giornalmente consumato e i rischi a cui è esposto chi lo lavora.