The drowning - Film (2016)

The drowning
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Drowning
Anno: 2016
Genere: thriller (colore)
Note: Tratto dal best seller di Pat Barker "Border Crossing".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un ragazzo, Danny (Jogia), tenta il suicidio in mare proprio mentre sta passando di lì uno psichiatra, Tom (Charles), che da nuotatore provetto si tuffa e lo salva. Solo andandolo a trovare in ospedale Tom si accorge (è proprio Danny a farglielo notare) che quel giovane è lo stesso che a undici anni era stato condannato al carcere minorile grazie a una sua testimonianza chiave al processo. L'uomo resta interdetto, non sa bene come reagire; anche perché Danny lo segue, gli entra in casa, fa amicizia con la moglie (Stiles), pittrice figurativa che sogna un figlio; con Tom non si mostra ostile, ma nemmeno troppo amichevole. Una brutta grana per lo psichiatra, che accetta in definitiva di prendere in...Leggi tutto cura il ragazzo finendo tuttavia quasi schiavo dei giochi psicologici di quello, delle sue domande inquisitorie, del malcelato risentimento nei confronti di chi, pur limitandosi al suo mestiere, l'ha spedito in carcere per anni. Quando poi nel rapporto tra i due s'intrufola inevitabilmente la moglie, Tom capisce che la sua tranquillità borghese è minacciata. Un thriller convenzionale dalle discrete potenzialità (soprattutto nella figura destabilizzante del ragazzo) viene portato in scena senza grinta dalla regista Bette Gordon, che si lascia rapire dalle suggestive immagini della cittadina sul mare nei dintorni di New York dimenticandosi di infondere il necessario spessore ai suoi protagonisti. Se Charles è perennemente corrucciato o assorto in pensieri che tendono ad astrarlo dalla realtà, Danny è il perfetto stereotipo del ragazzo con problemi, che alterna momenti di tranquillità e persino cortesia (quando aiuta la vecchina del suo palazzo a salire le scale) ad altri in cui la furia – pur controllata – s'impadronisce di lui. Meglio la Stiles allora, che al suo personaggio di artista con la testa sulle spalle regala un minimo di personalità uscendo leggermente dagli schemi. Il resto è solo routine, mascherata da una bella fotografia dai toni freddi che valorizza gli esterni sul mare. L'insignificanza del protagonista si rispecchia nel film intero, che si sfalda in passaggi tirati inutilmente per le lunghe o ampi spazi regalati a poco incisivi personaggi secondari (la collega di lui, il padre del ragazzo...) disegnati con piglio da fiction. Il finale ha una discreta forza ed evita inutili epiloghi, ma lascia aperto qualche interrogativo di troppo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/09/17 DAL DAVINOTTI
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Galbo 17/09/17 07:05 - 12380 commenti

I gusti di Galbo

Un thriller che parla di passato scomodo e di manipolazione psicologica. Benché ben strutturata, la storia è abbastanza prevedibile e non viene ravvivata da particolari colpi di scena. Suggestiva la location usata per l'ambientazione che evita i consueti ambienti metropolitani. Bravi gli attori, specie l'interprete del giovane problematico. Mediocre il doppiaggio italiano. Non è un capolavoro ma è vedibile.

Kinodrop 11/11/17 18:11 - 2921 commenti

I gusti di Kinodrop

Uno psichiatra infantile che aveva contribuito alla condanna di un minorenne per omicidio, si ritrova a riconsiderare le cose all'uscita di questi dal carcere. Thriller piuttosto fumoso e lacunoso che non riesce a dare carattere ai personaggi, che restano relegati a un lungo confronto senza una vera compenetrazione; per non dire della psicologia piuttosto schematica e dell'intrusione di figure abbozzate e poco significative. Regia algida, prigioniera delle suggestive location e della cura fotografica. Un guizzo nel finale, ma è troppo tardi.

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