Le goûter des bébés - Corto (1897)

Tre bimbetti sono seduti ad una tavola, ben imbandita d'uva. Simmetria perfetta, col maschietto al centro e le femminucce ai lati. Lui le rimpinza di acini d'uva. Filmato più divertente che riuscito, per la frettolosità con la quale il bimbo si muove, che va a scàpito della naturalezza infantile, più presente nelle figure ai lati. Non indimenticabile.

Impostazione visiva da Ultima cena leonardesca: ma qui siamo di fronte a una ben più profana merenda a base di uva, con un bambinetto che distribuisce acini alle due bambine ancora più piccole sedute ai suoi lati. Scenetta molto domestica e certamente poco avvincente, che ha dalla sua l’elemento più seducente del cinema, come si vedrà sempre più in futuro: il protagonismo infantile, che porta a farsi osservare con adulta tenerezza mentre si comporta “da grandicello”. L’ambientazione all’aperto aggiunge suggestione.

Camera fissa sulla colazione di un piccolo gruppo di infanti; il maschio imbocca le due bambine (rigorosamente in parti uguali) di acini d'uva, posti a mo' di natura morta davanti al gruppetto. Nulla di che da sottolineare, se non l'aria leziosa dei protagonisti, che sembrano poco spontanei e molto "impostati" dalla regia. In definitiva, piuttosto banale.

In questo brevissimo cortometraggio si può osservare un bambino che con particolare attenzione distribuisce a due bambine acini d'uva in una sorta di merenda a base di frutta. Questa piccola scenetta familiare è un quadretto molto simpatico, che ha la funzione di mettere in mostra l'infanzia nell'atto di compiere azioni tipicamente adulte. Tutti i protagonisti agiscono con discreta naturalezza e conferiscono all'opera quel carattere di spontaneità che l'operazione richiede. Pur nella semplicità del soggetto, Lumière riesce a confezionare un prodotto ancora oggi accattivante.