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LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
La Statale 60 non esiste! Eppure Neal Oliver (James Marsden) incontra uno strano tizio (Christopher Lloyd) che gli dice di consegnare un pacco a Denver (sic!) passando proprio per quella strana strada non segnata sulle carte. Sarà l’inizio di un’avventura “on the road” concepita un po’ come una favola bizzarra, densa di situazioni paradossali e personaggi eccentrici. Come O.W. Grant (Gary Oldman), una specie di genio in borghese pronto a esaudire uno dei tuoi desideri (O.W. sta per One Wish). A un sempre più stranito Neal dispenserà enigmatici consigli e una grossa palla da biliardo da interrogare quando ci si trova in difficoltà. Potendo eliminare la prima mezz’ora e l’epilogo resterebbe...Leggi tutto da gustare il viaggio di Neal per gli strani paesi popolati da personaggi surreali, cioè la parte migliore e più divertente. Come dimenticare l’ex pubblicitario autostoppista (Chris Cooper) che gira imbottito di dinamite? O Morlaw, un paese abitato solo da avvocati in pressante concorrenza? O ancora il vecchio che mangia tutto come un pozzo senza fondo? Bob Gale ha scritto e diretto un film un po’ superficiale e ingenuo ma spassoso, anche se con qualche banalità di troppo (il protagonista che inizialmente vede cose che gli altri non vedono...); una favola che sta a metà tra la folla inventiva dell’infanzia e il pragmatismo degli adulti, girata con piglio quasi burtoniano (non nella messa in scena, molto più piatta); vi troverete dialoghi ben scritti e qualche tocco di genio non trascurabile. Peccato per i dovuti tributi alla mielosità richiesta dal genere e per un paio di “incontri” meno riusciti (come quello del paese dove si consuma la droga “Euphoria”, governato da Kurt Russell). Nel prologo si affaccia il redivivo Michael J. Fox.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Un film straordinario, quasi perfetto!:
Dusso - Grande esempio di cinema:
Rambo90 - Davvero notevole!:
Xamini, Scarlett, Belfagor, Zio bacco - Quello che si dice un buon film:
Capannelle, Mcfly87, Il ferrini, Minitina80 - Non male, dopotutto:
Marcel MJ Davinotti jr., Giacomovie, Ira72 - Mediocre, ma con un suo perché:
Ryo, Gottardi, Kinodrop
C'è Christopher Lloyd e Michael J. Fox viene liquidato da un cameo che schiaccia la coda a Ritorno al Futuro? Buffo, ma Interstate 60 va oltre questa piccola citazione per diventare un curioso incrocio tra un road-movie e una favoletta che, per certi versi, potrebbe essere stata scritta da Collodi in persona. Ogni personaggio ha il suo folle senso nel puzzle, tutti gli ingranaggi si incastrano e nel mentre assistiamo a dialoghi niente male. Non poteva non essere tinto di miele e ora voglio una palla 8 in auto!
Sceneggiatura quasi straordinaria e grandissimo film: un esperienza unica, assolutamente da vedere. Tra i tanti che ho visto negli ultimi anni è il film che mi è piaciuto di più.
Bello. Bello, bello, bello. Dialoghi eccezionali di una commedia fantastica che va oltre l'ordinaria amministrazione. È tra gli ultimi film che ho visto che mi sia veramente goduto dall'inizio alla fine: mai scontato e molto originale. Consiglio vivamente di dargli un'occhiata.
Grandissimo film fatto di situazioni assurde ma tutte che lasciano un profondo insegnamento morale. Non ci si annoia, ma ci si diverte e si riflette anche. Il cast è bellissimo: Oldman, Lloyd, Russell, Cooper e persino Michael J. Fox tutti eccezionali e memorabili in un film davvero emozionante.
A metà tra il favolistico (a volte troppo) e il filosofico un racconto che, pur scegliendo un profilo leggero-scanzonato, propone spunti di riflessione non banali. Questo grazie ad una surreale e originale galleria di personaggi/prove funzionali per una critica al nostro modo di pensare e alla nostra dipendenza da convenzioni, sesso, soldi e status symbol. Regia e attori sono appropriati ma senza raggiungere vette di eccellenza (i migliori sono Cooper e Lloyd).
Un viaggio metaforico-favolettistico nel quale, percorrendo una strada inesistente, il protagonista incontra personaggi grotteschi e surreali. Idee in alcuni frangenti molto azzeccate rendono il viaggio molto piacevole sino alla conclusione affrettata che invece delude essendo scorporata dal resto. Pochi sventurati secondi per Michael J. Fox, più presente Lloyd in una parte a lui congenilissima. Le musiche riecheggiano i fasti di Ritorno al futuro se pur Gale in questo caso è meno ispirato. Riuscita fiaba surreale che nasconde riflessioni profonde.
Insolito road movie che si intreccia con il surreale e il favolistico. Anche se la morale e le lezioni di vita non sono proprio originali - c'è la solita critica al consumismo e alle convenzioni sociali che ingabbiano la nostra vita - i dialoghi e la regia spigliata rendono il film scorrevole e divertente. Nota di merito anche per il cast, soprattutto per Lloyd e Fox. Riesce a essere un gradevole racconto di formazione senza risultare indigesto.
MEMORABILE: Il cameo di Michael J. Fox; I quadri scambiati.
Road movie per nulla reclamizzato ma decisamente degno di lode. La trama, molto intrigante e coinvolgente, ha un incedere assai frenetico e a tratti quasi favolistico, con scene che puntualmente contengono un messaggio di lettura del film. Il livello di recitazione è alto (su tutti un ispirato Oldman) e la sceneggiatura, molto originale e convincente, rende ancor più briosa la pellicola. Sebbene di natura surreale, è certamente un film apprezzabile anche da chi propriamente non ama il genere. Bello pure il finale. Da vedere.
Teen movie che affronta molti (forse troppi) temi in maniera più o meno riuscita. La città dei drogati, con sindaco Kurt Russell, è indubbiamente uno dei momenti migliori, la città degli avvocati invece è fastidiosamente macchiettistica. Comunque non c'è dubbio che alcuni dialoghi siano scritti molto bene, che la regia sia dinamica e veloce e la recitazione più che dignitosa, in ispecie Cooper (il colonnello di American beauty) che qui non tollera le bugie. Tenendo sempre presente il pubblico al quale si rivolge, lo si può considerare un buon film.
Apprezzabile ma un po’ semplicistico tentativo di trattare il tema delle sincronicità e dei segnali che possono indirizzare le nostre scelte. Tramite situazioni da codificare pone interrogativi interessanti e a volte complessi, che però riduce a una trattazione giovanilistica da teen-movie. L’invito a percorrere orizzonti mentali inesplorati (il titolo si riferisce a una strada che in apparenza non esiste) non evita episodi poco probabili (come gli episodi allucinatori e la “palla 8” che risponde a ogni domanda).
MEMORABILE: "Vediamo quello che ci aspettiamo di vedere, non necessariamente che cosa c’è in realtà".
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Idea e cast sprecati: Gary Oldman, Crystopher Lloyd e due simpatici camei di Micheal J. Fox e Kurt Russel. La sceneggiatura è anche simpatica e la visione gradevole... se si hanno 16 anni. I cliché sono tanti, le morali gestite in modo banale e la regia e la fotografia hanno uno stile molto televisivo che lo fanno somigliare a un episodio di Piccoli brividi. Doppiaggio italiano deludente. Simpatica l'idea - che ricorda lo stile di Gianni Rodari - della visita a personaggi e paesi fuori dall'ordinario.
MEMORABILE: Cuori neri e picche rossi; Il paese degli avvocati.
Bisogna credere nei propri sogni e lottare per essi, cercando di non scendere a compromessi con niente e nessuno. In questa morale si riassume il senso dell’opera di Gale che indovina le sfumature fiabesche che ricordano il quasi coevo Big fish di Burton. Personaggi fantasiosi, dimensioni parallele e tanta immaginazione che trova sfogo in molti particolari simpatici e divertenti. Non esagera sul piano visivo non potendo vantare scenografie sfavillanti e fantasy, ma il viaggio del protagonista è abbastanza coinvolgente e ricco di sorprese che non deluderanno la sete dello spettatore.
Un film per tutte le età. Apprezzabile dai giovani per il taglio apparentemente leggero, scanzonato e fantasy e anche dai grandi ché tornar un po’ ingenuamente folli talvolta non guasta. Il punto forte è senz’altro la parabola che si nasconde velatamente nelle situazioni più stravaganti e grottesche. Il pezzo forte è il talentuoso Oldman. I dialoghi sono interessanti e mai banali, seppur semplici e mai artificiosi. Convincenti anche gli altri interpreti. Da rispolverare, anche in famiglia.
Giovane oppresso dal padre ricco e invadente che intende pianificargli la vita, esprime il desiderio di capire quale sarà la sua strada per il futuro. Un folletto lo esaudisce. Film on the road e fantasy, più per ragazzi; incontri con personaggi stravaganti con il protagonista belloccio che sgrana gli occhioni a ogni nuova tappa del suo viaggio. Nel complesso una realizzazione solo discreta per un’idea all’acqua di rose; evitabile senza troppi rimpianti se non fosse per il cameo di Michael J. Fox e le presenze di contorno di Chris Cooper, Russell, e Lloyd (ma che ci fanno qui?).
Come conseguenza di un desiderio espresso durante la festa di compleanno, un ragazzo idealista e incerto sul da farsi nel futuro si ritrova in una realtà parallela dove inizia un on the road per una strada che non esiste e che attraversa paesi altrettanto bizzarri. Tra filosofemi piuttosto elementari e un taglio fantasy di stile televisivo, una commedia che procede per addizione e che, dati i presupposti, non può giungere a niente di interessante. Anche il cast di rilievo (Oldman e Lloyd, più le comparsate di Cooper e Russell) può ben poco contro la piattezza infantile del plot.
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