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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/06/17 DAL BENEMERITO DANIELA
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- Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
Daniela, Il ferrini - Gravemente insufficiente!:
Galbo
La comandante della prima missione di colonizzazione di Marte si scopre incinta durante il volo e muore di parto sul pianeta rosso. Il "marziano", la cui nascita è stata temuta segreta per evitare imbarazzi, ha una fisiologia interna diversa ma gli ormoni di un qualunque sedicenne, per cui, quando conosce in chat una ragazza terrestre... Bastano una ventina di minuti per ammosciare tutte le aspettative del più fiducioso fanta-fan: trattasi di melensa fantasy rivolta ad un pubblico adolescenziale, indigeribile per chi non lo è più, fitta com'è di svarioni illogici e banalità romantiche.
MEMORABILE: "Io non ho scelto dove nascere, ma posso scegliere dove morire" e la Tulsa si dispera
Sorta di ibrido tra pellicola di fantascienza e melodramma romantico, è un ottimo esempio di come i soldi delle piattaforme di streaming potrebbero essere spesi meglio. Benché realizzato discretamente dal punto di vista tecnico, e interpretato da un grandissimo attore come Oldman (chissà perché!), un film letteralmente colmo di banalità adolescenziali, oltre che di “buchi” logici che lo rendono disappetibile anche allo spettatore più volenteroso.
Commedia romantica che con la fantascienza non ha nulla a che spartire; il protagonista è nato su Marte ma sarebbe andata benissimo anche Rapa Nui. Qualche battuta divertente c'è e il film è anche girato discretamente (vedi la scena della fuga in aeroplano) ma sprofonda in un mare di melassa e di imbarazzanti dialoghi adolescenziali. Chi sia il vero padre del ragazzino lo si intuisce dopo i primi tre minuti di film, ma ci viene proposto come colpo di scena finale dopo oltre due ore di già visto. Passate serenamente oltre.
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- @Daniela
Lo avevo messo in lista ma dopo il tuo commento mi è passata la voglia di vederlo..... - Galbo ebbe a dire:
@Daniela
Lo avevo messo in lista ma dopo il tuo commento mi è passata la voglia di vederlo.....
Caro Galbo, mi pare di aver intuito che hai qualche anno di più di sedici, nel qual caso: meglio perderselo ;o)
Come ho scritto nel commento, le aspettative cominciano ad ammosciarsi dopo pochi minuti, quando oppsss la capitana della missione inizia a vomitare. Sospettata la gravidanza, gli fanno un'ecografia al volo (letteralmente, stanno puntando dritti su Marte) e dal monitor non si vede un fagiolo, come dovrebbe essere al secondo mese di gravidanza, ma un feto già bello formato. Vada che la tizia non se ne sia resa conto, ma con tutti i test a cui sono sottoposti prima di decollare, com'è che nessuno se ne è accorto prima?
Morta la capitana di parto (cosa che avviene sempre nei primi minuti della pellicola), con un salto temporale si vede il ragazzino che cresce nella base spaziale e, poiché ha le sue esigenze e Carla Cugino, per quanto ancora tanto gnocca, gli fa più da mamma che da baby sitter alla francese, lui che fa? Quello che fanno i ragazzini terrestri: chatta in rete, mandando messaggini alla Tulsa, adolescente naturalmente problematica (e ti pareva) ma comunque in possesso del requisito richiesto: è una femmina e ha pure le tette.
E siano arrivati all'incirca al ventesimo minuto, mi rendo conto di star vedendo una sciocchezza ma continuo ad aggrapparsi alla speranza: ma no, non può continuare così... ed invece continua sulla stessa lunghezza d'onda: due ore di sofferenza, condita da una colonna sonora di melense canzonette.
Ultima annotazione: Oldman fisicamente sembra in forma, ma il suo personaggio mette voglia di menarlo lo stesso. E non si tratta di un cameo per la pagnotta, ma di un ruolo chiave.
Non menarlo perché è "cattivo" (magari) ma perché dovrebbe essere fra i "buoni", come no, da fargli fare il giro dell'orbita marziana a calci (il perché non te lo posso spiegare, credimi sulla parola).Ultima modifica: 13/06/17 00:53 da Daniela - Meraviglioso, sembra talmente brutto che viene voglia di vederlo....
- No, caro Galbo, non è quel tipo di bruttezza che può rendere un film adorabile (penso a Yongari, visto recentemente e di cui conserverò per sempre un grato ricordo).
Più che brutto, è banale, insulso, stucchevole e qui mi fermo per evitare di dover ricorrere al dizionario dei sinonimi.
