Battiti mortali - Film (2002)

La sola variante che differenzia DEAD IN A HEARTBEAT dai tanti film che vedono un dinamitardo divertirsi a giocare al gatto col topo con il poliziotto di turno (stile BLOWN AWAY, tanto per capirsi, o magari SPEED) è il fatto che questo le bombe le inserisce nei pacemaker. Cosicché, a suo piacimento, può far esplodere le vittime prescelte “dall'interno” standosene comodamente seduto nella sua postazione computeristica casalinga (alla ALMOST BLUE). Sulle sue tracce finisce il solito artificiere brillante (un apprezzabile...Leggi tutto e umano Judge Reinhold), che cerca di capire perché le vittime siano passate tutte sotto i ferri di una dottoressa specializzata del campo (Penelope Ann Miller). Dietro c'è un prevedibile trauma legato a un’operazione finita male che vedeva coinvolto il figlio del bombarolo matto. Un tv-movie dignitoso che, seppur in difficoltà nel dare interesse alla vicenda, si destreggia bene nel manipolare con perizia il materiale a disposizione. Un ottimo montaggio e una colonna sonora incalzante danno ritmo al tutto e qualche discreto tocco ironico (vedi Reinhold che sottrae le tasse alla paghetta del figlio per “educarlo alla vita”) sdrammatizzano una tensione che, in qualche occasione, si fa palpabile. Non era troppo semplice mantenere la necessaria serietà tra pazienti che esplodono e donne che fanno altrettanto in mezzo alla strada, eppure il regista Paul Antier ha saputo evitare il ridicolo in agguato ottenendosi scrupolosamente a una sceneggiatura ben calibrata che si picca di approfondire (per quanto possibile) la plausibilità degli insoliti omicidi.

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