Arès - Film (2016)

In una futura prossima Francia, dove i poveri sono la maggioranza (e in qualche modo bisogna pur distrarli), ecco che gli incontri di una sorta di kickboxing ultradopata (il doping è legale) vengono trasmessi su maxischermi un po’ ovunque, con annesse scommesse. Trattasi di pellicola che ha un suo perché soprattutto per i protagonisti, più che per il contenuto (qui regnano le sordide industrie farmaceutiche; come se oggi…). Il lottatore è ben interpretato. Ma nonostante questo, il vicino di appartamento (un travestito) spesso gli ruba la scena. Nel complesso, non male, dopotutto.

In una Parigi futura (ma nemmeno troppo lontana) regnano il caos e l'anarchia, mentre le multinazionali del farmaco testano veleni mortali per la nascita di un uomo invincibile. Un'opera senz'altro interessante; per gli scenari illustrati, i messaggi politici, i volti dei protagonisti dove però prevale fin troppo l'elemento violento come forma espressiva. Se l'atletico Ola Rapace appare monotematico, Micha Lescot è un trans irresistibilmente dentro al personaggio. Promosso.