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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/17 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 8/04/17 09:00 - 12672 commenti

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Si capiva già in Killer in viaggio che la più pericolosa della coppia era lei. Ora la conferma: incinta di sette mesi, Lowe esordisce alla regia con un pre(maman)revenge in cui interpreta una donna in avanzato stato di gravidanza che commette omicidi efferati seguendo gli ordini della piccina ancora in pancia. Una preparazione al parto con una tecnica particolare (presumibilmente non approvata dai consultori familiari) per questa commedia slasher ironica e feroce, in grado di turbare e divertire, da premiare per l'originalità.
MEMORABILE: Il taglio del ciondolo; L'omicidio della donna manager; L'assaggio dell'acciuga; La boxer

Kinodrop 6/05/17 17:32 - 2957 commenti

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Una trama non priva di una certa originalità per una commedia nera che più non si può, ma tirata troppo per le lunghe in un continuo stop and go di omicidi "guidati dall'interno", o così sembra. Avrebbe più la struttura del corto, in cui paranoie e ossessioni sono "risolte" nel giusto tempo psicologico, mentre così acquistano in prevedibilità e perdono di mordente. La sceneggiatura si rivela un po' troppo diluita e il finale sconcerta alquanto; regge l'interpretazione della Lowe in "dolce attesa", mentre è un po' risibile la vocina vendicatrice.

Herrkinski 27/08/17 21:24 - 8122 commenti

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Considerando che è stato girato in 11 giorni e con un budget risicatissimo, può dirsi più che discreto; la regista prende spunto dalla propria gravidanza e mette in scena una donna incinta che a causa di un trauma decide di uccidere una serie di persone. Molto british, sia per le location che per l'umorismo nero che pervade il tutto; non manca qualche momento splatter, la bella OST è scelta con cura e il cast è credibile nelle varie caratterizzazioni. Un po' prevedibile e senza troppi guizzi, ma nel complesso un esordio abbastanza riuscito.
MEMORABILE: Il ripugnante DJ Dan.

Schramm 27/11/18 17:29 - 3495 commenti

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Il sk-movie va incamminandosi alla svelta verso una rimappatura genetica: dopo chi voleva un gatto nero, spetta alla Venere di Willendorf traslare l’asse dell’eccidio. Ed ecco che la prosperità matrilineare ha come base per altezza diviso lutto non elaborato il voler assicurare a chi arriva un mondo più pulito, secondo i parametri del più estremizzato moralismo. La Lowe però inciampa desaturando ogni latente morbosità, livellando ai minimi il perturbante psicopatologico. Ma ha prospettive estetiche niente male, e non di meno lo psychodrama può contare su un alt(r)o tassello di originalità.
MEMORABILE: "Be ruthless, Ruth!" (come l'avranno restituita in italiano?); Il parallelismo tra cordone ombelicale e tagliata corda di salvataggio

Pumpkh75 21/11/19 15:26 - 1751 commenti

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La Lowe fa una fatica matta a trovare l’equilibrio (cos’è? uno slasher, una commedia nera o un thriller?) eppure, lei attrice, fa un figurone in regia trovando linfa e plausi nelle singole scene, spesso avvolgenti e liquefatte in quell’universo pre-partum nel quale i maschietti possono solo passare senza soggiornare. E’ la soluzione estetica con la quale apprezzare la sua vendetta perché il confuso ripetersi della formula genera alla fine un sottilissimo ma ahinoi innegabile tedio. Meraviglioso il deejay con parruccone afro. Manca di pepe.

Bubobubo 17/07/20 11:42 - 1847 commenti

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Come suggerisce l'amorevole infermiera che la segue, solo un bimbo in gestazione può far capire alla madre cosa sia meglio per lei. Poco importa che la creatura sia un demonietto assetato del sangue dei partecipanti ad una scalata in cui perse tragicamente la vita il compagno della protagonista... O forse no? Caustica ed originale commedia nera, qui e lì appena intaccata da accenti drammatici e annegata in tinte ipersplatter (particolarmente goduriosi gli omicidi centrali). Piuttosto lento il ritmo della visione, appesantito dal ciclico ed immutato riproporsi degli eventi.
MEMORABILE: La madre del dj; Tagli al personale.

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  • Discussione Schramm • 27/11/18 18:11
    Scrivano - 7694 interventi
    curiosissimo di sentire la tua, allora. sarò io fatto strano e storto, ma a me il registro della commedia non ha proprio lambito.
    Ultima modifica: 27/11/18 18:12 da Schramm
  • Discussione Mco • 28/11/18 10:40
    Risorse umane - 9970 interventi
    Visto ieri sera, dandomi sensazioni buonissime soprattutto nella prima parte, con una pozione ricca di ingredienti slasher e revenge. Poi ho sentito afrori dell'Elmer di Henenlotter e di fragranze sentimentali virare al nero.
    No Schrammy, il genus commedia qui non si ritrova, a mio modesto avviso... ;-)
  • Discussione Schramm • 28/11/18 15:32
    Scrivano - 7694 interventi
    a questo punto si impone un inciso di daniela, che avendo esperito i fatidici 9 mesi forse ha rintracciato esagerazioni di natura umoristica a noi difficili/impossibili da decriptare... ;)

    comunque no, non è affatto male, poi anche certe doppie eliche visive (lei che in una progressione a imbuto finisce con l'incarnare la sua eroina cinematografica) risaltano un gusto estetico e concettuale non comune. però se vuoi davvero riprovare il brivido del "...e dopo questo non mi basterà un bagnetto con sali, paperelle e musica da training autogeno di 4 ore per riavermi", buttati senza indugio su cat sick blues. ma sapendo che è roba davvero tostariella.
  • Discussione Daniela • 28/11/18 19:24
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Ragazzi, cosa vi devo dire? Io il lato commedia lo ho avvertito eccome... Se ciò sia dovuto specificatamente alle gravidanze pregresse, oppure alla particolare propensione nel cogliere l'humor nero in ogni dove, questo non so. Comunque IMDB indica comedy fra i tre generi in cui il film può essere catalogato, quindi non sono un caso isolato :o)
  • Discussione Mco • 28/11/18 19:53
    Risorse umane - 9970 interventi
    Ci mancherebbe ancora Dany, ognuno la vede a modo suo.
    A me già soltanto vedere la Lowe che se ne va in giro di sera, con le note stranianti in sottofondo dei Toydrum, mette angoscia. Poi quel tarlo che mi ricorda Elmer (ma meno simpatico) aggiunge sale (e pepe) al ricco antipasto.
    Dramma vindice a tinte horror, nei miei scritti va in archivio così.
    Ma sono soltanto sentori personali, lo ribadisco.
    Ciao cari, è sempre un piacere discorrere con Voi!!!
  • Discussione Herrkinski • 28/11/18 21:26
    Consigliere avanzato - 2632 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ragazzi, cosa vi devo dire? Io il lato commedia lo ho avvertito eccome... Se ciò sia dovuto specificatamente alle gravidanze pregresse, oppure alla particolare propensione nel cogliere l'humor nero in ogni dove, questo non so. Comunque IMDB indica comedy fra i tre generi in cui il film può essere catalogato, quindi non sono un caso isolato :o)
    Anch'io sono del partito che ci ha visto chiaramente dell'umorismo nero. Al momento però non saprei dire in quali parti in particolare perchè non me lo ricordo più molto...
  • Discussione Schramm • 29/11/18 13:27
    Scrivano - 7694 interventi
    Mco ebbe a dire:
    Ci mancherebbe ancora Dany, ognuno la vede a modo suo.
    A me già soltanto vedere la Lowe che se ne va in giro di sera, con le note stranianti in sottofondo dei Toydrum, mette angoscia. Poi quel tarlo che mi ricorda Elmer (ma meno simpatico) aggiunge sale (e pepe) al ricco antipasto.
    Dramma vindice a tinte horror, nei miei scritti va in archivio così.
    Ma sono soltanto sentori personali, lo ribadisco.
    Ciao cari, è sempre un piacere discorrere con Voi!!!


    tra l'altro, mco, non vorrei dirtelo così, ma il tuo avatar sembra lei nel finale... :D
  • Discussione Schramm • 29/11/18 14:32
    Scrivano - 7694 interventi
    provo a buttarla lì, nel peggior modo possibile (cioè quello psicologico-personale, che sarebbe il primo da scansare): forse è dovuto a una forte identificazione (intellettiva, più che empatica) con l'inossidabile sfiducia a prova d'ottimismo della protagonista verso una specie per lei arrivata al capolinea evolutivo, a prova di redenzione, e alla sua angoscia-colpa nel lasciare un proprio figlio in balia di tanto male (da qui la schizofrenia auto-assolutoria di vederne anche dove non c'è, in odio a un mondo che ha reso il figlio orfano di padre alla partenza). in tutto questo non mi è proprio riuscito di sorridere, perché anche le figure potenzialmente grottesche sono sterili, aride, ma quasi mai macchiettistiche, quindi bersagli perfetti di tanta clitennestra. forse l'unica parentesi che potrebbe prestarsi a una sorta di lievità traversa è quella della madre del dj, ma anche la tristezza e la pietà provate (per tutti e tre a dire il vero) non si sono amalgamate in un ghigno.
  • Discussione Mco • 29/11/18 15:33
    Risorse umane - 9970 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    provo a buttarla lì, nel peggior modo possibile (cioè quello psicologico-personale, che sarebbe il primo da scansare): forse è dovuto a una forte identificazione (intellettiva, più che empatica) con l'inossidabile sfiducia a prova d'ottimismo della protagonista verso una specie per lei arrivata al capolinea evolutivo, a prova di redenzione, e alla sua angoscia-colpa nel lasciare un proprio figlio in balia di tanto male (da qui la schizofrenia auto-assolutoria di vederne anche dove non c'è, in odio a un mondo che ha reso il figlio orfano di padre alla partenza). in tutto questo non mi è proprio riuscito di sorridere, perché anche le figure potenzialmente grottesche sono sterili, aride, ma quasi mai macchiettistiche, quindi bersagli perfetti di tanta clitennestra. forse l'unica parentesi che potrebbe prestarsi a una sorta di lievità traversa è quella della madre del dj, ma anche la tristezza e la pietà provate (per tutti e tre a dire il vero) non si sono amalgamate in un ghigno.
    E anche stavolta sottoscrivo le Tue considerazioni. Ho sorriso di fronte al quasi sketch con il dj, ho masticato amaro innanzi a una donna che oramai ha perso ogni rapporto con questo universo...
    E quell'incipit tra ragni e serpenti... Brr.
    Ps avatar davvero in sintonia ah ah
    Ultima modifica: 29/11/18 15:34 da Mco
  • Discussione Schramm • 29/11/18 15:35
    Scrivano - 7694 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    provo a buttarla lì, nel peggior modo possibile (cioè quello psicologico-personale, che sarebbe il primo da scansare): forse è dovuto a una forte identificazione (intellettiva, più che empatica) con l'inossidabile sfiducia a prova d'ottimismo della protagonista verso una specie per lei arrivata al capolinea evolutivo, a prova di redenzione, e alla sua angoscia-colpa nel lasciare un proprio figlio in balia di tanto male (da qui la schizofrenia auto-assolutoria di vederne anche dove non c'è, in odio a un mondo che ha reso il figlio orfano di padre alla partenza). in tutto questo non mi è proprio riuscito di sorridere, perché anche le figure potenzialmente grottesche sono sterili, aride, ma quasi mai macchiettistiche, quindi bersagli perfetti di tanta clitennestra. forse l'unica parentesi che potrebbe prestarsi a una sorta di lievità traversa è quella della madre del dj, ma anche in quella la tristezza e la pietà provate (per tutti e tre a dire il vero) non si sono amalgamate in un ghigno.