L'idea - folgorante - è quella di raccontare le gesta di un modello (Ben Stiller, che fisicamente è quanto di più distante dalla perfezione fisica richiesta dal mestiere) iperattivo e scemo come pochi: le espressioni iricercatissime, le passerelle, le premiazioni, la rivalità col concorrente più celebre (Owen Wilson, perfetto ad imitare la gestualità e gli sguardi del "model star")... ma evidentemente questo non era sufficiente a creare una storia, così si è aggiunta una componente demenzial-thriller (i modelli come sicari involontari al servizio di potenti che li ipnotizzano per attivarli a proprio piacimento) che funge da ossatura...Leggi tutto ma, a ben vedere, appesantisce l'atmosfera frivola e caricaturale che rappresentava la carta vincente. Ne è uscita una commedia sciocca quanto il suo protagonista: eccessiva, rutilante nelle immagini e nel montaggio, zeppa di trovate parodistiche a volte geniali ma più spesso imbarazzanti. Quasi un trash-cult, che assolutamente non sfrutta le potenzialità comiche di un soggetto finalmente originale per involversi in una serie di gag sovente slegate tra loro e che, in italiano, perdono purtroppo gran parte del loro fascino (ridicolo l'uso di vvocaboli come "figoso", "di una bellezza assurda" e altre amenità). La caricatura dello stilista di successo tutto mossette funziona all'inizio, poi diventa ripetitiva e invasiva. Ben Stiller (anche regista e sceneggiatore) è simpatico, come comico ha la faccia giusta, però non ha modo di brillare come potrebbe, prigioniero di un copione avvilente in troppi punti. ZOOLANDER (è il cognome del protagonista) non ha la necessaria coesione, è pasticciato, a tratti delirante, è ricco di comparsate celebri (Bowie, Slater, Zane e cento altri) ma il cast vero vede ad esempio sprecati Milla Jovovic e Jon Voight.
Sicuramente la storia è molto originale e particolare e sono molto belli anche gli effetti ipnotici 3d di alcune scene. Tuttavia il film risulta parecchio imperfetto sotto molto punti di vista. Da un grande attore comico come Ben Stiller, alla regia, mi aspettavo molto di più. Alcune trovate sono molto ganze come il cameo in cui compare David Bowie, ma durante lo svolgimento del film ci si imbatte spesso in sequenze un pò forzate e poco convincenti. Forse la comicità del film non è per tutti.
C’è del buono in questa allegra Stillerata; ed è rappresentato dal protagonista, in un ruolo (il modello più decerebrato e superficiale del mondo, definito "amabile sempliciotto") che solo lui poteva interpretare. Andrebbe quindi visto (una volta e basta) anche solo per sentirlo parlare, guardarlo camminare e vedergli fare le varie espressioni da copertina. Il cattivo (Mugatu) è invece piuttosto deludente e va troppo al di là del demenziale, mentre il rivale di Stiller è abbastanza simpatico. Ma resta il fatto che il film ha cadute e colpi (comici) andati a vuoto. Comunque, non male.
MEMORABILE: Al distributore di benzina con gli amici modelli dementi; La camminata col piccone e lo scherzo al padre; "Ho un problema...non so girare a sinistra".
Il rutilante mondo della moda viene messo ferocemente alla berlina in questo film diretto ed interpretato dal comico americano Ben Stiller. Benchè però l'intenzione fosse sicuramente lodevole (e l'ambiente modaiolo ben si presta ad una pellicola satireggiante), bisogna ammettere che il risultato è al di sotto delle aspettative. Il regista e la sceneggiatura si affidano alla soluzione più semplice, quella delle gag scontate anzichè operare una vera satira corrosiva e pertanto il film tende a stancare una volta esaurito l'effetto comico iniziale.
Modello stupido è condizionato a uccidere un uomo durante una sfilata di moda. Nei doppi panni (molto ben calzati entrambi) di attore e regista, Ben Stiller mette a segno una strampalata ed esilarante satira del mondo vacuo della moda, ai confini del demenziale. La vena caricaturale non risparmia nulla, dalle mossette al linguaggio, con molte trovate, contagiando lo stile stesso delle riprese, parodia di videoclip e servizi tv glamour. La stessa selezione musicale è argutamente significativa. Divertissement innocuo ma spassoso.
Abbastanza divertente, ma in fin dei conti nel suo insieme abbastanza inconcludente. Una comicità surreale, semi-demenziale ma sotto sotto intelligente: in pratica Stilleriana al 100%. Ben Stiller sembra divertirsi molto a interpretare questo folle modello e molte gag sono riuscite, ma manca a mio avviso una direzione, un senso da dare al film. Numerosi i cameo di guest star, tra cui lascia il segno David Bowie.
Il mio odio per Ben Stiller, dopo questa pellicola (se così la possiamo chiamare) non può che aumentare a dismisura. La recitazione è pari allo zero, la sceneggiatura pessima, la regia ancor di più. Davvero un filmaccio a mio avviso, da evitare assolutamente.
Una riuscita commedia che prende di petto il mondo della moda, facendolo apparire vuoto tanto quanto i protagonisti. C'è del buono nell'idea di fondo di Stiller e, per quanto a tratti demenziale, a tratti idiota, alcune gag sono spassosissime e ridicole. La comicità è quella americana, quindi non c'è sempre da aspettarsi troppo, ma non è affatto male.
Probabilmente la pellicola capostipite, per cast e stile, del filone comico-demenziale-parodistico-satirico fratpackiano. Ergo: oggetto degno della venerazione più sfrenata. Il film si prefigge l'obiettivo di ironizzare sul mondo della moda e sulle innumerevoli frivolezze che lo circondano. E ci riesce più che degnamente. Non si contano le frecciatine, ma quelle che risultano più riuscite sono le figure di Ben Stiller (e le sue "espressioni") e quella dell'impareggiabile Will Ferrell (esilarante il videoclip lobotomizzante). ***1/2
Commedia con aspirazioni di satira demenziale nei confronti di un bersaglio fin troppo facile da sbertucciare, riuscita a tratti, ma confusa nella trama a thriller, carente sotto il profilo del ritmo (troppi i momenti di stanca oppure le gags tirate per le lunghe) e della caratterizzazione dei personaggi (Ferrell nel ruolo del guru della moda viene subito a noia). Buona parte del divertimento resta affidata alle espressioni di Stiller e ad alcune partecipazione straordinarie, come Voight minatore che si vergogna del figlio sirenetto.
MEMORABILE: La "Blue Still" - Citazione di 2001 Odissea nello spazio quando Stiller e Owen Wilson cercano di accedere ad un file
A Ben Stiller il ruolo del cretino esce bene; non altrettanto quello dell'autore di un buon soggetto che manca di evolvere in una buona storia, a dimostrazione del fatto che non basta qualche idea a fare un lungo (a meno di un certo talento). Detto in soldoni, Zoolander non fa ridere quel che avrebbe potuto.
Film stupido e inutile, paragonabile in quanto ad inutilità a un cinepanettone di casa Italia. Ben Stiller è inguardabile come al solito, anche se Owen Wilson è ancora più ridicolo. Pellicola da non vedere assolutamente e con una comicità davvero mediocre.
Filmaccio inutile e tedioso. Trama ridicola, scene comiche che non fanno ridere nessuno. Non lascia nulla allo spettatore, se non la sensazione di liberazione quando finalmente arrivano i titoli di coda. Uno dei peggiori film con Ben Stiller. Assolutamente da evitare.
Derek Zoolander, modello belloccio ma non esattamente brillante, si ritrova suo malgrado coinvolto in una cospirazione stile Manchurian Candidate. Satira dal ritmo veloce sull'industra della moda (bersaglio piuttosto facile) che si affida principalmente alla verve di Ben Stiller e alle sue micidiali "espressioni". Arriva alla fine con il fiato corto, ma ci sono dei momenti davvero esilaranti. Fra le guest star compaiono David Bowie, che fa sempre il suo effetto e Duchovny che interpreta - indovinate un po' - l'esperto di teorie del complotto.
MEMORABILE: Lo sguardo "Blue Steel"; I modelli dal benzinaio; "Cos'è questo, un centro per formiche?"
Zoolander, elevato ingiustamente da molti a cult, dimostra subito la debolezza della sceneggiatura che si poggia solo su pochissime trovatate davvero riuscite. Parodiare il mondo superficiale della moda era una buona idea di partenza: purtroppo lo svolgimento frettoloso non è all'altezza e nemmeno il nutrito cast riesce a supplire all'inconsistenza della scrittura. Per me il peggior Stiller alla regia. Mediocre.
Folto di decine di comparse (anche loro con uno scopo ben preciso), Zoolander è qualcosa di più del semplice film demenziale in perfetto stile Stiller. Z è un film che mette selvaggiamente alla berlina il patinato mondo della moda: stilisti e modelli compresi. E lo riesce a fare in maniera intelligente e soprattutto mai volgare. Le gag non sempre risultano riuscite e l'alter-ego di Stiller (leggi Wilson) inizia ad essere pesante già da qui. Ma in fondo il film si fa vedere e, anche se con delle imperfezioni, colpisce il bersaglio al 100%.
Capolavoro sicuramente non è, risate ne strappa più d'una, ma non è certo la satira definitiva del mondo della moda (se ho bisogno di questo mi sparo un episodio qualsiasi di Ugly Betty); un buon film demenziale che non spicca il volo come dovrebbe, anche se in alcuni punti sfiora la perfezione per stile, gag e interpretazioni. Peccato.
Tra tutti i film fino ad ora realizzati/interpretati da Ben Stiller questo è quello che mi è piaciuto meno. La macchietta di Zoolander va bene per qualche manciata di minuti, poi incomincia a non far più ridere. Poco importa se alcune cose sono ben riuscite (la magnum, lo sciamano), perchè la trama (che dovrebbe essere la base del film) è accessoria e senza polpa. Deludente.
Riuscita commedia spudoratamente rivolta al demenziale con pungente satira sul mondo dello spettacolo, in particolar modo alla figura del modello simbolo di bellezza e stupidità e tutto ciò che vi gira intorno, tra puerili bisticci tra colleghi e sfruttatori di manodopera a basso costo da parte dei produttori. Meglio la prima parte che la seconda, ma da ricordare la sequenza al benzinaio, il modellino-scuola, il testa a testa nella sfilata, il tentativo di accedere al pc con il main theme di 2001 in sottofondo con tanto di osso! Divertente!
Discreto esordio di Stiller alla regia per quello che è, a tutti gli effetti, un film dell'assurdo. La totale irrealtà non fa che spingere la storia dove voleva chi l'ha scritta: inventare più situazioni comiche possibili. Risultato riuscito a metà : in certi punti il film è veramente originale, in altri forzato oltre il limite della semplice demenzialità .
Film comico del Frat Pack che propone una salace parodia del mondo della moda. L'idea è stuzzicante e le prime battute del film fanno ben sperare, ma col passare dei minuti la sensazione che si tratti di un film praticamente demenziale è concreta. Le risate, spesso accentuate dai frequenti camei, non mancano, certo, però lo spasso affievolisce al cospetto dell'esilità della trama. Stiller, Wilson e Ferrel son ben calati nei rispettivi ruoli, ma la comicità è resa al meglio grazie a un ottimo doppiaggio. Se non memorabile, quantomeno godibile.
Fantasiosa commedia di Ben Stiller che si diverte a prendere pesantemente in giro il patinato mondo della moda e dei suoi protagonisti. Alcuni momenti sono veramente azzeccati e centrano in pieno il segno, altri meno ma, in generale, il film funziona ed è molto meno stupido di quel che potrebbe a prima vista sembrare. Tanti cameo ma sono Stiller e Wilson a fare la differenza. Simpatico.
Il buon Stiller scimmiotta le passerelle in questo pseudo thriller demenziale, trionfando sotto l'aspetto puramente stupido ma arrancando un po' nella sceneggiatura, che troppo spesso ricorre a spicciole espressioni per colmare le proprie falle. Il cast gira piuttosto bene, con un Ferrel/Dottor Male abbastanza gradevole e uno Stiller simpatico. Come puro intrattenimento assolutamente niente da ridire.
MEMORABILE: Il momento ilare dal benzinaio; Relax.
Commedia demenziale incentrata sul mondo dei modelli che si mescola a una trama di spionaggio e azione altrettanto demenziale. Zeppo di cameo e comparsate note (da Trump a Bowie, a tanti altri attori e personaggi dello spettacolo). La simpatia di Ben Stiller (protagonista) è ai minimi storici, l'insopportabilità stomachevole di Owen Wilson ai massimi livelli; gag che nel 98% dei casi non divertono e per quel che riguarda la sceneggiatura è già pesante sostenerla fino a metà pellicola. Piuttosto inutile.
Commedia demenziale che mira a fare una satira del mondo della moda e dello spettacolo. L'idea è buonissima, la riuscita discreta. Ne viene fuori, infatti, un film un po' disomogeneo, che alterna momenti ottimi ad altri un po' fiacchi. Nel cast vi è una grande sfilata di stelle e anche in questo caso alcune sono in palla, altre un po' meno. Nel complesso sufficiente.
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