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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

L'anima umana (ghost) in un corpo artificiale ipertecnologico (shell, come conchiglia/contenitore): il Maggiore (Johansson) è un'agente della Hanka Robotics progettato per annientare i criminali, un robocop al femminile dotato di capacità eccezionali. Il cervello, recuperato da un corpo morente e successivamente innestato in un involucro antropomorfo, è quello di una donna a cui dicono di essere stata salvata da una nave che stava affondando. Al servizio del governo, il “Maggiore” si ritrova subito a indagare su di una misteriosa organizzazione criminale che sta eliminando i grandi capi della Hanka. La guida il misterioso Kuze (Pitt), altro umano molto robotico con cui il Maggiore s'incontrerà...Leggi tutto scoprendo inattese affinità. Il film, ricavato da un celebre manga già trasposto in due film d'animazione di notevole successo, è l'evoluzione "live action" di un mondo finora costruito con il disegno. La protagonista è la stessa, la storia cambia, pur mantenendo le medesime basi e coordinate geografiche (il Giappone del prossimo futuro, in cui giganteschi ologrammi in movimento sovrastano i grattacieli). Di fatto siamo in presenza di un noir fantascientifico in cui l'ambientazione tecnoaccessoriata supera decisamente come importanza la storia (una semplice caccia all'uomo condotta con mezzi futuristici). La Johansson ricoperta da un involucro aderente è ovviamente sexy al punto giusto, Takeshi Kitano come boss della Hanka non aggiunge troppo al suo personaggio e più in generale lascia a desiderare lo sviluppo davvero poco originale della trama, in cui ribelli e governativi hanno le facce che ti aspetti e si comportano nel modo più prevedibile possibile. Tutti s'impegnano ad apparire seriosi al massimo (non esiste un briciolo d'ironia in un solo fotogramma), la violenza è edulcorata, il sangue cancellato e a elevare il film dagli standard di genere sono soprattutto le scenografie futuriste, palesemente figlie della tradizione metropolitana opprimente alla Blade runner e immerse in un commento musicale d'atmosfera che punta ad avvolgere. Non che non vi riesca, a tratti, e sarebbe ingiusto non sottolineare la forza di alcune immagini, affollate da eccellenti effetti speciali e impreziosite da un bel gusto dell'inquadratura che si traduce in uno stile raffinato lontano dall'action esagitato di oggi. Le riflessioni sulla condizione della protagonista e il suo impatto sulla società lasciano il tempo che trovano, già affrontate meglio in precedenza, pur tuttavia non sono così radi i momenti in cui la delicatezza nel tocco registico associato alla grazia della Johansson portano il film a riemergere fiero dalla sua aurea mediocritas.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 31/03/17 DAL BENEMERITO DIGITAL POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/04/17
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124c 3/04/17 14:57 - 2920 commenti

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Da un anime culto di metà anni '90 un cine-fumetto americano dove Scarlett Johansson smette i panni della Vedova Nera della Marvel Comics per indossare quelli di uns malinconica ragazza-robot che combatte in terrorismo cyberpunk in un futuro non molto lontano. Il risultato è un mix fra Blade runner, Matrix e Il quinto elemento, con spruzzate qua e là del nostro Pinocchio, a tratti riuiscito a tratti no. Strana la partecipazione di Takeshi Kitano (gli altri lo capiscono nonostante si esprima in giapponese). Diverso dal' 95, ma singolare.

Digital 31/03/17 20:55 - 1257 commenti

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Premettendo che non ho visionato il manga da cui è tratto il film, posso dire di essere rimasto soddisfatto da un punto puramente estetico: la fotografia è un qualcosa di molto bello e le scenografie cyberpunk decisamente intriganti. Le noti dolenti arrivano da una storia artificiosamente complessa, che nasconde in realtà poca sostanza, dando peraltro l'impressione di non essere poi molto originale e scivolando in più di un'occasione in un ridicolo non certo premeditato. Tra luci e ombre, un blockbuster guardabile e poco più.

Taxius 3/04/17 11:07 - 1656 commenti

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La storia è molto diversa dall'anime, molto semplificata e meno filosofica e così più facilmente fruibile alla grande massa a cui è destinata la pellicola; diciamo subito, quindi, che sono due cose diverse che però possono coesistere aumentando l'immaginario narrativo dell'universo di Ghost In The Shell. Bellissima l'atmosfera cyberpunk, molto cupa e virata sul blu con effetti speciali davvero notevoli. Un gran bel film di fantascienza, con molta azione e un buon ritmo. L'unico difetto sta nell'averci messo troppa America e troppo poco Giappone. Consigliato!
MEMORABILE: Mai mandare un coniglio a uccidere una volpe.

Cotola 8/04/17 19:20 - 9055 commenti

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Frullato fantascientifico che pesca da numerosi titoli senza però riuscire a creare una storia interessante e che alimenti il coinvolgimento dello spettatore. Il plot infatti è troppo intricato e farraginoso ed alla fine alcune cose si potevano accorciare e certe considerazioni e dialoghi sono alquanto banali e ben poco innovativi. Si salvano l'aspetto visivo, comunque non eccezionale ma che regala alcuni squarci riusciti ed interessanti e la prova di una splendida Johansson, in forma smagliante. Particine per Kitano e la Binoche.

Emil 9/04/17 02:52 - 22 commenti

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Basato sull'opera originale, in realtà il film è una mescolanza di elementi tratti dalle varie incarnazioni del brand, con risultati non sempre convincenti (la scelta dell'antagonista) e un tono generale più vicino al leggero "Stand Alone Complex" che al capostipite, ben più profondo. Estetica pacchiana (gli ologrammi tra i grattacieli) con sporadici guizzi di interesse (i monaci collegati al network) si mescola a scene d'azione fin troppo edulcorate. Attori in parte. Godibile, ma privo d'impatto.
MEMORABILE: I numerosi rimandi all'opera originale.

Buiomega71 9/04/17 11:30 - 2913 commenti

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Tra città futuristiche con ologrammi, tra Akira, Blade runner e Nirvana, spizzichi di cyber movie che vanno da Robocop (il ragno robot), Terminator (le riparazioni) e le intelligenze artificiali spielberghiane, un blockbuster con un suo stile, che mescola action alla Matrix e tematiche robotiche senza strafare ed evitando baracconate. Script banale, alcune forzature (la madre, la spietatezza del governo), i soliti ralenti nelle sparatorie, violenza edulcorata e indolore. Di contro una Johansson in palla e uno squisito Takeshi Kitano che regala un momento come nei suoi migliori "yakuza movie".
MEMORABILE: Le micidiali robot geishe (meriterebbero un film a sé); L'incontro tra Mira e una prostituta; Nel fetido night yakuza; Lo sradicamento del braccio.

Puppigallo 11/04/17 09:39 - 5281 commenti

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Vedibile e nulla più questa fantapellicola con reminescenze Blade Runneriche, che non riesce però a esprimere nulla di veramente innovativo dal punto di vista delle idee. La metropoli con proiezioni olografiche fluttuanti è piuttosto suggestiva e di interessante impatto visivo. Ma se poi si analizza la storia (tanto rumore per poco), ecco che il tutto si riduce a un fanta-action con indagine, mantenuto faticosamente a galla da una brava protagonista e da alcune scene ben realizzate.
MEMORABILE: La geisha aracnoide; L'incontro con lo sfuggente nemico "Fai quello che sei programmata a fare"; Lo sforzo lacerante.

Didda23 19/04/17 10:52 - 2426 commenti

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Gli elementi per creare un'ottima pellicola di fantascienza c'erano tutti; peccato si sia optato per i risvolti action (abbastanza canonici) a discapito di tematiche più filosofiche (il confine fra uomo e macchina) con il risultato di banalizzare un soggetto dalle ampie possibilità. Una sovrastruttura imponente, con uso massiccio della computer grafica, che nasconde al proprio interno il più scontato degli sviluppi possibili. Ci si accontenta della prova della Johansson, di un intenso Pitt e di un ritmo che rende agevole la visione. Inutile Kitano.
MEMORABILE: L'incontro con la madre; Il primo combattimento; L'immersione.

Ryo 5/05/17 12:44 - 2169 commenti

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Visto senza aver mai conosciuto nulla del prodotto originale (se non un videogioco per PSOne), l'ho trovato un film fantascientifico piuttosto divertente, ritmato, interessante, ben diretto e costruito. I colori usati e le scenografie sono le cose più attraenti di questa pellicola, poiché la trama recupera a piene mani da numerose opere passate strizzando l'occhio a capolavori come Blade runner e i lavori di Terry Gilliam.

Capannelle 13/05/17 00:26 - 4412 commenti

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A tratti discreto e coinvolgente, non riesce però a creare un racconto del tutto convincente perché sia la protagonista che l'ambientazione rimangono prigioniere dell'atmosfera troppo da videogame, troppo "plasticosa". Alcuni inserti originali (vedi le geishe robot) su di un insalatone che richiama diversi classici della fantascienza. Regia appena discreta, Kitano si ritaglia una particina simpatica, musiche adeguate ma non altrettanto curati gli effetti sonori.

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Galbo 22/08/17 06:34 - 12399 commenti

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Il celebre manga "tradotto" al cinema è un film riuscito a metà. Il contesto è quello di una fantascienza "adulta" alla Blade runner, opera a cui palesemente si ispira per ambientazione e temi. Piuttosto ben rappresentata la dicotomia uomo macchina e ben scelto il cast, con la Johansson in parte e la curiosa ma funzionale presenza di Kitano. La storia però funziona poco con cadute di ritmo nella parte centrale mentre il finale è buono. Nel complesso non male.

Piero68 3/01/18 08:53 - 2958 commenti

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Come spesso capita a questo genere di film, tratti da cartoon o manga che siano, il contenuto non è assolutamente all'altezza della confezione. Senza contare la chiara ispirazione a Blade runner e altri film di genere. E così gli effetti sono strabilianti, la sceneggiatura di dozzinale fattura con soggetto già visto e rivisto anche in altri contesti. La Johansson se la cava pure bene, il resto del cast così così. Deludente Kitano cui evidentemente il trascorrere degli anni ha fatto perdere il suo sguardo e il guizzo vincente.

Tarabas 4/01/18 12:21 - 1878 commenti

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In un futuro di ibridi umano-robotici, un reparto speciale di polizia combatte il terrorismo guidato dal Maggiore, un prototipo di robot la cui unica parte umana è la memoria (il "ghost") di una ragazza il cui corpo fisico è morto tempo addietro. Videogame citazionista con ambizioni, non compiute, di profondità narrativa. Il cast è buono e la Johannson veramente brava, ma tutta l'operazione non è abbastanza interessante (né tantomeno originale) per andare oltre la sufficienza.

Zutnas 11/01/19 23:45 - 85 commenti

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Si rende omaggio all'anime originale conservando la pesante atmosfera cyberpunk e mettendo in scena personaggi caricaturali, da fumetto. Se però la sceneggiatura si limita a dar vita a una vicenda con una trama dall'esito prevedibile sullo sfondo di un film che per forza di cose non porta elementi di novità al genere, viene da chiedersi se si sentiva la necessità di questa rielaborazione in carne e computer-grafica. Digitale invadente e non sempre perfetto.

Il ferrini 17/02/19 00:20 - 2360 commenti

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Di affascinante c'è questo mondo cibernetico, ben costruito, che pullula di ologrammi giganti e umani "potenziati". Il corpo della Johansson è perfetto per il ruolo, così come in Under the skin e le scene d'azione sono di grande impatto. Per ciò che riguarda la storia siamo decisamente dalle parti di Blade Runner, forse più il 2049 dell'originale e poco aggiunge al già ampiamente scandagliato rapporto uomo-robot. Poche le parole, soprattutto nella parte centrale, finale ampiamente prevedibile (ancorché epico). Nel complesso non male.
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  • Discussione Raremirko • 20/04/17 03:45
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    L'ho trovato più che discreto; plot intrigante ma a tratti poco chiaro, aspetto tecnico curato e riuscito, buone caratterizzazioni (che potevan essere però più approfondite, visto che certi personaggi si vedon troppo poco) e fa piacere rivedere Michael Pitt e Kitano in un cast notevole e variegato.

    Mi ha convinto, ed anche il sonoro sa il fatto suo; funzionale la Johansson, a suo agio nei ruoli più vari.

    A questo punto mi avvicinerò di più anche ai videogames omonimi, che possiedo ma che mai ho provato.

    Non accreditato, c'è pure Michael Wincott.