Due ragazze se ne vanno in vacanza a Gerusalemme proprio quando (sfortuna nera) si stanno per spalancare le porte dell'inferno. Girato in una fastidiosa soggettiva (la protagonista ha occhiali interattivi), il filmucolo apocalittico comincia ad animarsi dopo cinquanta minuti buoni, coll'arrivo di angeli-demoni-zombi: il che è tutto dire. Siamo dalle parti della truffa alla Cloverfield: metà nulla e metà urla, confusione e qualche mostriciattolo appena intravisto. Attori insulsi, ça va sans dire.
Siamo in terra santa, precisamente nella città santa e le porte dell'inferno stanno per aprirsi. Detta così, banalizzando, parrebbe il solito film fracassone su diavoli e ritornanti. In realtà tutto nasce da un desiderio scritto e lasciato sul muro del pianto e che trasforma il viaggio di due americane in una vera e propria anàbasi, intesa come ascesa verso la speranza. Incipit magnifico, con narrazione extradiegetica, juvenile plot à la Hostel e location da togliere il fiato. Il lato demoniaco pare quasi un quid pluris in un film adrenalinico.
MEMORABILE: L'intera visione "pov" dagli smartglasses della protagonista.
Impresa monumentale per le mie sensibilità, quella di far passare in secondo piano storture e tremolii delle folli smanie da found footage (ok, non è found e c’e lo smart glass, ma sempre da quei lidi si passa). D’altronde la notevole commistione lecca tanti baffi: rimandi religiosi opposti ma coincidenti, la splendida naturalezza di location anguste e pittoresche, creature e giganti come non ci fosse un (bizzarro) domani. Fosse stato meno caotico e ubriaco nella parte finale il voto sarebbe stato più alto. Bravi tutti.
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Il titolo prevede la lettera z maiuscola, JeruZalem. In tal maniera il pubblico avrebbe dovuto attendersi un riferimento narrativo vicino al territorio zombie...
Eventualmente andrebbe aggiunto come alternativo.
DiscussioneZender • 15/05/17 14:47 Capo scrivano - 47787 interventi
In realtà il titolo che vedo in locandina è tutto in maiuscolo, non solo la Z. La zeta è solo più grande per evidenziare quel che dici sulla locandina, come espediente. Però il titolo mi pare tutto con lo stesso carattere, e infatti quasi tutti lo mettono minuscolo lasciando in maiuscolo solo la J che è la prima lettera. Io lo metto come aka, anche se non vedo una locandina che cambi il carattere della Z rispetto alle altre lettere. Altrimenti dovremmo mettere in minuscolo la J, per esaltare la Z come in locandina.