Il Re Leone e suo figlio 2 - Corto (1999)

Il Re Leone e suo figlio 2
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: König der tiere 2
Anno: 1999
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Cast: (animazione)
Note: Aka "Il re Leone", "C'era una volta... Il Re Leone e suo figlio 2", "King of the animals 2", uscito in videogame nel 2006 come "Son of the Lion King". Prodotto dalla Dingo pictures.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Questa volta tocca al Re Leone finire massacrato dal restyling Dingo pictures, ma dell'originale qui non resta praticamente nulla (chissà, forse nel capitolo precedente, in Italia invisibile dal momento che si è importato direttamente il sequel). La storia riguarda alcuni preziosi diamanti nascosti dall'esiliata Pantera Nera nel territorio del Leone; la prima sogna di penetrare in quello che era il suo vecchio regno eludendo la poco attenta sorveglianza di due elefanti (certo, controllare da soli il perimetro di un gigantesco territorio risulterebbe difficoltoso per chiunque, figurarsi per...Leggi tutto due elefanti mezzo addormentati!), il secondo è impegnato a tener d'occhio il figlio Robin, che se ne scorrazza per la giungla assieme all'amico Dundee (un coccodrillo col quale si diverte a giocare a pallone). Quando Robin s'imbatte in Mio Mio, il figlio della Pantera introdottosi di nascosto dal papà nel territorio del Leone, tra i due sembra scatenarsi un odio insopprimibile, reso in modo disastroso da una stupefacente lotta a distanza: i due ringhiano e muovono alternativamente una zampa nell'aria l'uno verso l'altro senza nemmeno sfiorarsi, con la scena che pietosamente si conclude cambiando d'improvviso soggetti. Ma d'altra parte cosa chiedere a un cartoon che una volta di più conferma la comica approssimazione dei disegni Dingo? Gli animali si spostano su scenari naturali che sembran disegnati a matita da un bambino, mostrano un'animazione perlopiù patetica, naturalmente non proiettano l'ombra di un'ombra e – dulcis in fundo – sono doppiati nel solito italiano stentato "apprezzato" anche in altri prodotti simili. Qui a parte qualche articolo sballato e qualche errore sfuggito al controllo si è comunque corretto il tiro e a divertire sono soprattutto le intonazioni e le voci cavernose di alcuni personaggi (quella del Leone è impagabile). Prodotti "in famiglia" dalla prima all'ultima fase o quasi, sono film davanti ai quali un bambino potrebbe provare reazioni di forte disgusto, se abituato alla ricchezza delle animazioni Disney; fosse anche solo nello scoprire le voci non sovrapporsi mai decentemente ai movimenti delle bocche, come se il doppiaggio fosse stato improvvisato leggendo i testi senza alcuna preparazione. Il disegno degli elefanti, delle scimmie o dei gorilla in secondo piano impressionano per povertà di particolari, le musiche sono sintetizzatori da library scelte e inserite senza criterio; un bimbo può provare al massimo un po' di tenerezza nei confronti del piccolo Robin, che corre avanti e indietro per tutto il film (agghiacciante quando lo fa frontalmente all'inquadratura). Chissà poi a chi è venuto in mente di immaginare che degli animali nella giungla possano lottare per il possesso dei diamanti e che il Leone li arrivi a dividere colla Pantera usando la sua parte per “far esprimere un desiderio” ai suoi sudditi. Una chiusura surreale che prevede anche una quota di diamanti in eccesso, visto che, come dice l'orrido Re Leone, “il rimanente sarà devoluto ad una società per proteggere le spezie animali minaciate”! Magari voleva essere la morale...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/02/17 DAL DAVINOTTI
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Disorder 27/03/20 17:18 - 1416 commenti

I gusti di Disorder

Altra perla firmata Dingo Pictures, improbabile fin dal titolo e dalla locandina iper-truffaldina (coi personaggi dal design molto diverso da quello che poi si vedrà nel cartone!). L'animazione è come al solito scadente, il doppiaggio impossibile (non si contano gli strafalcioni e praticamente tutti gli accenti sono sbagliati), le musiche sono le stesse che verranno poi riciclate nell'orribile Dinosauri. Non si salva niente, ma per i trashofili è un'altra pellicola assolutamente imperdibile.
MEMORABILE: Tra i vari errori/orrori grammaticali da segnalare: "Non si può mai fidarsi di una patera!"; "Vuoleva farti a parlare"; "Le spezie animali".

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