Maria di Scozia - Film (1936)

Difficile dire cosa non funziona in un film che avrebbe tutto quello che occorre per funzionare: cast, regia, soggetto, fotografia. Manca, anzitutto, una rilettura del personaggio fuori dal convenzionalismo storico rimarcato dalla dialettica con Elisabetta I, dalla rigorosa, puntuale messa in quadro volta a enfatizzare l'accurata ricostruzione d'epoca; la pièce di Maxwell Anderson non trova dinamismo in un montaggio illustrativo – disertato da Ford, cui il progetto venne a noia. La recitazione schiva e irrequieta della Hepburne esalta il carisma dell'attrice ma occulta l'anima del personaggio.

Liberamente ispirato alla vita dell'infelice regina di Scozia dal suo ritorno in patria fino alla morte, un melodramma in costume che molto spazio dedica all'amore fra Maria Stuart e il duca di Norfolk, interpretati dalla vibrante Hepburn e dall'impettito March, penalizzando il confronto con la cugina Elisabetta I, resa da Eldridge in modo piuttosto caricaturale. Pur impreziosito dalla bella fotografia, un film non molto riuscito, che solo in alcuni momenti (l'assassinio di Rizzio, la salita verso il patibolo) rivela un vigore degno della mano registica di John Ford.