Silence - Film (2016)

Silence
Media utenti
Titolo originale: Silence
Anno: 2016
Genere: drammatico (colore)
Note: Il soggetto del film è tratto dal romanzo storico "Silenzio" dello scrittore giapponese Shusaku Endo, edito nel 1966, che narra le persecuzioni subite dai cristiani nella prima metà del XVII secolo.
Lo trovi su

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 16/01/17 DAL BENEMERITO NANCY
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Nancy 16/01/17 01:06 - 774 commenti

I gusti di Nancy

Scorsese, dopo i fasti del lupo di Wall Street, cambia completamente registro e genere: fa un film lento, di pensiero più che di spettacolo. Non ricerca l'emozione facile; il film è asciutto come i protagonisti: lo spunto del romanzo storico è utilizzato per raccontare il complicato rapporto tra Occidente e Oriente scavando nel profondo della cultura. Un attore carismatico "a sorpresa" (Garfield) ben accompagnato da Driver. Meno convincente Neeson, in un ruolo comunque complesso. Plauso per la scenografia. Qualunque altro regista lo avrebbe reso più pesante.

Deepred89 22/01/17 01:48 - 3706 commenti

I gusti di Deepred89

Ambizioso e prolisso, scenograficamente ricco (ricostruzione storica eccellente) ma senza particolare fascino, in grado di far riflettere realmente sul tema della coscienza religiosa soltanto quando il colonnello Kurtz di turno spazza via le sofferenze fisiche del protagonista lasciandolo (e lasciandoci) alle prese del dilemma nudo e crudo. Moralmente vibrante e ridondante al tempo stesso, girato con grande professionalità e arricchito da un buon cast che trova nel protagonista l'elemento meno convincente.

Capannelle 6/02/17 01:00 - 4411 commenti

I gusti di Capannelle

Opera fondamentalmente noiosa ma anche anarchica per Scorsese, nel senso che il veterano si prende il lusso di non compiacere lo spettatore e buttarsi in una personalissima riflessione etico-spirituale. In due ore e mezza trovano spazio momenti toccanti, alcuni passaggi e contesti forzati, pure degli intermezzi tragicomici. C'è molto silenzio e un'introspezione che pare non del tutto riuscita. Buona esperienza per Garfield: il ruolo affidatogli non era dei più felici.

Saintgifts 6/02/17 10:35 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Scorsese trova nel romanzo, che tratta di missionari gesuiti in Giappone nel 1633, la grande occasione per parlare delle religioni, del loro peso sulla vita dell'uomo e delle sofferenze, più che dei sollievi, che possono dare all'umanità. Per un cristiano cattolico di questa epoca, il film è un nuovo stimolo per riflettere profondamente sul senso di una fede in un qualche modo imposta e che la chiesa cattolica, in virtù della sua missione apostolica, vuole "imporre" come verità assoluta, a tutto il mondo. Notevole realizzazione.
MEMORABILE: Le confessioni di Kichijiro.

Rebis 8/02/17 12:36 - 2337 commenti

I gusti di Rebis

Cresce su due piani Silence: quello dell'immanenza - su cui imperversa lo scontro dissennato tra buddisti e missionari cristiani in terra giapponese - e quello della trascendenza - che identifica nella vocazione la natura essenziale del Sacro. Punto di convergenza tra le due dimensioni, è il silenzio di Dio, in cui si raccoglie il nocciolo duro e inscalfibile della dignità umana, centro vitale che cessa di postulare per autoaffermare l'individuo come verità indiscutibile: in questo terreno ossimorico, in questo agnosticismo cristiano, la Grazia estingue il dissidio interiore tra fede e morale.

Didda23 9/05/17 10:31 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Ogni azione ruota intorno al silenzio del titolo: il silenzio di Dio che abbandona il suo gregge in una terra lontana e dal "terreno paludoso" e il silenzio della ragione dei giapponesi che permette soluzioni brutali per l'estirpazione di un credo religioso ritenuto dannoso. Scorsese è grandissmo nel trasformare un tema non facile in materia filmica di assoluto interesse con un ritmo abbastanza sostenuto nonostante la ciclopica durata. Si riflette sulla natura della cultura giapponese, restia a introduzioni culturali esterne. Cosi cosi il cast.
MEMORABILE: il rito dell'abiurazione; Le torture disumane; La scelta che deve compiere Garfield.

Galbo 2/11/18 07:19 - 12392 commenti

I gusti di Galbo

L'eccidio dei cristiani nel Giappone feudale mette a dura prova la fede dei cattolici portando all'apostasia religiosi dalla fede incrollabile. Scorsese rappresenta il silenzio e l'apparente indifferenza del divino nei confronti del terreno. Opera fatta di splendide immagini e di dialoghi semplici (il rapporto tra i preti e i fedeli del villaggio) e complessi (quelli con l'inquisitore) che forse riflettono dubbi e incertezze dell'autore stesso che filma la materia con grande passione regalandoci uno dei suo film più personali e incompresi.

Jdelarge 17/10/19 13:33 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Il film trova la sua forza nella ieraticità delle immagini, fisse ed essenziali e nell'impianto sonoro, che con il suo minimalismo cerca di tradurre il silenzio divino, che solo a tratti viene compreso e accettato anche dal più credente tra gli uomini. Si tratta di un'opera ardita che ha una durata probabilmente funzionale al tema trattato, ma forse non veramente giustificata dai fatti messi in scena. Il risultato è, comunque, assolutamente interessante e si vede la mano di un grande maestro del cinema come Scorsese.

Giùan 7/01/20 10:12 - 4559 commenti

I gusti di Giùan

Scorsese torna su alcuni temi portanti del suo cinema (la presenza di Dio nel quotidiano, il conflitto etico/culturale, il confronto materiale/trascendente) con una riflessione di coraggiosa maturità stilistica e umiltà teologica. Così, se la messinscena è rarefatta eppure immanente (lontana da ogni "urgenza" emotiva quanto commerciale), il percorso di fede dei protagonisti si rivela un terreno minato non esente da ambiguità, interrogativi, dolore privato e apostasie pubbliche. Se il "Giuda" di Asano convince, lascia fortemente perplessi il piatto Garfield.

Minitina80 14/04/20 02:02 - 2984 commenti

I gusti di Minitina80

Scorsese torna a girare un film che tocca la religione affrontando il tema a modo suo, lontano dal percorre strade battute e cercando altrove risposte mai avute. Non è un’opera di facile consumo e nella spasmodica lentezza dell’essere rimanda a questioni morali e interiori a cui ognuno potrà dare risposta. La storia, si sa, percorre un sentiero circolare e molto di quello che viene raccontato può trovare un senso nel tempo, indietro o avanti che sia. Se non si entra nell’ottica intimista si rischia di accusare la prolissità sulle spalle.

Martin Scorsese HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Mean streets - Domenica in chiesa, lunedì all'infernoSpazio vuotoLocandina Taxi driverSpazio vuotoLocandina Toro scatenatoSpazio vuotoLocandina Re per una notte

Pigro 22/04/20 09:49 - 9666 commenti

I gusti di Pigro

Da un’antica pagina dimenticata (la persecuzione cristiana in Giappone) affiorano spunti contemporanei come lo scontro ideologico-religioso e coloniale. Il tema sarebbe il silenzio di Dio su cui però Bergman ha offerto riflessioni migliori. Più calzante quello dell’ossessione fideistica della Verità. Ma il film è semplicemente avvincente, con una forza narrativa che, nonostante si basi di fatto sulla ripetizione dello stesso unico discorso (la tortura per l’abiura), non ti molla un attimo trascinandoti con emozione fino all’ultimo.

Hackett 3/05/20 11:17 - 1867 commenti

I gusti di Hackett

Scorsese si interroga e ci interroga su cosa sia la fede e quanto possa essere ferma, salda, irremovibile come segno indicativo di una civiltà e una vita. Racconto spinoso, narrato magistralmente, tra le fatiche che un occidentale può incontrare nel parlare di qualcosa di così lontano come l'oriente. Zero moralismi o prese di posizione, ma invece un'analisi lucida di valori umani e sociali contrapposti. Ottimo il cast.

Enzus79 2/10/20 16:37 - 2895 commenti

I gusti di Enzus79

La fede di due gesuiti portoghesi è messa alla prova durante le ricerche di un loro confratello in Giappone. Scorsese ritorna a girare un film storico dopo Kundun. Pur dovendo apprezzare il coinvolgimento che porta a riflettere, non siamo dinanzi a un capolavoro: a tratti risulta un po' confuso e le lungaggini fanno sentire il peso della lunga durata (due ore e più).

Jena 13/12/20 17:22 - 1555 commenti

I gusti di Jena

Scorsese cambia stile e si allontana decisamente dalla sue ambientazioni consuete per affrontare il tema del silenzio di Dio. Nessuna banalizzazione del tipo "perdita della fede da parte di fanatici gesuiti di fronte al silenzio divino" e proprio il finale e la dedica gettano più di un dubbio su quanto visto in precedenza. Magnifica ambientazione, estrema cura filologica nel rappresentare il Giappone del 1600, ritmo lento e quasi realistico (la vita dei pescatori), non del tutto convincenti Garfield e Neeson. Qualcosa lascia dentro ma forse meno riuscito del simile Manto Nero.
MEMORABILE: La tortura coi geyser di vapore; Il martirio dei contadini crocifissi.

Daniela 2/10/21 19:47 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Nel 1600 due missionari gesuiti portoghesi si recano clandestinamente in Giappone per rintracciare il loro mentore, non credendo che egli abbia abiurato come si racconta... Il film di Scorsese più problematico dal punto di vista etico: è difficile provare empatia per i due protagonisti ma il loro antagonista è un inquisitore che fa torturare ed uccidere contadini pacifici la cui unica colpa è credere in un Dio straniero, considerato non a torto un veicolo usato dai colonizzatori europei per i loro scopi d espansione. Film che lascia perplessi, difficile da amare ma stimolante.
MEMORABILE: Andando oltre Borges, forse il figlio di Dio non è il prete e neppure Giuda, ma il terzo contadino crocifisso di cui ignoriamo il nome.

Thedude94 12/02/22 00:31 - 1096 commenti

I gusti di Thedude94

Riflessione intimista sulla cristianità e sulla religiosità di Scorsese che, prendendo spunto da un libro molto importante dal punto di vista teologico, realizza un'opera molto buona che fa della messa in scena magniloquente e dei dialoghi filosofici sull'esistenza i suoi punti di forza. Nonostante ci sia qualche ripetitività di troppo, in particolare sulle torture afflitte ai contadini e agli stessi preti, il film si lascia guardare, anche grazie all'intensa performance di un inaspettato Garfield e del resto del cast. Uno Scorsese riflessivo, che non ha paura di rischiare nulla.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Discussione Tarabas • 27/01/17 16:51
    Segretario - 2069 interventi
    Due elementi mi sono parsi deboli.

    Il protagonista non mi è sembrato all'altezza di reggere tutto il film.

    Il punto di vista giapponese rimane ignoto, sono ritratti come massacratori sadici. Il personaggio dell'interprete, che avrebbe potuto costituire la "voce" di quel mondo, rimane per lo più silente.
  • Discussione Rebis • 27/01/17 21:06
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    I giapponesi sono dei massacratori come lo è stata la Santa inquisizione spagnola, non c'è molto da andare per il sottile ... è chiaro che qui l'ottica è partigiana, ma credo che a Scorsese interessi la storia dell'individuo, il suo percorso spirituale all'interno di un gioco di forze in cui il Giappone rappresenta l'intolleranza, un esercizio del potere che ha perso di vista il valore del singolo, appunto. Il sadismo è più nella prospettiva di chi guarda che nel senso di ciò che viene compiuto.
    Ultima modifica: 28/01/17 10:37 da Rebis
  • Discussione Raremirko • 27/01/17 22:11
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Speriamo che pure Marty non sia in parabola discendente...
  • Curiosità Daniela • 12/03/17 23:54
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Il soggetto del film è tratto dal romanzo storico Silenzio dello scrittore giapponese Shusaku Endo, edito nel 1966, che narra le persecuzioni subite dai cristiani nella prima metà del XVII secolo.

    Il romanzo era stato già trasposto sullo schermo nel 1971 dal regista giapponese Shinoda Masahiro con il film Chinmoku (titolo internazionale: Silence).
  • Discussione Raremirko • 5/01/19 01:03
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Rebis, in che senso il silenzio del film è l'unico modo per sentire davvero Dio?

    Credo sia la cosa più importante, e io neanche l'ho capita.

    Colgo l'occasione per consigliarti un film simile, Il grande silenzio di Groning.
  • Discussione Rebis • 5/01/19 18:14
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    Intendo il silenzio come condizione spirituale in cui si estinguono le domande e le risposte. Lì ha luogo il sacro.

    Stupendo il Grande Silenzio, condivido :)
  • Discussione Raremirko • 6/01/19 00:05
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Intendo il silenzio come condizione spirituale in cui si estinguono le domande e le risposte. Lì ha luogo il sacro.

    Stupendo il Grande Silenzio, condivido :)



    Praticamente una condizione simile alla morte.
  • Discussione Rebis • 6/01/19 00:55
    Compilatore d’emergenza - 4420 interventi
    La definirei vita senza la limitazione dell'attesa...
    Ultima modifica: 6/01/19 00:57 da Rebis
  • Discussione Galbo • 6/01/19 07:00
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Un magnifico film che non ha ricevuto (e si capisce perché) l’attenzione che meritava. Troppo riflessivo per il cinema odierno.....
  • Discussione Mauro • 17/02/23 09:56
    Disoccupato - 11980 interventi
    Uscito nel 2016 (la prima proiezione è avvenuta in Vaticano)

    https://www.imdb.com/title/tt0490215/releaseinfo/?ref_=tt_dt_rdat